venerdì 25 dicembre 2020

UNA LETTERINA DI GESU'

 


Così ricevo e così riporto:

 Caro Franco, sono Gesù, ho deciso di scrivere a te, visto che in passato hai parlato con papà ( QUI ) e forse potresti essere avvezzo a certe dinamiche familiari. Alla vigilia della mia Festa, ti confesso di nutrire, come dire.. una malinconica amarezza per quello che sto vedendo in giro.

La gente è molto arrabbiata per i mancati cenoni, le feste saltate, le tavolate precluse, i regali difficili da recapitare… e davvero pochi che considerino queste circostanze come occasione di riappropriazione di una celebrazione sfibrata, dove i lustrini e le cibarie hanno sempre avuto priorità assoluta ed anomala sulla preghiera ed il raccoglimento.

Dovreste gioire tutti per questo ritorno all’intimità familiare, alla sobrietà, al senso della misura, all’intensità; e invece sembra che a tanti mancherà solo la tombola di mezzanotte e le lenticchie a seguire, gli abbracci e i brindisi con i propri cari, e tutti gli altri fuori.

 Quest’anno tutti sarete fuori. 

Fuori dall’ordinario, fuori dalle convenzioni, dalle abitudini, dal “solito”.

Forse vi accorgerete che il Natale bussa piano alle vostre porte, e non gli interessa di cosa abbiate in serbo in forno per lui, o quanto siano brillanti le lucine dell’albero.

Si sentirà importante però, padrone di casa, Protagonista.  Di nuovo.

Buon Sereno Natale..

 

sabato 19 dicembre 2020

VOGLIO FARLA FACILE

 


Si ragazzi,  lo scrivo veloce perché fa paura anche a me, solo a dirlo:


il 30 dicembre 2020 sarà il mio ultimo giorno di lavoro.


Trentanove anni di banca più un anno di militare che, finalmente, acquisisce una sua utilità.

Lavoro, emozioni, soddisfazioni, arrabbiature, stimoli, passioni

E poi persone, persone, persone..

Colleghi, clienti, amici.. e tanti che rimarranno.

Uno scambio continuo, una fetta considerevole di esistenza che racconta di noi.

E mentre lavoriamo, cresciamo; affiniamo stimoli, carattere, passioni.

Spesso impariamo e qualche volta insegniamo.

 

In realtà avrei dovuto attendere novembre del prossimo anno, per usufruire appieno della mia quota cento.

Ma in banca mi hanno offerto undici mesi di scivolo e non li ho fatti nemmeno finire di  parlare.

Ho proferito solo un esitante ed emozionato “Dove se firma?”

 

Ora lascio. Consapevole di affrontare una nuova libertà, di quelle sempre agognate

ma che può ubriacare e far sbandare, perché non sai neppure che sapore abbia.

 

Ci sarà da divertirsi a tempo pieno, ora, e

- a ben guardare -

saranno anche affari vostri...

sabato 12 dicembre 2020

FRANKEN-MEME A GOGO'

 


E mo' che ci sono in mezzo anche io, non posso esimermi... oltretutto trattasi di vetrina tra le più utili e redditizie. Farsi conoscere sul web oltre la cerchia degli aficionados credo sia piacevole interesse per tutti.. 

Intanto grazie a Nick Parisi che mi ha indegnamente citato e ora via ai blog che seguo, pedissequamente, ad ogni loro nuova uscita:


DUE CARAMELLE DI RESTO  Giovanni Glaurito: avvocato, regista, scrittore, genio. Lo seguo dappertutto, anche su facebook. La sua arguta saggezza destabilizza. La sensibilità spaventa.  ;)

ABCD: IL CAFFE' DI RIKY  Riccardo Giannini: il ragazzo d'oro della porta accanto. Incredibile vivacità, acume, gentilezza, disponibilità, pazienza, cordialità. Da sposare subito.  ;)

ORE A ROVESCIO Carlo Calati è un poeta. E basterebbe questo. Ma invece è molto di più. ;)

PENSIERI SCOSSI  Sara è dolcissima, tenera, malinconica, romantica, tosta, permalosa, estrosa, lunatica. Sara è un mondo da scoprire.

A CHI NON E' COME NEVE  L'ho conosciuta Paola, in altri tempi e altri sogni. Ma è sempre lei, col cuore colmo di passione e fantasia. La vita funziona così.

IL BLOG DI GUS  Gus è un amico di vecchia data. Ce ne diciamo di tutti i colori ma ci vogliamo un gran bene. E credo sia questo conti in amicizia. Stima e rispetto. 

                                                                        *  *  *

Poi ci sono gli immarcescibili, che non avrebbero neanche bisogno di essere sponsorizzati o citati tanto tengono in piedi tutta la blogosfera solo di luce riflessa... 


MOZ O'CLOCK Moz è il mio mentore assoluto. Punto.

DOREMIFA-SOL  a Mariella voglio bene come una sorella, caratterino anche lei, ma non potrei mai farne a meno. Donna fantastica. 

L'AGORA' Daniele Verzetti e la sua poesia di costante denuncia. Con i suoi versi fa tremare le nostre misere coscienze e ci tiene costantemente a galla.

                                                                        *  *  *     

Direi che è ora di dare un'occhiata a qualche new entry (sia chiaro, spesso new entry solo nel mio raggio d'azione), spesso simpatiche e piacevoli sorprese...


ALBERTO BERTOW MARABELLO un simpatico giullare che poeteggia in video con la sua faccetta simpatica, (non) si prende sul serio e sbeffeggia tutto e tutti. Un'ottima filosofia.

FUMETTI DI CARTA Orlando è un tenero omaccione assembrato di fumetti e simpatia 

LA POESIA DELLA PSICHE Mai stato un fan della psicoterapia, ma Giorgio intriga.

                                                                       *  *   *

Menzioni di ricco onore non possono mancare, ovviamente, a blog che animano il mio blogroll e che offrono quasi sempre spunto di intervento e analisi, o anche solo un piacevole passaggio.. 


MYRTILLA'S HOUSE    Patricia è un'inesauribile giocoliera di parole..  e tracima positività, se vi sembra poco..

PERSONALITA' ..TRA SCRITTURA E ARTE..CON FANTASIA  Pia e la sua delicatezza..

IL BLOG DI FULVIO Fulvio e la sua pacatezza..

LILLADORO Cri e le sue denunce

A ME PIACE CORRERE, PERCHE' CORRENDO SI VA AVANTI  Francesco e la sua passione..tra gli splendidi navigli..

IL LINKAZO DEL SKRITORE  Nick un grandissimo scrittore. Quando arriverà al Nobel spero si ricordi di questo post.. ahah

ISOLA IDEALE Guido e le sue segnalazioni..sempre interessanti!


                                                                          *  *  *


Come non tener conto dei blog a tema poi?

AMICI ANIMALI Gas, i suoi amici e le battaglie per un ecosistema sempre più necessario ed auspicabile..

PIETRO SABA WORLD Pietro e il suo immenso amore per il cinema... 

PENSIERI CANNIBALI Cannibal Kid, dissacratore come pochi, cinema, musica o serie Tv che siano... 

PAROLE TRA PAGINE INGIALLITE  Pino e le sue escursioni

                                                                           *  *  *

Pensiero specialissimo, poi, per il mio amico Emidio, che da FilmTv mi ha portato (nonostante fossi recalcitrante all'epoca) ad iniziare la mia esperienza di blogger; splendida persona conosciuta personalmente e che continuo a sentire e frequentare su Facebook, ma che - con immenso mio rammarico - ha mollato il blog.. ma io continuo a tenerlo, ad imperitura memoria e riconoscenza, sul mio blogroll, luminescente fanalino di coda:

LE MARATONE DI UN BRADIPO CINEFILO  Emidio ti aspetto sempre, ti aspettiamo sempre... 


Sono tanti i nomi non citati, ma ci sarà modo ed occasione..  e chiedo perdono fin d'ora agli esclusi.. ho fatto fuori un sacco di amici.. mi perdoneranno mai?

Fatemi sapere un po' voi intanto...  

  



            







 

martedì 8 dicembre 2020

IMMACOLATA CONCEZIONE


Intanto lungi da me voler fare il pierino della situazione.. oggi è l'Immacolata Concezione, festa che leggendo e sentendo in giro, ancora per tanti, troppi, rappresenta  il "concepimento di Gesù da vergine"

In realtà "concezione" sta per "concetto", non per concepimento, e "immacolata" rappresenta l'assenza di Peccato Originale.

Purtroppo lo sfornare dogmi a ripetizione, ha incrementato nei secoli  malintesi e false convinzioni..

E questa dell'immacolata, ammetto, ha fregato anche me per molto tempo, certo sono un cristiano anomalo, molto critico, specie con la Chiesa, ma quando si può, mi piace fare chiarezza. 

Buon 8 dicembre intanto, tra alberi e presepi... ;)

 

sabato 5 dicembre 2020

L'IMPOZZIBILE DOTTOR PEZZ

 


Nicola Pezzoli è una delle ultime anime sensibili. 

Lo seguo da anni sul blog, dove si esprime col suo alter ego Zio Scriba e poi con i suoi romanzi, anche se iniziai a leggerlo dal suo secondo:  Quattro soli a motore, e non l'ho più mollato; romanzi di formazione dove la formazione la danno solo un minuto prima di scendere in campo o di sfogliare la pagina; un autore caustico e tagliente, ironico e bastardo, irriverente e commovente. 

E questa è una rece sfacciatamente promozionale perché io sono più indipendente della Costa d'Avorio e se faccio pubblicità è perché uno scritto mi esalta. Punto.

I suoi romanzi di crescita ed evoluzione personale, dal cuore magico e tenero, si alternano con raccolte di autentiche staffilate alla società becera che ci divora e ci risputa anime fasullamente (di)vaganti.

In quest’ultimo L’impozzibile dottor Pezz (acquistabile esclusivamente sulla piattaforma Amazon, cartaceo o versione ebook), troviamo una sequela diabolica di eccessi messi alla berlina, come solo il nostro Nicola riesce a fare.

“Un sindaco cicciottello era venuto a mancare.

Nel senso che insomma avete capito.”

Perché ho voluto sottolineare questo incipit? Perché è dai dettagli che si presagisce il genio, che si esalta lo scrittore  che connubia con il lettore, che ci fa sesso con il lettore. 

Nel suo prosare c’è l’invito a cena di Nicola, lo spalancarti il suo modus operandi, il prenderti per mano ma anche un po' per il culo.

Poi la malinconia intrisa di sarcasmo feroce, l'intelligenza acuta, superiore, la visionarietà assoluta, uno stare avanti quello strato di lava che ci ingloba e ci ingarbuglia mente e movimenti, mentre Nicola, un passo oltre, funamboleggia con le parole e i concetti servendoci le nostre ridicolaggini su pagine meravigliose.

Un diario minimo di altri tempi, i nostri: folli e grotteschi fino all'assurdo, un assurdo che fin troppo spesso diventa implacabile realtà. Nicola sembra inventare, creare dal nulla, ma non fa altro che mettere a fuoco la parodia continua delle nostre frenetiche esistenze, sberlina malesseri ed eccessi, ce li rende saturamente comici, ma tra le righe, vuole metterci sull'attenti, vuole salvarci (?!). 

Nel senso che, insomma, spero avete capito.

Specie dopo aver letto.

E intanto non capisco cosa aspettano ad insignirlo 

di un Nobel alla Letteratura Sbarbina.


domenica 29 novembre 2020

POST..UMO


Un postumo,
 ha il suo senso se non venisse pubblicato, ma già il solo immaginarlo letto successivamente, lo depaupera di determinate peculiarità fondamentali. Di più: scritto ora in funzione di un dopo sfida leggi ormai verificate. 

Andrebbe scritto prima - ma senza averne coscienza - e ovviamente letto, dopo.

Dovrei posteggiarlo per i posteri.

Quindi, scritto ora “in funzione di”, e letto - forse - , da voi, subito dopo ma “prima che”, infrange almeno un paio di  assiomi (e sicuramente un postulato) in una botta sola.

Vero che trattasi di gioco di parole, ma quanto hanno ancora voglia di giocare, le parole?

Le parole che non troviamo giocano a  nascondino, ma le altre?

Quelle scritte su post-it irrimediabilmente persi, che si presentano alla rinfusa senza neanche aspettare la riga di competenza e pretendono la prima fila, o come capoverso e pure la maiuscola?! 

Poi magari un giorno ti metti lì, apri word e niente, foglio bianco, sciopero di parole, anche paroline, neanche le interpunzioni si presentano.. come se avesse aperto un  Word di nuova generazione al piano di sopra e tutti i vocaboli del mondo accorressero in per di lì.. ma non mi scoraggio: abbozzo, programmo, postumeggio.

Poi si scriverà, intanto rubo il titolo, chiedendo il permesso ad un amico carissimo, e butto giù qualche parola colta da depositi in disuso.

Ma devo sbrigarmi a pubblicare, altrimenti il post(umo) presunto potrebbe precorrere i tempi, io divenire troppo presto passato, e lui diventare un postumo doc, con tutti i crismi che io voglio invece anticipare, rendendolo un abbozzo di futuro illogico e solo incubato.

Dove l’incubo è un sogno molesto ma anche un’incubatrice di progetti malsani e postmoderni.

Postfazione: siate comprensivi. Sempre che stiate già leggendo.

sabato 28 novembre 2020

PALM SPRINGS - VIVI COME SE NON CI FOSSE (SOLO) UN DOMANI

 


Potevano essercene già abbastanza di film con i loop inchiodanti in una giornata ripetuta all’infinito, spesso banali e noiosetti, ma siccome a me piacciono un sacco, mi sono beccato pure questo.

E ho fatto bene.

Perché il loop che ti blocca in un arco temporale estremizzato all’infinito ti può rendere cinico, sadico, saggio, rancoroso, violento, pazzo ma, a lungo andare, anche rassegnato, conscio, arricchito addirittura, estremamente pratico.

Dopo il Ramis di Ricomincio da capo avevo fatto "ohhh!" Solo con The edge of tomorrow, con Cruise e la Blunt scatenati. Stavolta si ride scorrettamente e filosoficamente di una situazione che vedrebbe la maggior parte di noi andare in paranoia dopo appena un paio d’ore..   

Se poi nella reiterazione in questione, ci ficchiamo dentro altri personaggi, le variabili aumentano esponenzialmente, lasciando libero sfogo all’inventiva, al thriller, all’immancabile storia d’amore, alla comicità surreale, e anche a quella dose di piccante creativo  e godibile, che la nostra scuola vanzinesca, purtroppo, non sa neanche dove sta di casa.

Sicuramente la chiave di volta del film è aggiungere al loop più di un protagonista, permettendo sviluppi gustosamente eccentrici. E condire il tutto con una insospettata pennellata di filosofia, bignamesca finché si vuole, ma ben calibrata.


Ed ecco sfornata una giornata in replay, ma paradossalmente imprevedibile, con le nostre tre variabili a riviversi addosso le 24 ore di sempre infarcendole di continue novità, ed un conto è che si sia da soli contro il mondo che si ripete, un altro è che ti tengano compagnia altri due che hai tirato dentro a forza.

Io lo rivedrei. E poi lo rivedrei. E poi lo rivedrei. 

Su Amazon Prime.

domenica 22 novembre 2020

SERVIZIO PUBBLICO


Volevo segnalare una variante sulle ormai famose scarpe della LIDL.

L'altro giorno a RAINEWS24, il giornalista, parlando del fenomeno "assalto al supermercato" per accaparrarsi le scarpe in questione, le ha definite "brutte".

Di sano istinto ho pensato che un TG non dovrebbe fare opinione ma solo notiziare. 

Sia chiaro: è comunque vero che i TG manipolano, già solo inserendo o meno, una notizia.

Ma a mio avviso non dovrebbero commentare, o agire da influencer, anche perché ormai il giornale televisivo è a maggioranza assoluta l'unica fonte di informazione di una vastità di utenza impressionante, che non legge più ne' un giornale ne' un libro, non sa nulla di politica e spesso di come funziona il mondo.

Dovrebbero essere altre, poi, le fonti attendibili per potersi creare un'opinione, con adeguato contraddittorio. 

Detto questo, e parlando da un blog che può e vuole disporre del proprio, personale punto di vista,

posso ribadire senza ombra di dubbio che le scarpe della Lidl fanno davvero cagare, 

ma gli esperti di marketing  del supermercato sono degli autentici geni!!

sabato 21 novembre 2020

SIAMO TRACCIATI

 


Come vi sentite quando, poco dopo aver visionato una macchina fotografica su internet, l'intero scibile della pubblicità audiovisiva mondiale vi si riverserà addosso non appena vi accostate ad ogni apparecchio che vanti un minimo di connessione coi vostri desideri?

Cosa provate quando, solo per essere passati davanti un ristorante del centro, il vostro cell vi chiede come avete mangiato, se i gestori erano cordiali e se il tiramisù servito in loco era davvero così zuccherato come giudicato da altri 161 utenti?

Basta lasciare il cell a casa. Direte voi. 

Ma mille telecamere di sorveglianza ci stanno comunque filmando, rimane l'ora della nostra firma in ufficio, accendo la tv e il canale mi dice: "continua a guardare questo".

L'auto esorta a fare benzina. 

La Regione scrive per ricordarti il vaccino antinfluenzale e il bollo che scade. 

I frigoriferi new generation lampeggiano che il latte sta finendo e da due settimane non stai comprando il succo di clementine.

Siamo tracciati e tracciabili. E in fondo ci piace.

Quasi una coccola rassicurante.

Ma ci traccia anche la nostra coscienza davanti lo specchio.

E quella ci piace un po' meno.  

mercoledì 18 novembre 2020

ELOGIO DEL RICICLO

 


La riflessione mi è sorta spontanea l'altro giorno quando, in centro a Roma a ritirare lenti da vista per mia moglie, ci siamo imbattuti, a Via della Croce,  in un'enoteca divenuta, giocoforza, una rivendita di mascherine (roba che solo a febbraio giravo con la carta forno addobbata con gli elastichetti gialli..)

E pensavo quando, appena un anno fa, vedendo i non radi giapponesi, aggirarsi tra i monumenti e in metro, con la classica mascherina chirurgica, mi veniva spontaneo un sorriso sottotitolato: "Ma anvedi questi..".

Ed ora eccoci qua. A non stupirci più. 

In piena psicosi da pulizia/nontavvicinà/stammelontano/haifattoertampone?


A breve mi aspetto lo store del gel igienizzante.

L'atelier del guanto monouso.

Balconi prefabbricati per permettere canti nei lockdown anche ad appartamenti con sole finestre.

Speciali lingotti da 10 kg di lievito quotati in borsa della spesa.

Intere linee di abbigliamento fashion dressing riconvertiti esclusivamente a pigiamini e tute da divano e Netflix.

Palestre online per baci e abbracci a distanza.

Spray tascabili per sanificare ogni cosa che pensiamo anche solo di poter/dover toccare.

...e intanto vi scrivo da tastiera all'ozono negativa, dotata di anticorpi con autotest molecolare immunizzante.



domenica 15 novembre 2020

LAGO DEL TURANO

 


Il lago del Turano è un lago artificiale vicino Rieti, creato per sviluppare energia idroelettrica.




 Tuttavia, nonostante  l’innaturalità, sembra un luogo magico, coi suoi paesini arroccati e gli eremi a dominare le acque, una valle in un mondo a parte, con scorci incredibili da ovunque lo si guardi.



Fa parte di quei luoghi che hanno la splendida proprietà di acquietare l’anima riempiendo lo sguardo



Morbide  insenature, docili declivi fino all’acqua che trasformano il piccolo lago d’estate in ritrovo balneare, e boschi e verde tutt’attorno.





sabato 14 novembre 2020

QUANTI

 


Quanti piccoli errori

da revisionare,

quante sbavature

ricordi da spolverare

scuse da offrire

telefonate da fare

libri da inviare

risposte da dare

sorrisi da restituire

imbarazzi da sciogliere

preghiere da indirizzare

pensieri da cancellare

lacrime da non trattenere

mani da stringere

occasioni da cogliere

tramonti da non lasciare soli.

 

Qualcuno conosce

un’officina autorizzata?

 

giovedì 12 novembre 2020

PASSIAMO IL TEMPO A CONTARE?

 




Passiamo la vita a contare.

Appena aperti gli occhi: i minuti che mancano alla sveglia,

se è lei che ci sveglia, invece, il tempo passato in bagno 

e quello per preparare la colazione,

i post da leggere, 

i commenti arrivati, 

le notifiche, 

i uozzap, 

poi le camicie rimaste pulite,

i  nuovi contagiati in tv, 

le scatolette di tonno superstiti per il pranzo, 

i km e i minuti per arrivare in ufficio, 

la mail di lavoro, 

le persone in coda al bar, 

i clienti alla porta, 

i bonifici da eseguire, 

i soldi da contare (quella una tragedia che occupa mezza giornata, soldi non miei ovviamente..), 

le occasioni perse, 

le telefonate da fare, 

le cambiali da protestare, 

i giorni che mancano a domenica, 

e quelli a Natale, 

poi contiamo su noi stessi, 

ma anche un po’ sugli altri; 



quanto manca per tornare a casa, 

il tempo per raggiungerla, 

quanti piani in ascensore resistendo alla pipì, 

quante nuove serie Netflix 

e in quanto tempo ci stuferemo a guardarle, 

se sono stati più i sorrisi fatti che quelli ricevuti,

 i piatti da lavare e le pecore per addormentarsi, e domani si ricomincia.


Ma contiamo davvero qualcosa?

Nella nostra, pur effervescente, minuscolità?

domenica 8 novembre 2020

LA REGINA DEGLI SCACCHI


Serie Netflix di grande acchiappo.

E potrebbe bastare così.

Ma vi rompo ancora un po'.

C'è una bambina che impara a giocare a scacchi in orfanotrofio, negli anni sessanta, quando gli scacchi erano comunque un'attività a quasi esclusivo appannaggio dei maschietti.

Questa tipa, anche se tormentata da vizi, incubi, allucinazioni, vittima di droghe e alcool, attratta da maschi e femmine; be', a scacchi straccia tutti, e tra vicissitudini, malinconie, gioie e dolori, il Finale non potrà che avere una sola morale, che non si discosta da quella del mitico Cavaliere Nero del compianto Gigi Proietti.




sabato 7 novembre 2020

L'IGNOTO



Mi ricollego ad un articolo di Eugenio Scalfari sul mistero della fine, gli interrogativi sul futuro.

"Una cosina leggera.." direte voi, magari no, ma curiosa e foriera di divagazioni.

Scalfari afferma che l'inquietudine, il timore, provengono dalla paura della morte.

Se non esistesse l'ansia della morte, ogni angoscia si dissolverebbe.


Ma proviamo ad immaginarla, una vita senza morte.

Sarebbe davvero tutto ignoto? Smarriremmo davvero la sorpresa o la tristezza?

Cadremmo nella depressione causata dalla noia del nostro sopravvivere senza riuscire a dare comunque senso a tutto questo tempo improvvisamente a disposizione?

Eppoi saremmo comunque immuni ad ogni morte, novelli highlander? 

Senza invecchiare?! 

O diverremmo canuti vegliardi e pure spocchiosi?


giovedì 5 novembre 2020

A COSA STAI PENSANDO?

 


Mi chiede Facebook ammiccando.

 

Blogspot non ammicca invece.

Forse perché sa che il blog è più posato.

Non basta postare la prima cosa che ti passa per la testa.

Che poi capita pure, è chiaro, così come ci si perda in disquisizioni filosofiche su facebook, o tra poesia e saggi diversi.


Ma di fondo, su facebook, si cazzeggia.

Sul blog anche (e io sono il primo), ma probabilmente in maniera più articolata, ponderata, intensa.

Esempio forse sciocco, e che riguarda me: il pc lo uso per il blog, lo smartphone per facebook. Rarissimo il contrario. 

Possibile che il supporto detti la qualità (presunta), lo spirito, l'atteggiamento?!


E forse è qui la chiave: il cazzeggio o comunque, la brevità, lo scatto.

Facebook è un diario minimo, ma minimo davvero. E’ morto questo, è nato quello, lutto mondiale, Totti è positivo, il Milan è forte, la Juve ruba, ho perso il gatto, buongiorno, buonanotte… e poi foto di pastasciutte, tramonti, mari e monti.

Concisi, telegrafici, tanto per segnare la presenza.

Ecco il vantaggio, o la pecca, di facebook. Un graffio e via, si scrolla la pagina e non ci pensa più, un algoritmo egoista ti propagherà tra i tuoi millemila amici, oppure ti renderà invisibile, vai a saperlo.

 

E voi, bloggers spesso attivi su entrambi i fronti,  a volte in maniera che la sinistra non sappia cosa fa la destra.. che mi dite?












lunedì 2 novembre 2020

FOTOGRAFARE

 



Non si placa la polemica su fotografia dagli smartphone e fotografia da una reflex.

Io fotografo in entrambe le maniere, anche se molto di più dal cellulare.

Ovvio la qualità di una reflex non si discute,

ma la comodità di un cellulare è innegabile.




Ecco uno scatto alle sette di mattina, mentre andavo al lavoro in motorino, in un'alba tanto fredda quanto magica, l'ho fatta col cellulare. Difficile portarmi reflex e obiettivi sempre dietro in condizioni scomode.

Ma resta il fatto che una foto così non necessita di alcuna attrezzatura, 

se non l'occhio per scorgerla.

sabato 31 ottobre 2020

IL LIBRO

 


Avete un libro feticcio? Io si, anzi “il” libro feticcio.

Centuria - cento piccoli romanzi fiume - di Giorgio Manganelli

scrittore magico scomparso nel 1990 e del quale ancora oggi vengono pubblicati volumi postumi e articoli inediti.

Un narratore poliedrico, che giocava a rendere possibile l’impossibile, convenzionali i sogni, accessibile l’assurdo, reale il fantastico, commestibile lo scritto più raffinato; 

e funambolica la scrittura.


Aveva enunciato che “compito della letteratura era trasformare la realtà in menzogna”, rendendo formale l’incredibile, raggiungibile l’immaginario.

Parodia e sarcasmo le sue armi, e poi tecnica e disciplina. E fantasia infinita

Un libro che nasce come esercizio di scrittura, una centuria di piccoli romanzi, racconti elaborati tenendo come unico limite il bordo di un A4, ma che riescono a contenere inesauriti mondi.

Ogni romanzo un’iperbole, un azzardo, una discesa nella sorpresa da addomesticare, una realtà dove la bugia diventa padrona di casa, dove l’uomo che non esiste è il tuo vicino di casa, il fantasma prende l’autobus con te, la statua racconta il parco, gli unicorni sono in fila alla posta, i minuti ed i secondi diventano protagonisti.

"...Libricino sterminato, insomma: a leggere il quale il lettore dovrà porre in opera le astuzie che già conosce, e forse altre apprenderne: giochi di luce che consentono di leggere tra le righe, sotto le righe, tra le due facce di un foglio, nei luoghi ove si appartano capitoli elegantemente scabrosi, pagine di nobile efferatezza, e dignitoso esibizionismo..." (Giorgio Manganelli)

Il libro delle possibilità infinite. Dove nulla è scontato. E dove la meraviglia viene messa a dura prova, perché non si vuole provocarla, ma renderla teneramente fruibile.

Dove alla fine ci si deve sorprendere del non sorprendersi. 


venerdì 30 ottobre 2020

IL MONDO MORI'



Il mondo morì di Covid alle 8,36

esalando un lungo e lento respiro intubato.

Ultimo alito di vita, 

un autobus che portava a scuola

una scolaresca ammucchiata,

appena in tempo per quella che 

doveva essere

la prima ora di lezione.

Durò, invece, appena sei minuti.

giovedì 29 ottobre 2020

FIABE E SCRITTURA


 

Se fantastico tanto, se immagino molto, se sogno spesso ad occhi aperti, credo che una buona parte di responsabilità la possa attribuire a quattro libri che hanno “stregato” (è il caso di dirlo) la mia adolescenza, insegnandomi il mondo del fantastico,  facendomi entrare in confidenza con tutto un immaginario sempre sfuggito alle regole  e alle convenzioni razionali.

 

Parlo dell’Enciclopedia della Fiaba, Edizioni Principato, anno 1959.

 

Nata con me. 

 

Con questo mondo favolistico sono cresciuto, ho imparato a leggere, a viaggiare pur rimanendo comodamente seduto, a conoscere altri mondi ed altre creature. 

Il prototipo della fantascienza, o più semplicemente: fiaba. 

Dove mille mondi si intersecano, dagli animali parlanti agli oggetti magici; dalle vecchine sagge agli eroi senza macchia, dalle pozioni miracolose ai passati remoti passando per fate, gnomi e folletti; da paesi che mai e poi mai avrei immaginato, assieme alle loro popolazioni, fino alla mitologia, dalle Russie alle Americhe, fino all’Oriente più lontano, di saga in leggenda fino a librarmi, completamente rapito.

Mille allegorie e mille morali, ad insegnare la vita.

Se mi sento spesso, quasi oppresso da tanta realtà incresciosa riconosciuta tale da un mondo ingrato,  è perché io viaggio.

Il checkin è ad ogni nuova pagina, e basta una penna per volare, comunque, alto.






domenica 25 ottobre 2020

L'ULTIMA CENA (TRA AMICI)


Probabilmente si, anche se rigorosamente in sei, ieri è stata l'ultima cena prima dell'inasprirsi dei controlli e delle pene.

Certo qualcuno avrà tradito e magari era positivo, qualcuno avrà spezzato la pizza invece del pane, e dato da bere birra anziché vino, ma tutto rigorosamente con le forchettine di plastica, e la distanza di sicurezza garantita dal tavolo a semicerchio.

E ad un certo punto, essendo arrivati all'ora del DPCM, tutti a casa dopo una delle ultime (si)notti(ci) assieme agli amici..


giovedì 22 ottobre 2020

SEGNALAZIONI: GIOVANNI LAURITO



Ci sono bloggers che ti continuano a stupire costantemente: Giovanni Laurito è uno di questi.

Giovanni è un avvocato. Nel tempo libero scrive, posta, sceneggia, compone, articola, scrive versi.

Due caramelle di resto  questo il suo blog, appuntamento immancabile per me, ogni volta che voglio sorridere, sorprendermi, rilassare il cuore e i pensieri.

Una sua creatura è divenuta film, cinema. Un omaggio alla sua terra, una storia semplice ma ben articolata, una storia d'amore ovviamente, con i contrasti e i malintesi, le simpatie e i contrattempi, le vocazioni e i sogni, le delusioni e le amicizie, la città e la campagna, in una girandola di emozione limpida, di purezza ed armonia.  
Giovanni maneggia l'etica con la confidenza di una certosina sensibilità, crea storie che appassionano, intersecando reale e surreale sempre con delicatezza estrema. 
Sembra ricamare più che scrivere.

ovviamente vi linko il sito della pellicola, per chi volesse immergersi in questa esperienza di altri tempi e altre sensibilità: 


Giovanni scrive, inventa, incanta. 
E' nel tempo libero, che è un avvocato.

martedì 20 ottobre 2020

TRE BALLATE

 Non so voi, ma a volte mi sento quasi assaltato accendendo radio e tv: video sguaiati, voci stridule, note forzate, cantanti estremi, rap ciclostilati, lagnosi trap,  robotici auto tune, e hip hop da pianerottolo.

Tantissima carne al fuoco..ma alla fine è quasi sempre la solita fettina di vitella .... i soliti ritornelli, i gnegne, i gridolini..e anche i video quasi amatoriali non aggiungono quel doveroso quid... insomma ho voglia di mettere sul piatto tre ballate soft  e melodiche, poi fate un po' voi.. 


Lui è Matt Berninger, quasi un folk singer, cantantino cupo e mono-tono, ma dai riff acchiappanti


La combinazione Cocoon -Lola Marsh  dà vita ad uno splendido pezzo che non mi stanco di mettere su..


I Mumford & sons sono un gruppo indie inglese dal pop sofisticato, la loro Woman trasmette fascino ed eleganza.. 






  

domenica 18 ottobre 2020

DAVID GROSSMAN LA SCRITTURA COME VACCINO

 

David Grossman

David Grossman ieri su Repubblica ha illuminato le pagine di semplicità e garbo.

Un elogio della scrittura in grado di sensibilizzare le pietre. Omaggio delicato a chi vive di parole, e a chi, più naturalmente,  vi si aggrappa - come ad una zattera -  nel mare dell’incomprensione e dell’indifferenza.

Scrivere è come respirare, vitale comunque per chi vuole far fronte alla morte spirituale e all’oblio sensitivo.

Scrivendo “saremo testimoni attivi, curiosi, acuti”  sottolinea Grossman.  Sorpresi, aggiungo io, delle nostre osservazioni e del nostro riuscire a  stupirci.

Conclude l’articolo con l’episodio narrato dal poeta yddish Sutzekever, che trovo al contempo incredibile e illuminante:

“Mi convinsi del potere racchiuso nella poesia, nel marzo del 1944, quando dovetti attraversare un campo minato. Nessuno sapeva dove fossero le mine. Vidi persone fatte a pezzi. Vidi uno stupido uccello che si era avvicinato troppo. Qualunque direzione prendessi, qualunque passo facessi, avrebbe potuto significare la morte. Ma fra me e me ripetevo una melodia” (e per “melodia” lui intendeva una poesia) “E al ritmo di quella melodia camminai per un chilometro nel campo minato e ne uscii”.

Poi disse la seguente, sorprendente, frase: “Potresti ricordarmi che melodia era? Io non ricordo..”

E io posso immaginarlo, continua Grossman, con un sorrisetto, quasi a dirci che la melodia la si dimentica sempre. Sta noi reinventarla, con parole nostre, per non sentirci impotenti, sconfitti, persino nel mezzo di un campo minato. Per avere ancora speranza.

Ecco perché dico che una volta scritta, la poesia non ci appartiene più, come il respiro vitale, è un lampo nel buio del nostro esistere, ci ricama l’anima e continua per la sua strada, ma ci dilata ogni brutta essenza, ogni cattiva piega, la custodisce anzi, la rende complice, compagna di sorriso.

Queste sono le parole, questa è la scrittura.

Grazie David.