..tiene in ansia il mare
che teme di fuorviare,
offrire canti di sirena,
il profilo dell'isola che non c'è.
Il bisbiglio delle rotte
chiede aiuto sottovoce,
cerca nuove correnti,
scambia impressioni
col gabbiano che mima
ammaraggi.
Disegna un nuovo solcare le onde
dove la spuma si ossigena
ai tramonti a pelo d'acqua.
materializzi, anzi umanizzi, un atto che dovrebbe essere passivo. Dovremmo essere noi a disegnare la rotta, in mare e pure in terra, qui invece è la rotta che si preoccupa di non essere corretta, e teme di fuorviare il tuo andare per mare.
RispondiEliminapiaciuta
massimolegnani
Mi piace la tua poesia!Ciao
RispondiEliminaIl mare è talmente affascinante che bisognerebbe viaggiarci senza seguire una rotta ;-)
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