martedì 23 marzo 2021

JUSTICE LEAGUE DIRECTOR'S CUT - QUATTRO ORE DI SUPERFUFFA


"Batman se te ingrassi un altro po' il prossimo lo fai come Fatman.."

Queste quattro ore andavano viste. Così mi ero detto. Che se poi calcoli tutti i ralenty di The Flash diventano 4 ore e mezza (oltretutto, quello con Flash è l'unico film che aspetto davvero, e visto che sarà tutto a ralenty, basteranno 40 minuti reali di film per battere questo pistolotto di Snyder).

Quattro ore che finiscono ovviamente annunciando un seguito, due seguiti, tre seguiti.. se ne possono fare cento a queste condizioni. E da più parti mi si dice che no, non ci sarà seguito, e allora il tutto è ancora più pateticamente ridicolo.

C'era stato un originale di due ore. Cosa c'è in questa director's cut per riempire altre due ore? Tutte scene uguali ma, ad esempio, la passeggiata sul marciapiede è più lunga, l'auto non solo parte ma la vedi per un minuto che sfreccia fino a sparire, la valigia bomba scoppia in cielo trenta secondi dopo, Flash corre corre corre..e siccome è a ralenty.., le donzelle che cantano ogni volta che Aquaman si getta a mare, le amazzoni tendono all'infinito le loro freccette contro il Pacco che sta per aprirsi, e via con altri minuti guadagnati.. insomma gira che ti rigira, ecco le due ore in più.  Ah be' certo.. qualche scena in più l'abbiamo pure girata.. per mettere dentro il Joker, Deadpool, e altri super a casaccio come capitavano.. bisognava rarefare l'atmosfera, attribuire sentimenti  a questi eroi dall'anima spesso turbata..

"Cioè avete preso Achille Lauro..   e io niente?!


Senza contare i tanti aficionados che ne hanno passate almeno un paio, di ore, a cercare di correggere sul proprio televisore il 4:3 dell'immagine.. qualcuno scrivendo anche a Sky e minacciando ritorsioni a mezzo Darkside  (quello che pensava al sequel..)

Supereroi tutti con i loro pensieri che fanno finta di soccombere di fronte ad Achille Lauro/Steppenwolf e i suoi "parademoni",  zanzarette volanti abbattibili col DDT. Veramente possiamo sorbirci tutto questo? Posso comprendere solo che i fans ormai prendono tutto per buono. Così come le serie che escono a scatafascio..e che sono lente da morire (questo filmone nasceva come serie infatti, almeno sei soporifere puntate.. )


"A Batman... guarda un po' Superman dov'è arivato?!

La storia è quella dei Pacchi di Affari tuoi su Rai Uno. Bisogna aprirli e trovarci dentro la sorpresa. Ma non c'è sorpresa in questo gne gne di raggetti cosmici, di frenate sull'asfalto, di luci che si spengono, di grattacieli che si frantumano, di Aquaman recordman di apnea e pesca del totano con la fiocina, davvero.. un pesce fuor d'acqua. Poi c'è Wonder Woman che ha mollato le amazzoni con le freccette, il cyborg energetico che comunque ha bisogno di Flash (l'unico simpatico) per creare campi magnetici, Superman resuscitato e Batman davvero il più imbarazzante di tutti:"Quali sono i tuoi super poteri?" "Sono ricco", unica battuta decente ed anche unica verità incontrovertibile.  Direi quasi inutile come supereroe se non fosse... avete presente il più scemo e incapace quando da piccoli giocavamo a pallone? Ecco, giocava perché era il proprietario del pallone. Batman me lo ricorda tanto nella fattispecie.. 

WonderBra Woman

Diciamo serenamente che per questo mostro che vuole distruggere la terra sarebbe bastato un Wick qualsiasi. Altro che supereroi con i loro disastri e i loro tormenti interiori. Altro che effetti speciali senza nulla di Super.  

Come è possibile che una Superpotenza aliena che ha distrutto "centomila mondi" prima di imbattersi, nei pettorali del pescatore  e dei suoi amichetti - e ha bisogno estremo dei "pacchi" con sorpresa - mandi allo sbaraglio solo Achille Lauro lasciando il grosso delle Forze dietro il portale ad assistere alla sconfitta? Nessuno che si pone domande.. bah! Certo il sequel come lo facciamo senno', diranno i nostri geniali sceMeggiatori.. gente che riesce ad occupare un'ora di film con le amazzoni che combattono a freccette .. che poi tirare in ballo - indegnamente - Deadpool alla fine, l'ho trovato anche di cattivo gusto.. 

ma stiamo scherzando davvero?

Tranquillo.. il prossimo te lo fai tutto da solo!!!






sabato 20 marzo 2021

BARICCO SUL POST (CON LA P MAIUSCOLA)



Eccolo Baricco sul Post MAI PIU'


Parla di pandemia, di cose che non esistono più, che non si fanno più, che stiamo accantonando, forse dimenticando.

Parla dell'alternativa al nostro non esistere. Di scelte forse azzardate.

Chiudere le scuole, bloccare l'educazione. Cosa che forse Lui, Baricco, non farebbe.

Una scelta sbagliata. Ma esiste un'alternativa?

Un'alternativa a questo stato di cose fossilizzate. Non uscire. Indossare mascherina. 

Contatti ridotti al minimo. Niente spostamenti, niente scuole?

Forse esiste, azzarda Baricco, ma siamo bloccati dal convenzionale, da soluzioni basiche.


Quel che dico io, invece, è che magari venissero adottate, le soluzioni basiche. 

Siamo indisciplinati, incoerenti, irrequieti, stupidi. Profondamente stupidi. 

Convinti di essere vittime del Sistema, mentre siamo vittime solo del virus. 

A nessun Sistema serviamo schiavi del non poter spendere, del non poter arricchire nessuno.

Tantomeno il Sistema.

L'alternativa - voglio credere - sia il voler uscirne, anche con AstraZeneca

o qualunque cosa serva a debellare. 



giovedì 18 marzo 2021

SMALLTOWN BOY


 

Era il 1984

Ascolto questo pezzo guardando il video sulla mitica MTV, mi innamoro follemente dei Bronski Beat e vado dal mio rivenditore di fiducia a chiedere notizie su questo sound incredibile. 

Mi brucia dicendo che, si, lo ha visto ma è robetta da videoclip, neanche uscirà mai un disco di questi..


Siamo nel 2021.

Dopo una vita, un pezzo che ancora sprigiona potenza e denuncia, con un riff,  una ritmica, un'armonia magica e fresca. 

.. e quel rivenditore credo venda castagne al centro, ora. 


mercoledì 17 marzo 2021

DI CHE COLORE E' LA VERITA'?


Riflettevo su questo sollecitato da un contraddittorio tra due personaggi di un film che verteva  sull'argomento: uno diceva che la verità è sempre grigia, fluida. L'altro ribatteva che la verità è unica, incontrovertibile, di un bianco inequivocabile.

Il tutto andava sorprendentemente ricollegandosi alla lettura dell'editoriale di Laura Pugno, sull'Espresso.

"Il tutto è più della somma delle sue parti?" Certamente direi. E quando quel Tutto è la Verità, scopriamo che l'interdipendenza tra valutazioni e circostanze, e a mio avviso la rendono indistinta, grigia, soggettiva.  

La vita è fatta di comportamenti complessi quasi mai prevedibili e catalogabili.

Esiste una inspiegabilità di base e, come afferma Laura Pugno, 

di fatto "dobbiamo prepararci a restare sempre sorpresi".

Non riusciremo mai a spiegare qualcosa che accade e perché accade in quel modo e non in un altro, in quel frangente e non in un altro.

Troppe le sfumature di verità che finiscono per sfuggire. 

Troppa le persone che ci si nascondono, tra quelle sfumature, finendo per crederci.

giovedì 11 marzo 2021

SE SCRIVERE E' UMANO, RECENSIRE E' DIABOLICO..



Spesso mi chiedo: va recensito tutto? O solo il molto bello ed il molto brutto? 

Evitando quindi il così così. Lo scialbo, il melenso e l'incolore.

E badate bene: come insegnano diversi critici, neanche universalmente è facile trovare un'idea di insignificante che accomuni tutti cosi come uno straccio di fantastico che emozioni incondizionatamente. 

Singolarmente, abbiamo tutti le idee chiare ma il dilemma varia invariabilmente le variabili. 

E poi cosa recensire e perché?  Non ci si pone interrogativi... Avete mai provato crisi di astinenza da recensione? Cosa sublima in realtà la recensione? Recensendo ci autorecensiamo? L'ansia da stroncatura è psicosomatica? Il dileggio è terapeutico? E l'elevazione a capolavoro è autoincensante? 

Queste ed altre mille eccezioni, spero, stimolino il mondo blogger e  forniscano altri punti di vista...anche il commento ad un post è una piccola recensione, anche il "buone!" alle lasagne della Lulù è recensire, viviamo giudicando perennemente, quasi senza rendercene conto.

In fondo, ogni post parte da una critica o un elogio. Non si scappa.  

martedì 9 marzo 2021

ALTRA POESIA


Ho conosciuto Marìa Guerra, grazie a I Taschinabili delle Edizioni FAHRENHEIT 451, mitica libreria di Campo de' Fiori, a Roma.

Le sue mini liriche mi hanno sempre lasciato un sapore di sogno e libertà negli occhi nel cuore.

Spero che questa poesia possa solleticare sensibilità, alimentare l'immaginario, o suscitare una scossa, 

o qualsiasi altra cosa.

 


LASCIALA ESSERE

La poesia vuole nascere

nel mezzo della notte

di mattina

nell'insonnia

alla luce del giorno.

Però a volte la mano disobbedisce

e la poesia se ne muore.

Bisogna lasciarla essere

scriverla con le unghie

o senza mani

con inchiostro

o senza carta

sulle pareti

in auto

nei supermercati 

con una carota

scriverla sopra un formaggio.

Mi permetta il suo pennarello

mi sta morendo la poesia.


venerdì 5 marzo 2021

CONTENUTI INCREDIBILMENTE UTILI


Leggo su un autorevole blog, PENNA BLU, che si occupa seriamente di blogging, che per essere seguiti  e ottenere traffico e audience, bisogna creare CONTENUTI INCREDIBILMENTE UTILI.

Mi sento davvero  molto, molto inadempiente.

Io scrivo cose spesso molto a casaccio, che solleticano la mia voglia di schiacciare tasti, e spesso devo correggere perché mi sono scoperto un dislessico da tastiera (disgrafico?); inverto le lettere, che è un po' come quando ti si invertono e si accavallano i pensieri, insomma, parti per scrivere una cosa e finisci per parlare d'altro perché nel frattempo il cervello si è preso una licenza dai tuoi programmi e  scorrazza beato tra pensieri di riserva, che magari erano in libera uscita e sono stai richiamati all'ordine dalle dita che, appunto, schiacciano tasti.

Diciamo che a mio avviso non credo di scrivere cose utili, se non principalmente a me. Oddio forse possono suscitare una qualche utilità se chi legge non si sente defraudato, alla fine, di quei due minuti utilizzati.

Che siano incredibili, magari si, potrebbe anche essere visto che spesso rivango rimasugli di fantasia inespressa ammucchiata ai lati dei miei viaggi sconnessi.

Vacillo anche al pensiero dei contenuti, altrimenti intesi come spazi e lettere intellegibili che compongono un post. Cose insomma.

E anche sul fatto che possano essere considerate semplicemente cose, inizio a nutrire seri dubbi. 

Perché le cose, comunque, posseggono dignità e diritto di essere. Sono le mie cose, per carità, essendo mio il blog, ma forse avrebbero diritto di maggior attenzione e cura, io invece spesso le spiattello così, le mie cose, senza neanche avvisarle, rassettarle.. aggiusto giusto le disgrafie (bella l'allitterazione vero?).

Vabbe'.. post (s)finito, adesso controllo quanti feed e se nei motori di ricerca ho superato "Ibra a Sanremo" così faccio contento pure PennaBlu (e Max, ma quella è un'altra storia.. )