L'intervento dell'ex Benedetto XVI potrebbe risultare datato e macabramente comico ("basta bombe a grappolo, usate quelle normali..."), se non fosse che ancor di più oggi si muore di bombe ed esplosioni, e mentre di nuovo oggi, 3 luglio 2013, Napolitano, il presidente saggio, fa sapere al Parlamento "sovrano", che sugli F35 (dodici miliardi di soldi buttati...) hanno molto poco da discutere. Si comprano e basta....
"GENOVA,
lunedì, 19 maggio 2008 (ZENIT.org).- Al termine dell'Angelus di
questa domenica, Benedetto XVI ha auspicato la messa al bando
definitiva delle munizioni a grappolo (o “cluster
bombs”)
al fine di evitare terribili sofferenze per le popolazioni.
Parlando
da Genova alla vigilia dell’apertura della Conferenza diplomatica
di Dublino convocata su tale questione, il Papa ha chiesto la
creazione di “uno strumento internazionale forte e credibile” per
eliminare questi “micidiali ordigni”, così da “rimediare agli
errori del passato ed evitare che si ripetano in futuro”.
La
bombe a grappolo sono costituite da un contenitore che racchiude
centinaia di bombe più piccole, che una volta sopra l’obiettivo
esplodono disseminando su una vasta area queste submunizioni,
programmate per esplodere all’impatto con il suolo, ma che spesso
rimangono inesplose.
Queste
bombe possono rimanere attive anche per anni, divenendo un pericolo
per le popolazioni civili, in particolare per gli agricoltori e i
bambini, uccidendo e mutilando migliaia di persone, anche in tempo di
pace.
Le
bombe a grappolo sono state utilizzate in 21 Paesi tra i quali
Bosnia, Iraq, Serbia, Kosovo, Libano.
Scopo
dell'incontro che ha preso il via questo lunedì nella capitale
irlandese, che vede la presenza dei rappresentanti di oltre 100 Stati
membri delle Nazioni Unite, è quella di giungere alla conclusione
del negoziato sul Trattato internazionale per la messa al bando delle
munizioni a grappolo.
Nel
febbraio del 2007, infatti, cinquanta organizzazioni non governative
e quarantasei Paesi avevano aderito a Oslo a una dichiarazione nella
quale si impegnavano a concludere entro il 2008 uno strumento
internazionale vincolante sulla falsa riga del Trattato firmato a
Ottawa nel 1997 e che ha bandito le mine antipersona (via libera invece a quelle anti altre cose..)
La
finalità sarebbe la messa al bando delle “cluster
bombs”,
il raggiungimento di un quadro di collaborazione per aiutare i
sopravvissuti, la liberazione delle zone minate e la distruzione
degli arsenali di tali armi, attualmente localizzati in 75 Stati.
Ad
Oslo, solamente tre Paesi presenti alla riunione non avevano
approvato il documento: Giappone, Romania e Polonia, mentre tra gli
assenti figuravano Stati Uniti, Russia e Cina, che anche quest'anno
non prenderanno parte all'incontro di Dublino insieme a Israele,
India e Pakistan.
Russia,
Cina e Stati Uniti hanno dichiarato di considerare più adatta per il
negoziato la “Convenzione su alcune armi convenzionali”
(Convention
on Certain Conventional Weapons),
in vigore dal 1980. Gli Stati Uniti hanno inoltre respinto la
proposta di mettere al bando le bombe a grappolo a partire dal 2008."
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