giovedì 18 febbraio 2021

MALCOLM & MARIE

 


Malcolm e Marie, ve lo ripeto, così se dovesse sfuggirvi durante il film, visto la ricchezza di location e personaggi, voi saprete sempre che sul set ci sono Malcolm e Marie. Del resto anche loro si chiamano per nome: “Malcolm, che stai dicendo?” “Marie, credi che non ti ami?”. Come del resto Luisa ed io a casa: “Luisa, dov’è il sale” “Sempre al solito posto, Franco”. Ma in quale casa con due sole persone, le medesime si rivolgono una all’altra, ripetendo il nome ogni due per tre, in quale casa vorrei sapere?!.


Dicevamo, Malcolm e Marie, sono neri, il film è in bianco e nero, il loro umore è un po’ bianco un po’ nero, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace. Lui è un regista (nella vita è il figlio di Denzel Washington) lei la sua fidanzata (nella vita è Zendaya, famosa non si sa perché, ma tutti son presi dall’euphoria). Il regista vero, invece, è Sam Levinson ("Ma davvero questo è il figlio di Barry?!")



Sono appena tornati a casa dalla prima del suo film, festeggiatissimo, ma lei è un po’ storta perché, pur ispirando la pellicola, non è stata ringraziata nel discorso, appunto, dei ringraziamenti. Anzi, non solo non è stata ringraziata, ma neanche scelta come attrice. Lui si dispiace, si dispiacerà tutta la sera, tra un piatto di maccheroncini scotti come solo in America e conditi con burro a pacchi come solo in America;



e cercherà di spiegare ma senza spiegare, cercheranno di fare pace, lei col suo alluce valgo più cicciotto delle sue tette, e qualche scena madre tanto per fargli capire perché sarebbe famosa;  lui parlando e muovendosi come un rapper di quelli schizzati, e arrabbiandosi con la prima recensione online che parla di capolavoro ma è scritta da una stronza bianca (che comunque col bianco e nero non stona), e col viso a barbetta disegnata che vira spesso sul catatonico (che in Tenet ci stava pure, vista la sceneggiatura improba) ma qua fa solo pensare “Ma davvero questo è il figlio di Denzel?!"




La casa è minimal da paura e si fuma diligentemente solo fuori della finestra dove si aggira mollemente il dolly, dentro si beve solo (salutisti va bene ma c’è un limite a tutto..). Il distanziamento è assicurato, del resto il covid è covid e non guarda in faccia a nessuno, per questo anche Malcolm e Marie si allontanano spesso ("Marie? Marie? Marie dove sei?!"), lui vorrebbe avvicinarsi a più riprese (alla faccia del covid) ma proprio mentre lei si decide per il si, si ricorda che, no! Malcolm gliel’ha fatta grossa stavolta.. non l’ha ringraziata, non l’ha scelta, non l’ha considerata, non si accorge di lei, è troppo egocentrico.. e insomma niente, per stasera, neanche masterizzata.


Quindi a letto senza cena (anche perché coi maccheroncini intanto puoi stuccarci il garage), ci laviamo i denti una ventina di minuti e poi ninna.

E un po’ ninna anche noi, a dir la verità. 




23 commenti:

  1. Che messaggio manda questa serie, ammesso che esista un messaggio?

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    1. A me mancava. Ma visto il chiacchiericcio che ha sollevato, ho voluto toccare di persona..

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  3. Ormai di serie ce ne sono per tutti i gusti. Io continuo a preferire i film che non ti lasciano mai in sospeso e, bene o male,arrivano in giornata alla conclusione.

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    1. Questo è un film secco. Inizia e (per fortuna) finisce. ;)

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  4. Non è il mio genere e sarebbe passato inosservato non fosse stato per la tua recensione..ho fatto una ricerca su Wikipedia la curiosità ha bussato..vedrò il film..mi piacciono le tue recensioni sono l'apertura di finestra su un angolo di mondo non necessariamente a me conosciuto
    Buongiorno Franco buona giornata

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    1. Io leggo molte recensioni su cose non viste, e seguo molti blog che vivono proprio esclusivamente di recensioni (n trovi diversi sul mio blogroll. Alcune cose finisco per vederle, su altre ci metto definitive pietre sopra. Ma tutto può servire per documentarsi e vedere ciò che gira

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  5. All'inizio sembrava divertente ed ero pronta a vederlo, ma il finale...sembra noia e ho cambiato idea. Ciao Franco. Buon pomeriggio.

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  6. A pelle l'attrice di Euphoria mi sta poco simpatica. Questo film ha due spunti interessanti: quello sulla critica cinematografica che dà interpretazioni politiche quando non ci sono, e il discorso della relazione tra lavoro e affetto...quando le due cose si intersecano, ci sono guai, a quanto pare :D

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    1. Va a nozze sulla piega sociale, prende in giro i neri che fanno cinema coi neri e sui neri.. su lavoro e affetto l'anello debole.. ci sono tre minuti di grande Cinema: Zendaya col coltello, e la battuta di Washington immediatamente dopo, roba da Woody Allen che non c'è più..

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  7. ho perso un po' di tempo anch'io (circa dieci minuti) per poi decidere che no, si poteva guardare anche altro :D.

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    1. Il mio problema è che, in pensione, trovo il tempo per molti capricci.. ;)

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  8. Conosco la serie euphoria che vide per qualche episodio e poi l'abbandonai. il film anch'io non avendo Netflix non posso dire molto al riguardo. Mi sembra che per te abbia alcuni aspetti interessanti e degni di nota ma nel complesso forse non è proprio un film della serie "Gli Imperdibili"

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    1. Quando punti tutto sul dialogo devi sempre mantenere alta la tensione, insomma non siamo dalle parti di The big Kahuna, per intenderci..

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  9. più che a letto senza cena è una cena senza letto.
    ottima l'ironia con cui stronchi il film.
    massimolegnani

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    1. Credo sia un difetto però, nonostante ami smisuratamente il cinema, adoro molto di più le mie stroncature che le mie celebrazioni. Autodifesa?

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  10. vorrei soffermarmi al chiamarsi per nome
    con la mia Lei è sottinteso quando so di essere solo noi altrimenti il nome sia per lei e Lei per me.
    Il nome che ho nel cuore e che mi apre un sorriso di gioia nel pensarlo o pronunciarlo. E sono passati tanti anni

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    1. Felice analisi la tua, e tenerissima sottolineatura. Ma credo sia proprio un difetto delle sceneggiature, quelle americane soprattutto. Infarcire i discorsi dei nomi ripetuti a nausea e senza senso, quasi come di burro i maccheroncini scotti.. ;)

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