Torno
estasiato da Folégandros, una minuscola Ciclade sperduta nell'Egeo,
fuori dai circuiti da movida, silenziosa di blu cobalto e bianco
calce.
Vorrei
viverci per sempre in posti cosi, dove ti "ascolti"
finalmente, dove magari ti riconosci pure.
Dove incontri
gente splendida che ti saluta anche se non ti ha mai visto e
comprendi, di botto, che per il resto dell'anno sei tu quello che
vive male, di ritorno nella "civiltà".
Luoghi
dove la natura prende possesso della tua meraviglia, anche se alcuni
di noi, questa "meraviglia", ringraziando Dio, la
mantengono anche in mezzo al traffico, alla fretta ed allo stress.
Ma
la dimensione (ri)acquisita in queste oasi, difficilmente è
paragonabile a qualsiasi altrosistemico paradiso artificiale
concepito in
vitro
dai nostri sistemi autoimmunitari.
Qui
parliamo realmente di Altre Dimensioni.
E, giuro, quelli fuori dal mondo non sono certo loro, con l'ouzo al
tramonto, gli asinelli fuori della porta, i sentierini impervi per
scendere a mare ed i ghyrospita a 2 euro.
Quelli
"fuori" siamo noi, coi budget, la fila alla posta ed il
Superenalotto da controllare sul televideo.
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