lunedì 27 novembre 2023

EVOLUZIONE DEI TERMINI

 


"diffuso" (agg.) Genericamente il diffondersi di elementi altrettanto generici; voci, notizie, abitudini, suoni, luci, fluidi, venti..

Oggi c’è l’albergo diffuso; il ristorante diffuso, la manifestazione diffusa, sparpagliata, su tre vie e quattro piazze, una manifestazione stesa, più che estesa.

L’albergo diffuso, invece, può occupare tre comuni: prenoti in reception, alla camera vai in auto, per la colazione potrebbe servire un regionale.

Il ristorante diffuso ti prepara gli ingredienti: ordini in osteria, ti siedi nella trattoria di fronte, paghi al ristorante di lato, per bere, l’enoteca in fondo alla via.

Anche Ikea vende diffuso, o scomposto che dir si voglia. Ma se uno già arredasse in stile diffuso, risparmia il tempo del montaggio.

Il prurito, diffuso, rimane invece in voga 

Trattasi proprio di un aggiornamento di antiche filosofie..vi ricordate quando la mamma ci rimproverava a tavola per i modi poco urbani?

Il nuovo trend ora è: “Mangia (ri)composto!”   ;)


domenica 26 novembre 2023

CASTEL SANT'ANGELO (E C'E' DAVVERO.. )

Interno di Castel Sant'Angelo, con borgo non dissimile da quello raso
al suolo per far spazio al Vittoriano..

Splendida fortezza romana che nasce come Mausoleo dell'imperatore Adriano, personaggio anomalo rispetto ad altri pari rango: amante della bellezza e della cultura, della filosofia, delle arti e della tolleranza.. cercò di trasmettere questa visione pacifica e culturale arricchendo Roma e l'intero Impero.

L'Arcangelo Michele che sovrasta il Castello

E anche Castel Sant'Angelo rimane monumento anomalo: crogiolo e simbiosi di differenti stili accavallatisi nel corso del tempo, uno dei maggiori simboli di Roma. Vero gioiello dal fascino inalterato.

E lo dico da romano anomalo, da sempre non particolarmente simpatizzante della città, del suo essere, del suo svilupparsi, della sua oggettiva invivibilità, di molte sue presunte bellezze che mal tollero.  






Ma qui si celebra anche l'eccezione, probabilmente con un sottovalutato Castel Sant'Angelo, sicuramente  scrigno da violare, perla nascosta e quasi schiva, ma che merita assolutamente approfondita ed illuminante visita, anche se l'austera e monolitica apparenza può non far supporre gli innumerevoli arzigogoli celati, le storie, gli anfratti, e il susseguirsi di proprietari e invasori.

Prigione, castello, reggia, fortificazione, residenza papale, museo.. infinite le sue vite, come le sue leggende.
Imperdibile. Almeno questo. 

giovedì 23 novembre 2023

ABEL

 

Sapevamo che a Baricco piace il western.

E lo fa piacere anche a noi.

Specie quando il western è una scusa, un corollario, un sogno, un narrare di prateria, pistole, geometrie, filosofia,
cavalli a sovrapporre traiettorie.

Un lungo e lento racconto d'amore, di famiglia, di sangue.
Come uno studiarsi prima della vibrazione.

Una nuova provocazione stilistica che pesca da tanti suoi riferimenti, da City a La sposa giovane.

"É sbagliato aspettarsi qualcosa di lineare, come istintivamente si sarebbe portati a fare”

Un’altra lezione a convertire i noi già convertiti, a sorprendere i noi già sorpresi, a decriptare segnali che percepiamo solari, e dei quali godiamo pagina dopo pagina, in un romanzo lucido, continuo, eppure scomposto, disunito, dove la fine arriva ben prima dell’inizio, “tutto sarebbe poi accaduto”.

Entri nel branco, guadi una tempesta, sei goccia sul vetro a scivolare nella tua vita.  Cause ed effetti cesellati e mischiati ad arte tutta sua. 

“Stattene buono e respira, mi dissi”                                                 

Baricco è questo, unico a “trasmetterti una cadenza particolare nei pensieri”, a farti entrare in una storia sua come fosse tua, fartela possedere, domare, e renderla, in qualsiasi istante, poesia.

 






martedì 21 novembre 2023

MASCHI ASSASSINI

Lo siamo. Nessun dubbio.

Molte fonti, però, sembrano mettere in dubbio la nostra facoltà di partecipare alla discussione, al dibattito, alle individuazioni delle problematiche, alla ricerca di soluzione.
Siamo maschi assassini figli e nipoti del patriarcato.
Abbiamo tutto cotto e mangiato, nessun anticorpo, capacità minima di reagire al dolore, alla sconfitta, alla frustrazione di un diniego.

Ma chi forse ancora immune, deve contribuire per primo, perché è il suo genere che fallisce, che manca di buon senso, di sensibilità, di semplice intelligenza. 
E se noi conosciamo uomini che amano, che sono traditi, che vengono lasciati e gli vengono portati via i figli, perché questo la Legge dice; se noi conosciamo questi, che sopportano; tuttavia conosciamo anche gli altri, quelli pessimi, quelli che si sentono padroni, superiori, unti dal Signore anche, e infatti unici a gestire la Chiesa.

Il problema è atavico.
Troppa gente si sente autorizzata.
A tutto.
E non è possibile. 

Ma le donne si stanno ribellando, per questo pagano un pegno crudele, assurdo.. e dobbiamo essere noi, i non assassini, ad aiutare per primi, perché quei maledetti ci somigliano comunque di più, hanno i nostri geni e possiamo essere noi, a individuarli. 

Che siano fratelli, genitori, amici, colleghi, vicini.
Siamo noi a dover interpretare le maschere,
strappandogliele a forza dal volto. 





sabato 18 novembre 2023

GRANDI QUESITI

 


Oggi affrontiamo un tema solo in apparenza marginale. Prima di scriverne ho gironzolato appositamente sul web, senza però trovare risposte adeguate ed esaustive. 

Di certo la legge parla chiaro: “è obbligatorio nei locali pubblici istituire un servizio igienico per i disabili, ove lo spazio non sia sufficiente, è possibile abbinarne l’uso al bagno delle donne o al bagno degli uomini”

La domanda è questa: perché nel 90% dei casi, quando non esiste possibilità logistica per mettere su tre bagni distinti (uomini, donne e disabili) è il bagno delle donne quello accorpato ai disabili?

Oltretutto il bagno disabili prevede sempre una tazza più alta (per favorire appositamente seduta e alzata più agevole da parte di chi ha problemi) e le donne che si accucciano senza sedersi rischiano comunque di “toccare”  rispetto ad un uomo che può tranquillamente stare in posizione eretta usando il pistolino (spesso senza coglierci, ma questo è un altro problema..)

Insomma. Mentre nel mondo si sta aprendo una battaglia sulla possibilità di bagni unisex, noi facciamo fronte ancora a queste tipologie di discriminazioni più sottili, o più grossolane, a seconda dei punti di vista.

Voi ci avete mai fatto caso?
E vi siete dati una risposta? 

martedì 14 novembre 2023

I LUOGHI CHE NON CONOSCIAMO


Ovvio esistono infiniti luoghi dove non abbiamo mai messo piede oppure occhio, e sui quali magari contiamo di metterli, in futuri più o meno possibili.

Ma qui parliamo di angoli molto più alla nostra portata, che tuttavia non ci hanno mai visto protagonisti o presenti, e non ci danno neanche del tu.  

Angoli di casa, ad esempio.
Retro di scaffalature dove i libri occultano sapere intonso e polvere magica in attesa infinita, rifugi impervi di armadi stracolmi di vestiti dimenticati di esistere, ma che si scaldano a vicenda fidando in un fremito o in una luce;
angoliere di cucina sommerse da pentolame sconosciuto, come corazze in attesa del fuoco e della guerra, pronte a respingere spade nemiche col clangore dell'inox, nidi di fili elettrici nel vano motore della nostra amata auto pronti a sgusciare dal cofano se solo solleticati, serpenti avvelenati dall'attesa, e acidi  recessi bui di cassetti dimenticati, dove il calzino spaiato cerca il compagno perso in un crepaccio di stendino da fragili mollette, e ancora rifugio di libro a custodire pagine a baciarsi per l'eternità, che mai abbiamo sfogliato, distaccato, scollato e mai sfoglieremo, distaccheremo, scolleremo fino a che quelle parole si fonderanno tra loro dando vita a nuovo romanzo che mai nessuno potrà leggere.
Ma anche sotto tappeti millenari, tra mostri e incubi a banchettare polverosamente, e negli intarsi degli avvolgibili o dietro noiose madie che tengono in ostaggio pareti asfittiche o vasche incrostate che sognano box doccia per liberarsi dei fantasmi gocciolanti calcare stantio..

Terminata la lettura del post.. andate a scoprirne qualcuno anche voi.. se avete coraggio..

giovedì 9 novembre 2023

UNA CROCIERA E' PER SEMPRE

Questa volta, nonostante l'aver toccato molte terre, Marocco, Canarie, e ancora Spagna e Francia, siamo stati principalmente assorbiti dal mare: giorni di navigazione nel Mediterraneo, oceano Atlantico e di nuovo Mediterraneo. 

Un fantastico navigare, circondati, custoditi, cullati, accarezzati da acqua infinita, cielo e onde.

Ogni volta che la nave scivola via dal porto il silenzio inizia a disegnare lo stesso - eppure sempre differente - orizzonte.

Il Marocco è un'Africa arabeggiante dove  Mediterraneo e Occidente s'incuneano senza sosta lasciando magari interdetto l'immaginario di chi approda.

                                                        Casablanca

Poi scopri Lanzarote, centinaia di bocche vulcaniche in mezzo all'oceano, spuntano dal mare come a ricordare che sotto c'è terra: tumultuosa, bollente, viva. E noi, d'improvviso, dalla brezza al caldo che immobilizza, cristallizza le piante, gli animi, il respiro. L'occhio si incanta , riflette pietra nera, spigolosa, si affascina di curve marziane, pendii irrequieti, a tuffarsi nel mare perennemente ferito da scogli impuniti.

lunedì 6 novembre 2023

MI RICORDO

 


Ricordo appena.

E questa assenza di memoria un rimpianto che porto dietro.

Anni di adolescenza cancellati salvo episodi, attimi, piccole parentesi, istantanee colte qua e là, soprattutto di vacanze, le mie vacanze a Scauri, di adolescenza, praticamente ogni Settembre della mia vita. 

Ma in genere ricordo appena.

La fortuna è che forse, non ricordando, ho eliminato anche le cose brutte, robe nostalgiche, classici episodi "da dimenticare". 

Quindi guardo al positivo e mi tengo stretto quello che resta nel setaccio - a maglie troppo larghe - della mia memoria.

Amori senza nomi, episodi senza luogo, visi senza storia, vissuto senza animazione.

Ricordo appena.

E forse per questo mi dedico a robe distopiche e irreali, con agganci davvero minimi al passato, preferisco ciò che non è stato, una sorta di ipotizzabile o spesso proprio impraticabile, ma forse per questo con una chance di possibilità, derivante dall'occhio non perturbato, incondizionato, privo di specchietto retrovisore, dal backgound labilissimo, proiettato magari all'assurdo, mai verificato, ma proprio per l'essere inconstatabile, potenzialmente plausibile.

Come degli alieni ingorgati sul raccordo che perderanno l'appuntamento con l'astronave Madre.

Ecco il frutto del  ricordo appena a quali nuovi confini può condurre.
Specie quando non si ha più memoria di averne superati.

venerdì 3 novembre 2023

UN PEZZO DI MONDO

Una mano getta bombe disordinate,
l'altra invia aiuti,
cibo, medicine.

Un ventricolo di cuore soffre,
l'altro divora odio.

Un pezzo di mondo non vuole vedere, sentire.
e un altro ci muore, sotto quel caos esplosivo.

Qualcuno urla l'orrore,
altri credono di scriverlo,
ma tutti, poi,
ci si addormenta di notte buia.
Che arrivi una nuova alba,
a cancellare tutto
lasciando mondo e lavagna intonsa.

Ma non la decideremo noi. 


mercoledì 1 novembre 2023

PALAZZO ALTERIGI

Palazzo Alterigi

Anche per molti romani doc alcuni luoghi appaiono sconosciuti, sia per la loro estraneità ai consueti circuiti turistici, sia per la pigrizia nel ricercare meraviglie nascoste.

Palazzo Alterigi non sfugge a questa regola, edificato nel 1561, in piena controriforma cattolica, persegue un linguaggio classicista dalle illusioni scenografiche barocche. Situato in pieno Trastevere, tra vico Belluini e via delle Pallocche, si cela facendosi scudo tra rioni stretti e tortuosi, tipici di un'urbanistica medievale sorta già irregolare all'epoca.


Gli Alterigi, provenienti da una casata toscana, approfittano delle commissioni papali dell'epoca per ristrutturare e arricchire il palazzo addirittura con una cappella absidale e portici architravati interni.

Per non parlare della ricchezza di pittura e arredi.
Un'autentica perla quasi sconosciuta ai più data la ritrosia degli eredi a rendere pubblica la struttura nonostante svariate insistenze della Soprintendenza alle Belle Arti. Segnaliamo opere del Piletti e del Ghislandino mentre fantastici alcuni elementi di mobilio, provenienti addirittura da dimore provenzali, in pregiato olicandro.