lunedì 24 marzo 2025

NON AVEVO IDEA

 


Una lirica rifinita con la sensibile supervisione di Frida, di Poesie intorno al fuoco
che ringrazio di cuore.


Vorrei conoscere la via
meglio di tanti miei tergiversare,
con lo sguardo a vagare oltre.
I palpiti si dissociano
dal batticuore mentale.
C’è un corpo
ancor prima di ogni istinto.

Una fisicità che si beffa della perturbabilità:
che il tendine distenda,
la vena pulsi,
il respiro approdi al polmone.

Ho sempre amato il sale
disegnato sulla pelle,
e la pelle a tirare
mentre il sole asciugava.

Non avevo idea
di melanomi a covare tane,
tra sale e sole.
Ma non sappiamo mai un bel niente,
fintanto che qualcuno solchi
quel nostro tergiversare.


26 commenti:

  1. ma te renni conto della complessità dell'organismo umano?
    io pure mi son fregato con la pandemia, giorni e giorni passati al sole del giardino, come facevo da giovincello, ma chi lo sapeva che la mia pelle di vecchietto non era più adatta e così oggi sempre col cappello, pomate, bruciature con azoto liquido e dovrei rinunciare anche al mare l'estate

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stop sole diretto infatti..filtrato, schermato, deviato, ingannato, sospeso. Lo induco in tranelli, lo schermo e lo gioco, dopo averne divorato tonnellate per anni, inconscio. 🫢

      Elimina
  2. ti offendi se ti dico che, scorrendo questa poesia da Frida, avevo pensato a un caso di omonimia, chè lei pubblica solo poeti "veri", consolidati da una minima o estesa notorietà? e invece questi versi non sfigurano in quella compagnia, hanno musicalità e scioltezza e mi piace il senso che c'è sotto. In fondo è un bene che non sappiamo mai un bel bel niente, diversamente ci muoveremmo con troppa cautela e rinunceremmo al sale e al sole sulla pelle.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come già sottolineato da Frida, ad un iniziale sentirmi fuori posto è subentrato quello spirito di ospite accolto, di fragrante confidenza, un sentirsi compresi, decifrati, accompagnati.. ovvio grande privilegio per me, e stima sincera per Frida. ;) Tornando a noi, non sapere nulla, stimolo e sfida, contrapposte a quella cautela che a volte frena, anche la felicità..

      Elimina
  3. Il tempo passa su di noi come un rastrello e negli anni porta via tutto, cose belle e cose meno belle. Almeno così sembra. Il suo passaggio si scolpisce sui nostri corpi. Affetti e ricordi disegnati indelebilmente su di noi resistono alle mareggiate e ogni giorno si spalmano su mente e membra nutrendo i ricordi. Ma è il rifletter d'essi e di tutto questo che ci sostiene e ci induce a scalare i tanti gradini della vita con fiducia e realismo. La vita va avanti a prescindere dalle nostre volontà e d'essa bisogna accettare tutto quello che non dipende da noi e che è inevitabile in quanto vita. Per questo va amata, per questo nessuno ne possiede una di riserva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scaliamo gradini, dici bene: a volte pensiamo di non farcela, e forse non ce la faremo, ma si insiste, si naviga, si scruta l'orizzonte, si programma, si piantano fiori, si prenotano viaggi, ci si stringe la mano più forte..

      Elimina
  4. Stupendi versi sulla scoperta di non aver l'idea di cosa sia la vita. Un animo umano che scopre sé stesso
    Poesia da grande valore, dolcezza e sentimento
    Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Giorgio.. sai bene quanto possa possa prenderci in contropiede la vita, e come dovremmo, comunque, sempre averne cura e riconoscenza..

      Elimina
  5. Grazie, Franco, per avuto voler condividere con me questo tuo bel lavoro
    È bello avere a che fare con persone come te, sia sul piano umano che quello poetico perché - a mio avviso - la tua poesia incarna , secondo il giudizio del poeta Umberto Saba, ciò che essa dovrebbe essere : " onesta".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per avermi offerto stima ed amicizia. Il mondo virtuale a volte frena, non possiamo sempre rimanere avvolti nelle nostre torri.. ;)

      Elimina
  6. Ciao Franco
    bello il sole da assumere in dosi: nelle ore mattutine e nelle serali e mai cocente. aime a saperlo prima! 😉😅Comunque il sole è la vitamina d per la poesia, per lo spirito e il corpo.😀
    Ottima lirica.👏
    Un abbraccio 🥰
    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ho amato all'infinito, fidandomi solo della mia pelle.. preso in tempo, comunque.. ;)

      Elimina
  7. passo molto tempo all'aria aperta e di sole ne prendo tanto. Mi sono sempre protetta molto ma chi può dire se possa bastare.
    Una giusta riflessione questa poesia.

    RispondiElimina
  8. Arriva, inesorabile, il momento della consapevolezza: esistenziale, corporea e... perché no? anche magnificamente poetica. Mi raccomando: protezione 50 alla pelle e liriche libere di navigare nella luce piena nel tuo blog... buon tutto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Maria.. liriche libere senza protezione alcuna.. almeno quelle..

      Elimina
  9. Non me ne parlare. Prendo tanti farmaci per tenere bassa la pressione e poi basta una tensione familiare per farmela salire benché io mi sforzi mentalmente di restare calmo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prevenzione salvezza del mondo.. vale per noi come varrebbe per la natura .. ma siamo come refrattari.. ;)

      Elimina
  10. Risposte
    1. Bruttina per l'argomento, i versi, o entrambi? ..ognuno trae sue riflessioni dai versi altrui.. quando non accade un po' dispiace.. spero che una mia prossima possa ispirarti .. abbraccio!

      Elimina
  11. Col senno di poi ne son piene le fosse! Hai saputo condividere in lirica il dovere di prendere consapevolezza del nostro sè corporeo per poter prevenire prima di curare...ma io per prima non sono attenta e mi piace troppo il sole e il sale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Occhio però.. certo che meraviglia la natura.. e l'estate.. ;)

      Elimina
  12. Se non tergiversassimo per conoscere completamente la via, non vivremmo le sfumature poetiche della vita. La "sana ignoranza" fa sentire sempre in cammino e capaci di andare.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tergiversiamo in cerca di vie e soluzioni, e i pensieri si accavallano, e la vita scorre comunque, e noi dietro.. capaci e vogliosi di andare.. ;)

      Elimina
  13. Si tentenna ,si temporeggia, affinché giunge la consapevolezza di una fragilità che ci scopre lentamente per proteggerci dalle ustioni che non sempre in modo intenzionale ci procuriamo,ma anche per valutare forme di equilibri a cui noi soli possiamo giungere .Se ognuno riuscisse in una forma di autoanalisi, poetizzando i flussi esistenziali,ben tracciati in questa poesia,verrebbe graziato da quella evitabile follia che induce a perdersi ,a smarrirsi dentro un labirinto estraneo perfino a se stessi ,e che con la lente di ingrandimento s'appresta a vedere chi da fuori lascia un referto ,spesso il suo e non il tuo;)

    RispondiElimina
  14. “ Se mio nonno non moriva , era ancora vivo” 😊
    Il discorso sarebbe lungo e andrebbe fatto a parità di condizioni ambientali.
    ciao Franco
    ti abbraccio
    eos

    RispondiElimina

Sottolineature