venerdì 29 gennaio 2021

LA TIGRE BIANCA - NETFLIX

 


Singolare combinazione tra The Millionaire (citato anche) e Parasite (più che citato) in questa pellicola cupa, caustica, drammatica e avvincente, dove un quadro di India devastante, corrotta, senza spina dorsale, viene evidenziato senza pietà ma con estremo raziocinio. La lucidità disincantata di Aravin Adiga, dal cui romanzo “La tigre bianca” è tratto il film,  frantuma il sogno dell’interclassismo e della raggiunta indipendenza, denuncia lo strapotere di ristrette caste a danno di tutte quelle inferiori, ridotte ad una cosciente servitù perenne, come i polli in gabbia che non cercano neanche di scappare di fronte allo spettacolo dei loro simili sgozzati, come fosse un disegno ineludibile. Rinchiusi in una stia perenne e senza via d’uscita, polli e uomini, senza nessuna prospettiva diversa. Anche se il palcoscenico è quello di una presunta nuova potenza mondiale, dove la mentalità rimane quella postcoloniale e le uniche variabili sono corruzione e servilismo.


Balran, protagonista, incastrato in un meccanismo perverso, cercherà di svestire i suoi panni, in una storia prigioniera di se stessa, dove lo spirito del servo, felice già solo di servire - dopo aver abbandonato il suo villaggio rurale di provenienza - suo malgrado, quando sente venire meno la fiducia, comincia a ragionare da tigre bianca, fuori dal coro; a sentire stretta quella gabbia nata e riconosciuta per anni come suo mondo. L’arroganza e la prevaricazione lo stritolano in meccanismi impietosi e perversi, che anziché evolverne il pensiero, lo riducono alla loro stregua, lo rendono servo anche dell’arrivismo, emulo del crimine, vittima di boria malata.

 “che valeva la pena sapere, anche solo per un giorno, anche solo per un’ora, anche solo per un minuto, cosa significa non essere un servo”

Non ci sarà redenzione o fuga o rivalsa. Solo la sconfitta comune, il medesimo rovescio della medaglia, una sindrome che accomuna servo e padrone in un tragico paradosso senza via d’uscita.



15 commenti:

  1. Ho letto il cineracconto e ti chiedo: in che senso c'è solo la sconfitta comune? Nel senso che potrebbe arrivare una persona che fa a Balran quello che ha fatto lui per uscire dalla sua condizione di servo? Se così fosse, sarebbe uno spunto molto interessante...
    (Priyanka Chopra bellissima)

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    1. Non voglio fare spoiler, per quanto si potrebbe intuire... lei davvero bella, si.. ;)

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  2. Immaginavo Bollywood in modo diverso: colore, musica, allegria e danze. Oggi, con il tuo post mi accorgo che esiste anche una parte più complessa. Ciao Franco. Buona fine settimana con un sorriso.

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    1. The millionaire è una sintesi perfetta della nuova Bollywood, ma c'è dell'altro.. e pellicole come questa offrono molti punti di vista.

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  3. Me l'hai consigliato, leggendo un po' ti dico grazie, anche se non so quando riuscirò a vederlo ;)

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  4. Vedo solo film SKY.
    Ieri sera ho visto il peggior film di Tarantino, GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE.
    Uno schifo. Dentro la testa questo famoso regista avrà la cacca.

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    1. Ahah.. in effetti tra i peggiori del Maestro.. recupera The Hatefull Eight..

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  5. No, che già Parasite mi ha devastato...
    dovrei dare una chance al romanzo.

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    1. Niente a che vedere con quella trucidezza splatterata finale.. ;)
      ..l'accostamento è più in quell'idealizzare una casta..

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  6. me ne parlava mio figlio che lo stava guardando qualche giorno fa. Magari gli do uno sguardo anch'io, ma sarà meglio il film o il romanzo ?

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    1. Spesso ho odiato film tratti da libri che ho amato, magari poi, se vedi solo la pellicola, e ti piace molto - come in questo caso - hai timore a leggere il libro che, mi dicono, sia scritto comunque benissimo e ricco di sfumature.

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  7. Come recensisci queste pellicole tu, nessuno mai.
    Hai una penna infallibile.

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    1. Grazie! Ho amato The millionaire..e il cinema della nuova India mi affascina e intriga parecchio (anche se il regista è iraniano.. )

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  8. In effetti svariati anche i riferimenti alle religioni che ostacolano, intrappolano e boicottano..

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