"Chi si ama viene difeso ad oltranza.
Sull'amico/a si riversano frustrazioni, inconfessabilità,pulsioni, rabbie, sfoghi, debolezze.
Chi si ama viene perdonato ad oltranza.
All'amico/a viene perdonato a scadenza, a gettone,
a discrezione, ad umore.
Chi si ama è privilegiato, a prescindere dalla corresponsione.
La corresponsione dell'amicizia è sempre pretesa e non ammette falle.
L'amico/a deve comprendere, capire tutto al volo, sopportare
e non rompere il caxx.
In soldoni: l'amore è cieco, l'amicizia ci vede fin troppo bene"
Scrivevo queste parole nel 2016, probabilmente scottato da qualche disavventura.
Gettavo fiamme sulla fatica di sopportare in amicizia.
E mi sentivo dalla parte della vittima.
E mi sentivo dalla parte della vittima.
La riprendo oggi, perché in amicizia ci si può ritrovare all'improvviso a essere dalla parte sbagliata, rendersi conto di "pugnalare alle spalle" con estrema imprudenza, leggerezza, stupidità. Sul web o dal vivo. A voce o per messaggio.
In amicizia, in confidenza, può capitare che spesso sfugga la delimitazione del confine, si confonda l'attacco con la difesa, e il sentirsi offesi o anche solo piccati, divenga a sua volta, offesa.
E quindi oggi la leggo al contrario e mi metto nei panni di chi a volte la fa troppo facile senza tener in adeguato conto motivazioni e sensibilità di chi subisce angherie e attacchi, anche se poi non voleva essere affatto quello il proposito.
E quindi oggi la leggo al contrario e mi metto nei panni di chi a volte la fa troppo facile senza tener in adeguato conto motivazioni e sensibilità di chi subisce angherie e attacchi, anche se poi non voleva essere affatto quello il proposito.
Di fatto c'è che l'intenzione va sempre valutata, e una persona di buon senso deve capire quando sta andando oltre, quando può comunque far male o anche solo procurare fastidio. Deve valutare il suo modo di essere e non dare per scontato che tutti siano sulla sua magari cervellotica lunghezza d'onda.
Per fortuna, se c'è terreno fertile, volontà, intelligenza e soprattutto anche un voler tenere alle persone, il malinteso si chiarisce.
Per fortuna, se c'è terreno fertile, volontà, intelligenza e soprattutto anche un voler tenere alle persone, il malinteso si chiarisce.
Sempre.
Hai detto perfettamente tutto tu, io non appena ho letto quelle tue righe le ho subito interpretate come un inno straordinario, vero e profondo all'amicizia. Errori se ne possono fare, l'amicizia se è vera ci passa sopra, salvo che non di errore si tratti ma di tradimento della fiducia e malafede, ma allora quello che si comporta così era già una "amicizia" da scartare a priori, anzi da non fare entrare nella propria vita. Non è il caso del blogger che credo di conoscere abbastanza bene e sulla cui onestà intellettuale, sensibilità e rispetto dell'altro metterei non una ma tutte e due le mani sul fuoco.
RispondiEliminaOcchio a bruciarti.. ahah un abbraccio forte Daniele!
EliminaFarò attenzione, :-))) peraltro sono uno che sa cambiare idea se avverte che il vento cambia ossia che inizia ad avere sentore che la sua opinione o convinzione da corretta potrebbe in un secondo momento essere errata o diventare tale per cambiamento del carattere della persona.
EliminaCome dice Gus, la mia stima per te va oltre ogni ..tampone ;)
EliminaOrmai, a causa del sistema ideologico vigente abbiamo sviluppato una mentalità così individualista che spesso non riusciamo più a fare un passo indietro neppure per gli affetti più casi. Figuriamoci per gli amici. Ci hanno convinto che ognuno di noi è al centro di tutto e siamo circondati da "manipolatori" e persone "negative" di cui dobbiamo liberarci. Così, nell'improbabile attesa di trovare qualcuno senza difetti (come se fosse possibile) ce ne restiamo nella nostra bolla...
RispondiEliminaHai centrato il punto. Ci si affanna tutti per il passo avanti, ma forse la vera eroicità è nel "passo indietro".
EliminaAlessandro Piperno ha scritto un articolo pubblicato sul Corriere della Sera su Proust visto da Beckett.
EliminaIn breve:
"Beckett vede in Proust un uomo che non crede nella comunicazione tra gli esseri. Che si sente immerso in un irredimibile mare di egoismo. E che vive i rapporti umani come uno sconfortante nonché beffardo succedersi di fraintendimenti". «L’amicizia, secondo Proust, è la negazione di quella solitudine senza rimedio alla quale è condannato ogni essere umano» scrive Beckett, e subito rincara la dose: «L’amicizia è un espediente sociale, come la tappezzeria o la distribuzione di bidoni delle immondizie». Come si evince dal tono della scrittura, nessuno meglio di Beckett può capire il cinismo proustiano, e il suo disincanto estremista. «Noi siamo soli. Non possiamo conoscere e non possiamo essere conosciuti», scrive Beckett interpretando la famosa asserzione di Proust secondo cui: «l’uomo è l’essere vivente che non può uscire fuori da sé, che conosce gli altri solo in se stesso». Beckett tiene a spiegarci come queste parole — come ogni discorso pronunciato da Proust — non esprimano alcun punto di vista morale. Anzi, come esse siano fuori da ogni struttura etica. Beckett sa che l’eroe tragico è oltre la moralità borghese: «Il personaggio tragico rappresenta l’espiazione del peccato originale, dell’originale ed eterno peccato di lui, e di tutti i suoi socii malorum: il peccato di essere nato». Insomma, è leggendo e interpretando Proust, che Beckett impara a essere Beckett. Che Beckett incontra se stesso. E, nel farlo, quasi per caso, ci mostra la vera faccia della Recherche: un’opera dantesca nella sua ambizione di distribuire orribili castighi ai personaggi, ma anche shakespeariana nella capacità di mettere in scena tragedie che dicono tutto ma non insegnano nulla”
QUI
L'amico è una persona che apprezzi per tante prove di onestà che hai constato. Non è importante condividere ogni situazione, fatto o fattoide. Per esempio sui vaccini Daniele fa una valutazione che è diversa dalla mia. Ma supero questo ostacolo. Lo interiorizzo, capisco le sue ragioni e le rispetto. La guerra ideologica tra no Vax e sì Vax è cattiva (offese) e stupida.
EliminaL'amicizia è un riflesso di noi. A volte lo cogliamo negli altri, a volte no. Altre facciamo finta. Non sbaglia Beckett ad inserirlo tra gli espedienti sociali. La convivenza è fatta di intuizioni, necessità, complicità. Altrimenti c'è sempre un'isola deserta che ci aspetta.
EliminaGus, sei una persona straordinaria e non lo dico,cs
Eliminaper il commento che mi hai lasciato ma perché sei coerente sempre
Bravo! Vedo che hai già detto tutto tu.
RispondiEliminaNo.. Non riusciamo mai a dire tutto.. da qui un sacco di malintesi e di incompletezze.. però renderci conto di quanto siamo difettosi gran bel passo..
EliminaRitengo non semplicissimo mantenere un'amicizia, non so se dipende dai tempi di oggi o piuttosto dall'età alla quale mi ritrovo.
RispondiEliminaCi sta che, nelle vere amicizie riesco sempre a chiarire un malinteso entro 24 ore, ma per esperienza trovo generalmente molto più schietta l'amicizia tra uomini che tra donne o tra uomo e donna. Cioè con l'amico uomo scendo tranquillamente a compromessi, c'è un reciproco mettersi in discussione perché prevale la volontà di salvare un legame... Negli altri due casi lo ravviso molto meno, sia come parte in causa che come spettatore, con le dovute eccezioni s'intende.
Credo inoltre che chi si ritrova solo cerchi molto dagli amici rispetto a chi ha una famiglia o un partner, e il fare qualcosa assieme è sempre subordinato al riuscire a conciliare una vita altrui che non ci appartiene. In coppia invece come minimo si è in due e c'è già un punto fermo di partenza. Quante volte con la mia ex pensavamo di andare al cinema e... "Vogliamo dirlo anche a..." Puntualmente contrattando film, sala e spettacolo, si finiva per doverci adattare noi in modo talvolta scomodo, finché non prendemmo l'abitudine di proporre la serata già pianificata "Noi andiamo a vedere tale film, a quel cinema, a quell'ora, se ci siete ci fa piacere!" (sennò ce ne fate due, ma non lo dicevamo 😅). Risultato, meno amici si facevano coinvolgere, ma almeno erano quelli che definisco veri, che anche se al cinema non potevano venire, ci raggiungevano a fine film per prenderci qualcosa assieme al bar.
Certi rapporti vanno oltre, è come se acqusissero vita propria e sapessero autogestirsi, superando noie, malintesi e capricci. Diventano più maturi di noi 😁
EliminaCredo che troppe volte si scambino per amici dei semplici conoscenti.
RispondiEliminaL'amicizia ha bisogno di prove, compiti, intralci, legami, confessioni, risate e lacrime. Non è un "ciao bel post" sul web o un brindisi tra un Natale e un altro, dal vivo. Siamo ovviamente d'accordo..
EliminaPersonalmente credo che nella vera amicizia tutte le incomprensioni vanno chiarite. Se ci si vuol bene si cerca il chiarimento, è proprio il sentimento che te lo fa chiedere perché non si vuol perdere quella persona. Se non sono cose gravi, tipo scoprire che un amico è falso e che ti tradisce, un amico si perdona anche perché sono normali le incomprensioni, in fondo noi umani non siamo perfetti e di conseguenza nemmeno i nostri rapporti possono esserlo.
RispondiEliminaNon siamo perfetti, proprio no.. e ci sforziamo sempre troppo poco..
EliminaA volte gli amici si definiscono tali solo se si pensa allo stesso modo. Io ho sempre stimato chi la pensa diversamente, perché è l'unico modo che ho per confrontarmi ed arricchirmi. Amicizia è libertà di essere sé stessi e di lasciare all'altro altrettanta libertà. Possibilmente rompendo il cazzo il meno possibile...
RispondiEliminaDirei che stai a vede Zerocalcare a occhio e croce..🤣🤣
EliminaOvvio... Ma considera che io e Zero Calcare siamo anime gemelle, non ho nemmeno bisogno di leggere/guardare, per dire le stesse cose!
EliminaQuanta saggezza...
RispondiEliminaC'è bisogno che qualcuno te la tiri fuori a volte. Da soli non possiamo bastarci.. ;)
EliminaAh, quindi ti hanno aiutato? Pensavo fosse farina del tuo sacco😆
EliminaC'è stato un dibattito, quando poteva esserci solo silenzio. Spesso può aiutare.😘
EliminaBoh, ti sei capito tu.
EliminaCirca la vera amicizia... sono giuste parole.
RispondiEliminaCiao e grazie Franco.
Grazie Pia, l'autocritica accende sempre tante luci.
EliminaLa vera amicizia, supera ogni ostacolo.
RispondiEliminaDeve volerlo, soprattutto.
EliminaGli amici veri sono pochi si contano sulle dita di una mano e queste avanzano.. l'amico è l'altra parte di te, c'è sempre, ti capisce, ti bacchetta e se serve "alza la voce".. l'amico ti illumina l'emisfero che non vedi, bello o brutto che sia..raccoglie insieme a te i cocci delle esperienze.."ti prende a calci" quando non capisci..gli amici si scelgono per questo non puoi che essere te stesso senza maschere e senza pudore..un amico non ti tradisce in nessun modo se lo fa non è un amico!
RispondiEliminaBuongiorno Franco, buona giornata
"illumina l'emisfero che non vedi", ben detto, e quando ti sfugge te lo grida in faccia, se necessario. Ma non sparisce. Se tiene a te.
EliminaHo letto.
RispondiEliminaMa nulla da esporre.
Posso solo dire ho ottimi conoscenti.
Buona giornata
Conoscenti o amici?
EliminaFranco
EliminaOttimi conoscenti
Buona giornata
.. che lascia sempre spazio a svariate interpretazioni.. ;)
EliminaFranco
EliminaL'Amicizia dovrebbe essere un sentimento
La conoscenza per quanto ottima non è un sentimento a mio avviso.
Dunque è fuori da ogni interpretazione
Buona Giornata
l'amicizia è una fiducia a scadenza, da rinnovare periodicamente, come dice la Dama Bianca il rischio è di confondere la semplice conoscenza per amicizia... tutto il resto, dato per partito preso è solo conformismo e stereotipo
RispondiEliminaLa conoscenza va bene se c'è calma piatta. Ma non dura tutta la vita. Oppure hai scambiato la piscina per il mare.
EliminaLa frase finale è da copyright!
RispondiEliminaChe il malinteso si chiarisce? Diciamo se c'è volontà di chiarirlo. Tanti preferiscono il chiaro scuro forse non volendo sapere troppo neanche di loro stessi.
Eliminatra amici scatta spesso la competitività nei più disparati campi, e questa a volte può sfociare in rivalità accesa che può far deragliare i sentimenti. Sta ad entrambi fermarsi in tempo, cambiare registro, cedere magari il passoall'altro, se all'amicizia si tiene.
RispondiEliminaml
Nell'amicizia non riesco a scorgerla la competitività. Solo solidarietà, e ammirazione, forse sono troppo all'antica?
Eliminaè proprio così Franco: gli amici non si giudicano, si amano e basta, nonostante tutto!!!
RispondiEliminal'amicizia ci vede così bene da non aver bisogno di perdonare.
RispondiEliminabuon giorno
Ritengo che valga anche per l'amore, il non aver bisogno di perdonare. Nell'amicizia diventa scelta razionale, semmai. ;)
EliminaChe bello leggerti in giro per il mio blog.. in realtà questo post nasceva da una brutta esperienza con una persona con la quale avevo legato molto, una blogger che scrive anche da te. Purtroppo non siamo tutti uguali e certe brutte esperienze segnano anche... ma ho conosciuto davvero splendide persone sul blog, e tu sicuramente tra queste! ;)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDomani 20 giugno appuntamento con oncologo e prima seduta di chemio programmata. Ma vediamo gli sviluppi post PET.. ti aggiorno ovviamente.. ;)
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