venerdì 22 gennaio 2021

MORIRE A DIECI ANNI


Mi ha stupito molto questa notizia di morte precocissima imputabile, sembra, a giochini social.

Mi sono deciso a scriverne principalmente per un motivo: non abbiamo figli. Quindi rischio di giudicare in maniera non obiettiva. 

Vorrei sapere cosa ne pensate voi, madri e padri. 

Vorrei che una vittima servisse ora a salvarne altre potenziali mille. 

Ho una nipote di dodici anni, senza cellulare.  Ma comprendo che non si possano addossare colpe all'uso indiscriminato di mezzi di comunicazione.

Capisco anche che non si possano addossare colpe, in generale.

Come quando una mamma o un papà dimenticano il neonato sul seggiolino in auto.

Le cause sono infinite e le variabili altrettanto.

Ma da "fuori", da non genitori intendo, viene da pensare che tutti dovremmo fare un passo indietro, per scongiurare una deriva che sembra non scorgere limite all'orribile.

76 commenti:

  1. Quella tua nipote di 12 anni senza cellulare è un esempio da imitare. Bravi e responsabili i suoi genitori. Dico solo questo

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    1. Prevenire. Significa avere mille occhi, si. Ma bisogna farsi aiutare da quella stessa tecnologia che può provocare sfaceli..

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  2. Io credo che i bambini non dovrebbero possedere il cellulare.

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    1. Magari già in classe bisognerebbe provvedere.. poi vedi al ristorante bimbi alle prese con cell e tablet..e i genitori cenano tranquilli.. effetto televisione..

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    2. ..però, ripeto, magari con figli piccoli mi ritrovavo a fare le stesse cose che critico ora, da "esterno"..

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  3. Troppo presto no, io so di bambini di neanche 4 anni che già sono abilissimi a smanettare sugli smartphone e sui tablet. A 12 anni potrebbe già aprirsi una strada verso questi strumenti ma in primis usando parental control ove possibile e poi guidandoli verso un uso consapevole degli stessi. Facile a dirsi poi vanno a scuola e i compagni che magari non hanno gli stessi genitori premurosi ed attenti non ricambiano la cortesia e mostrano giochini ed altro ancora che non sono appropriati per quell'età. Non conosco bene i fatti di quella notizia di cronaca ma so che spesso bimbi piccoli vengono dotati di cellulare perché sono ottimi strumenti di annullamento della loro spensieratezza (leggasi bambini scatenati in casa). Prendi tutto questo con beneficio del dubbio perché anch'io non ho figli e neanche nipotini piccoli.

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    1. No ma infatti è partendo dalla nostra situazione di "non genitori", dalla quale sembrerebbe facile pontificare, che vorrei capire cosa si può fare..

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  4. http://www.meteoweb.eu/2021/01/morire-dieci-anni-challenge-sfida-tik-tok-bimba-palermo/1536326/

    Un gioco sadico che dovrebbe portare alla chiusura del social.

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  5. Morire a dieci anni per una challenge: una sfida estrema su Tik Tok è finita in tragedia per una bimba di Palermo
    Una sfida assurda: stringersi una cintura intorno al collo e resistere il più possibile per poi postare il video su Tik Tok. E' morta così una bambina di 10 anni

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    1. Che poi esistono dei challenge meravigliosi, tipo il mannequin
      https://www.youtube.com/watch?v=mt7nTvFlFAk

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  6. Innanzitutto, mi ha confortato che tu possa interpretare come possibile che una mamma o un papà siano incorsi nella fatalità di dimenticare un bimbo/a in auto.Non conosco i particolari della bambina vittima deli social(?),ma so che il cellulare può essere una sorta di babysitter e allora mi dico che sarebbe meglio munirli di facsimile di cellulare; ce ne sono in una vasta gamma per farli giocare e magari anche imparare, sotto forma di gioco Esiste anche quello che permette di telefonare a dei numeri fissi.
    Scusa la tiritera e buona giornata-
    Cri

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    1. Se accade, è possibile, quindi bisogna muoversi per prevenire.. il seggiolino che "avverte" spero sia già obbligatorio e funzionante..

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  7. Il social Tik Tok è cinese e permette l'iscrizione dei bambini di età non inferiore a 13. Quindi, chi ha iscritto i bambini ha imbrogliato.

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    1. Tu vorresti fare fuori i social, i cellulari, i cinesi e la 5G.. lo so.. ma bisogna vedere con calma..

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    2. Sono programmi che tolgono la creatività ai bambini.
      Vanno usati sotto il controllo dei genitori e in un tempo limitato.

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    3. Cellulare che esplode dopo un'ora e mezzo di utilizzo come lo vedi?

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    4. Non che esplode ma che si blocca se non digiti una password nota a un adulto/tutore del bambino. Se i cinesi avessero una coscienza, ci avrebbero dovuto pensare.

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  8. non è neanche detto sia colpa dei genitori

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    1. Non voglio trovare colpe, ma analizzare soluzioni.

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    2. Francesco, i bambini di 10 anni non potevano partecipare ai giochi,
      Quindi se loro stessi si sono iscritti, barando, i genitori sono responsabili poiché non hanno controllato. Se l'iscrizione è stata fatta dai genitori hanno doppia responsabilità, perché hanno dato il cattivo esempio della menzogna furba e hanno permesso ai bambini di soffocarsi.

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  9. Forse più che un passo indietro, bisognerebbe fare un passo avanti.
    I genitori devono avere il coraggio di riprendersi il proprio ruolo, a costo anche di essere severi e imporre delle proibizioni.
    I social sono pericolosissimi...La cronaca è piena di fatti orribili, ogni giorno, che riguardano minori.

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    1. Ad esempio monitorare questi giochi estremi, ideati da gente bastarda, sarebbe già buona cosa..

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  10. Indipendentemente dall'età che un essere possa avere, penso che la tecnologia comunque possa fare danni solo se c'è una mancata educazione dello strumento in sé. Sono i fruitori a rendere un posto pericoloso il mondo.
    Oltre a questo, mettici anche altri fattori: l'indole di un soggetto, il carattere, le debolezze e via discorrendo. Quando accadono poi cose simili la colpa è di tutti e di tutto: ognuno e ogni cosa ha una parte di responsabilità.

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    1. Bell'analisi sui "fruitori", ma come impariamo a delimitare oasi di bellezza con divieti di accesso, allo stesso modo dovremmo saper limitare la fruibilità di determinate tecnologie.. a costo di apparire cerberi..

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  11. Quando i miei figli erano piccoli i cellulari c'erano, ma non erano così "potenti" come quelli di oggi (l'epoca dei nokia3330 quando c'era credito al massimo mandavi degli sms). Però l'unico pc di casa veniva usato e io mi sono sempre fidato poco per cui ho sempre fatto il possibile per avere tutto sotto controllo dal parental control limitando al massimo tutto quanto fosse limitabile, mettendomi di sera a controllare cronologie di browser e messenger e ho anche istallato un keylogger per vedere almeno parzialmente cosa si scrivevano in chat.
    Io un po' con quelle cose me la cavavo, ma un genitore totalmente ignorante di informatica e web (e ce ne sono ancora oggi nel 2020 non crediate) o si deve fidare o può solo vietare, come dice Ricky quel ruolo non è delegabile a scuola, stato o chi per loro.
    Crescendo la fiducia gli la devi dare anche a costo di far commettere loro degli errori, ma dieci anni secondo me non è ancora l'età giusta.

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    1. Sei un ottimo educatore. Io giocavo insieme a mio figlio per vedere se era in grado di separare il buono dal cattivo.
      Nei cellulari ci sono tanti limiti per evitare guai.

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    2. In effetti ai nostri tempi si può scavare un baratro tecnologico tra genitori e figli.. e gestire le conseguenze può diventare complicato.. ma resto dell'idea che a dieci anni, a costo di vedere minata la mia figura di padre mitologico, il cellulare neanche in fotografia..

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  12. Uno potrebbe dire che certe prove più o meno estreme, demenziali e mortali fra i giovanissimi ci sono sempre state. Ma un tempo si trattava di adolescenti maschi, che dovevano dimostrarsi a vicenda di avere pene, testicoli e testosterone lanciandosi in assurde e pericolose bravate, solitamente a base di automobili e moto truccate. Oggi, nell'orribile epoca degli smerdofoni e dei mutanti testechine, in quello che io chiamo Secolo Cretino (e sono troppo gentile) la tragedia si estende alle femmine e a bambini sempre più piccoli, ed è sempre più standardizzata, massificata, spietatamente pianificata. Di questo passo, rischiamo di avere bimbi di pochi mesi che si gettano a capofitto dal seggiolone per imitare un video di merda. Lo smerdofono è il colpevole? Certo che sì. Ma è un colpevole che ha bisogno di complicità. Fino a pochissimi anni fa (ma sembra un millennio) sentivo enormi quantità di genitori abbastanza avveduti da non concedere lo smerdofono ai figli, o a concederglielo, a malincuore, solo all'inizio delle scuole superiori. Adesso lo smerdofono è la loro tata, il loro migliore amico, il loro mondo, il loro sanguinario Barbablu infanticida. Fermarsi a ripensare il tutto? Sarebbe proprio il caso, ovviamente. Ma non credo che succederà.

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    1. p.s. Quanto al seggiolino con rivelatore, so che può salvare vite, ma come concetto non sono del tutto d'accordo neppure lì. Fossi un padre, considererei quell'obbligo una gravissima e inaccettabile offesa alla mia intelligenza e al mio amore paterno. Sarebbe come obbligarmi a pagare per un rivelatore di veleni o di droghe obbligatorio da applicare al biberon, con la giustificazione che qualche disgraziato imbecille potrebbe inavvertitamente confondere la cocaina col latte in polvere. Se il Secolo Cretino ci obbliga tutti, per legge, a essere potenzialmente cretini, credo che il disastro esistenziale e il fallimento umano siano già definitivi e irrimediabili.

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    2. Se fossi padre capiresti che i ragazzi fanno gruppo e se a tuo figlio non permetti nemmeno la normalità subirà l'emarginazione, che è più dolorosa del rischio.

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    3. Spesso un non-padre può capire più di tanti padri, specie se ha dedicato la vita a osservare e studiare l'umanità (magari imparando quasi niente, che però è sempre meglio del niente assoluto medio che ci circonda, in questo mondo sempre più becero, vacuo e pericoloso). La tragedia del Secolo Cretino, un'Era che gronda omologazione, inferiorizzazione programmata e dittatura del gregge, sta anche e soprattutto nel fatto che quello che una volta si chiamava distinguersi, essere speciali, essere Diversi, essere particolari, vivere a modo proprio e pensare liberamente con la propria testa, ora si chiama automaticamente "emarginazione". Che tu lo dica col tono di insegnarmi qualcosa, anziché con dispiaciuta amarezza, è davvero deprimente e scoraggiante, amico mio.

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    4. Sei vuoi comprendere veramente una realtà devi viverla.
      Un amico non aveva comprato cellulari e altra roba al figlio.
      E' morto con l'ago dell'eroina nel braccio. Gli amici ridevano di lui.
      Nel blog siamo tutti docenti e discenti. Il tono è collegato alla rabbia per quello che accade.

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    5. Gus con la prima riga hai decimato la categoria sacerdotale e millenni di Servizio.. comunque, niente cellulare = eroina a gogo' è un'estremizzazione che cozza con il buon senso che ti riconosco; si sta parlando con pacatezza, quella pacata lucidità che forse manca a molti genitori, ma anche a tanto irrealtà che gira attorno a questa gioventù scellerata già per conto suo, provocata e sobillata da un mondo patetico che mette in competizione già dalle età più acerbe, creando subito piccoli mostri da inquadrare meglio in seguito.

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  13. Ho una laurea in ingegneria, se fossi iscritto all'albo avrei "potere" di firmare progetti divenendo responsabile di eventuali incidenti causati dalla "mia" opera realizzata.

    Pertanto aprirei un fascicolo giudiziario su chi consente che certi social possano esistere.
    Qualcuno ci guadagna, e come tale è sua anche la responsabilità civile e penale di quello che può succedere.

    Social cinese? Come cinesi erano i farmaci contraffatti che sono stati importati anche da noi, come cinesi erano i giocattoli con coloranti tossici giunti anche da noi, come cinese è la strage di monaci tibetani passata inosservata.
    La Cina va fermata. E datemi pure del razzista se necessario.

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    1. Hai capito che si tratta di gente inaffidabile.

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    2. Hanno inventato gli spaghetti.. io sarei più clemente.. prima di fermare una Civiltà lontana, fermerei gli infiniti tentacoli incancreniti che arrivano fino qua. Già un anno fa chiudere le frontiere avrebbe salvato il mondo..

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    3. Per la chiusura delle frontiere mi trovi d'accordissimo sul fronte politico/economico/commerciale. Tanto più che il "progetto" di una Europa unita sta facendo comodo a pochi.

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  14. @@@ Zio Scriba
    Il momento del 'cretino' può capitare a tutti, quando meno uno se lo aspetta , specialmente a persone che lavorano e sono oberate da problemi di varie entità.

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    1. Ecco, meno frenesia, meno corsa a chissà che cosa.. sarebbe auspicabile.. ma è vero che servono due stipendi, la seconda casa, la crociera, il cane, la spider, etc etc.. qualcuno CI fermi.

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  15. Nostro figlio ha iniziato presto sia col cellulare che col pc. All'epoca non c'erano gli smartphone ma col pc era sempre on line. Cosa fare? Stagli addosso e controllare sia quello che fa al momento e se possibile controllare la cronologia. Ma la cosa più impostante in assoluto e parlare. Di tutto!
    Col mio, in base alla età, ho parlato di sesso, pornografia, pedofilia, attualità e anche di cronaca nera. Palavamo in macchina, a casa, a piedi, ogni occasione era buona per comunicare.L’abbiamo sempre messo in guardia senza terrorizzarlo ma mostrando i pericoli del mondo.
    Ora è un trentenne che di quella tecnologia ne ha fatto un mestiere. E' un tipo strano, singolare e a tratti bizzarro, ma sicuramente molto consapevole.
    Poi la formula magica non esiste, il tiro va aggiustato ogni volta augurandosi di non fare grandi danni!
    Ciao Franco!

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    1. Il contatto e il dialogo li trovo essenziali, per evitare distacco di interessi e punti di incontro, crescere assieme e coinvolgere sempre i propri figli, come hai fatto e fai te.. ma parlare da "esterno", solo da figlio e non da padre, comprendo che possa non chiudere il cerchio..

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  16. Il problema è a monte.
    Il bambino vuole una caramella? Eccoti la caramella.
    Vuole un giocattolo nuovo? Eccoti il giocattolo.
    Vuole un cellulare? eccoti il cellulare.

    Non si dice più un sacrosanto NO.
    Ho visto tante bambine giocare su tik tok e non mi sembrava un bello spettacolo. Ma come te non ho figli e non posso giudicare.

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  17. I genitori dovrebbero sorvegliare di più, è un po' come quando si indicava la TV come cattiva maestra e babysitter di comodo.
    Troppo facile.
    La mia soluzione è comunque sempre la sterilizzazione di massa, altro che vaccinazione.

    Moz-

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    1. Io sono favorevole alla sterilizzazione di massa, ma prima ci si deve sottoporre qualcuno che dico io, sennò potrebbe essere l'ennesima fregatura tipo condono edilizio, che se paghi subito è una cifra, se rimandi ti fanno uno sconto per chiudere la faccenda...

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  18. Sai che penso non sia poi così diverso dal bambino che gioca con un arma da fuoco lasciata incostudita da un genitore.
    Tragica fatalità.
    Non mi sento di demonizzare i social , i telefonini ecc...
    Perché al giorno d’oggi non puoi farne a meno.
    Son d’accordo con quello che hai scritto sopra la signora Roggeri : bisogna educare i ragazzi , parlarci sempre e di tutto.
    Cominciando sempre più precocemente vedendo le età in cui i ragazzi possono correre pericoli.
    Compito che secondo me non deve essere solo esclusiva dei genitori ma pure delle istituzioni a cominciare della scuola.

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    1. Sentivo proprio ora che il Garante della Privacy ha bloccato TikTok a chi non certifichi l'età necessaria.. ma bloccare questi "giochi" idioti no?!

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    2. Non penso che sia così facile..da quello che ho capito , potresti pure tu girare un video dove inviti chi ti guarda a mettersi una corda al collo ..stringerla e vedere quanto tempo riesci a tenere il fiato...e sfidare chi ti guarda!
      Più’ che altro bisognerebbe interdire agli idioti di postare ste cose ..e controllare cosa guardano i minori.
      Che poi sti giochi estremi li fanno pure gli adulti , senza scomodare i social .
      E durante festini a base di droghe e sesso.
      E non è raro che ci scappi il morto.
      No per me c’è un vuoto sociale di fondo..e sarò scontato ma credo che ogni ragazzino sia un caso a parte.

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    3. Se ci scappa il morto "adulto" ai festini col bondage, non mi dispiace neanche un pochino.

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  19. Certo che bisognerebbe fare un passo indietro. Tutti quanti insieme. Occorre ritrovare quel dialogo vero e non virtuale che deve esistere tra genitori e figli. Quel rapporto anche di amore e odio che in certi momenti si attraversa perchè fa parte della crescita dei figli.
    Biasognerebbe soprattutto che i genitori tutelassero i figli minorenne e stessero accanto a loro sul web. I bambini non vanno lasciati soli sui social. Ci sono giochi terribili ma anche orchi.
    Mia figlia ha ormai 31 anni compiuti ma mi sembra cresciuta bene lo stesso senza internet visto che suo padre glielo permetteva solo se c'era lui accanto.
    Non so! Stiamo andando alla deriva. I figli si mettono al mondo e poi vengono relegati dopo ipad, ipod, pc whatsap e tutte le sigle social che vuoi.
    Se stessimo più vicini ai figli?

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    1. Credo si.. fare famiglia, passare anche per "antiquati", cosa che rimproveravo ai miei da adolescente, salvo comprendere poi che era per il mio bene..

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  20. Da "non genitore" come te, sono d'accordo.
    Ritengo sia doveroso da parte della famiglia essere presenti in maniera costante nella vita dei propri figli e questo va oltre l'argomento social di cui si sta parlando qui.
    E soprattutto ritengo una forma pesante di egoismo da parte dei genitori, delegare la responsabilità dell'educazione alla società e alla scuola. Riconosco però che sia necessario non considerare questa deriva generale. Conosco ottimi genitori che non hanno mai abbandonato il loro ruolo e lo svolgono con le dovute responsabilità e difficoltà. Poi è chiaro che non si può proibire ad un ragazzo di dieci/undici anni di possedere un cellulare, visto che significherebbe emarginarlo. Ma vigilare, sempre e costantemente è un dovere dal quale non ci si può esimere.

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    1. ovviamente - ma parlo sempre da "non" genitore, vedo situazioni, tra amici e parenti, gestite in maniera abbastanza diversa.. e io mi metto tra quelli più intransigenti, immaginando solamente quali pressioni subisca un genitore, ma voglio anche immaginare che notizie del genere, servano a mettere un freno a qualsiasi deriva liberista e permissiva.
      Poi credo anche che basti leggere un libro a ricreazione, per emarginarsi..

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    2. Ma leggere in quell'angolo li farebbe sentire emarginati e felici...

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  21. Questa notizia mi ha letteralmente sconvolto, a dieci anni si è bambini e si dovrebbe fare giochi da bambini e non giochi in rete, capisco che oggigiorno non sia facile restare "indietro" agli altri, ma se c'è dialogo, giocosità, tenerezza, attenzione un bambino, una bambina dovrebbe riuscire a capire che a dieci anni il cellulare non si può avere.
    sinforosa

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  22. Volutamente mi sono fermato al titolo di questa orribile notizia. Troppo orribile. Ho fatto (e a volte continuo) milioni di guerre di posizione con mia figlia, trincea ed assalti all'arma bianca. Da genitore, però, dico che se arginare un figlio è anche possibile, arginare una società è praticamente possibile. Riesci a posticipare un po' le cose senz'altro, riesci a controllare in parte, ma devi comunque combattere con una società che vorrebbe i bambini fossero adulti immaturi ad un'età sempre più bassa. Credete davvero di riuscire a dare in mano un cellulare ai vostri figli all'età giusta se tutta la scuola sta correndo dalla parte opposta?

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    1. Ovviamente serve unità di intenti, ma quando qualcosa diventa palesemente pericolosa, tocca navigare anche controcorrente.. prendere un figlio per le orecchie mentre è in fila chilometrica durante una pandemia per comprare un paio di scarpe da 300 euro, è cosa buona e giusta. E comunque ci sono alternative meno eclatanti e teatrali, tipo: non te do' 300 euro neanche in sogno

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  23. Che tristezza, mi è dispiaciuto così tanto.
    Non dovrebbe essere demonizzato il telefonino ma l'educazione che non si da, secondo me.
    Poi tik tok avrebbe dovuto avere un certo rigore e maggiore attenzione per chi usa questo tipo di divertimento che non ho mai gradito a dir la verità.
    Ma già hanno avuto punizioni iniziali. Il problema è che ne usciranno altri ed ancora altri di questi divertimenti social e non saranno mai controllati e non saranno limitati e porteranno ad altri danni e forse morti.
    Ma si sa che è così, quindi perché gli adulti, responsabili di questi adolescenti, non la smettono di fingere ingenuità. Perché non danno insegnamenti verso giochi più consoni all'educazione sociale dei figli?
    Mistero.
    Mi fermo qui per non innevervosirmi al pensiero. Ciao Franco.

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    1. Da piccoli il nostro sport estremo era mettere cento lire sui binari e vedere chi riusciva a farle venire spiaccicate meglio.. che dici, lo suggerisco a quelli di TikTok?!

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  24. Sono rimasto allibito da questa notizia, sono anch'io genitore.
    Saluti a presto.

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    1. Continuo a credere che i genitori siano fondamentali. Anche se a volte, anche con i più irreprensibili, può accadere l'irreparabile..

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  25. condivido, anche io non ho figli, salvo una cagnola nera, che fortunatamente non saprebbe cosa farsene di un cellulare, certo una volta i genitori erano per così dire... "diversi", e se si avevano dei fratelli, il più grande veniva responsabilizzato nel ruolo di vice. Oggi gli esempi si sono trodloghitizzati. Nessuno si assume più responsabilità. Nessuno viene più premiato, nessuno viene più punito.

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    1. Sei a Gradara? L'ho vista per la prima volta quest'estate... in escursione da Fano, un gioiellino.. assieme a Fiorenzuola, altra meraviglia a picco sul mare.. speriamo si torni a viaggiare presto.. eccolo il mio premio, per ora siamo in punizione..

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  26. Sono qui e vorrei aprirti il cuore. Non posso. Valeria manca da quarant'anni e nn passa giorno senza l'abbraccio che nasce dal cuore. Morire per uno stupido gioco: è qualcosa di irreale ma è accaduto. Poveri genitori!

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    1. credo di averlo il cuore aperto: almeno alle emozioni che mi tolgono il respiro e alle notizie che mi fanno vergognare.. Valeria ci sarà sempre.. ;)

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  27. Mi inserisco in questo discorso anche se non ho figli però per lavoro vedo una decina di ragazzi la settimana di svariate età e mi piace starli a sentire quando parlano del loro mondo. Quindi ne so abbastanza del mondo giovanile.

    Premesso che non esistono giochini social che invitano a farsi del male, non ci sono prove che esistano se non una copertura mediatica quasi criminale sull'argomento che crea emulatori e che alimenta paure e sospetti. Internet, però, rimane un mondo che espone troppo i più piccoli a determinate dinamiche per comprendere le quali dovrebbero essere mediati dai genitori: dico mediati e non controllati perché il controllo costante è utopico mentre la mediazione del genitore o di un fratello più grande è fattibile ed è anche un momento di aggregazione che ai ragazzi e ai bambini di oggi manca sempre più spesso.

    Negli scorsi giorni si è arrivati ad accusare la DAD di istigazione al suicidio e Tik Tok che ha delle regole (rivedibili) di favorire la diffusione dei giochi violenti. Tutto questo è de-responsabilizzazione dell'adulto: sugli smartphone esiste il parental control e si possono inibire app e siti oltre al fatto che ad una certa età lo smartphone puoi anche non averlo e non devi assolutamente usare quello di papà o di mamma. A casa mia, quando avevo 13 anni, lavoravano sia mamma che papà ma non si perdevano nulla della mia vita e di quella di mio fratello, erano presenti nei modi e nei tempi giusti. Facevano i genitori, magari sbagliando di tanto in tanto, ma c'erano per mediare tra il mondo e noi.

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    1. C'entra forse poco, e può avere il sapore di revisionismo stantìo, ma ricordo bene quando la mamma si affacciava dal balcone per dirmi di salire a mangiare e i miei compagni mi guardavano un po' come lo sfigato di turno controllato a distanza.
      Alcune attenzioni giudicate restrittive all'epoca mi sono apparse lucide più tardi, alimentando quella "mediazione" che sottolinei.

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    2. E' proprio l'attenzione che manca. Demandare educazione e sicurezza dei figli all'ambiente esterno è sbagliato.

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  28. Come ho già scritto altrove sempre riguardo questa notizia, devo dire che personalmente non saprei cosa dire. Come padre che qualche errore lo ha evidentemente fatto (pur avendo dedicato tantissimo tempo a mia figlia) e come figlio che a suo tempo qualche stronzata grossa l'ha fatta (benché i miei genitori abbiano fatto del loro meglio con me) non mi sento di esprimere giudizi o condanne (ma nemmeno assoluzioni, sia chiaro). So solo che mi sto rendendo conto anno dopo anno di quanto sia complicato essere genitore. Fare tanto e poi dover vivere situazioni in cui non capisci perché il tuo "tanto" sembra non essere servito a nulla. Il mondo attorno ai ragazzi è pieno di propagande assurde che fanno facilmente breccia nelle loro menti, e anche parlandoci in modo aperto per spiegargli la menzogna che c'è dietro certa propaganda diventa inutile se altri adulti e mezzi di informazione le sostengono e le legittimano.
    Sono talmente confuso che non posso dire proprio nulla su questo argomento. Non ho la statura morale per farlo.

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    1. Da comunque "non genitore" immagino che la continua evoluzione delle dinamiche adolescenziali mettano in difficoltà anche chi - con le migliori intenzioni - tenti di valutarle ed interpretarle passo passo, per cui ci sta che ci si senta inadeguati. Ma la statura morale la lascerei perdere..sono sicuro che sei uno splendido genitore, anche solo perché ti poni domande.
      Quelli pericolosi sono quelli "che sanno tutto". Ed è pieno, purtroppo..

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  29. Alberto Pellai, uno psicologo che stimo, sostiene che un bambino non possiede gli strumenti per gestire la complessità e la pericolosità di qualsiasi social. sarebbe come mettergli in mano una Ferrari.

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