sabato 18 settembre 2021

L'ECCIDIO DEI DELFINI


 Anche Michele Serra si è chiesto se la "tradizione" accampata dagli abitanti delle Isole Far Oer, dove - appunto per tradizione - si fa scempio di centinaia di delfini, sia proprio necessaria e vitale.

Si chiede Serra, ed io con lui, se la parola progresso possa farsi carico di tradizioni deleterie e negative, dall'infibulazione al Palio di Siena (tanto per accostare robe in apparenza inaccostabili).
Esisterebbe meno solidarietà tra popoli e abitanti senza usanze barbare e truci? Quale psiche malata abbisogna di identificarsi tramite pratiche troglodite? Perché abbiamo bisogno di simboli macabri, come anche portare un crocifisso al collo, ad esempio? 
Me lo chiedo e forse qualche psicologo potrebbe suggerirmi un perché accettabile. Anche se le cose inaccettabili, a questo mondo, aumentano a dismisura..


47 commenti:

  1. Quando ho visto quelle immagini mi sono venuti i brividi pensando ai delfini che giocano gioiosi attorno alle barche nel mio Mar Ligure.

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    1. ..che le tonnare poi, non è che siano tanto diverse..ma poi la nostra sacra scatoletta a casa, con cosa la sostituiamo? :(

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  2. Già 10 anni fa avevo fatto un post sulla strage di delfini alle isole Fær Øer, a Taiji in Giappone e anche sulla caccia alle balene, ma non cambia mai nulla.
    Buon weekend.
    enrico

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    1. Semmai peggiora. Come il clima, come i cuori induriti, come il fregarsene palpabile.

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  3. Davvero vergognoso, posso capire due o tre, come simbolo, ma centinaia è orrendo.

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  4. D'accordo su tutto, anche sull'inutilità della catenina con il crocifisso. Gesù si onora serbandolo nel cuore e peccando di meno.

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    1. Diciamo che la croce al collo è la tradizione meno deleteria.

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  5. Delfini come passeracei decimato da un concime chimico in granelli cor frumento
    Da quando irrorato spariti passeri, cardellini e fringuelli
    Li ho visti beccuzzare

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  6. E' un orrendo crimine che non ha una spiegazione razionale. Non saprei veramente dire perchè l'uomo è sempre così tremendamente violento e per di più senza un vero motivo. Quando vedo quelle immagini mi sento malissimo. Poi con i delfini che sono amici degli uomini. Una vera assurdità.

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  7. Io porto al collo una croce, non un cricifisso, la cui esibizione non paragonerei minimamente a pratiche assassine o a mutilazioni.
    M dispiace tanto per i delfini, quanto per i maiali che subiscono mutilazioni e maltrattamenti fin da quando vengono al mondo e mi dispiace pure per gli agnelli che a Pasqua vengono mangiati anche dagli atei perchè è tradizione.

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    1. Era un paradosso tanto per accomunare tradizioni, da quelle più innocue, come il crocifisso appeso, a quelle più aberranti. Dovrebbe esserci un limite. Sugli arrosticini non mi pronuncio perché vado in conflitto di interessi..

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  8. Sia chiaro, per me nessun animale dovrebbe mai essere torturato dall' ignobile mano dell'uomo, però pensavo a quanto sia perfido l'essere umano se ha il coraggio di uccidere, fondamentalmente per divertimento, un animale sorridente come un delfino. Nel sorriso del delfino gli uomini dovrebbero riconoscersi, specchiarsi. Eppur lo uccidono senza alcuna pietà. Come si fa, è una questione di sentimenti che non ci sono? Non lo so, io non trovo una spiegazione.

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    1. Le tradizioni.. a volte ci nasciamo avvolti attorno e diventano tragica consuetudine. Come alle Far Oer per i delfini o per altre innumerevoli pratiche barbare..

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  9. Una tradizione barbara e violenta che, già da molto tempo, non dovrebbe più essere presa in considerazione.....
    Un saluto,silvia

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    1. Dovremo ripetere l'esistenza, come quegli studenti bocciati, e cercare di dimostrare attitudine e voglia..

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  10. Basta vedere l'arretratezza dei talebani, giustificati dall'Islam... a quanto pare in ogni tempo esistono ignoranti e saggi, non è una cosa storica ma sincronica.

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    1. Il bello è che l'islam fa capo al Corano, che non giustificherebbe proprio nulla! ;)

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  11. Una tradizione macabra, bisogna fermare questa vergogna.

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  12. Una vergogna per tutta l'umanità.
    E poi andiamo a blaterare di sostenibilità...

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    1. Si hai ragione..certi post sulla sostenibilità sarebbero da bandire.. ahah

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  13. Sono rimasta scioccata al vedere quelle immagini. Anche perché non sapevo nulla di questa tradizione, come mai è venuta fuori solo adesso? E dire che quelle isole e quegli isolani mi erano così simpatici...

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    1. Ogni tanto robe davvero da non credere vengono a galla, così.. ma purtroppo nessuno è esente.

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  14. Gli uccellini con la polenta, tradizione culinaria bresciana che forse impressiona meno di mattanze nordeuropee ma che credo ci sia poca differenza. ...e inizia la caccia proprio in questi giorni

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    1. Uccellini interi proprio a forma di uccellino? terribile.. per il voto contro la caccia sembra vogliano portare la soglia minima di firme da 500 mila a sette milioni e mezzo. Che ci sia qualche piccolo interesse economico?!

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    2. Uccellini interi, hanno le ossa talmente tenere che si mangiano pure quelle.... viviamo in un mondo fatto di piccoli grandi interessi economici

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    3. Oddio gli ossicini degli uccellini!!! Nooooo...

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  15. Vado un po' controcorrente, ma quel che vediamo alle Far Oer (o alla corrida in Spagna) è solo la punta dell'iceberg visibile di un fenomeno che, per la parte nascosta sottacqua, ci riguarda quasi tutti.
    Gli unici che sono legittimati a esprimere il loro sdegno sono i vegetariani, coerenti nel loro rifiuto di uccidere animali pur di mangiare. Non so quali siano le tue abitudini alimentari, ma io devo vergognosamente ammettere che mangio panini al prosciutto, bistecche, pollo fritto, arrosticini abruzzesi. Ovviamente i maiali, le vacche, le galline e le pecore che fungono da materia prima di tali piatti sono necessariamente sgozzate e macellate. Mangio anche sardine sotto aceto, che sono costrette a morire soffocate per soddisfare il mio stomaco. Ergo: con quale diritto morale potrei esprimere il mio sdegno per un'azione che coincide quasi completamente con le procedure del mattatoio che rifornisce il macellaio di cui sono cliente?
    Per coerenza non me la sento di condannare questa tradizione.

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    1. Sugli arrosticini mi ero pronunciato già qualche commento sopra, e facevo anche notare che con le nostre tonnare non ci discostiamo poi troppo, oltre tutto quello che giustamente rilevi. Macelliamo galline ma non apprezzeremmo di vedere micetti nel banco frigo del supermercato. Funziona così. La consuetudine disinnesca lo scandalo e l'obbrobrio. Ci scandalizziamo per cose orribili cui non siamo abituati. Forse dopo anni di delfino in scatole, potremmo farci l'occhio e mettere il cuore in pace. Ma per cibarci chiudiamo forse di più un occhio rispetto all'uccidere tanto per, che è quello che accade alle Far Oer. Questo anche è da tenere in considerazione. Anche se capisco tutte le perplessità. E continuerò a mangiare arrosticini.

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  16. Credo che alla base di tutto ci sia sempre il guadagno, come per la corrida in Spagna ed altre 'tradizioni' acchiappaturisti.
    La consapevolezza, il rispetto dell'ambiente, della natura e molte altre faccende al contorno, non portando denaro sono solamente ipocrisie da coscienza sporca.

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    1. La Corrida come il palio di Siena. Oddio, forse il Palio continuerebbero a farlo pure senza turisti. O no? Sarei curioso di saperlo..

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    2. Vivo a Siena.
      Il Palio è dei senesi, per i senesi. Non per i turisti. Perciò sì, continuerebbero a farlo fino alla fine del mondo, cavalcando a pelo cavalli cresciuti come i figlioli e, paradossalmente, trattando peggio i fantini che cascano alla curva di San Martino, portati fuori dalla pista senza osservare la minima cautela da un punto di vista urgentistico.
      Come la corrida, come la corsa dei tori a Pamplona, l'orrore ci appartiene e siamo creativi anche in questo.

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    3. Credo tu abbia ragione.. siamo creativi nell'orrore. Sul fatto che i cavalli si crescano "come i figlioli" conservo i miei bravi dubbi.. ;)
      Grazie di essere passata.. non appena il mio blog smette di fare le bizze - come un cavallo al canapo - ti inserisco nel blogroll..

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  17. Siamo in lotta contro molte tradizioni che ancora una parte della società vuole ma un'altra parte pensa che sono atrocità, come esempio "los toros" in Spagna, certamente l'infibulazione e i burka. Quando sono tradizioni di altre nazioni - no occidentali - siamo facilmente d'accordo in rifiutarle ma quando sono le nostre tradizione non è così facile.

    podi-.

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    1. Altra giusta osservazione. Con noi stessi siamo sempre più tolleranti. Umano. O diabolico?

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  18. Ma questa piccola Osho/Rajani che sta bombardando il web di post ciclostilati? ;)

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  19. Ma invece di inorridire e basta, cosa si può fare di concreto per smantellare una tradizione arcaica e brutale? La mattanza quest'anno ha raggiunto numeri che nonsi vedevano da decine di anni e gli abitanti del luogo non ci vogliono rinunciare. Le associazioni la combattono da anni ma pare che solo in questi giorni grazie alla rivolta social qualcosa si stia muovendo a livello nazionale... mi spiace ma non è che posso fare più di tanto. E intanto resto carnivora quanto basta.

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    1. Inorridiamo da bravi cittadini ma facciamo danni collaterali in mille altre maniere. Anche l'orrore si educa e diviene convenzione, malata suggerirei. Ma c'è ben poco di sano ormai.

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    2. Siamo una gran massa di ipocriti. Ma ce lo siamo già detti in altre occasioni.

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  20. Il progresso sarà veramente tale solo quando saremo in grado di riconoscere queste "tradizioni" per quello che sono: uno scempio di cui vergognarsi e basta. L'uomo è la vera bestia.

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    1. Credo che i conti stiano per chiudere, chi parla di 2050, chi anche prima..

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  21. Una delle tante barbarie che avvengono sotto gli occhi del mondo intero da sempre. Ogni tanto tornano alla ribalta per farci indignare. Peccato che questo sembra non servi a nulla, però.

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    1. Indignazione sport preferito dall'uomo menefreghista. E mi ci metto anche io, ovvio. :(

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