E col tempo - già troppo per tanti - formuliamo ancora ipotesi circa gli errori del passato, i dubbi del presente e le possibilità del futuro?
Un minimo senno di poi aiuta a chiarire chi siamo stati, come siamo giunti ad ora e cosa ancora vorremmo/potremmo essere?
Ciò che siamo ora lo valutiamo davvero con obiettività, discernimento, equilibrio, lucidità? C'è consapevolezza della strada percorsa in un determinato modo, e del perché?
Ci troviamo spesso in balia dell'indecisione - del timore - di non poter adempire compiti, risolvere problemi, ottenere risultati o soddisfare desideri nostri e di persone cui teniamo particolarmente?
E siamo convinti dei nostri, anche vaghi, intenti? Oppure pianifichiamo frenetiche, differenti traiettorie, dichiarando proclami di volontà comunque soggetti a irrequieti refoli di stati d'animo?
Nel futuro passato (meraviglioso ossimoro) abbiamo mai intravisto strade luminose tanto da far presagire intenti e avvenimenti poi rivelatisi esatti, o siamo stati più facili percettori di sentieri bui pronti a carpirci?
Potremmo nutrirci di affermazioni consistenti, sfrontata sicurezza, qualche volta, e non sempre di continui interrogativi?
Siamo convinti che un buon terapeuta (non) potrebbe illuminarci fornendo scenari che mai avremmo intravisto in autonomia?
;)
Poni troppi interrogativi, mio caro Franco...meglio campare alla giornata! :)
RispondiEliminaRiempirsi di interrogativi toglie il tempo di rispondersi: è cautelativo. Ottimo metodo. ;)
Eliminapenso che la scrittura che coltiviamo ci porti a porci tanti degli interrogativi che poni. E, per quel che mi riguarda, più che darmi risposte razionali, mi limito a ricostruire scenari non strettamente aderenti al reale, che è un modo di reipotizzare il "futuro passato"
RispondiEliminaml
Ecco, viaggiare in fantasia ci corrisponde, la utilizzo a piene mani, mi fa scorgere anche meno brutture di quelle che realmente assalgono (ogni giorno di più) e quelle temute..
EliminaUrka, quante domande in un colpo solo! Un poco del sano buddismo del qui e ora, aiuta a scoprire il presente e la quotidianità. Il passato è passato e non lo puoi più cambiare, il futuro non lo si può conoscere e chissà se arriverà, quindi vivi l'oggi, il momento e goditelo. Consiglio di una ormai settantenne. ❤️👋
RispondiEliminaUn'ode all'autoanalisi: economica, sana, che non risolve, ma neanche complica.. ;) io 64.. e l'oggi va sfruttato al massimo.. in ogni occasione.. ;)
Elimina👍👍👍
EliminaCi sono tanti interrogativi nella vita, adesso preferisco di vivere gli attimi.
RispondiEliminaUno le domande se le fa.. è splendido inventarseli anche gli interrogativi, mettono curiosità, stimolano fantasia e buonumore, e aiutano a vivere leggeri ma intensi..;)
EliminaFranco ma sembra scritto per me questo post :)....no, ho deciso di vivere alla giornata da quando sono uscita di là...e così spesso mi godo delle piccole cose che accadono senza programmarle o vedo che una semplice camminata mi fa vedere che siamo in autunno quando io come sai mi ero fermata come calendario a giugno e invece strano autunno con giornate da maniche corte mi appare un estate che non ho goduto e forse anche questo è un regalo voluto da qualcuno, cambiano solo il colori , Ciao Franco un abbraccio
RispondiEliminaVedi che le ali si stanno pian piano ricostituendo di nuovo vigore.. ciao farfalla.. mi piace vederti volare ! ;)
Eliminalo so! grazie
EliminaNon guardo quasi mai al passato, ma capita, in giorni come questi dove, dove si si incontra dopo tanto tempo, di ricordare i tempi andati . Raccontandomi mi sono trovata a darmi della sciocca vanesia, della presuntuosa e dell'egoica. La cosa bella che l'ho fatto senza giudizio alcuno, solo un dato di fatto, ero così e ora lo sono un po' meno.
RispondiEliminaAdesso cerco di vivere l'attimo, senza però, perdere d'occhio il progetto che voglio realizzare. Così il passato rimane la dove deve stare, senza dimenticare da dove arrivo.
Trovo importante la capacità di perdersi (è bello mollare il timone ogni tanto) mantenendo comunque l'attenzione sul presente, perché se non so dove devo andare, dovrei vivere nell'oblio e questo, personalmente, non mi piace per niente! 😉
Svariati commenti puntano sull'attimo da cogliere, il non starci a pensare troppo, magari memori di tentennamenti fatali, in passato, e credo che quella "sfrontata sicurezza" cui accenno nel post qualche volta viri nella direzione esatta..e comunquevada, farà parte di un altro po' di vissuto.. ;)
EliminaNon si è mai sicuri di niente perché il mondo è incerto, la vita anche lo è e non esiste nessuna realtà che valga in assoluto è soprattutto tutto è in continuo mutamento, ecco perché non possiamo discernere con vera obiettività se è giusto o meno quello che abbiamo fatto. Col senno di poi è facile giudicare il nostro vissuto, ma per poterlo giudicare prima lo devi vivere. Se quel che abbiamo scelto ci andava bene al tempo in cui abbiamo fatto quella scelta, allora va bene così.
RispondiEliminaPoi mentre scrivo e leggo le notizie che arrivano lo rendono ancora più precario questo mondo, e questa vita cui siamo così attaccati sembra perdere valore appena qualche chilometro più in là, oltretutto proprio dove i valori dovrebbero rappresentare tutt'altro.. :(
EliminaMa tu hai le risposte a tutti questi interrogativi? 😁😁😁
RispondiEliminaA parte gli scherzi, non immagini quanto io ti capisca (come sai ne ho scritto anche da me, solo in maniera più leggera e positiva). 😉
Però gli interrogativi sono importanti per mettere a fuoco ciò che ci turba e rimane in sospeso. Capita a chiunque.
Quel che conta è continuare a trovare serenità, nonostante tutto.
Grazie, un forte smack e buona serata.
Il giorno che venissero a mancare, gli interrogativi, vorrebbe dire che non c'è più passione, curiosità, entusiasmo.. le domande sono benzina.. le risposte sono meno importanti.. ;)
EliminaI punti interrogativi di ogni individuocorrisponde al sale della vita.
RispondiEliminaCredo che non chiedersi più nulla non rappresenti la maturità, ma la resa..
EliminaDopo decenni vissuti con quotidiani esami di coscienza e torture varie, vivo in vacanza... non alla leggera ma con leggerezza.
RispondiEliminaCiao giovane adulto ;)
Bellissima la leggerezza! Permette di valutare con serenità, cosa che a volte sfugge via..
EliminaIl passato è sempre motivo di sofferenza, il futuro non mi interessa se ci sarà bene altrimenti amen. Il mio presente è terribile ma so che che se mi pongo altri interrogativi non sarò di aiuto a mio genero, che lotta per continuare a vivere, a mia figlia e a mio nipote. Devo essere forte e determinata.
RispondiEliminaStai facendo grandi cose Angela, e vi auguro tutti di uscirne vincitori, so cosa vuol dire perché mia moglie ci sta passando ma teniamo duro. Determinati come sottolinei, perché la voglia di vivere prevalga sempre.. abbraccio!
EliminaIo ricordo i fatti salienti della mia vita. Bisogna farlo per non reiterare gli errori. Senza ansia dobbiamo giudicarci ogni giorno.
RispondiEliminaIo ho fatto casini inenarrabili.. è servito comunque tutto per arrivare dove sono ora.. certo tanti altri hanno fatto meno errori, meno strada, subendo meno patemi.. ma va bene così..
EliminaCome dice Pessoa: siamo congreghe di anime. io forse esagero, in effetti, ma di cosa giuste e luminose ne ho combinate... che i colpi di culo sono colpi di culo. E io non li disdegno mica 🙃
RispondiEliminaTu illumini ad ogni post.. non lo voglio manco sape' che bolletta t'arriva!!! ;)
EliminaIn un qualsiasi Dizionario Teologico ne trovo poche, in realtà, sia di razionalità che di discernimento; sembra una torre di babele dove lingue oscure incastrano dogmi intricati.. il contrario di un qualsiasi vangelo. Come un prendere le distanze per trovare lavoro a Guide Spirituali.. mancano i famosi interrogativi, a mio avviso troppe Certezze.
RispondiEliminaIo vivo di interrogativi, senza le domande che vita sarebbe? Ci limiteremmo ad una piatta convinzione di non avere nulla da imparare, il senso della vita (sempre che ce l'abbia) non verrebbe ricercato, le certezze prenderebbero il sopravvento riempiendoci di ... vuoto.
RispondiEliminaPassato presente e futuro non sono mai fonte di interrogativi, il passato è un serbatoio di esperienze, il presente non esiste, il futuro è un'ipotesi (Ruggeri cit.) le domande devono andare al di là del nostro orticello, devono inseguire l'irraggiungibile per comprendere la nostra essenza.
Le tue domande cercano una risposta o vogliono spingerci a farne di nuove? Io sono per la seconda ipotesi, in fondo quando mi pongo una domanda della risposta mi interesso poco o nulla.
Grazie Franco, bellissimo spunto di riflessione, buona serata.
Grazie Romualdo, centri il punto: mai smettere di fare e farsi domande. Le risposte esaustive sono roba da insicuri. ;)
EliminaBeh, se parliamo del passato in quanto storia, si potrebbe dire che non abbia insegnato granché, visto che gli uomini continuano a combattere guerre, a violentare, massacrare donne, anziani e bambini, torturare ecc...
RispondiEliminaSe parliamo di scienza e tecnologia, possiamo dire che gli uomini abbiano imparato dai propri errori e dalle scoperte per andare sempre sempre avanti e migliorare la qualità della vita.
Se parliamo della nostra storia personale, posso dirti la mia. Mi rendo conto che, col passare degli anni, i ricordi diventano sempre più importanti. Sono ricordi di momenti di vita e di crescita, ma anche di persone che non ci sono più e che ci hanno insegnato tanto. Non si possono correggere gli errori del passato, ma si può evitare di compierne altri simili nel presente. Si impara a diventare un po' più saggi, facendo tesoro delle esperienze del passato, positive o negative che fossero.
Il presente è ancora tutto da vivere, soprattutto per chi, come me, può considerarsi "diversamente giovane"
Il futuro è un'incognita e, da quel che si vede in questo momento, non può che fare paura. Crisi economica, guerre, malattie...meglio non pensarci! Carpe diem!
Vivere con saggezza e curiosità, passione ed entusiasmo.. dici bene Kathe.. ti approvo.. da "diversamente giovane".. ahah.. certi errori però sono da dna.. e possiamo farci poco, errori di valutazione, di considerazione, di stima, di fiducia.. di affetto.. ;)
EliminaQuanti interrogativi, alcuni anche molto complicati.
RispondiEliminaIo penso che si faccia del proprio meglio, semplicemente. Si manda avanti il carro, ogni tanto ci si gira a guardare quanta e quale strada è stata percorsa, ci si chiede se forse non conveniva passare da un'altra parte, affiancati a gente diversa. Però poi si procede, si fanno ancora errori, qualcosa si impara, qualcosa no.
Sono quasi sovrapposti, intricati, quasi appositamente..perché - come è stato già evidenziato da qualcuno - conta la domanda, la curiosità, la volontà e l'entusiasmo del fare, del rifare, dello sbagliare, e spesso del congratularsi, del sorridere, dello scorgere da lontano bivi non impegnati, tormente scansate, porti che ci coccolano, tensioni a tenerci vivi.. ;)
Elimina"Ciò che siamo ora lo valutiamo davvero con obiettività, discernimento, equilibrio, lucidità? C'è consapevolezza della strada percorsa in un determinato modo, e del perché?
RispondiEliminaSì, nel mio caso c'è tutto: equilibrio, discernimento e lucidità per segnare nuove tappe e c'è pure la piena consapevolezza della strada percorsa, perché senza quella (che significa riconoscimento di errori, rimpianti e, qualche volta, anche plauso per avere imboccato le vie giuste) non sarei dove sono adesso e non ti direi le cose che ti sto dicendo. Insomma, sono diventata una vecchia saggia... forse! :D
Ti rispondo di sì anche io. So il perché di ogni scelta, anche quelle più scellerate, e so perché sono così ora, ma non posso assicurarti niente già per i prossimi dieci minuti.. ;)
EliminaIl problema è che l'io del passato non è più l'io del presente, e l'io del futuro sarà ancora diverso. Quindi valutare e valutarci è sempre complicato, e neppure un'analista può cambiare questa cosa.
RispondiEliminaSugli analisti sfondi una porta aperta.. perlomeno sul loro proliferare a tutti i livelli..
EliminaVero! Meglio uno psychomentalsodacoach! :D
EliminaUn post molto introspettivo e con interrogativi importanti e non facili a cui dare una risposta. Sicuramente uno dei problemi principali è che l'essere umano cambia e si evolte, in bene oppure in male e ciò che una persona era in passato non è uguale a quello che è ora ne a quello che sarà in futuro. Io trovo che autovalutarsi sia molto difficile. Non credo assolutamente negli psicologi e nella psicanalisti, anche perchè ce ne sono troppi in giro, alcuni dei quali non sono sufficientemente preparati ad un ruolo del genere e più che aiutare una persona finiscono con il peggiorare una situazione.
RispondiElimina... interessante contraddizione.. Non credi agli psicologi e alla psicanalisi e di conseguenza agli psicoanalisti..
EliminaPoi però affermi che ce ne sono troppo in giro e inoltre che non sono sufficientemente preparati. Come valuti la loro preparazione se a priori non ci credi?
Senza dimenticare l'incipit.
Autovalutarsi è molto difficile.
Un loop infernale.
Auguri.
A.
Magari ha avuto un'esperienza che non l'ha soddisfatta, Antonio caro; il proliferare di counsellors (l'esatto plurale l'ho googolato, lo ammetto) ad esempio, non credo faccia bene ai professionisti più accreditati, che comunque sono gli stessi che tra le cinque emozioni principali ne certificano 4 negative ed una sola positiva. Come fai a non farti analizzare se queste sono davvero le proporzioni? ;)
EliminaCiao Franco.
RispondiEliminaPreziose riflessioni.
Intime e personali.
Attento a non cadere nel loop che citavo in risposta ad Arwen Elfa.
A lei dicevo Auguri.
A te dico Forza e Coraggio.
A. L
Interrogativi, come recita il titolo del post. Fare e farsi sempre domande il sale della vita, come accenna qualcuno dei commentatori ..
RispondiEliminaNon è facile riuscire ad avere un'idea esatta di noi stessi, per farlo occorre prendersi del tempo per riflettere, concentrazione e molta fatica ... e sono sicuro che sarebbero in pochi a riuscirci veramente. Mi ricordo che una volta, quando ero molto più giovane, mi sono rivisto in una ripresa fatta da un'amico durante una festa, mentre parlavo e interagivo con gli altri. Ti assicuro che quella visone mi ha molto disturbato perché non mi ero reso conto di come ero veramente visto da fuori. Quel filmato comunque mi ha permesso di cambiare in modo immediato alcuni aspetti del mio modo di essere. :)
RispondiEliminaRicordi l'effetto della nostra voce registrata? Orrenda!!.. eppure quelle dei nostri amici esattamente quelle.. a me sconvolge sapere che gli altri possano considerarci differenti da come siamo, da come pensiamo di essere.. ma lo siamo davvero poi, come pensiamo di essere? Bello continuare a far(si) domande..
EliminaPost di esortazione delfica:)
RispondiEliminaSoffermarsi e fare autoanalisi include di sicuro una serie di interrogativi che sono utili per conoscerci prima di poter conoscere, per poter valutare soprattutto in modo maggiormente consapevole i nostri limiti e la nostra fragilità , oggi tanto demonizzati purtroppo poiché vige lo specchio della perfezione estetica in primis.
Un post che ha la sua cerchia di lettori e che magari per una questione anagrafica ha già potuto sperimentare un bel percorso di vita ,tra passato ,presente e futuro dove magari è più semplice fare un bilancio tra domande e risposte ,avendo quella consapevolezza a cui te stesso fai riferimento.
Il mio pensiero è rivolto soprattutto ai tanti giovani di oggi che spesso non vedono futuro,vivono o magari sopravvivono al presente e del passato non si sa bene cosa è stato.
Farsi domande è naturale e il mio interrogativo è rivolto soprattutto a questa fascia di giovani che sempre più frequentemente non ha punti di riferimento saldi,non riceve il giusto ascolto subendo una forma di solitudine ,vuoi perché si è impegnati nella stessa forma sostitutiva di comunicazione quale il telefonino ,vuoi perché si respira l'assenza,il vuoto inteso come mancanza di presenza fisica a cui poter/voler raccontare .
Cosa sarà di questi ragazzi che non ricevono amore ?Serve lo psicologo abbastanza frequentemente ultimamente e chissà magari si analizzano i soggetti sbagliati ,attribuendogli oltretutto anche il peso delle conseguenze che non è la vera causa.
Mi soffermo su una parola: "responsabilità "e qui me ne verrebbero a raffica di interrogativi ,ma a qualcuno però bisogna pur dare una risposta e non sempre le risposte si manifestano con le parole.
Io " bel post" uso metterlo alla fine qualche volta:)
Grazie e auguro una lieta serata a te e a tutti i lettori/commentatori.
L.
Grazie intanto per avermi inserito tra i "qualche volta".. gli interrogativi sono (sarebbero) ancora più d'obbligo tra i più giovani, avendo - teoricamente - una percentuale di tempo da spulciare e mettere a soqquadro, assai più ampia di quella spettante ad uno come me, ad esempio, che si bea molto sull' interrogarsi ma deve pure riflettere tra una catasta di risposte (e rispostacce) già belle che ricevute.. appartengo comunque ad una categoria che ha fatto serenamente a meno di tutta una serie di "aiutini" molto in voga oggi, sponsorizzati anche nelle scuole e sul lavoro, oltre che a livello privato.
RispondiEliminaChe si analizzi e si venga analizzati un po' troppo? ..viene il dubbio.. ;)
troppe domande :)
RispondiEliminae troppo acute per giunta :)
pianifico tutto dettagliatamente :)))
poi in ogni caso non mi scompongo troppo :)
comunque se vuoi pormi qualche quesito specifico in privato sono disponibile a soddisfare le tue curiosità :)
ciao
Ok, ti bombardo per mail (fa trend ultimamente.. no la mail..)
EliminaCaro Franco, una volta mi facevo tante domande, mi ponevo quesiti ai quali cercavo sempre la soluzione, ma da tempo non lo faccio più. Oggi vivo alla giornata, mi sento serena con la mia coscienza e non ho voglia di perdere tempo...ogni tanto provo a fare qualche domanda e se non ricevo risposta non me ne faccio un cruccio! Vivo la vita così com'è... ma se tu vuoi pormi una domanda, fai pure, ti autorizzo☺️!
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