Mr.
Spacey, attendevamo con ansia il suo ritorno sul grande schermo.
In
effetti non ne avevo proprio voglia, ormai vivo a Londra mi occupo di
teatro, del mio teatro, a tempo pieno; tra l'altro le sceneggiature
che mi vengonno sottoposte sono decisamente improponibili...
Ci
parli di Casino Jack, cosa l'ha spinta a riproporsi come
protagonista?
Il
film non è poca cosa come subito è stato bollato ma ho ritrovato un
certo spirito perso col tempo ed il cachet che ho strappato mi
permetterà comunque di mettere su un bel cartellone per la stagione
teatrale del mio Old Vic...
E'
vero che ha rifiutato il sequel de I soliti sospetti.
I
soliti sospetti è unico. Non c'è sequel che possa tenere, ma
Hollywood non si ferma dinanzi a nulla ed un altro tordo lo
troveranno, magari Matt Damon, che si adatta a qualsiasi cosa. Tanto
ci mette sempre la stessa faccia...
Si
dice in giro che il flop di K-pax, all’epoca, l'abbia turbata
parecchio.
Era
un film di alto profilo, boicottato dal pubblico ma in conseguenza di
produzione e distribuzione appositamente trascurate, un esperimento
di cinema interattivo, dove il pubblico avrebbe scelto il messaggio,
identificato storia e personaggi. L'hanno fatto passare per un film
contro il sistema sanitario, ma c'era ben di più...
Ci
sono altri film che non l'hanno, come dire, sufficientemente
gratificata?
Il
negoziatore su tutti, considerato un volgare blockbuster, poi chicche
come The big Kahuna, dove si respira prepotentemente teatro, coi
tempi, con l'impostazione, con la filosofia... da entrambe queste
pellicole sono uscito distrutto dalla critica, ma cosciente di aver
dato il massimo, ovviamente
sono orgoglioso della mia prima regia di Albino Alligator, riciclato
in Italia come Insoliti criminali (per assonanza con I soliti
sospetti, avete un modo cosi puerile in Italia di sfruttare ogni
minimo aggancio...), ma è stato ignorato dal mondo, praticamente, si
continua a tributare successo ai soliti noti, trainati da major senza
fantasia…
E'
per questo che si centellina col cinema?
Anche
per questo, potrei inflazionarmi come un Eastwood qualsiasi, ma
rischierei l'involuzione, ecco perché ora torno anche con Margin
Call.... un film sulla finanza vista dal dna, basta con i Wall Street
omologati e senza nerbo, faremo tremare i polsi agli addetti ai
lavori, uomini in apparenza, ma sostanzialmente slot machines in
giacca e cravatta...
Ha
ripensato mai all’Oscar dopo American beauty?
Sarei
stato da Oscar al posto di quell’altro lessato di Colin Firth in A
single man, ma non mi hanno voluto, peggio per loro... ormai ci sono
due o tre facce che monopolizzano il mercato, me l'aveva detto il mio
amico Val (Kilmer n.d.r.) all'epoca che è tutto un circolo vizioso,
ma io non scendo a compromessi, non l'ho fatto all'epoca, figuriamoci
ora, infatti m’hanno praticamente oscurato...
Non
salva nessuno, eh? E’ anche la sua leggendaria misoginia a renderlo
particolarmente astioso?
Anzi,
e ringrazi che la vostra rivista (FilmTv,
ndr)
non abbia inviato uno dei suoi critici saputelli, di quelli che non
hanno fatto altro che massacrarmi ad ogni film, cosiddetto, di
nicchia…misogino a me? Ah ah.. sono solo uno che si fa gli affari
suoi… certo il comportamento paga poco… magari dovrei
accompagnarmi anch’io con qualche vostra attricetta come usa
qualche altro mio collega presunto fenomeno impegnato…
A
parte le attricette, pensa di poter realizzare qualcosa in Italia?
Non
mi è mai dispiaciuto il vostro paese, sarebbe un’ottima location,
ma dai costi elevati… ecco perché quell’altra sanguisuga di
Woody Allen vi evita(va) come la peste…
ed
a proposito di
Italia... c'è quel Casarezza, Catarizza... come cavolo si chiama
(Caparezza n.d.r.)
che mi ha dedicato, ho saputo, una canzone, nella quale rivela i
finali di film celebri, compreso I soliti sospetti... simpatici voi
italiani ma sempre discretamente bastardi…
ah ah ah ! SEI SCESO IN CAMPO? e mo' chi te schioda più da blogger?
RispondiEliminamamma che trip... speriamo bene... ;))
RispondiElimina