C’è stato
mare tutt’attorno,
e nubi,
e montagne guardarmi guardarle.
E poi fogli indiscreti
tra palazzi che riconosco ancora,
dalle ombre
e le pause lunghe;
futuro ripiegato, incerto,
colmo di risposte vaghe
a elemosinare ancora tempo,
a gestire attese
tra un gatto che cigola
e un dondolo che sbircia,
e noi sempre contro tutto.

L'ho riletta più volte. Mi evoca un momento difficile. Ogni volta c'è un dettaglio diverso che apre suggestioni dolorose.
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