Un
soggiorno alle Maldive rappresenta Tempo e Modo per custodire uno
stupefacente nulla.
Sai
quegli attimi di noia nei quali a volte chiudi gli occhi ed un tuo
fantasioso super-io riesce ad immaginarti sotto una palma in riva a
mare cristallo?
Bè,
ora li apri gli occhi in quell'abulico attimo e la palma è realmente
lì, come l'arenile sul quale sei steso, come l'odore di salsedine
che ti avvolge e quel tepore che emanano il cielo limpido e l'aria
fragrante.
E'
la leggendaria, tangibile, sensazione del sogno
che si materializza.
E
per quanto io mi sforzi di trasmettere l'esperienza, dovrai, un
giorno l'altro, farti dondolare personalmente da un'amaca mentre
attorno l'isola ti respira curiosa, meravigliata della tua
meraviglia, per riuscire a capire di cosa parlo.
Valigia:
20 kg all'andata. Leggerissima al ritorno.
Il
sogno immenso che riporto indietro non pesa nulla e sfugge ogni metal
detector, un dolcissimo fardello di spiaggia friabile, sensazioni
palpabili, fantastica memoria in 3D.
A
piedi scalzi in quello che è divenuto in un lieve vol(t)are di
emisfero in emisfero, il tuo nuovo micro/macrocosmo ideale, dove ogni
scoperta si adatta in un istante alle tue esigenze, dove ogni stupore
diviene repentinamente quotidiano vissuto.
Un
sogno da cullare ad occhi aperti ora, carezzato davvero, dove
l'immaginario non sarà più nebulosa teoria, ma saporita
rievocazione, cerimoniale salmastro, lingua di sabbia abbacinante e
vento frusciato, ricamo di nuvola gentile a specchiarsi d'acqua
pastello,.
io invece sono stato a Kukkureddu....conosci?
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