mercoledì 27 aprile 2022

UN APPUNTAMENTO

Ogni tanto una ristampa con annesso doveroso restyling,  ci sta, e quando parla di tempo che si rincorre, ancor di più.  ;)




Un appuntamento con Presente,

verosimilmente,

lo puoi ottenere ad ogni istante, ma per un istante solo,

poiché quello successivo, sarebbe già Futuro.

Stante questo assioma, diverrebbe lui,

Presente,

l'irrequieto, l'impreciso, il frettoloso;

quello che cerca Me, lo scrittore del Tempo,

senza tuttavia fare mai in tempo a sfogare le sue angosce,

a richiedere aiuto.

Bracca Futuro

e la caccia prosegue da secoli, e proseguirà infruttuosa.

La convinzione che non riuscirà mai

sta prendendo lucido sopravvento.

Condanna bizzarra la sua,

resa ancor più crudele

dall'obbligo di un'ulteriore clausola:

seminare Passato costantemente in agguato

alle sue calcagna, paradossalmente rinvigorito da ogni istante che fugge.

Oggi tento una soluzione drastica:

blocco Presente

in mezzo alla folla dei grandi magazzini,

voglio comprendere chi insegue chi, e perché, ma non riesco a stoppare l'intero meccanismo,

Passato arriva alle spalle

accoltellandomi furioso.

In un attimo, niente più succedersi di attimi.

Futuro svanisce,

sciolto come lacrima di strazio

sul viso presente d'un passato attonito come di treno che si allontana.

Pur dissolvendomi nelle pieghe del Tempo l'ho scorto, finalmente

immobile e rilassato.

Ma sono dovuto morire, e non so chi (ri)scriverà questa storia

mille e mille volte ancora

inseguendosi sulla carta

fino a che tutti gli avvenimenti

di tutto il tempo

diverranno, divengono, o sono già divenuti,

uno soltanto.







domenica 24 aprile 2022

CHIESA DELL'ASCENSIONE


La chiesa dell'Ascensione a Gerusalemme credo sia l'unica dove officiano, anche se alternativamente, sia cristiani che musulmani. 

Un esempio di eccellenza morale lontana millenni da usi e costumi del resto del mondo.

Oggi ci si ammazza per una linea di confine o una fornitura di gas. 

Quella in foto è una piccola chiesa, a corpo cristiano e cupola musulmana, dove nonostante le immense barbarie nel corso dei tempi, menti e cuori illuminati hanno compreso che amarsi poteva anche concepire il convivere sereno nel rispetto e nella pace.

Potremo arrivarci anche noi, un giorno? 

mercoledì 20 aprile 2022

C'E' UN RAGAZZOTTO


C'è un ragazzotto in quella scuola, spavaldo e arrogantello, abbastanza da fare il vuoto attorno, e capace di prendersela col primo di passaggio solo perché questo non abbassa lo sguardo incrociandolo.

Eppure è figlio di brava gente, commercianti che gestiscono una rivendita di dolci e caramelle, ed essendo praticamente l'unico emporio nella landa, hanno monopolizzato il mercato.
Il ragazzotto li aiuta nel pomeriggio, dopo scuola, e dovrebbe anche studiare nel retrobottega ma spesso si diverte a vendere personalmente ai suoi compagni di scuola ed altri avventori, magari alzando il prezzo di proposito.

L'altro giorno l'ha fatta grossa però, ha preso a pugni il vicino di banco, colpevole solo di essergli stato assegnato accanto, e di guardare, ogni tanto, le stesse sbarbine puntate dal gradasso.

Il resto della classe, stavolta, è salito in difesa del più debole, e il prevaricatore, per contrappunto, ha minacciato di non vendere più caramelle a nessuno.

Ora capite bene che la cosa ha messo tutti in ambasce: rinunciare alle caramelle alla liquirizia o far passare ulteriori brutti momenti al compagno di sventura?

Alcuni hanno detto subito "non se ne parla, alle caramelle non rinuncio", altri stanno cercando di capire se comprarle online o se fare un salto al paese più vicino comporti troppa fatica.

Nel frattempo il capoclasse ha fornito di sottecchi al malcapitato un righello per bacchettare il mastino, magari mentre è distratto un attimo. Non l'avesse mai fatto! ..oltre a negare caramelle a tutti, l'energumeno ha deciso che il partner di banco dovrà sottostare a pene corporali e alla consegna coatta della merenda quotidiana. 

Inutile anche l'appello alla notoriamente saggia e posata prof.ssa di Italiano, la quale si è buttata malata e stavolta aspetta che la diatriba si risolva da sola.

Alcune idee per risolvere la questione sembrano irrealizzabili, tipo far sospendere il rissoso e lasciarlo fuori dai giochi; purtroppo il Preside è un suo vecchio zio e la soluzione non appare praticabile, oppure fargli un'imboscata fuori della scuola riempendolo di gavettoni.. il prepotente andrebbe a cercare i colpevoli uno per uno, e nessuno avrebbe scampo.

Si è pensato anche a sollecitare una visita del Ministro dell'Istruzione, ma il facinoroso ha minacciato di far saltare la scuola e di trasferirsi con genitori, negozio e caramelle in un altro Stato.

Diciamo che probabilmente si dovrà rinunciare a pasticche, dolcetti e confetti, ma perlomeno il risparmio sulle spese del dentista per le carie conseguenti, sarà assicurato..  

Ora, se qualcuno di voi dovesse aver ravvisato vaghe analogie con gli attuali conflitti in corso.. occhio!

Potrebbe non trovare più caramelle..  ;)






domenica 17 aprile 2022

ISOLE (.. E DI PASQUA, CI STA PROPRIO BENE!)

Procida

"Forse a questo servono le isole: creare un anello infinito senza l'affanno dello sconosciuto"

Autocitandomi fino ad affermare che "le isole rassicurano dall'inesplorabile".
Dove altri possono sentirsi paradossalmente "persi", io mi crogiolo nella mia confort zone.

Ma il post nasce per segnalare un libro curioso e, soprattutto, fantastico: Perché narra di isole sperdute, ancora più isole.
Tagliate fuori dai circuiti, dalle rotte, dalle dinamiche turistiche. Isole dove davvero difficile che andrò, e quindi quasi isole che non ci sono.



Isole che anche Google Earth fatica ad inquadrare, tutte con qualche particolarità bizzarra, storie di naufraghi, scoperte, approdi irreali; come se già non bastasse la loro qualità di "isole" per farne oggetto di desiderio..
In effetti il mio amore per questi tratti di terra circondati da e marosi ed il nulla privo anche di eco, è viscerale, legato probabilmente al piacere - e alla rassicurazione anche - di sentirsi come protetti.

Al pari di una città circondata da mura di cinta, io eleggo il mare a baluardo.

Naxos  -  Grecia

E vorrei addirittura inventarmela un'isola tutta per me, fuori da ogni rotta, estranea ai satelliti, sospetta anche alle tempeste, invisa ai venti.. un'isola ideale che raccolga una briciola di ogni lembo di atollo visitato, ogni profumo di terra emersa, ogni memoria di oasi che mi ha lasciato incantato.. 
  .. e allora ho pensato di elencarle le isole visitate,  e sicuramente qualcosa sarà rimasta fuori, mai dal cuore comunque..

ovviamente parto dalle mie amatissime isole greche, Cicladi in particolare.. con tantissime altre ancora da scoprire..

Kos   qui
Folegandros   qui
Serifos   qui
Sifnos   qui
Milos
Amorgos   qui
Santorini    qui
Mykonos
Creta    qui
Koufonissi
Corfù
Naxos   qui
Rodi  
Karpatos
Tinos   qui

poi le isole del Mondo:

Kuredu (Maldive)   qui
Lofoten (Norvegia)
Bahamas
Giamaica  qui


Zanzibar
Tenerife
Gran Canaria
Lanzarote

E infine tutto il resto del Mediterraneo, a cominciare dalla nostrane:

Sicilia   qui  (con annesse Marettimo, Favignana, Salina, Lipari, Alicudi, Filicudi, Vulcano, Stromboli e Panarea)

Sardegna (e La Maddalena)

Ponza   qui
Ventotene
Palmarola
Santo Stefano
Zannone
Elba
Giglio
Giannutri
Procida  qui
Ischia
Capri

senza trascurare almeno un'isola lacustre,
quella Maggiore nel Trasimeno

e poi altre perle mediterranee:

Corsica   qui
Malta
Minorca   qui

Ponza. Da dove nasce tutto.

E ancora Auguri di una Pasqua meravigliosa, stavolta, che diventi isola anche lei, circondata solo di serenità..



giovedì 14 aprile 2022

ROMA: LA CITTA' PIU' BELLA DEL MONDO (MAX TRE GIORNI..)

Gazometro   -  Ostiense

Un post di Mirtillo, Castel Sant'Angelo,  ha fatto venire voglia anche a me di parlare della mia città.
Città dove sono nato e vivo da sempre, ma che, bene o male, tutti sanno non rientrare affatto nella mia graduatoria di luogo preferito, in qualità di residente, ovviamente, e non di visitatore occasionale. 

E' anche vero che la città offre un miliardo di scorci, oltre alle solite cose visitate e fotografate in massa (quando ho saputo che l'Altare della Patria è uno dei monumenti più "scattati" sono davvero trasalito..).
Quindi ho cercato in archivio qualche foto di una Roma diversa, forse accettabile anche da chi, a viverla quotidianamente, non ce la fa davvero più.

San Pietro e Paolo  -  Eur

Gli strafamosi sanpietrini romani, ideale per scooteristi (arghh!!)


Street art romana, qualche volta scarabocchio, e in altre, botte di genio..

Roma va passeggiata fuori dagli abituali circuiti, questo è certo; purtroppo le mete sono scontate ed il tempo è quasi sempre tiranno.. quindi dopo San Pietro e Castel Sant'Angelo, il Colosseo e i Fori, la Fontana di Trevi e Piazza Navona.. finisce per mancare la forza e si comincia ad accusare il fenomenale caos..  ;)


Anche ill Pincio ligio alle direttive anti Covid


Abbiamo le nostri torri.. certo non è quella di Pisa.. 


Qualche traccia di Trastevere che rimane, per fortuna, intatta..


..i gabbiani invece, non sono solo quelli decorativi al Campidoglio.. 

Purtroppo chi risiede a Roma, finisce per smarrire la vena poetica, il sentimento che pure regna tra viuzze e monumenti; rimane irreversibilmente intrappolato nella difficoltà del semplice vivere, del traffico, della burocrazia, della sporcizia e della delinquenza. 


Per fare una foto così, solo in lockdown, altrimenti sei morto.


Villa Borghese poetica.. roba da turisti.. ;)


Ci sarebbe da girare giorni per Roma. settimane intere.. io - da residente - non nascondo che aspetti incredibili li ho scoperti solo dopo aver letto Angeli e demoni di Dan Brown..


L'Acattolico di Otiense, cimitero monumentale di rara bellezza,
spesso ignorato da turisti e residenti


Bolle di sapone ai Fori.. 



Contrasto di stili  -  Eur



Acqua e riflessi a San Pietro



domenica 10 aprile 2022

LICORICE PIZZA (QUASI MEGLIO QUELLA ALL'ANANAS..)

Licorice pizza, al pari di una americanissima pizza impiastrata, rischia di produrre nausea; addirittura la colonna sonora, una dei pochi elementi che si salvano, finisce per infastidire coprendo, spesso a sproposito, i dialoghi;  storia romanzata che si riduce ad una scollata serie di sketch intrisi di American Graffiti, un variopinto divertissement  dove giusto Bradley Cooper mette una firma personalissima, al contrario di Sean Penn che sembra passare per caso.

Bradley Cooper sempre più mattatore..

Alla fine, questo sfilacciato tira e molla tra un esuberante quindicenne cicciottello e un’anonima venticinquenne che vorrebbe solo evadere dalla sua vita ancora più anonima, inanella momenti tra l’assurdo e lo stravagante, spaccati di vita fin troppo spaccati, offrendo una carrellata continua di faccione che tracimano lo schermo e siparietti più o meno (molto più i meno) acchiappanti (coi proprietari del ristorante giapponese mi sono tagliato, a dir la verità, anche se pare che scimmiottare la cadenza nipponica abbia creato subito qualche recriminazione).

Il tutto ripercorrendo la vera storia di Gary Goetzman, uno dei più grossi produttori cinematografici in circolazione e collaboratore di Tom Hanks; sicuramente un piccolo genio, ed in grado, all’epoca, di precorrere i tempi (mise su realmente una vendita di materassi ad acqua e un Palazzo dei Flippers) e innamorarsi di una ragazza per forza “più vecchia”, quell’Alana - musicista nella realtà e già conosciuta da PTA - invero abbastanza insipida  e capace di giusto tre o quattro espressioni facciali ricorrenti e che nel film vaga perennemente immersa nella sua indecisione, rivestita di entusiasmi fragili, come quando gira irrealmente in costume all’inaugurazione dei materassi ad acqua.


Il figlio di Seymour, Cooper Hoffman, se la cavicchia, lo vediamo spesso sornione  o mentre corre al ralenty, comunque in preda al sogno americano (epicentro del film), per fare soldi o baciarsi una venticinquenne.
Può davvero bastare tutto questo mischiume frenetico? Leggo di gente a bocca aperta solo per la guida di un camion in (folle/discesa) in retromarcia.. davvero serve che ci recapitino da epoche spensierate la semplicità, la freschezza, l’incoscienza? Siamo davvero così nostalgici? Possiamo davvero sorprenderci di un’aneddotica costantemente fuori le righe?
In fondo un nuovo embargo lo rivivremo a breve e di politica fasulla, siamo già maestri.

giovedì 7 aprile 2022

SONO STATO BRAVO

 


Mi alzo al buio, per non svegliarla, tasto piano mobili e spigoli, in bagno l’occhio lentamente si abitua e individua contorni, non tiro l’acqua, torno silenzioso, mi rinfilo sotto le coperte.

Ascolto il suo respiro quieto, regolare, di vita che riprende i sensi, che lenisce i dolori, accantona ricordi. Più tardi arriva anche sete.

Mi rimuovo a ralenty, sempre nel buio denso, in cucina senza ciabatte e il pavimento gelido che stiletta, apro il frigo e mi disseto.
Lo richiudo e il buio si accalca di nuovo attorno.
Torno felpato, col respiro razionato.

Accanto pacato sonno. Lo immagino colmo di sogni, di noi assieme, di passeggio per mano.
Sono stato bravo.

Mi accuccio nel piumone e mi riaddormento.
La mattina lei non c’è. Si è alzata cauta.
E se ne è andata via senza uno scricchiolio.

Più brava di me.


sabato 2 aprile 2022

QUIETA UMBRIA

Spoleto

..e dopo Dubai eccoci a ritemprare spirito e muscoli (muscoli poi non troppo.. belle scarpinate anche qua.. ), un raccontare viaggiando e un farmi raccontare dal viaggio, e  dai luoghi, dai vicoli, dai portoni, dai saliscendi, dai silenzi che sanno di antico, di storia sedimentata anche quando non rimangono che ruderi, ma impassibili ormai, eterni nella loro definitiva incompiutezza, testimoni di tutto l'altro sfacelo umano che incombe. 

Spello

Si viaggia a vista, nel vero senso della parola, è così che arriviamo a Pissignano, snobbato da svariate guide, ma che dalla superstrada offre i magnifici resti del suo castello e del borgo che lo cura ora.

Pissignano

La valle umbra, o anche spoletana, offre in un fazzoletto di terra gioielli medievali della caratura di Spello, Foligno, Montefalco, Trevi, Bevagna, Spoleto ma anche piccoli angoli deliziosi come Castel san Giovanni, Pissignano o Rasiglia, ognuno da ammirare e percorrere nel silenzio e nella grazia che donano i loro infiniti punti di vista.

Rasiglia

Dal borghetto frenetico al grumo di case che si sorreggono l'un l'altra tra dedali di viuzze contorte

Montefalco

Poi capita di scorgere un'architrave, un sottopasso, un panno steso, una persiana socchiusa, una pianta sul davanzale.. e mi immergo in quelle vite che davvero invidio; ricche di calma, di tempo rallentato, di ombre disegnate tra mura e selciato.

Spello


Tanti luoghi a prenderci per mano e portarci nei loro intrighi,  in colori sconosciuti, odori di camino che sfuggono via, diventa davvero un racconto incredibile, un susseguirsi di sorprese e nuove vie.
Una tipologia di abitato che amo davvero, ogni borgo un articolato presepe che ci abbraccia al pari di vecchi amici,  restituendo l'eco dei passi come un saluto caldo.

Bevagna

Sbuco da una chiesa, o da un crocevia, e mi illumino. Questo il trucco: acchiappare luce e riflessi da pietre che raccontano i secoli, memorie alle quali solo noi, con la nostra idiozia, potremmo mettere la parola fine. Mi auguro non accada mai. 

Spoleto


...per finire in luoghi sacri dove anche il silenzio sembra intimorito, entriamo in abbazie imponenti, con chiostri, giardini, cripte aperti al pubblico, e la nostra esitazione come a violare equilibri millenari.

Abbazia Sassovivo

E tra un borgo e l'altro, oasi incredibili, come le Fonti del Clitunno; specchi d'acqua circondati da un verde imponente dove anatre e cigni passeggiano sereni, incuranti anche del nostro passaggio; o le cascate delle Marmore, fenomenale triplo salto di acque irrequiete regolate a mirabile caduta già in epoche insospettabili da un console romano, Curio Dentato.

Fonti del Clitunno


Cascata delle Marmore


Si riprende il cammino verso la capitale consci di lasciare un mondo a velocità ridotta, a densità minima, a preoccupazioni irrilevanti, ma a meraviglia decuplicata.
Piccole parentesi di cui godere appieno, ogni volta se ne presenti l'occasione.