Michele
Wordpress se ne stava
in poltrona senza fiatare, rimirava le statistiche vincenti della sua
piattaforma, sorseggiando il suo cognac preferito.
"Mi perdoni signore, in
anticamera ci sarebbe Camillo Blogger, chiede di essere ricevuto."
Michele alzò
appena lo sguardo, e fece un cenno affermativo, non si aspettava una visita
diretta, ma meglio così, avrebbe messo in chiaro le gerarchie una volta per
tutte.
"Ciao
Michele!" esordì l’ospite con un sorriso fin troppo rilassato, quasi
spensierato. "Perdona l’autoinvito ma ci sono un paio di questioni che
dobbiamo chiarire: dovresti smetterla di porre dazi e cappioli tecnici a
chiunque dei miei voglia farti visita, magari lasciando un semplice saluto. Si
tratta di visite di cortesia, nessuno vuole rubarti terre rare..."
"Ma figurati
se osteggio i rapporti!" rispose Michele con un tono misurato, quasi
paterno. "Purtroppo ci sono regole di sicurezza che da te nessuno ha mai
applicato, quindi sarebbe il caso che vi adeguaste."
"Strano
perché le difficoltà le trovano anche i tuoi quando vogliono fare un salto da
me," ribatté Camillo accomodandosi. "Sembra quasi che
l’eccesso di... come li chiami tu? Ah, sì: plugin, temi premium e upload appesantiscano i tuoi utenti fino ad impedirne le più semplici esplorazioni, devono rimanere spesso Anonimi perché, provenendo da una
piattaforma oscurantista, trovano difficoltà anche solo a presentarsi, e neanche possono commentare, sul loro stesso blog, i corretti e garbati
interventi di chi proviene da Blogger.
Michele
accennò un sorriso sornione. "Stai confondendo l'essenziale con l'elementare.
La pesantezza, come la chiami tu, è il prezzo della libertà assoluta e della potenza.
I miei iscritti scelgono se essere un semplice diario, una rivista con ambizioni
da influencer o una intranet aziendale.
La complessità, e qualche magagna tecnica, è dovuta al fatto che
posso essere tutto, evitando ogni inconveniente.
Da voi si leggono essenzialmente... diari, tenuti da ospiti di Google, carino e
gratuito, certo, non una vera e propria piattaforma open-source con un mercato
di estensioni che vale miliardi."
Camillo
incrociò le gambe. "Capisco il tuo punto, ma non tutti hanno bisogno di un
SUV per andare a comprare il pane. Il più classico dei blogger, dei nostri blogger, vuole solo
scrivere.
Desidera semplicità. E per quanto tu sia 'libero' e 'potente', i tuoi
sono sollecitati a richiedere spesso anche un
investimento iniziale: Hosting, dominio, temi a pagamento...
Nulla di ciò tra i miei residenti. Hanno tutto gratis, direttamente da un colosso (Google, n.d.r.) che non fallirà domani.
Non c’è nulla di 'elementare' nel mettere il blogging a
disposizione di tutti, senza barriere economiche o tecniche."
"La vera
libertà ha un costo. Io offro il dominio
completo sui contenuti," replicò il deus ex machina di Wordpress, e
il tono si era fatto più incisivo.
"Se domani il tuo colosso decidesse di chiudere
baracca e burattini, come ha fatto con tanti altri progetti?
I tuoi scrivono per cortese concessione.
I miei utenti possiedono la casa, le fondamenta e
persino il terreno.”
"È uno spauracchio che usi da anni. Intanto la piattaforma continua a
crescere proprio tra chi è alle prime armi e non vuole grattacapi, e con
un'indicizzazione che, non a caso, è garantita dal mio... “parente stretto”, diciamo così".
Camillo fece un gesto vago verso il cielo, alludendo a Google.
La potenza, senza un controllo diretto, dall’alto, è anche un rischio costante.
Noi offriamo la “sicurezza” gestita e centralizzata. Zero pensieri."
Michele si
alzò, credendo di concludere l'incontro.
"È vero. Aderire a Wordpress richiede responsabilità e manutenzione. Ma offre la possibilità
di allenare quel “professionista” che ognuno di noi culla.
La maggior parte dei siti web di maggior successo, delle più grandi testate
giornalistiche, e oltre il 40% dell’intero web si affida alla mia architettura.
Questo non è un caso.
Quando l'ambizione supera il semplice hobby, l'unica scelta è stare dalla mia
parte."
Si avvicinò e tese la mano. "Passa pure quando
vuoi, Camillo. Ma la prossima volta, ricordati: un vestito semplice può farti
sentire a tuo agio, ma solo un'armatura completa ti rende invincibile. E ora,
scusami, devo autorizzare il lancio di un nuovo tema per un noto quotidiano, sai..
di quelli che si rivolgono.. a noi."
A quel punto Camillo strinse la
mano, ma il suo sorriso si fece più tagliente. "Prima di andare, Michele,
c'è un'ultima cosa che volevo dirti: stai diventando un gigantesco cartellone
pubblicitario."
Michele si irrigidì. "A
cosa ti riferisci?"
"Ai banner
pubblicitari. Quelli che tu hai iniziato a imporre sempre più aggressivamente
sui blog dei tuoi utenti gratuiti e senza che loro possano toglierli o, peggio,
senza che possano guadagnarci un centesimo,"
Camillo si sporse in avanti, abbassando la voce in un tono di confidenza
pungente
"I tuoi utenti vogliono scrivere, vogliono la libertà, ma tu stai
lentamente soffocando i loro contenuti sotto i tuoi messaggi
promozionali, trasformandoli in veicoli pubblicitari per il tuo brand."
"È il costo del servizio e
del supporto che offriamo a milioni di utenti gratuitamente," si difese
Michele, tamburellando le dita sul bracciolo della poltrona. "Dobbiamo pur
sostenere i costi dell'infrastruttura mondiale che mantengo in piedi.
È un compromesso necessario per chi sceglie il piano Free."
"Compromesso? Tu stai
contaminando i loro contenuti con la tua pubblicità," ribatté Camillo
scuotendo la testa. "Noi siamo gratuiti da decenni, ma Google rispetta la
relazione tra l’autore e il lettore. I banner di AdSense sono ancora a
discrezione del blogger, che ne trattiene la maggior parte del ricavo. I miei
utenti guadagnano se scelgono di monetizzare, oppure possono
mantenere il loro spazio pulito e intatto. Nessuno si sveglia e trova una
bandiera commerciale sventolare senza permesso in mezzo al proprio lavoro.
Sarà un’armatura Wordpress ma costi e marchette cominciano ad incidere!"
Camillo si alzò, il tono ora
soddisfatto:
"I tuoi credono di avere più controllo, ma tu hai appena dimostrato che il
controllo finale ce l'hai tu, usando le loro pagine come spazio pubblicitario.
Il nostro punto di forza non è solo l’essere gratuito e facile: è
l'essere una casa ospitale e dove il proprietario ha sempre voce in
capitolo, e dove ospitare commenti e contradditori risulta elementare, da
qualunque piattaforma provenga. Forse è questo che ti spaventa, l’ibridazione
di scambi, idee, amicizie, crescite.
Questo, mio caro, è il motivo per cui milioni di blogger continuano a preferire
la semplicità.
Michele si limitò a fissarlo, il sorriso forzato sparito, sostituito da una
smorfia contrariata.
Non poteva negare che il malcontento per i banner invasivi, fosse una spina nel
fianco.
Camillo si esibì in un inchino
ironico. "Allora a presto, carissimo.
Torno a godermi la spontaneità di milioni di blog che nascono ogni giorno,
senza clamore e senza manutenzione e la consapevolezza di poter vagare per il
web a proprio piacimento, senza nessun paletto. Salutami il consulente
SEO!"









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