Io abituato allo
sberleffo celato, alla linguaccia irriverente, allo stupore per una bellezza
improvvisa, al cenno di disgusto non trattenuto.
Come faremo, senza
protezione dagli altrui occhi, a
riacquisire quei sani automatismi di apparente signorilità, andati
irrimediabilmente persi in questi mesi di volti mascherati?
Come faremo a trattenere
di nuovo le faccette spontanee di sana irrisione, di colpevole rimbrotto, di
ardita concupiscenza?
Qualcuno ha parlato di sorrisi "sterminati", ma quanti invece NE sono stati ugualmente elargiti, anzi di più? Tra noi e noi, ma con piena complicità mimica, soltanto nascosti agli altri: mascherina come sipario di teatro, luci soffuse e noi dietro in perenne prova, a nascondere dinieghi e disapprovazioni, manipolando consensi e falsa accondiscendenza.
Per ottenere tutto questo ora dovremo tornare alle antiche Maschere?
Io non me la tolgo.
Comincio a tenerci alla mia ostentata privacy...