lunedì 13 luglio 2020

LA MOSCHEA DI SANTA SOFIA




La moschea di Santa Sofia ad Istanbul
torna ad essere moschea.

Nasce chiesa greca ortodossa.
I crociati la “convertono”.
Poi torna moschea per secoli.
Poi viene sconsacrata
e diventa Museo.

Se l’accesso al pubblico - come viene promesso -
non subisse alcun divieto,
io davvero non vedo il problema.

Da cristiano, non vedo la difficoltà, l’eccezione, lo sconforto.

Parliamo di un immenso e splendido monumento che ha ospitato
quasi tutto lo scibile delle religioni mondiali.

Io credo sia fondamentale solo che non sia precluso l’accesso al pubblico.
Non quale dio venga pregato al suo interno.

E prego davvero Dio che non sia questo il problema.

Altrimenti il buon Gesù rischia di aver predicato a vuoto.


22 commenti:

  1. Risposte
    1. Conto di vederla prima o poi, purtroppo la Turchia è un paese abbastanza a rischio... speriamo col tempo cambino le cose..

      Elimina
    2. Non sono questi i problemi del cristianesimo. Il Vaticano non aveva espresso nessun commento, ma alla fine ha parlato e ha fatto male.

      Elimina
  2. A convertirla in museo fu Atatürk, come dicono i turchi "nostro padre!"

    Il match non è tra credo e credo, il match è tra laicità, apertura e progresso e la loro progressiva erosione.

    Il papa ha perso un'occasione buona per tacere finendo per sostenere Erdoğan e dare una spallata a tutti quei turchi che cercano strenuamente di resistere.

    RispondiElimina
  3. Se non subirà divieti, comunque l'ingresso al pubblico subirà limitazioni, credo. Ma resta un luogo di culto, quale che sia la religione consacrata all'interno di quelle mura..

    RispondiElimina
  4. Non credo che non ci saranno limitazioni, ce ne saranno eccome! Il processo di re-islamizzazione della Turchia ad opera del suo sultano prosegue a ritmi serrati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il turismo è già decimato in Turchia..devono andarci cauti con una delle risorse principali

      Elimina
  5. Ho visitato moschee e sinagoghe, chiese di ogni tipo di culto, rispettando il luogo, ma non è questo il punto. Il punto è che Erdogan sta portando avanti il suo gioco, un gioco sporco.

    RispondiElimina
  6. ha ragione Mariella, la Turchia era uno splendido paese laico in cui potevano convivere tutte le religioni assieme a chi religioso non era. oggi il regime di Erdogan ha messo in soffitta Ataturk e sopprime ogni tipo di libertà. Sarebbe stato preferibile il colpo di stato dei militari, ma è andato male.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che il gioco sia sporco non c'è dubbio, e lo vediamo anche nella criticità di gestione dei profughi siriani..

      Elimina
  7. Istanbul comunque è magica. Ti consiglio anche la Cappadocia. Come te avevo mille paure, invece...

    RispondiElimina
  8. Peccato (per me), ma non riesco a scindere i luoghi dai contesti socio politici, sono eccessivamente empatica, per dirla superficialmente, preferisco guardare le foto... Purtroppo!

    RispondiElimina
  9. Peccato (per me), ma non riesco a scindere i luoghi dai contesti socio politici, sono eccessivamente empatica, per dirla superficialmente, preferisco guardare le foto... Purtroppo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da posti meravigliosi, i loro contesti mi frenano un bel po', come la Giordania ad esempio..

      Elimina
  10. Mi sforzo ogni giorno di essere laico (anzi preferibilmente acinfessionale). Detto questo si deve riconoscere ad ogni aggregazione, anche religiosa, il diritto di scegliere il luogo dove "confessare" la propria fede. Quindi il problema, lo scandalo o lo sdegno mi sembrano un falso problema.
    Ritengo infatti che se (il potere) vuole distrarre i suoi accoliti, oltre che la comunità estera o internazionale ecco bell'e pronto un catalizzatore dell'attenzione nazionale e internazionale.
    Da non esperto di questioni umanitarie e/o turche però, azzerderei l'ipotesi che il vero problema non sia Santa Sofia cristiana, cattolica o moslim.
    In Turchia il problema non è questo, non può essere questo.
    Il problema è la libertà di stampa, la dignità dei giornalisti:arrestati, processati e condannati ed anche pesantemente.
    Ripeto da non esperto ho il sospetto che un tale trattamento non sia solo riservato ai giornalisti ma anche a tutti gli oppositori o estranei del regime: omosessuali, credenti di fedi diverse, immigrati in fuga dallo scempio e dal dolore e... la lista potrebbe continuare.
    Quindi il problema "può essere" la Moschea?
    Riflettiamo gente, riflettiamo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La questione turca è triste e complessa, qui si divaga da bravi bloggers.. fa specie come altissime autorità (come il Papa, che spesso critico), trovino infatti modo di fiatare quando una moschea diventa musulmana e non quando un miliardo di profughi fa la fame costretta ad un confine...

      Elimina
  11. Mi piacerebbe molto visitare la Turchia, Paese davvero molto affascinante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo riusciti a farci brevi salti in Turchia ma Istanbul mai...spero si creino presto presupposti favorevoli.. ma pure 'sto covid non aiuta...

      Elimina
  12. Non capisco perchè certe meraviglie vengano precluse al pubblico solo perchè appartenenti ad altre religioni. Mi sembra così anacronistico.
    Una vera meraviglia,
    Grazie mio caro Franco, un abbraccio serale

    RispondiElimina
  13. Dici bene, comunque Erdogan comincia a diventare scomodo, questo è il problema più grosso...

    RispondiElimina

Sottolineature