domenica 24 gennaio 2021

ELOGIO DEL LIBRO

 

"Il nostro mondo riposa su scritti, su testi. L'uomo possiede un mondo a causa degli scritti in cui si trova"

(Emmanuel Lévinas)


Da un articolo di Elisabetta Sgarbi su L'espresso di qualche settimana fa: Chi perde una biblioteca perde il mondo. 

Dove si narra della scoperta della scrittura, scrittura come farmaco. "Un silenzio che non tace" come scriveva l'egiziano Nonno di Panopoli. Il libro custode di infiniti passati e meccanismo di prodigiosa creazione di mondi paralleli. 

Navighiamo tra le pagine come in un internet di altissima qualità e sempre nuova generazione, dove non subiamo la rete - limitandoci a scoprirla -, ma la creiamo, pagina dopo pagina, riga su riga, siamo noi a metterci in moto attraverso la scrittura, miccia (in)volontaria, scintilla magica.

Avere libri attorno mi rassicura,  rende sensibile la capacità di fuga, di uscire fuori senza muovere un passo, di viaggiare in pieno lockdown, di sfogliare il mondo, ascoltarne il profumo, possederlo davvero.

Scriviamo tutti, ma qualcosa mi suggerisce che potremmo leggere di più, e scrivere meglio.



"...i cinquecentonove scrittori scrivono ottomiladue romanzi, nei quali figurano dodicimila scrittori, in cifra tonda, i quali scrivono ottantaseimila volumi, nei quali si trova un unico scrittore, un balbuziente maniacale e depresso, che scrive un unico libro su uno scrittore, ma decide di non finirlo, e gli fissa un appuntamento, e lo uccide, determinando una reazione per cui muoiono i dodicimila, i cinquecentonove e l'unico autore iniziale, che ha cosi raggiunto l'obiettivo di scoprire l'unico scrittore necessario, la cui fine è la fine di tutti gli scrittori, compreso lui stesso, autore di tutti gli scrittori." 

Giorgio Manganelli CENTURIA (Adelphi 1995)

57 commenti:

  1. Ho sempre l'impressione che ci siano più libri che lettori.
    Scrivono in troppi, anche molti scarsi.
    Per esempio nel calcio chi non sa giocare a pallone, ma vuole giocare, passerà la vita su una panchina di una squadra di serie C.

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    1. Ecco perché ho scelto un blog.. ma forse capitolerò alla tentazione..

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    2. "Ecco perché ho scelto un blog.."
      Non capisco.

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    3. Ho scelto un blog per convogliare le mie esperienze di scrittura. What else?

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  2. "Scriviamo tutti, ma qualcosa mi suggerisce che potremmo leggere di più, e scrivere meglio".
    Hai ragione.
    Chi più legge, più scrive (meglio).

    Comunque è così anche per la musica e il cinema, non solo per la letteratura: è un mondo che ci permette di uscire dagli affanni del momento attuale.

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    1. Via di fuga decisamente, e dovremmo dedicarle più spazio, alla lettura.

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  3. Tutti scrivono,ma non sono da considerarsi scrittori!Buona domenica

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  4. La notte è il mio habitat e la condivido coi libri, non potrei prendere sonno senza aver letto qualche pagina.
    "Leggo per legittima difesa", come disse Woody Allen.

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  5. L'elogio dei Libri è sempre uno sfondare porte già spalancate (ogni volta che entro in una nuova casa e la trovo traboccante di libri ne ricavo mille sensazioni e mille indizi, tutti positivi: intelligenza, curiosità, allegria, bellezza, passione, amore...). Ma forse le persone come la Sgarbi dovrebbero parlare meno di libri e darci libri migliori e più gustosi da leggere, invece del fuffoso déjà vu e déjà lu con cui la nostra "grande editoria" (o glande edito-Raglia che dir si voglia) ci ammorba da anni.

    Sulla tragedia di avere più pseudoscrittori che lettori, poi, stenderei un peto veloso: i mitomani andrebbero scoraggiati molto violentemente... :)

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    1. Povera Elisabetta.. qualcosa di caruccio lo pubblica pure.. ma leggere comunque, ingentilisce, e fa crescere..

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    2. Dipende sempre da COSA si legge. Da QUALI libri. Da bravo proprietario di un "sito anti coprofagia letteraria" ho sempre trovato un po' fresconcelle e stucchevoli le menate tipo #ioleggoperché, e me ne sono sempre tenuto alla larga. Non è vero che leggere vada bene a prescindere, e che sempre ingentilisca. Può anche rendere un po' più stupidi, o un po' più stronzi. Leggere cacca ("#ioleggomerdaperché"?) è molto peggio che non leggere nulla: fa diventare persone peggiori, e se poi questa persona peggiore si mette a sua volta a scrivere, con simili modelli, omologati e certificati da sua maestà l'editoraglia... il cielo ci salvi. Naturalmente è un parere personalissimo e poco "normale". La normalità puzza. Come certe redazioni cul-turali di grandi giornali. :)

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  6. Se leggessimo tutti di più ci sarebbe anche più silenzio
    ... e buttalo via in questo periodo, in questa società

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    1. "All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere" (Groucho Marx)
      ..una chicca che fa pendant col tuo umorismo.. ;)

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    2. I pensieri di Groucho Marx, Oscar Wilde e Mark Twain sarebbero sufficienti per stravolgere la nostra società in meglio, se solo fossero studiati assieme (o al posto!) dei soliti autori imposti a scuola...

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  7. Sagge parole quando hai detto "più si legge e più si impara a scrivere". Aggiungerei che leggendo si imparo anche tanto altro ancora, si può creare una grande esperienza di vita, aprire nuovi orizzonti e trovare ispirazione anche per sé stessi. Legge è la cosa migliore che esista da sempre.

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    1. Gli spunti offerti sono infiniti, i punti di vista, le idee; ci si moltiplica leggendo, elaborando nuove maturità. E ci si rilassa, dilatando tempi e accarezzando i nervi..

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  8. A mio parere non si può scrivere se non si legge. Ma il fatto di leggere ottimi libri non mi ha reso comunque una buona scrittrice. Ho sempre amato leggere e per parecchio tempo l'ho fatto con libri di carta. Poi il mio continuo spostarmi mi ha fatto ripiegare sul Kindle, e per quanto io difenda quella tecnologia continuo ad amore il cartaceo! Ma nella vita bisogna fare dei compromessi e questo è uno dei tanti!
    Ha ragione Alberto: se tutti leggessero... sai che silenzio!!
    Ciao Franco!!

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    1. Il kindle ha decisamente i suoi vantaggi (a letto insuperabile), ma il fascino di un libro non lo puoi digitalizzare..

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  9. se riuscissi solo a trovare il tempo....

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  10. Non c redo saprei vivere in una casa senza libri. Senza tecnologia sì, sperimentato, ma se mi trovo per un periodo lontano dai miei luoghi, se non ho un libro con me, lo compro.
    In passato, anni '90, arrivavo a leggere anche 4 libri al mese, prevalentemente narrativa, horror e fantascienza, a volte meno a seconda delle pagine.
    Vero anche che scriviamo in troppi e leggiamo in pochi, io per giunta, da bravo collezionista, alterno un libro nuovo alla rilettura di un libro nella mia libreria; perché questa è l'essenza del collezionista... Qualcuno sostiene che non mi basterà la vita per leggere tutto? Pazienza, è il mio sentiero e lo percorro senza infastidire nessuno, che altro vuole la gente da me?

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    1. Io compro libri compulsivamente, anche di bloggers (spesso trovo chicche incredibili..), quindi sarò sempre in ritardo nella lettura di cose nuove.. anche se poi qualche classico mi fa l'occhiolino da uno scaffale, e non resisto, come proprio l'altro ieri, Calvino..

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    2. Io ho un ritardo cronico nella lettura di libri, difficilmente ne inizio uno che mi intriga se prima non ho smaltito quelli in "scaletta". A volte do l'impressione di non apprezzare libri ricevuti in regalo perché non li inizio subito, quando invece (genere e autori azzeccati permettendo) restano il mio regalo preferito, solo che seguo un mio ordine di lettura.

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  11. D'accordo sull'importanza dei libri come sapere, e quindi ok per la frase sulla biblioteca, ma giuro che (da lettore, sempre stato tale) non ho mai digerito questa presunta superiorità che si vuol dare ai libri o peggio a chi ne fruisce.
    Per me sono divulgazioni piacevoli come tantissime altre; anche perdere una cineteca sarebbe un danno immenso.

    Moz-

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    1. La superiorità l'attribuisco ai libri, non è matematica anche per chi legge, anche se l'allenamento aiuta.

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    2. Sono sicuramente tra l'espressione intellettuale più alta, ma non per forza la più alta...

      Moz-

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    3. Credo che con i libri tu sia più partecipe. Ci metti tantissima immaginazione. Con i film invece sei un po' più passivo. Poi certo ci sono tantissime forme d'arte e di comunicazione ed ognuno ha quella più congeniale a sé.

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  12. 36 scatoloni di libri (senza contare quelli di medicina e di studio di mio marito) la parte più onerosa del trasloco, mai senza

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    1. Il tipo del trasloco si erano presentati con dieci scatole per i libri, poi ha dato un'occhiata attorno e ha detto: "Vabbe'.. me sa' che non bastano.." ;)

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  13. Abbracciamo la cultura grazie ai mezzi di comunicazione a cui ci siamo abituati e di cui siamo fruitori. Ben vengano tutti. Questo nulla toglie al fatto che io mi senta più ricca quando apro la pagina di un vecchio libro preso a caso dalle mie librerie. Non potrei mai essere una scrittrice ma una lettrice devota e grata, sempre.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ho messo la risposta di Amanda da te e ancora non ho capito come cancellare i commenti con questa nuova stagione blogspot.. detto questo confermo la ricchezza, l'intimità, la confidenza, la familiarità dello sfogliare un libro .."lettrice devota e grata"..bellissimo!

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    3. Tutte le modifiche le puoi fare dal pannello di amministrazione.
      Certo che Google... avvisare almeno, dato che le nostre Gmail ce l'hanno!

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  14. Oscar Wilde diceva
    “Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto.”

    Chi non osa nemmeno coi libri è un perdente nato. I libri sono vita e vite, sono sogni, utopie, verità. I asongi sono viaggi, scoperte conoscenze.
    Come si fa a non leggere?

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    1. Purtroppo si fa.. sono stato fin da piccolo circondato dai libri.. lettura come ossigeno.. molti sono sfortunati in tal senso, o semplicemente non indirizzati..

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    2. Non indirizzati... sì.
      Io ho sempre letto le favole e i libri di Rodari alla figlia fino a quando non ha iniziato a leggere lei.
      C redo che questo faccia molto!

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  15. Leggo molto meno di un tempo. Un tempo ero una lettrice accanita.
    Però ai libri sono ancora affezionatissima, mi hanno resa anch'essi quella che sono ora.
    Il libro è un bene inestimabile, così come la cultura in generale. A casa non ho posto, ormai uso un kindle da tanti anni. Non è la stessa cosa, ma va bene lo stesso. L'importante è non smettere.

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    1. Sicuramente, e spesso un kindle ti fa risparmiare, che non è cosa da sottovalutare.

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  16. "Avere libri attorno mi rassicura". A chi lo dici... e basterebbe dare un'occhiata alla mia casa per rendertene conto 😅

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  17. di libri ne ho letti molti, cominciando presto. ma ne possiedo relativamente pochi. sto pensando di "eliminarne" qualcun altro :)
    ciao

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  18. Ho sempre pensato che ci siano pochi libri veri per lettori veri e troppo ciarpame per lettori di intrattenimento. Quanto a te devi lasciarti tentare dal pubblicare visto che quello che scrivi e assolutamente meritevole.

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    1. Ci proviamo carissimo, ogni giorno.. come respiro, mangio, leggo, scrivo.. ;)

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  19. i libri mi hanno letteralmente cambiato la vita e trascorro ancora tantissimo tempo a leggere (io e la mia compagna se non lavoriamo facciamo una vita molto ritirata). Non posso nemmeno dimenticare le biblioteche che sono ancora oggi dei luoghi che adoro e dove da ragazzino e adolescente ho trascorso tantissimo tempo.

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    1. Mi hai fatto venire in mente quando ci accoccoliamo sui due divani del soggiorno, mia moglie ed io, ognuno immerso nella propria lettura, e il silenzio che si eleva a palestra delle nostre sceneggiature virtuali, si popola di voci e dialoghi immaginarie, a supporto dei multiversi che andiamo sfogliando avidi..

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  20. Non lo faccio mai, ma in questo caso ne vale la pena.
    Quoto in toto il secondo commento di Zio Scriba, perché coincide col mio pensiero. Paro paro.

    "Dipende sempre da COSA si legge. Da QUALI libri. Da bravo proprietario di un "sito anti coprofagia letteraria" ho sempre trovato un po' fresconcelle e stucchevoli le menate tipo #ioleggoperché, e me ne sono sempre tenuto alla larga. Non è vero che leggere vada bene a prescindere, e che sempre ingentilisca. Può anche rendere un po' più stupidi, o un po' più stronzi. Leggere cacca ("#ioleggomerdaperché"?) è molto peggio che non leggere nulla: fa diventare persone peggiori, e se poi questa persona peggiore si mette a sua volta a scrivere, con simili modelli, omologati e certificati da sua maestà l'editoraglia... il cielo ci salvi. "

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    1. ...ovviamente a parte il fatto che io non sono un "bravo proprietario di un "sito anti coprofagia letteraria"...
      Ancora grazie Zio Scriba!

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    2. Vi amo tutti e due.. ovvio parto dal presupposto che ad "ingentilirsi" sia chi legga robe decenti.. poi stabilire quali che siano o meno, le robe decenti, basta un minimo di buon gusto, facilmente rilevabile in quelli da cui ci piace farci circondare (perdonate l'alliterazione scomposta..)

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  21. Alle persone giovani regalo solo libri. O buoni per andare in libreria.

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  22. ho il ricordo di un pensiero sui libri non mio, ma azzeccatissimo... i libri funzionano sempre, non hanno bisogno di corrente per funzionare, puoi guardarli innumerevoli volte, fermarti ad un certo punto e ricominciare quando vuoi. Certo sono ingombranti.... ma bellissimi. Ne ho una quantità che non riesco a contare. Non dico un migliaio ma... sicuramente attorno ai 200.

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    1. Bell''immagine.. "i libri funzionano sempre".. aggiungerei che i libri infondono serenità in tutti (e cinque) i sensi ;)

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  23. Sono cresciuto in una realtà dove se aprivi un libro ti davano immediatamente del poltrone e del secchione: per fortuna ho avuto la testa dura in questa passione e me ne sono sempre fregato.
    Ricordo ancora le parole del prof di Latino del liceo: per saper scrivere bisogna leggere, per capire quello che si legge bisogna scrivere. E da li è storia.
    Oggi mi chiedono spesso quanti libri leggo in un anno e quando rispondo rimangono inorriditi e mi chiedono coma faccio e in alcuni casi perché lo faccio. Rispondo che lo faccio perché io sono curioso di natura e mi piace saper scrivere, parlare e muovere la mente: per farlo è necessario aprire i libri.

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    1. A volte si tratta solo di fortuna, come la mia, cresciuto in mezzo ai libri, e quindi sempre ritenuti habitat naturale, indispensabili come l'ossigeno; per altri, come te, c'è bisogno di "testa dura", e una scintilla che spinga controvento e la corrente che cerca di trascinare via, ma che alla fine porta fino ad orizzonti incredibili. Muovendo mente e anche cuore.

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