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giovedì 3 luglio 2025

CHIEDO

 

Mi chiedo se al sole interessino
le nostre beghe con gli orologi,
se i tramonti sospettino che li spiamo
e se scorgono un loro orizzonte,
se il fiore immagina che appassirà
una volta che si volti lo sguardo,
se il vento freme anche da immobile,
e per chi lacrima certa pioggia esausta.
Chiedo per non rimanere immobile anche io,
orizzonte piatto, corolla avvizzita, bava di vento,
quesito irrisolto.


venerdì 16 maggio 2025

OFFRESI ALBA


 

Offresi alba di luce tenue,
nube stropicciata di sonno,
silenzio gonfio
di condominio sopito,
display luminoso come mare intonso,
cursore vigile a innescare sentieri.
Quiete riversata, solerte,
fuori dalle vene,
con la pioggia ad asciugare.
E cielo monocorde, fuori
a sgusciarsi dalla notte
e negoziare un accordo,
anche per oggi.


martedì 6 maggio 2025

DICONO

 



Saresti potuto essere mio padre,
dicono.

Tu che padre non sei stato mai,
e come figlio hai risolto forse
poche aspettative.

Sarei potuto essere tuo figlio,
dicono,
io già ribelle e demotivato di mio,

forse perché ti conoscono,
inconcluso e caotico.

Però stai scrivendo,
facendo finta di conoscermi,
e non fai che duplicare
avidamente te stesso,

mentre potrei somigliare di più,
alla donna che ami.



giovedì 17 aprile 2025

CERTA PIOGGIA

 


Certa pioggia
trascina giù il cielo
a strusciare la strada,
mischia l’orizzonte,
la luce si confonde
di chiaroscuro,
disegna un completo grigio
e solo il mare non prova disagio.
Lo indossa disinvolto come
ad un’ultima festa.


lunedì 24 marzo 2025

NON AVEVO IDEA

 


Una lirica rifinita con la sensibile supervisione di Frida, di Poesie intorno al fuoco
che ringrazio di cuore.


Vorrei conoscere la via
meglio di tanti miei tergiversare,
con lo sguardo a vagare oltre.
I palpiti si dissociano
dal batticuore mentale.
C’è un corpo
ancor prima di ogni istinto.

Una fisicità che si beffa della perturbabilità:
che il tendine distenda,
la vena pulsi,
il respiro approdi al polmone.

Ho sempre amato il sale
disegnato sulla pelle,
e la pelle a tirare
mentre il sole asciugava.

Non avevo idea
di melanomi a covare tane,
tra sale e sole.
Ma non sappiamo mai un bel niente,
fintanto che qualcuno solchi
quel nostro tergiversare.


domenica 2 marzo 2025

DI TUTTI I COLORI

 


Lo spettro dell’immagine
è il mio fantasma preferito.

Un prisma colorato
che accudisce la rifrazione.

Il problema è che gli altri fantasmi
sono rigorosamente in bianco.

E il mio spettro è un po’ a disagio
a farne di tutti i colori.

Allora lo tengo lontano,
visibile solo da me,
e nonostante lo fotografi
in delicato seppiato,

eccolo elegante
arcobaleno da sera.

giovedì 20 febbraio 2025

CADENZA ERRATA

 


Pretendo un’alba solo per me.
Nessun altro in prima fila,
posto riservato.
Per tanti solo infinita replica.
Ma io so che quel sole si emoziona
ad ogni apertura di sipario,
teme l’inciampo, la cadenza errata
il mancato accordo.
Se ci fossi solo io,
unico testimone,
perdonerei la stonatura,
addirittura un lieve ritardo,
e custodirei a vita
quello che immagino
inchino a discolpa.


martedì 4 febbraio 2025

POST-IT

 


Cosa mi orienta, mi chiedo,
tra incubo e veglia di
fioca percezione,
come opera il mio corpo
che risponde sempre meno
ma immagina in gran parte.
Cosa accumulo di amore,
sangue, aspettative.
Che spazio occupa la memoria
che tante volte maledico per gli
infiniti files cancellati.
Immagino post-it all’interno del fegato,
di arterie decrepite, intestini pigri.
Promemoria a far chiaro,
post-it intonsi,
solo a ricordare
che c’è da scrivere.


giovedì 16 gennaio 2025

IL BISBIGLIO DELLE ROTTE

 


..tiene in ansia il mare
che teme di fuorviare,
offrire canti di sirena, 
il profilo dell'isola che non c'è.

Il bisbiglio delle rotte
chiede aiuto sottovoce,
cerca nuove correnti,
scambia impressioni
col gabbiano che mima
ammaraggi.

Disegna un nuovo solcare le onde
dove la spuma si ossigena
ai tramonti a pelo d'acqua.



martedì 24 dicembre 2024

LO ATTENDONO TUTTI

 


Lo attendono tutti.

E arriva come fosse già visto,

di fretta e in ripartenza.

Nonostante gli addobbi a luccicare,

le strenne a vista.

Lo sa che lo attendono tutti?

Glielo hanno detto?

Che dovrebbe fermarsi,

rallentare almeno,

offrire tempo come dono,

un pensare cauto,

il rendersi conto.

Invece volerà via,

come un giorno qualsiasi,

di calendario malinconico.

Solo un bimbo stranito

in mezzo al presepio.

Ma lo sa?


lunedì 16 dicembre 2024

IMMAGINO

 

Immagino quattro passi
nell’inconsistenza del tempo,
nell’impalpabilità di un luogo
nell’impercettibilità
di un odore,
uno scenario.

Immagino l’incapacità
di formulare sorrisi,
articolare parole,
avvertire suoni
e nulla di tattile,
solo luce appassita,
sorda.
Svanita anche l’idea dei passi,
infine.
Figuriamoci quattro.


lunedì 4 novembre 2024

SOLO SORRISI

 


Voglio solo sorrisi

per ogni pensiero

che ti tiene in ostaggio.

Voglio un sorriso

ogni volta che mi guardi

ogni volta che ti senti stanca.

Un sorriso appena

hai smesso di sorridere.

Un sorriso se ti volti

e ci sono io.

E quando non ti volti,

perché ci sono lo stesso.


domenica 25 agosto 2024

ARRESO AI VIOTTOLI





Che insista per sempre

questo cielo discreto 

che filtra l'alba come passino indolente,

tra persiane socchiuse,

pastellate su silenzi sgonfi,

quasi cenci inanimati.

Che dissimuli ammodo

questo cielo di afa appesantita

prepotente già all’apparire.

Coltivato di grano irrequieto

arreso ai viottoli che si ridisegnano

rimasti di guardia a sbigottiti acquedotti

tremanti ad ogni vibrare d’aereo.

Che provi a nascondere anche noi,

questo cielo.

In una patina indistinta di sonno sereno

con le nubi ancora

ad ingoiarsi tra loro.


martedì 6 agosto 2024

RISONANZA MAGNETICA

 


Esiste una risonanza magnetica che riveli il grado di sensibilità ai tramonti?

Una flebo che inietti sorpresa?

Una tac a contrasto di memoria liquida
per scoprire quanto intrighino certi versi?

Uno stetoscopio che riveli altre commozioni?

Quali passi nel vuoto dovrebbe fare la scienza medica per arrivare
a testare l'emotività, la tolleranza alla delicatezza,
i livelli di palpitazione dell'anima?

Quale diagnosi potrebbe identificare, con esatta corrispondenza,
dove vanno a coaugularsi i sogni?

sabato 13 luglio 2024

LEGGO DI VERSI ARMATI

 


Leggo di versi armati,
a far strage di punteggiatura,
imporre la rilettura,
mimetizzare concetti
fino a distrarne
un senso convenzionale.

Liriche a celarsi, torri d’avorio
a tutela estrema.
Nessuna apertura, 
alcuna comunicazione apparente.

Un giardino privato da decodificare.
E meglio, se nessuno intuisca.

Non ricordavo la poesia
come campo minato,
laboriosa trincea.

Parola da disinnescare
con estrema cautela,
che non deflagri
tra cuore e tendine
ma resti guardinga
appena,
evocando agonie.

 

 

 

venerdì 21 giugno 2024

SULL'ORLO

 


Se blocco l'istante, 
chi potrebbe dirmi se alba o tramonto,
se primo od ultimo respiro,
apertura o chiusura,
ritorno o addio.

La fotografia cristallizza l'intenzione,
la rende indecisa,
sull'orlo.



venerdì 24 maggio 2024

ESISTE UNA CONTRORA

 


Come esiste una controra,
vorrei una contresistenza,
a farsi beffe dei disagi e delle lusinghe.

Vorrei un controluce
a ombreggiare i pensieri,
un controsonno
a catalogarli davvero i sogni,
un controvento a spiegare le vele
verso il mare stupito.

Un sottosopra a ribaltare punti di vista
e la soluzione leggibile, ora.


lunedì 6 maggio 2024

C’È DA SCRIVERE

C’è da scrivere ogni volta altro.
Altro da ieri, diverso da domani,
altrimenti sarebbe solo esercizio e memoria;
diresti questo già lo so, 
e perché non iniziarlo proprio difforme, un post:
ingarbugliato, solitario, sospettoso,
quel che si dice: a stupire.

Ecco allora tentare il nuovo,
che suoni familiare sì,
ma non identico,
con incipit che rechino altrove,  
soprattutto me, e forse, poi, anche voi,
ma inutile, se non prima me.

Perché io l’autore,
derivo delle righe che sopravanzano.
A sconcertare, sorridere, meravigliarmi:
quasi ovvio che scriva per me.
A mia cura, magari solo a mia cura.

Per poi smettere e rileggermi,
svuotarmi meglio
come un barattolo di Nutella ormai alla fine,
passando magari il dito goloso sul cuore
per non lasciare nessun rimasuglio,
a non sprecare un goccio di inchiostro,
nessuna lacrima rappresa.


martedì 30 aprile 2024

METTERE A FUOCO

 


Terminologia fotografica direte.
Ma un tempo voleva dire altro, aggiungendo anche del ferro si poteva distruggere una città, un mondo, un’epoca, un paese, un’intera fede, un futuro mai più verificabile.
Oggi, in quest’ottica, mettiamo al massimo il pentolino d’acqua per la tisana, a fuoco.
Fuoco obbediente, mansueto, regolabile, lento.
Fuoco da gas russo o marocchino, basta che la alimenti, la fiamma sotto il pentolino.
Poi gingilliamo vecchie foto, e notiamo come la messa a fuoco sia spesso precaria,
e saremmo lì lì per offrire fuoco reale, a quelle foto sfuocate,
che allora prenderebbero di vampa a bruciare
e giusto per un attimo, quella vita residua sarebbe esattamente, a fuoco.
Un attimo solo però, poi cenere, più nessuna immagine, o memoria.

Sorseggio la tisana a gas ormai chiuso.

Metto a fuoco i pensieri allora, ma andrebbero bruciati anche quelli, potendo.
Come un mondo, un’epoca, un futuro che non voglio verificare.


domenica 21 aprile 2024

NON SIAMO DISPONIBILI

 

Non siamo disponibili.
Come accessi a siti riservati,
O cuori non ancora rimarginati.
Non siamo disponibili per default,
ci diciamo no da soli, tagliandoci il futuro,
impegnati allo spasimo,
opprimendo l’agenda della vita,
cassando appuntamenti,
accavallando eventi,
inanellandoli al millimetro
per non lasciare spazio al respiro,
all’incanto.

E ammirare un vuoto cosmico
che riempirebbe da solo l’anima?

Ora non siamo disponibili,
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