Uno
dei segreti dell'isola è il silenzio.
Silenzio
a circondare tutto, al pari del mare.
E
quando l'isola è minuscola (ma neanche tanto, stretta ma lunga una decina di chilometri - curve comprese -)
la
sensazione di - scusa il gioco di parole - isolamento
diventa magica;
al
culmine di una collina puoi scorgere entrambe le coste, alba e
tramonto, luce vivida da un lato e buio incombente dall'altro, marosi
in subbuglio ad ovest e calma piatta ad est,
E
se la circumnavighi in barca, solcando acque dai colori più folli,
t'impadronisci ancor di più di quei confini, delle loro sfumature, e
ne diventi parte, come quando calpesti i "sentieri di salsedine"
che 's'inerpicano verso il cielo, fino a che (è capitato) confondi
l'orizzonte ed una barca lontana ti appare aereo immobile
e
ubriaco di ginestre in crisi di caldo diventi allora custode
dell'isola,
di
tutto il mare e di tutti i sogni appesi al tuo sguardo,
ed
anche chiudendo gli occhi, sapresti come muoverti.
Nel
silenzio che ti respira.
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