giovedì 5 ottobre 2023

IL DIBATTITO SURREALE

Ed eccoci, di domenica pomeriggio, in pieno centro, a Roma, alla presentazione del "Laboratorio Roma050", progetto capitolino per la riqualificazione urbana con Stefano Boeri (l'architetto del bosco verticale milanese) a gestire operazioni e nuove idee. Intervistato dallo scrittore Filippo La Porta (da sempre affascinato dalla sua residenza all'Aventino), assistiamo invero a sperticati elogi l'uno verso l'altro; si viaggia molto a chiacchiere, enfatizzando ed esaltando lo spirito e le atmosfere romane, nonché l'entusiasmo verso questa nuova (ed onerosa) avventura che - nomen omen - si pone come traguardo definitivo il 2050(!)

Uno dei punti cardine sembra essere rappresentato dal teorema dei "quindici minuti", di cinquestelliana memoria, per quanto riguarda giusto il tentativo di realizzarla a Roma, e prima ancora eleborata da Carlos Moreno, docente alla Sorbona; idea secondo la quale ogni cittadino deve poter usufruire di tutti i servizi essenziali nel raggio temporale di quindici minuti (spazi verdi, sanità, scuola, amministrazione, lavoro, sport, tempo libero, spesa, etc..). 

Roba da fantascienza anche in provincia.. in pratica si dovrebbe ricostruire un'altra Roma, accanto a questa.. ma tanto, nel 2050, chi si ricorderà più.. intanto le sovvenzioni, però, partono da subito..

Paradossale ed emblematico, nell'occasione specifica, il luogo scelto per questa presentazione: Piazza Borghese, in pieno centro storico, con un'arteria trafficata a scorrere di fianco e continui rombi di moto, auto e clacson a disturbare l'intervista.. tanto per evidenziare quanto distanti siano dalla realtà questi geniali pontificatori..

Viene da parafrasare Calvino:
"Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie che offre, ma la risposta ad una tua domanda ..di parcheggio".

46 commenti:

  1. Sicuramente un progetto per imbruttire Roma.
    Che peste li colga.

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  2. Per il tipo: Volutamente peggioriamo il bello.

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  3. Anche qui in Spagna si parla della città dei quindici minuti... Ebbene, se vai in bicicletta, sì, potremmo parlare de tutto a quindici, al massimo vente, minuti.

    Parlare di ciò circostato da un "chiasso cittadino" è palesare che difatti abbiamo bisogno di una città diversa.

    podi-.

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    1. In qualche provincia, spagnola o del mondo, forse sarebbe anche attuabile.. forse..

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  4. Lessi che i romani sono insorti e Gualtieri ha mollato l'osso... Mo ci riprovano?

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    1. E' proprio Gualtieri il nuovo fautore.. l'uomo che ha risolto il problema spazzatura (nel suo condominio)

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  5. Qualcosa si potrebbe sicuramente fare per migliorare Roma (più che altro le zone meno centrali, che spesso sembrano solo un susseguirsi di palazzoni). Però quello che mi preoccupa è che già in passato ci sono state iniziative del genere, però hanno generato opere poi diventate a loro volta segno di degrado, tipo giardinetti pubblici ridotti a immondezzai, campi sportivi poi di fatto abbandonati e ormai fatiscenti, uffici pubblici che sono più chiusi che aperti e quando lo sono si rivelano spesso inutili per le necessità del cittadino.

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    1. Dovrebbero riprogettare la città e non riescono neanche a pianificare trasporti, viabilità, parcheggi, vale a dire l'abc di un tessuto urbano.. in quindici minuti da noi raggiungi l'auto parcheggiata la sera prima..😁

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  6. Queste cose mi fanno paura, è giusto fare programmi a lungo termine, ma bisogna essere realisti.

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    1. Il mondo ormai fa programmi a scadenza assurda.. co2, verde e cibo per tutti, basta armi nel 2070, acqua su Marte, cicorietta su Venere.. e io pago..

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  7. anche a Genova si blatera dei cambiamenti (in meglio) della città a misura di cittadino... per parte mia il vero problema è cambiare 'il cittadino' nel suo senso civico della cosa pubblica... un obiettivo che non credo realizzabile nemmeno nel 2050

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    1. Queste scadenze "impossibili" poi farebbero sorridere poi, se non fossimo in presenza di progetti che intanto succhiano soldi, consensi, ammirazione e sovvenzioni in tempo realissimo.. paghiamoli a scadenza 'sti fenomeni!

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  8. Uno degli edifici più grandi , in una zona panoramica, già nato con terrazzi in curva ma abbandonato dalla finanza che allora aveva la sede è stato abbandonati per almeno 30 anni che io ricordi, ora è stato acquistato da una potente ditta....il sindaco parlava di alloggi popolari e invece a sorpresa è stato preso in mano proprio dal architetto Boeri e stanno nascendo alloggi di lusso e i terrazzi avranno lo spazio per le piante e il verde come quello di Milano da me visitato più volte....gli alloggi di varie metratura stanno andando a ruba pure con progetti sulla carta, mentre l'attico enorme che ho visto e che è costato una cifra al acquirente è meraviglioso. Ma mi chiedo, come al improvviso da alloggi popolari siano stati destinati ad alloggi di lusso....beh va bene a ne perchè proprio parte di quel attico il proprietario mi ha delegato come strutturare l'interno compresi la disposizione dei muri che attualmente non sono stati fatti. Un bel impegno per me, ma amo le sfide. E' disposto con una vista fantastica vicino alle scuole con posti auto interni, con possibilità di usare funicolare o molte circolari che portano nei posti di lavoro o nei supermercati. Naturalmente la grandezza del edificio e la realizzazione dei vari appartamenti ci vorano anni ma l'attico è stato terminato e pensa come diverranno i terrazzi tutti a mezza luna con delle rientranze per piantare le piante, Ma in Italia abbiamo molti bravi architetti che se mettessero mano su Roma non la stravolgerebbero con edifici così particolari in zone centrali ma carcererebbero il rifacimento sulle linee di come erano stati progettati prima......Ciao un abbraccio

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    1. Non è impossibile riprogettare Roma, ma non con esperimenti che sanno solo di fantascienza.. servono progetti meno faraonici, pratici e razionali. Certo così non esalti nessuno, e becchi anche meno sponsorizzazioni.. lo stesso discorso legato a prevenzione e manutenzione, una pratica che non paga e non porta voti, salva solo vite umane ..ogni riferimento alla ringhiera spazzata via dal bus di Mestre NON è per nulla casuale.. :(

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  9. troppo futura e futuristica la data di realizzazione del progetto perchè possa davvero interessarmi.
    ml
    PS non c'entra nulla ma ti segnalo qui l'iniziativa di un blogger, Guisito, appassionato di enigmistica
    (https://ilsitodiguisito.wordpress.com/2023/10/06/se-ci-sei-batti-un-tasto/) che organizza, come ogni anno, un divertente torneo settimanale di quiz e indovinelli di alta levatura ideati da lui.

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    1. Questo almeno (il giochino intendo) ha una data di realizzazione precisa.. ahah

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  10. Come sai abbiamo partecipato a un bando per infissi in un palazzo di Roma dove ci sono solo avvocati in un intero piano, Il palazzo appartiene al Comune di Boves, abbiamo vinto l'appalto, i ragazzi sono venuti giù più volte con architetti della zona di Boves per le misure ma i lavori improvvisamente da un anno sono bloccati, perchè Quando ci sono di mezzo più organi pubblici le cose vanno avanti anni....Cosa bella che il Comune di Boves ci ha già saldato le spese di progettazioni e le trasferte....ma la ristrutturazione pare bloccata e noi aspettiamo....Ciao Franco

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    1. Auguri.. un lavoro a Roma può diventare un buco nero nell'universo della burocrazia..

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    2. così è per fortuna mi hanno pagato hai dipendenti che hanno fatto i viaggi per soppraluoghi e misure le spese di viaggio e alloggio

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    3. Già davvero una bella fortuna.. almeno questo.. ;)

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  11. Fa pensare questo obbiettivo 2050. Non è che questa data così lontana sia posta proprio per sottolineare il velleitarismo di tanti progetti? Ah questi convegni! Tante chiacchiere e poi sempre una bella mangiata per organizzatori e tavolo degli oratori. L' obbiettivo di una matriciana penso sia stato raggiunto subito e non certo nel 2050.

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    1. Di certo.. ma anche finanziamenti e sponsorizzazioni seduta stante.. altro che 2050!

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  12. Hai detto tutto tu benissimo. D'altronde parafrasando Warhol e citandoti "Ogni cittadino deve poter usufruire di tutti i servizi essenziali nel raggio temporale di quindici minuti.... almeno una volta nell'arco temporale della sua intera vita 😁"

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    1. Metafora centrata in pieno! ..una volta nella vita davvero!..

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  13. Come darti torto? Si fa presto a fare progetti avveniristici (che al 99% non si realizzeranno mai) poi si vedrà ..... intanto i soldi li prendono subito. È sempre la smania di guadagnare denaro che spinge l'uomo ad inventarsi metodi sempre più subdoli per accaparrarsi la pecunia.
    Un saluto

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    1. Questo mi irrita.. gettare promesse al vento.. senza il minimo pudore..

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  14. Anche nella mia piccola città si fanno da anni progetti assurdi, che poi finiscono in una bolla di sapone. Intanto si parla, parla...ognuno tira l'acqua al suo mulino, poi tutto resta come prima, soprattutto dopo le elezioni.

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    1. Ma già in una provincia media, sarebbero tentativi plausibili, con una percentuale di riuscita anche possibile.. invece qui si punta all'impossibile.. davvero sembra di stare in clima elettorale..

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  15. Nonostante la data fantascientifica mi sembra che l’iniziativa sia buona. Speriamo che i fondi siano usati bene e non ci si mettano in mezzo le varie mafie a succhiarli. Dopotutto darsi una scadenza realistica è segno di umiltà e quindi, forse, di concretezza.

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    1. Io non la trovo una scadenza realistica. Non ci sarò probabilmente io, non ci saranno sicuramente loro, e non ci saranno più i soldi che, invece, incassano ora.

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    2. Mmmh, non ci avevo pensato da questo punto di vista.

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  16. a me, non avendo a disposizione soldi per la servitù, i giardini verticali non piacciono per via che consentono la risalita dal terreno di molti parassiti: bacherozzi, formiche, lucertole, ragni del wincestad, mortidefame, etc.

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    1. Tu ci scherzi ma sembra che il bosco verticale soffra proprio di proliferazione insettivora, crepe d'aqua, umidità che dilaga.. devono aggiusta' il tiro insomma.. ;)

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  17. Bisogna riqualificare la vera Roma, mettendo al primo posto le sue opere e la sua storia.

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    1. Infatti butterei giù l'Altare della Patria ripristinando il borghetto medievale fatto fuori appositamente.. ;)

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  18. Però davvero bisognerà inventarsi un nuovo futuro! senza macchine né parcheggi e nomenclatura di alto grido nonché à la page, perché quello che ci stiamo costruendo non è sostenibile adesso, figuriamoci nel futuro.

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    1. "senza macchine nè parcheggi" è un futuro che fatico anche solo ad ipotizzarlo, no a progettallo. Vietare l'uso dell'auto in città è sempre stato progetto di tanti, ma se poi devo aspettare l'autobus 45 minuti e arriva pieno come un uovo capisci da te che (più di) qualcosa non funziona.. ;)

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  19. Che tristezza! Pensavo che la boria tronfia e vuota dei proclami impossibili fosse prerogativa delle città sotto i 40° di latitudine...

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    1. Da noi si adeguano subito anche insospettabili nordisti.. ;)

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  20. la vera fantascienza è il teletrasporto.
    ma io preferisco sempre (soprattutto) camminare e pedalare.
    lieto giorno

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    1. Le ciclabili a Roma spesso roba da Pogacar e affini: a parte le distanze considerevoli, devi considerare continui saliscendi anche impegnativi. I sette colli non sono una leggenda... ;)

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  21. Due questioni:
    1 - gli architetti credono di cambiare i contenuti (la semantica) cambiando la forma della scatola (semantica).

    2 - le città sono insostenibili e questo cresce coll'aumentare della dimensione. Insostenibili e degrado sono due aspetti della stessa realtà.

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