lunedì 1 luglio 2013

TETSUGEN   di Anthony de mello

TETSUGEN, UNO STUDENTE ZEN, DECISE DI INTRAPRENDERE UN’IMPRESA GRANDIOSA:
LA STAMPA DI SETTEMILA COPIE DEI SUTRA CHE A QUELL’EPOCA ERANO DISPONIBILI SOLTANTO IN CINESE.
VIAGGIO’ IN LUNGO ED IN LARGO PER TUTTO IL GIAPPONE PER RACCOGLIERE I FONDI NECESSARI AL PROGETTO. 
CI FURONO DELLE PERSONE RICCHE CHE GLI OFFRIRONO ANCHE CENTO PEZZI D’ORO, MA PER LO PIU’ RICEVEVA MONETE DI POCO VALORE DALLA GENTE DELLE CAMPAGNE. 
TETSUGEN ESPRIMEVA LA STESSA GRATITUDINE A CIASCUN BENEFATTORE, INDIPENDENTEMENTE DALLA SOMMA ELARGITA.
DOPO DIECI LUNGHI ANNI DI PEREGRINAZIONI, FINALMENTE RACCOLSE IL DENARO NECESSARIO ALL’IMPRESA.
PROPRIO ALLORA, PERO’, IL FIUME UJI STRARIPO’ E MIGLIAIA DI PERSONE RESTARONO SENZA CIBO E SENZA RIPARO.
TETSUGEN SPESE TUTTO IL DENARO CHE AVEVA RACCOLTO PER IL SUO AMATO PROGETTO, PER AIUTARE QUELLA POVERA GENTE.
IN SEGUITO RICOMINCIO’ A RACCOGLIERE FONDI. 
PASSARONO DI NUOVO PARECCHI ANNI PRIMA DI RIUSCIRE A TROVARE TUTTO IL DENARO DI CUI AVEVA BISOGNO.
POI SCOPPIO’ UN’EPIDEMIA IN TUTTO IL PAESE, E TETSUGEN DIEDE VIA TUTTO QUELLO CHE AVEVA RACCOLTO PER AIUTARE I SOFFERENTI.
ANCORA UNA VOLTA RIPARTI’ E , VENTI ANNI DOPO, FINALMENTE POTE’ REALIZZARE IL SUO SOGNO DI STAMPARE LE SCRITTURE IN GIAPPONESE.
LA PRESSA CHE PRODUSSE LA PRIMA EDIZIONE DEI SUTRA E’ CONSERVATA PRESSO IL MONASTERO DI OBAKU, A KYOTO.
I GIAPPONESI RACCONTANO AI LORO FIGLI CHE TETSUGEN PUBBLICO’ IN TUTTO TRE EDIZIONI DEI SUTRA, 
E CHE LE PRIME DUE, INVISIBILI, 
SONO DI GRAN LUNGA SUPERIORI ALLA TERZA.



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