.... Fabio non gradisce mai quella particolare aria di sufficienza vagante nell'aula prima del consueto scambio di sensazioni extrasensoriali.
Odore
di miracolo sotto le poltrone, la gente arriva agghindata di
passaparola meravigliato, si aspetta molto ma è anche messa in
guardia sul come verrà trattata. Male.
L’aula
piena, stile curva sud, impedisce l’uso del bisturi, ed allora giù
alla cieca col macete. Caccia grossa stasera - pensa Fabio - non
sopravviveranno tutti, ma con i più tenaci si potrà operare
chirurgicamente.
Fabio aggancia comunque un sentimento, una sensazione, uno stato d’animo. Fabio perde solo se qualcuno non ha pensato ad almeno una delle sue parole corrosive, succo di bufera, tempesta liofilizzata da inalare.
Fabio aggancia comunque un sentimento, una sensazione, uno stato d’animo. Fabio perde solo se qualcuno non ha pensato ad almeno una delle sue parole corrosive, succo di bufera, tempesta liofilizzata da inalare.
Il
capovolgimento della logica aleggia nell'aula come un drappo di
tela ruvida a nascondere la luce.
Dio
può essere ingiusto, Dio, questo Dio, realizza opere mostruose e noi
tutti a chiederci perché ma la soluzione del thriller, Fabio, la
rimanda alla domenica successiva.
Nel
frattempo qualcuno avrà un incidente, qualcuno morirà, qualcuno
farà pace con la moglie, qualcuno impazzirà di dolore, qualcuno
sbatterà la faccia contro questo Dio e gli griderà come mai, ma
nessuna risposta arriverà. Mai. Ne’ da Dio ne’ in quest’aula.
Le
aule di Fabio esploderanno sempre di gente attenta e cordiale, vivace
e curiosa, vogliosa ed entusiasta ma nessuna risposta sarà mai data
in nessuna domenica.
E
questo è l’incontro più bello ed autentico con Dio: non venite a
cercare risposte perché don Fabio non ne ha.
Non può averne e sa che non può darne.
Ricordate il Fico seccato perché non dà frutti fuori stagione?
Non può averne e sa che non può darne.
Ricordate il Fico seccato perché non dà frutti fuori stagione?
Noi siamo quel fico, perennemente fuori stagione e
Dio ci chiede miracoli, l’impossibile ogni giorno.
Per
l’ordinario basta la nostra piccola razionalità.
Ed
a pensare da te, in quell’aula, non guadagni che mal di testa, a
non pensare rischi l’alienazione tanto bandita.
Il
trucco è che non c’è trucco.
Crogiolatevi quanto volete nella
vana soluzione di un quiz che non è tale.
Fabio
ci vende un grazioso involucro formato anima ma voi, noi tutti,
dobbiamo riempirlo di logica capovolta, col sangue che fluisce al
cervello e la vista più corta, magari, ma d’improvviso abbagliata
di nuove coordinate, impazzite ed assurde come il dio che
c’accompagna sotto un’auto mentre attraversiamo la strada, o
illuminate, come lo stesso dio che dona quel cuore rotolato
sull'asfalto ad un bimbo inchiodato in corsia d’ospedale.
Dio
è cattivo, pensi, ma se non sai cosa è Dio
e cosa la cattiveria
tutte le
chiacchiere rimarranno lettera morta.
Ci vorranno mille domeniche
ancora
affinché quel sottile, invisibile capovolgimento di logica,
cali delicatamente,
come pulviscolo impalpabile
su cuori tumultuosi
e
spiriti interroganti.
Ed
allora Dio sorriderà dalla prima fila, in un'aula chiassosa, facendo
cenno di fare silenzio che non riesce a capire bene le parole di don
Fabio...
Nessun commento:
Posta un commento
Sottolineature