domenica 21 luglio 2013

I CORTI

Adoro i corti. Come adoro i racconti in letteratura. Ho visto sperimentazioni visive che mi hanno colmato l’anima e letto indimenticabili romanzi di cinquanta righe. Ridurrei la vita in aforisma, potendo. E la farò breve anche qua, riuscendo.
Si è scritto molto, paradossalmente, sui corti, ma le troppe chiacchiere sono in contraddizione con l’oggetto. Ovviamente chi fa corti principalmente vuole ovviare ai costi, inutile girarci attorno, chi decide poi di specializzarsi in spot e videoclip sacrifica magari la verve artistica ma se è un fenomeno ne uscirà alla grande. Col messaggio e con la grana.
La visibilità si è moltiplicata, appunto con canali tematici (musicali), invasioni pubblicitarie e strumenti quali youtube che permettono ad un corto, altrimenti invisibile, di poter alzare la voce.
Ma apro anche uno spiraglio d’incanto con questo estratto da Anti-100 Years of Cinema Manifesto di Jonas Mekas: “In tempi di produzioni opulente, spettacolari, da cento milioni, voglio prendere la parola in favore dei piccoli, invisibili atti dello spirito umano. (…) Voglio celebrare le forme del cinema piccole, le forme liriche, la poesia , l’acquerello, lo studio, lo schizzo, la cartolina, l’arabesco, il sonetto, la bagatella e la canzoncina in 8 millimetri (…) La vera storia del cinema è la storia invisibile - una storia di amici che si trovano insieme per fare quello che amano fare - per noi il cinema inizia a ogni nuovo ronzio di proiettore, a ogni nuovo ronzio delle nostre macchine da presa, i nostri cuori balzano in avanti, amici miei!” Poesia ragazzi!.. cos’altro se non un corto per l’anima?…


La vita è un cortometraggio (Enrico Ghezzi). 
E ce ne accorgeremo tutti. Alla fine.


Ed a sigillo vi piazzo, in appena tredici minuti di video, un concentrato di grandissimo impatto emotivo, un solido thriller, poesia e commozione, musica di estrema sensibilizzazione, un perfetto montaggio che sdoppia il piano visivo e temporale coinvolgendoci in rapide dinamiche, una recitazione partecipata, il tutto calato in una fase storica che ancora deve/dovrà svelare mille segreti.
Qui andiamo oltre il corto cinematografico. Siamo vicini al miracolo.





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