TETSUGEN di Anthony de mello
TETSUGEN,
UNO STUDENTE ZEN, DECISE DI INTRAPRENDERE UN’IMPRESA GRANDIOSA:
LA
STAMPA DI SETTEMILA COPIE DEI SUTRA CHE A QUELL’EPOCA ERANO
DISPONIBILI SOLTANTO IN CINESE.
VIAGGIO’
IN LUNGO ED IN LARGO PER TUTTO IL GIAPPONE PER RACCOGLIERE I FONDI
NECESSARI AL PROGETTO.
CI FURONO DELLE PERSONE RICCHE CHE GLI
OFFRIRONO ANCHE CENTO PEZZI D’ORO, MA PER LO PIU’ RICEVEVA MONETE
DI POCO VALORE DALLA GENTE DELLE CAMPAGNE.
TETSUGEN ESPRIMEVA LA
STESSA GRATITUDINE A CIASCUN BENEFATTORE, INDIPENDENTEMENTE DALLA
SOMMA ELARGITA.
DOPO
DIECI LUNGHI ANNI DI PEREGRINAZIONI, FINALMENTE RACCOLSE IL DENARO
NECESSARIO ALL’IMPRESA.
PROPRIO
ALLORA, PERO’, IL FIUME UJI STRARIPO’ E MIGLIAIA DI PERSONE
RESTARONO SENZA CIBO E SENZA RIPARO.
TETSUGEN
SPESE TUTTO IL DENARO CHE AVEVA RACCOLTO PER IL SUO AMATO PROGETTO,
PER AIUTARE QUELLA POVERA GENTE.
IN
SEGUITO RICOMINCIO’ A RACCOGLIERE FONDI.
PASSARONO DI NUOVO
PARECCHI ANNI PRIMA DI RIUSCIRE A TROVARE TUTTO IL DENARO DI CUI
AVEVA BISOGNO.
POI
SCOPPIO’ UN’EPIDEMIA IN TUTTO IL PAESE, E TETSUGEN DIEDE VIA
TUTTO QUELLO CHE AVEVA RACCOLTO PER AIUTARE I SOFFERENTI.
ANCORA
UNA VOLTA RIPARTI’ E , VENTI ANNI DOPO, FINALMENTE POTE’
REALIZZARE IL SUO SOGNO DI STAMPARE LE SCRITTURE IN GIAPPONESE.
LA
PRESSA CHE PRODUSSE LA PRIMA EDIZIONE DEI SUTRA E’ CONSERVATA
PRESSO IL MONASTERO DI OBAKU, A KYOTO.
I
GIAPPONESI RACCONTANO AI LORO FIGLI CHE TETSUGEN PUBBLICO’ IN TUTTO
TRE EDIZIONI DEI SUTRA,
E CHE LE PRIME DUE, INVISIBILI,
SONO DI GRAN
LUNGA SUPERIORI ALLA TERZA.
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