domenica 29 novembre 2020

POST..UMO


Un postumo,
 ha il suo senso se non venisse pubblicato, ma già il solo immaginarlo letto successivamente, lo depaupera di determinate peculiarità fondamentali. Di più: scritto ora in funzione di un dopo sfida leggi ormai verificate. 

Andrebbe scritto prima - ma senza averne coscienza - e ovviamente letto, dopo.

Dovrei posteggiarlo per i posteri.

Quindi, scritto ora “in funzione di”, e letto - forse - , da voi, subito dopo ma “prima che”, infrange almeno un paio di  assiomi (e sicuramente un postulato) in una botta sola.

Vero che trattasi di gioco di parole, ma quanto hanno ancora voglia di giocare, le parole?

Le parole che non troviamo giocano a  nascondino, ma le altre?

Quelle scritte su post-it irrimediabilmente persi, che si presentano alla rinfusa senza neanche aspettare la riga di competenza e pretendono la prima fila, o come capoverso e pure la maiuscola?! 

Poi magari un giorno ti metti lì, apri word e niente, foglio bianco, sciopero di parole, anche paroline, neanche le interpunzioni si presentano.. come se avesse aperto un  Word di nuova generazione al piano di sopra e tutti i vocaboli del mondo accorressero in per di lì.. ma non mi scoraggio: abbozzo, programmo, postumeggio.

Poi si scriverà, intanto rubo il titolo, chiedendo il permesso ad un amico carissimo, e butto giù qualche parola colta da depositi in disuso.

Ma devo sbrigarmi a pubblicare, altrimenti il post(umo) presunto potrebbe precorrere i tempi, io divenire troppo presto passato, e lui diventare un postumo doc, con tutti i crismi che io voglio invece anticipare, rendendolo un abbozzo di futuro illogico e solo incubato.

Dove l’incubo è un sogno molesto ma anche un’incubatrice di progetti malsani e postmoderni.

Postfazione: siate comprensivi. Sempre che stiate già leggendo.

sabato 28 novembre 2020

PALM SPRINGS - VIVI COME SE NON CI FOSSE (SOLO) UN DOMANI

 


Potevano essercene già abbastanza di film con i loop inchiodanti in una giornata ripetuta all’infinito, spesso banali e noiosetti, ma siccome a me piacciono un sacco, mi sono beccato pure questo.

E ho fatto bene.

Perché il loop che ti blocca in un arco temporale estremizzato all’infinito ti può rendere cinico, sadico, saggio, rancoroso, violento, pazzo ma, a lungo andare, anche rassegnato, conscio, arricchito addirittura, estremamente pratico.

Dopo il Ramis di Ricomincio da capo avevo fatto "ohhh!" Solo con The edge of tomorrow, con Cruise e la Blunt scatenati. Stavolta si ride scorrettamente e filosoficamente di una situazione che vedrebbe la maggior parte di noi andare in paranoia dopo appena un paio d’ore..   

Se poi nella reiterazione in questione, ci ficchiamo dentro altri personaggi, le variabili aumentano esponenzialmente, lasciando libero sfogo all’inventiva, al thriller, all’immancabile storia d’amore, alla comicità surreale, e anche a quella dose di piccante creativo  e godibile, che la nostra scuola vanzinesca, purtroppo, non sa neanche dove sta di casa.

Sicuramente la chiave di volta del film è aggiungere al loop più di un protagonista, permettendo sviluppi gustosamente eccentrici. E condire il tutto con una insospettata pennellata di filosofia, bignamesca finché si vuole, ma ben calibrata.


Ed ecco sfornata una giornata in replay, ma paradossalmente imprevedibile, con le nostre tre variabili a riviversi addosso le 24 ore di sempre infarcendole di continue novità, ed un conto è che si sia da soli contro il mondo che si ripete, un altro è che ti tengano compagnia altri due che hai tirato dentro a forza.

Io lo rivedrei. E poi lo rivedrei. E poi lo rivedrei. 

Su Amazon Prime.

domenica 22 novembre 2020

SERVIZIO PUBBLICO


Volevo segnalare una variante sulle ormai famose scarpe della LIDL.

L'altro giorno a RAINEWS24, il giornalista, parlando del fenomeno "assalto al supermercato" per accaparrarsi le scarpe in questione, le ha definite "brutte".

Di sano istinto ho pensato che un TG non dovrebbe fare opinione ma solo notiziare. 

Sia chiaro: è comunque vero che i TG manipolano, già solo inserendo o meno, una notizia.

Ma a mio avviso non dovrebbero commentare, o agire da influencer, anche perché ormai il giornale televisivo è a maggioranza assoluta l'unica fonte di informazione di una vastità di utenza impressionante, che non legge più ne' un giornale ne' un libro, non sa nulla di politica e spesso di come funziona il mondo.

Dovrebbero essere altre, poi, le fonti attendibili per potersi creare un'opinione, con adeguato contraddittorio. 

Detto questo, e parlando da un blog che può e vuole disporre del proprio, personale punto di vista,

posso ribadire senza ombra di dubbio che le scarpe della Lidl fanno davvero cagare, 

ma gli esperti di marketing  del supermercato sono degli autentici geni!!

sabato 21 novembre 2020

SIAMO TRACCIATI

 


Come vi sentite quando, poco dopo aver visionato una macchina fotografica su internet, l'intero scibile della pubblicità audiovisiva mondiale vi si riverserà addosso non appena vi accostate ad ogni apparecchio che vanti un minimo di connessione coi vostri desideri?

Cosa provate quando, solo per essere passati davanti un ristorante del centro, il vostro cell vi chiede come avete mangiato, se i gestori erano cordiali e se il tiramisù servito in loco era davvero così zuccherato come giudicato da altri 161 utenti?

Basta lasciare il cell a casa. Direte voi. 

Ma mille telecamere di sorveglianza ci stanno comunque filmando, rimane l'ora della nostra firma in ufficio, accendo la tv e il canale mi dice: "continua a guardare questo".

L'auto esorta a fare benzina. 

La Regione scrive per ricordarti il vaccino antinfluenzale e il bollo che scade. 

I frigoriferi new generation lampeggiano che il latte sta finendo e da due settimane non stai comprando il succo di clementine.

Siamo tracciati e tracciabili. E in fondo ci piace.

Quasi una coccola rassicurante.

Ma ci traccia anche la nostra coscienza davanti lo specchio.

E quella ci piace un po' meno.  

mercoledì 18 novembre 2020

ELOGIO DEL RICICLO

 


La riflessione mi è sorta spontanea l'altro giorno quando, in centro a Roma a ritirare lenti da vista per mia moglie, ci siamo imbattuti, a Via della Croce,  in un'enoteca divenuta, giocoforza, una rivendita di mascherine (roba che solo a febbraio giravo con la carta forno addobbata con gli elastichetti gialli..)

E pensavo quando, appena un anno fa, vedendo i non radi giapponesi, aggirarsi tra i monumenti e in metro, con la classica mascherina chirurgica, mi veniva spontaneo un sorriso sottotitolato: "Ma anvedi questi..".

Ed ora eccoci qua. A non stupirci più. 

In piena psicosi da pulizia/nontavvicinà/stammelontano/haifattoertampone?


A breve mi aspetto lo store del gel igienizzante.

L'atelier del guanto monouso.

Balconi prefabbricati per permettere canti nei lockdown anche ad appartamenti con sole finestre.

Speciali lingotti da 10 kg di lievito quotati in borsa della spesa.

Intere linee di abbigliamento fashion dressing riconvertiti esclusivamente a pigiamini e tute da divano e Netflix.

Palestre online per baci e abbracci a distanza.

Spray tascabili per sanificare ogni cosa che pensiamo anche solo di poter/dover toccare.

...e intanto vi scrivo da tastiera all'ozono negativa, dotata di anticorpi con autotest molecolare immunizzante.



domenica 15 novembre 2020

LAGO DEL TURANO

 


Il lago del Turano è un lago artificiale vicino Rieti, creato per sviluppare energia idroelettrica.




 Tuttavia, nonostante  l’innaturalità, sembra un luogo magico, coi suoi paesini arroccati e gli eremi a dominare le acque, una valle in un mondo a parte, con scorci incredibili da ovunque lo si guardi.



Fa parte di quei luoghi che hanno la splendida proprietà di acquietare l’anima riempiendo lo sguardo



Morbide  insenature, docili declivi fino all’acqua che trasformano il piccolo lago d’estate in ritrovo balneare, e boschi e verde tutt’attorno.





sabato 14 novembre 2020

QUANTI

 


Quanti piccoli errori

da revisionare,

quante sbavature

ricordi da spolverare

scuse da offrire

telefonate da fare

libri da inviare

risposte da dare

sorrisi da restituire

imbarazzi da sciogliere

preghiere da indirizzare

pensieri da cancellare

lacrime da non trattenere

mani da stringere

occasioni da cogliere

tramonti da non lasciare soli.

 

Qualcuno conosce

un’officina autorizzata?

 

giovedì 12 novembre 2020

PASSIAMO IL TEMPO A CONTARE?

 




Passiamo la vita a contare.

Appena aperti gli occhi: i minuti che mancano alla sveglia,

se è lei che ci sveglia, invece, il tempo passato in bagno 

e quello per preparare la colazione,

i post da leggere, 

i commenti arrivati, 

le notifiche, 

i uozzap, 

poi le camicie rimaste pulite,

i  nuovi contagiati in tv, 

le scatolette di tonno superstiti per il pranzo, 

i km e i minuti per arrivare in ufficio, 

la mail di lavoro, 

le persone in coda al bar, 

i clienti alla porta, 

i bonifici da eseguire, 

i soldi da contare (quella una tragedia che occupa mezza giornata, soldi non miei ovviamente..), 

le occasioni perse, 

le telefonate da fare, 

le cambiali da protestare, 

i giorni che mancano a domenica, 

e quelli a Natale, 

poi contiamo su noi stessi, 

ma anche un po’ sugli altri; 



quanto manca per tornare a casa, 

il tempo per raggiungerla, 

quanti piani in ascensore resistendo alla pipì, 

quante nuove serie Netflix 

e in quanto tempo ci stuferemo a guardarle, 

se sono stati più i sorrisi fatti che quelli ricevuti,

 i piatti da lavare e le pecore per addormentarsi, e domani si ricomincia.


Ma contiamo davvero qualcosa?

Nella nostra, pur effervescente, minuscolità?

domenica 8 novembre 2020

LA REGINA DEGLI SCACCHI


Serie Netflix di grande acchiappo.

E potrebbe bastare così.

Ma vi rompo ancora un po'.

C'è una bambina che impara a giocare a scacchi in orfanotrofio, negli anni sessanta, quando gli scacchi erano comunque un'attività a quasi esclusivo appannaggio dei maschietti.

Questa tipa, anche se tormentata da vizi, incubi, allucinazioni, vittima di droghe e alcool, attratta da maschi e femmine; be', a scacchi straccia tutti, e tra vicissitudini, malinconie, gioie e dolori, il Finale non potrà che avere una sola morale, che non si discosta da quella del mitico Cavaliere Nero del compianto Gigi Proietti.




sabato 7 novembre 2020

L'IGNOTO



Mi ricollego ad un articolo di Eugenio Scalfari sul mistero della fine, gli interrogativi sul futuro.

"Una cosina leggera.." direte voi, magari no, ma curiosa e foriera di divagazioni.

Scalfari afferma che l'inquietudine, il timore, provengono dalla paura della morte.

Se non esistesse l'ansia della morte, ogni angoscia si dissolverebbe.


Ma proviamo ad immaginarla, una vita senza morte.

Sarebbe davvero tutto ignoto? Smarriremmo davvero la sorpresa o la tristezza?

Cadremmo nella depressione causata dalla noia del nostro sopravvivere senza riuscire a dare comunque senso a tutto questo tempo improvvisamente a disposizione?

Eppoi saremmo comunque immuni ad ogni morte, novelli highlander? 

Senza invecchiare?! 

O diverremmo canuti vegliardi e pure spocchiosi?


giovedì 5 novembre 2020

A COSA STAI PENSANDO?

 


Mi chiede Facebook ammiccando.

 

Blogspot non ammicca invece.

Forse perché sa che il blog è più posato.

Non basta postare la prima cosa che ti passa per la testa.

Che poi capita pure, è chiaro, così come ci si perda in disquisizioni filosofiche su facebook, o tra poesia e saggi diversi.


Ma di fondo, su facebook, si cazzeggia.

Sul blog anche (e io sono il primo), ma probabilmente in maniera più articolata, ponderata, intensa.

Esempio forse sciocco, e che riguarda me: il pc lo uso per il blog, lo smartphone per facebook. Rarissimo il contrario. 

Possibile che il supporto detti la qualità (presunta), lo spirito, l'atteggiamento?!


E forse è qui la chiave: il cazzeggio o comunque, la brevità, lo scatto.

Facebook è un diario minimo, ma minimo davvero. E’ morto questo, è nato quello, lutto mondiale, Totti è positivo, il Milan è forte, la Juve ruba, ho perso il gatto, buongiorno, buonanotte… e poi foto di pastasciutte, tramonti, mari e monti.

Concisi, telegrafici, tanto per segnare la presenza.

Ecco il vantaggio, o la pecca, di facebook. Un graffio e via, si scrolla la pagina e non ci pensa più, un algoritmo egoista ti propagherà tra i tuoi millemila amici, oppure ti renderà invisibile, vai a saperlo.

 

E voi, bloggers spesso attivi su entrambi i fronti,  a volte in maniera che la sinistra non sappia cosa fa la destra.. che mi dite?












lunedì 2 novembre 2020

FOTOGRAFARE

 



Non si placa la polemica su fotografia dagli smartphone e fotografia da una reflex.

Io fotografo in entrambe le maniere, anche se molto di più dal cellulare.

Ovvio la qualità di una reflex non si discute,

ma la comodità di un cellulare è innegabile.




Ecco uno scatto alle sette di mattina, mentre andavo al lavoro in motorino, in un'alba tanto fredda quanto magica, l'ho fatta col cellulare. Difficile portarmi reflex e obiettivi sempre dietro in condizioni scomode.

Ma resta il fatto che una foto così non necessita di alcuna attrezzatura, 

se non l'occhio per scorgerla.