venerdì 19 luglio 2013

ENZO

Solo un amico?


Di più, se c'è un pezzo della nostra vita che va via con lui.
Vagonate di ricordi, di viaggi, di risate, di cene, di musei, di nuotate, di passeggiate in montagna alla scoperta di orchidee selvatiche ed asparagi introvabili, tra fotografie ed infinite discussioni tra calcio, cinema e politica.


Enzo non aveva internet ma era la nostra enciclopedia vivente.
Non prendeva l'aereo ma conosceva mille posti ed alla vigilia di ogni nostro viaggio sapeva dirti esattamente cosa andare a visitare. 


Non aveva arredato casa di mobili, ma di amici.
E di attenzione costante verso tutti.
Non era un cuoco ma gestiva un ristorante: casa sua.

Da Enzo ar tredicesimo, l'avevo ribattezzato.

Una cena sempre pronta e quattro chiacchiere distensive a disinnescare stress e malinconia.


Una vita a lottare con un destino che, lui sapeva,
avrebbe presentato il conto.

Ma proprio per questo, una vita piena, con le impuntature e le cocciutaggini che ben gli conosciamo, ma con una generosità, una simpatia ed una franchezza particolari.

Solo un amico? Molto di più.

Papà” lo chiamava Luisa, adottata scherzosamente in un tempo che sembra lontanissimo ma è come fosse oggi, adesso.

Mi piacerà immaginarlo assorto davanti al suo acquario.

Ma senza più affanno.
E con un occhio sorridente su chi gli voleva, e gli vuole,
un gran bene.

Ciao Enzo.






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