martedì 11 maggio 2021

IL TORTO DELLA FOLLA



 Da un articolo di Paolo di Paolo, su Repubblica di oggi:

"Quando scomparirà la sensazione che la folla abbia torto?"

Stiamo riprendendo lentamente le attività, con l'aumento dei vaccini e l'abbassamento delle infezioni, tuttavia non spritzo, non cinemo, e neanche ristoranto.

Vi dirò di più: evito il minimo assembramento, cambio marciapiede in presenza di due/tre persone, non prendo nulla al bar, guardo storto quello dietro di me in fila al supermercato se si accosta troppo, quelli senza mascherina poi li tratto da untori, pure se in teoria hanno ricevuto già dodici vaccini.

Abbiamo perso certezze e dubitiamo di risultati positivi e veloci. Ci andiamo un po' tutti coi piedi di piombo ..oddio!.. per strada vedo scene di estrema leggerezza, le medesime che ci hanno ritrascinato nel baratro l'estate scorsa.. la differenza, sostanziale, è che si dovrebbe continuare a vaccinare a rotta di collo.. 

Ma per molti è dura comunque recuperare ritmi e abitudini. 

Mi metto tra questi, anche se a malincuore. 


60 commenti:

  1. Anch'io vado e andrò con molta, molta cautela e mi sa che la mascherina all'aperto continuerò a indossarla a oltranza anche perché mi protegge anche da altri virus e inquinanti. Evviva la mascherina, sempre e comunque.
    sinforosa

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    1. Mascherina ad oltranza. Abbassamento drastico di influenza, tosse e raffreddore. Quei giapponesi che perculavamo due anni fa, non erano poi così sprovveduti...

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  2. Credo che la mascherina diventerà per molti, un capo d'abbigliamento ei portatori guarderanno in cagnesco chi la usa, e viceversa.

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    1. Mi potranno guardare come vogliono: ma a distanza.. ahah

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  3. Io non ho mai amato la folla in generale! Quando mi trovo fra la gente è solo per inevitabilità di alcune situazioni ma da sempre preferisco stare alla larga da tutti! xD

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  4. Ti capisco perfettamente. Anche io avanzo tra la folla con i piedi di piombo. Credo che il mondo ritornerà alle sue vecchie abitudini, ma i tempi sono ancora acerbi.

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    1. Il mondo ritornerà come prima.. molti vorrebbero da subito. Si accomodino pure.

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  5. Pensa un po' che io odiavo già prima gli assembramenti e le persone che mi stavano troppo vicine. Insomma, il distanziamento sociale in tutti questi mesi per me non ha mai rappresentato un problema 😅

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    1. Molti vantaggi resteranno invariati immagino.. file "umane", meno caos, nessuno alto due metri davanti al cinema.. ahahah

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  6. Io in sicurezza ho preso un aperitivo, andrò a teatro (data già prenotata) e voglio fare altre cose come andare al ristorante, quello che ancora non faccio è entrare in un assembramento forse perchè non conosco ovviamente le persone che si assembrano :-))) e quindi non posso mettere la mano sul fuoco, e nemmeno un'unghia di un dito, sul loro stato di salute, ma se e quando, spero presto, si tornerà a poter vedere concerti come un tempo. partite allo stadio come prima del covid19 e tante altre attività ora più sacrificate, lo farò con enorme gioia perchè o ci sarà la fantomatica immunità di gregge o cmq con la green pass potremo tutti illuderci di non avere e non correre rischi, cosa che forse è possibile considerarla vera se il virus sarà morto o diventato innocuo altrimenti mah... Certo io ora eviterei ancora i bus per esempio. Ecco, anch'io cercherei di evitare di finire dentro ad assembramenti come per esempio quelli possibili camminando sotto i portici di Via XX Settembre a Genova un sabato pomeriggio se ci fosse la ressa. ma andare a teatro, al ristorante ed allo stadio ed anche viaggiare, perchè no? Anzi..

    PS scusa per i due commenti precedentemente cancellati.

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    1. Cose in sicurezza sicuramente.. a me ora sinceramente danno fastidio vero venti persone appiccicate in fila per prendere un cono gelato, e neanche tutte con la mascherina..

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  7. Seneca, in una lettera al suo amico Lucilio, scriveva:" Mi chiedi che cosa tu debba specialmente evitare. Rispondo: la folla...La compagnia della moltitudine è dannosa: c'è sempre qualcuno che ci rende gradevole un vizio o, senza che ce ne accorgiamo, ce lo trasmette in tutto o in parte. Più sono le persone con cui viviamo, maggiore è il pericolo..."
    Naturalmente non pensava alla pandemia, il grande oratore, tuttavia queste parole ritornano utili di questi tempi :-)

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    1. Penso alle spiagge dove non avevi spazio per stendere l'asciugamano.. mi vedranno col binocolo..

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  8. Per me la vita non si è mai fermata se non quando sono stata obbligata a farlo...e comunque anche lì andavo almeno a lavorare.
    Non intendo farlo neanche ora né mai.
    Questo non significa peccare di presunzione di invincibilità, semplicemente non credo si possa chiedere ad un essere umano di abolire i contatti sociali come se fossero una bomba pronta ad esplodere. Io non ci sto. Gli altri facciano come vogliono. Buona serata.

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    1. Tu fai anche un lavoro dove non puoi permetterti l'asocialità, a maggior ragione, se te la devi rischiare per il dovere, ovvio che uno se la rischi anche per il piacere.

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  9. Anche io ci vado molto cauto. Non mi faccio problemi a cambiare strada e a dispensare occhiatacce se vedo qualcuno che si avvicina troppo o che sta senza mascherina (o - il che è peggio - la porta in maniera scorretta, con il naso al di fuori di essa, ché è come non portarla affatto!).
    Detto questo, sono il primo al quale manca la normalità, che mi ha fatto perdere (seppur contribuendo solo in parte) anzitutto il vecchio lavoro che avevo e, in secondo luogo (ma non meno importante), il piacere dello stare tra la folla e dell'abbraccio degli amici.
    Il fatto n. 1 è che ogni sacrificio fatto da ciascuno di noi, anche se minimo, è un passo verso la sconfitta del Covid.
    Il fatto n. 2 è che sono in (troppo) pochi a rendersene conto.
    Un saluto,

    EM

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    1. Due fatti fondamentali, quelli che citi, che ancora faticano ad entrare nella capoccetta di tanti...

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  10. anch'io indosserò sempre la mascherina,buona serata!

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    1. Credo che in parecchi manterremo l'abitudine.. in posti affollati, mezzi pubblici, cinema, teatri, supermercati, centri commerciali.. anzi spero che proprio in determinati luoghi, la mantengano proprio obbligatoria..

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  11. Penso che continuerò a comportarmi con estrema prudenza.
    E la mascherina non l'abbandono di certo. Visto che mi toccherà prendere i mezzi pubblici per ancora molto tempo.

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    1. Se costretta ai mezzi pubblici, per forza, ogni precauzione è d'obbligo.. daje che passerà anche questa!

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    2. La pensione è lontana caro Franco...

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    3. Anche coi mezzi.. speriamo agevolino la viabilità.. un pezzetto di recovery mi sembra destinato proprio a questo, no?

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  12. Io abito in zone dove la folla non c'è, già adesso se cammino per strada da sola mi abbasso la mascherina, diverso se entro in negozio o comunque in un luogo chiuso. Spero che restino gli igenizzanti ovunque, alla Coop c'è pure un disinfettante per il carrello, mi auguro che non lo tolgano.

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    1. Mascherina fissa ormai.. a volte rientro a casa e per un paio di minuti mi scordo che posso toglierla.. ahah

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  13. Benvenuto tra i misantropi, signor Franco.

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  14. Benvenuto tra i misantropi, signor Franco.

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    1. I misantropi salveranno il mondo (ma lo spritz se ne avrà molto a male..)

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  15. Anche per me ci vorrà molto tempo per riabituarmi agli altri. E la mascherina non la lascerò con facilità. Mi sento protetta e più sicura. Questa pandemia, parlo per me ovviamente, mi ha cambiata molto. Non che prima frequentassi le folle, però le uscite con gli amici, il cinema ,il ristorante...ecco tutto è stato o eliminato o limitato al massimo. E per ora non c'è proprio la voglia di tornare alle vecchie abitudini.

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    1. Spero rimanga obbligatoria in supermercati, esercizi e centri commerciali, ma anche cinema, musei e teatri..

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  16. Sempre attenzione, ma la mascherina noooo. Appena sarà sicuro quella la butto più che volentieri. La uso sempre (a difesa degli altri) ma la odio davvero

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    1. D'estate sarà anche peggio.. ma quanto stiamo davvero al chiuso insieme a tante altre persone? Lo credo un sacrificio accettabile.. ;)

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  17. Bisogna usare il cervello e rispettare le procedure di sicurezza, ma dobbiamo ritornare a vivere.

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. Elogio della mascherina.
    Prima ancora della pandemia la usavo. Era il segno di riconoscimento di noi malati oncoematologici, oltre la testa rasata....
    E mi dava un senso di superiorità "io la porto e voi no. Ergo: io sono migliore di voi"
    Poi l'appiattimento, L'uniformità. La portiamo tutti e non sappiamo più chi è malato e chi sano.
    Elogio del lockdown.
    Pur non amando essere "la voce Stonata del coro" dico Evviva il lockdown, evviva il distanziamento e le precauzioni.
    Io sono stato così bene in casa, al caldo, al sicuro e forse proprio per questo ora apprezzo il progressivo ritorno alla normalità, una nuova normalità all'aria aperta ma senza criminalizzazione verso il lockdown.
    Un ulteriore punto e a capo.
    Come sempre nella vita.
    Saluti.
    A.

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    1. Prendevo in giro fino a due anni fa quei non radi giapponesi che si aggiravano per Roma e in metropolitana con la loro mascherina che tanto ci è divenuta abituale. Dovremmo imparare da chi precorre i tempi, in futuro. Dovremmo imparare a farlo. Intanto da chi separa i rifiuti, non spreca acqua, non ingurgita zozzerie, e fa screening regolari.

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  20. sono riusciti nell'intento di renderti meno libero

    spiace

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    1. Forse mettendo a fuoco che sono vivo, potrò tirare somme più benevole.. ;)

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    2. mah, il covid si prende per combinazioni così strane.....conosco persone attentissime che lo hanno preso ed altre - come il sottoscritto - che sono sempre state sul filo del rasoio che lo hanno scansato. sono sempre più convinto che queste misure restrittive delle libertà fondamentali ed inviolabili dell'uomo non abbiano avuto alcun senso.

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  21. Non capisco la posizione di quelli che ragionano come Francesco, non la capisco proprio.
    "Via dalla pazza folla" è sempre stato un mio must, fin da tempi pre-covid. La folla mi causa una sorta di claustrofobia. Se se aggiunge che non mi piace frequentare bar e ristoranti, si capisce che le necessarie riaperture non mi hanno cambiato la vita.

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    1. Molti pensano che i lockdown siano stati solo inutili. Il fatto è che non ne avremo mai la prova.. a meno di non ricadere nel contagio a fronte di un'altra estate scellerata.. staremo a vedere..

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    2. si chiama misantropia. a me stare in mezzo agli altri piace (ed è un dovere, per quanto riguarda il mio lavoro). anche nelle dimensioni minimali (io e mia figlia, io e la mia fidanzata), andare in giro per musei, teatri, cinema, ristoranti mi è sempre piaciuto. e le regole folli e moralistiche (perchè c'è il moralismo dietro le misure restrittive, non un ragionamento sanitario, altrimenti andrebbero chiusi i mezzi pubblici ben più pericolosi dei cinema) ci stanno facendo perdere pezzi importanti di vita che mai più ci verranno restituiti

      prima della morte c'è la vita e noi stiamo già morendo. anzi, abbiamo voluto suicidarci

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  22. Riguardo il commento di Francesco: io conosco mia zia, che ha un tumore ai polmoni pur non avendo mai fumato.

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  23. Il rispetto delle regole di prudenza resta la condizione fondamentale per il ritorno alla normalità. Tuttavia le regole per le vaccinazioni mi sembrano sfarfalleggianti. Oggi si va avanti in un modo e domani in un altro...poi l'anno prossimo bisognerà vaccinarsi di nuovo. Ho paura che il ritorno alla normalità sarà meno rapido di quanto si possa pensare.

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    1. Si. Sulle vaccinazioni hai purtroppo ragione. Molto è dipeso da contratti contorti, forniture sballate, ma anche lentezza nell'usufruire dei vaccini che c'erano. I medici di famiglia li avrei obbligati, ad esempio, così come avrei mobilitato tutte le inutili caserme di cui disponiamo sul territorio.. speriamo che ci si attesti su cifre decenti (i famosi 500 mila vaccinati al giorno..)

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  24. Abbiamo paura, ancora paura, direi che i passi avanti si sono fatti ma che anche il virus ha fatto i suoi con le varianti, lui, come ogni organismo, si adatta all'ambiente. Quelli che abbiamo più difficoltà nell'adattarsi, invece, smentendo ogni teoria evolutiva, siamo proprio noi esseri umani che continuiamo a sentirci i padroni del mondo e ad accampare diritti che non abbiamo, come se tutto ci fosse dovuto. Eppure 15 mesi di pandemia dovrebbero essere un segnale forte, il futuro che abbiamo davanti altrettanto, ma troppi invece pretendono di fare a meno della mascherina e di tutte quelle norme che preservano la salute del singolo e di tutta la comunità. Non capisco se sia superficialità, incredulità, egoismo perché pensano che loro non saranno toccati e nemmeno i loro cari o cos'altro. Però ricordo che già da bambina, quando iniziai a studiare le prime guerre, non avevo una grande stima dell'uomo, pensavo che la sua avidità l'avrebbe portato a creare qualcosa che lo distruggesse e contro la quale non avrebbe saputo fare granché per difendersi. Con il passare degli anni i libri di storia hanno rafforzato in parte questa idea, di contro però devo dire che l'umanità, quella vera, mi ha incantata e affascinata e lo fa ancora, ha aperto enormi portoni di speranza e possibilità, ha mostrato la sua vera forza, la sua infinita bellezza, confido ancora su essa.

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    1. L'essere umano è capace di cose straordinarie. Poi dai un'occhiata ad Israele, e comprendi quanto poco ci voglia a vanificare la bellezza..

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  25. Ciao Franco, non ho timori e questa pandemia mi ha cambiato poco la vita.
    In tempo di clsusura curavo il mio orto sul terrazzo al VI p. e passeggiavo nel bosco a pochi metri da casa in beata solitudine. Ligio ai protocolli uscivo sempre munito di mascherina molti non la portavano gli evitavo ma il mio fastidio derivava dai tanti vecchi rincoglioniti che indossano la mascherina con il naso fuori, a questi dedicavo il mio commento al limite dell'insulto che quando era modesto riguardava il loro essere degli emeriti stronzi, perche la mascherina o la indossi o no.
    Un caro saluto.
    Ciao fulvio

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    1. Mi faccio scappare anche io qualche impropero verso chi non porta la mascherina o la porta a ciufolo, e mia mia moglie mi rimprovera.. santa donna..

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  26. La cautela è d'obbligo ma non bisogna vivere nel terrore, ritornare alla normalità è necessario per per il bene di tutti.
    A chi ancora dubita del vaccino, dico di non lasciarsi influenzare dalla cattiva pubblicità, vaccinarsi è l'unica strada da percorrere non ci sono alternative.
    Ciao Franco.

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    1. Io ho vinto all'andata con Astrazeneca, mo' speriamo almeno de pareggia' al ritorno.. non je la farei coi rigori, figuramose i supplementari..

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  27. NOI de 'na certa ci atteniamo alle disposizioni anche perché questo virus fu creato proprio per eliminarci, però è bene che anche i giovani inizino ad attenersi, perché magari il futuro degli umani evoluti prevede mascherine e scafandri per dare una smaltita ai derelitti che contribuiscono imperterriti alla crescita demografica su questa palla ruotante

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    1. Una marea di film, che fa trend definire "distopici", prevedono proprio futuri apocalittici, sopravvivenze sotterranee, piogge acide assassine... artro che spritz! bisognerebbe avvisarli 'st'invincibili.. ;)

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  28. Ciao Franco...temo che nulla sarà come prima e quando passerà la pandemia, sui bus, per strada, in coda da qualsiasi parte, ci guarderemo tutti con sospetto. Temo questo e tanto altro. Un sorriso per te.

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  29. Al Boulevard des Italiens fra tanta gente
    Fu la folla che mi spinse accanto a te
    La tua mano mi sfiorò teneramente
    E la fiamma dell'amore s'accese in me

    Fu così che il nostro sguardo disse t'amo
    E d'incanto il nostro cuore palpitò
    Tra la folla noi sentimmo quel richiamo
    E un amore travolgente ci legò

    Perduti tra la folla, noi due soli
    Ci sembrava di essere soli
    Ci sembrava di conoscerci di già
    Stringendoci per mano due corpi e un'anima soltanto
    Il cuore già lontano in un quartiere fuori di città
    Portati dalla folla noi due soli
    Pensavamo di esser soli
    Per trovar nell'amore felicità
    La bocca sulla bocca, notte giorno innamorati
    Per sempre incatenati da una misteriosa realtà

    Al Boulevard des Italiens fra tanta gente
    Fu la folla che ti spinse via da me
    Il mio sguardo ti cercò perdutamente
    E mi vennero le lacrime per te

    Perduti tra la folla, noi due soli
    Ci sembrava di essere soli
    Ci sembrava di conoscerci di già
    Stringendoci per mano due corpi e un'anima soltanto
    Il cuore già lontano in un quartiere fuori di città
    Travolti dalla folla, noi due soli
    Sognavamo di essere soli
    Con la gioia della nostra intimità
    Ci univa un desiderio senza dirci una parola
    Ci univa una passione che avverarsi mai non potrà



    Credits
    Writer(s): Angel Cabral, Enrique Dizeo
    Lyrics powered by www.musixmatch.com
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    Disclaimer: i testi sono forniti da Musixmatch.
    Per richieste di variazioni o rimozioni è possibile contattare direttamente Musixmatch nel caso tu sia un artista o un publisher.

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  30. lcuni ricercatori hanno stimato che le maschere N95 riducono l’assunzione di ossigeno dal 5 al 20 percento. Sono valori significativi anche per un soggetto sano. L’uso prolungato delle mascherine N95 può quindi causare problemi alla salute, specialmente per le persone con preesistenti difficoltà respiratorie.

    Una causa primaria di disagio quando si indossa una maschera N95 con filtro è l’ipoventilazione (ventilazione insufficiente dei polmoni), ma per meno di un’ora di uso prolungato non ha causato rischi rilevanti.

    Indossandole per più ore, la CO2 si può accumulare all’interno del respiratore e questo potrebbe provocare problemi fisiologici, come mal di testa, aumento della frequenza respiratoria, ecc.

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    1. Fatti vaccinare presto così usufruirai del green pass e la Co2 la lasci a no vax..

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