sabato 13 novembre 2021

FINCH

 


L’ultima fatica di Tom Hanks ci riporta a tante sue prove da solista. Qui progetta un androide che, animato in capture motion, pian piano ruba scena ed emozione. “E’ la memoria e l’esperienza che rendono l’uomo diverso da una macchina”. La memoria emotiva, sottolinea Tom, quella che va oltre il numero di viti e cavi che sostengono un ponte,  quella che ti fa rivivere l’ebbrezza di una vibrazione di cavo sospeso, una volta che ci sei sopra. Quella è l’esperienza. L’esperienza umana.
Finch sembra l’unico sopravvissuto ad un cataclisma apocalittico, con lui un cagnolino, Goodyear, che è tutta la sua vita; ed ora, comprendendo che a causa della malattia terminale causata dalle radiazioni nocive del sole, non potrà più prendersi cura di lui, ha messo a punto, da provetto ingegnere, un androide, addestrandolo al compito.
Un road movie post apocalittico che diventa uno splendido, anomalo, rapporto a tre: uomo, macchina, animale, dove si intrecceranno esigenze, intransigenze, emozioni e sentimenti.


Ci allontaniamo dai soliti cliché dove le presenze negative vengono, stavolta, solo presagite, per concentrarci su questa sorta di rapporto tra uomo e macchina a vantaggio dell’animale. Miguel Sapochnik in regia si muove sapientemente, dosando azione e sorpresa tenendoci sempre sul filo dell’attenzione.

Jeff, l’androide imbottito di informazioni e di leggi robotiche in funzione dell’unico compito per cui è stato concepito, finirà per acquisire una sensibilità superiore, ancora sconosciuta - purtroppo - a gran parte degli esseri umani reali.

Caleb Landry Jones
lo anima in motion capture rendendolo deliziosamente umano, specialmente nei movimenti delle mani, e nel riproporre  sorpresa, imbarazzo, gioia. Diventa presto coprotagonista indiscusso, dopo i primi, scomposti, vagiti meccanici.
E Tom Hanks si muove a suo agio come sempre, sembra quasi prediligere il One man show, un perenne Cast away dove mettere a frutto tenacia e costanza, semplicemente canticchiando nel vuoto cosmico.

I paesaggi sono terribilmente reali, lontani dal clangore degli ultimi Mad Max,  comunicano desolazione e nostalgia palpabili, rendono la sopravvivenza una questione etica, senza che lo spettacolarizzazione prenda mai il sopravvento.

In una delle ultime scene, sotto l’ombrellone, un Tom Hanks particolarmente in tiro, si offre ad un duetto con Jeff dal delicato effetto distopico: insegnare al cane a fidarsi di una macchina, perché quella macchina, semplicemente, sta diventando un qualcosa di più. L’uomo è in perenne contraddizione, verso di sé e verso il mondo, ma stavolta Tom sembra lasciare Goodyear in mani meccaniche decisamente più sagge.



giovedì 11 novembre 2021

E.I.T.R.D DA UN'INIZIATIVA DI DANIELE VERZETTI

Continuano a morire donne. Ogni giorno. Uccise dal padrone del mondo. Il maschio. 

Leggevo l'elenco da Mariella, e puoi rimanere solo senza parole.

E ora è un maschio che scrive, un uomo.
In teoria dovrei entrare meglio di una donna nella psiche distorta di chi uccide ciò che gli viene, o crede gli venga,  sottratto.

Dovrei magari capire come si arriva a questo, quale educazione recepiamo a tal punto da poter uccidere, quali segnali ci vengono lanciati lungo la nostra formazione di stampo maschile, quali esempi ci fanno male, cosa non riusciamo a comprendere, che tipo di amore ci viene inculcato, o che tipo di amore malato riusciamo a percepire coi nostri cromosomi.

Ma non ci riesco davvero. Sono basito come le nostre donne che muoiono. Non li sento miei affini questi assassini, neanche per un lontano istinto. 

Non li sento neanche esseri umani. 

martedì 9 novembre 2021

IO NON SONO NUVOLA

La ripropongo dopo anni, perché la poesia rimane un mio cardine, e le nuvole qualcosa che intrigano davvero. 


Io non sono nuvola

che di vela sofferta

sfiora il ricamo,

non sono panno steso

a racimolare vento umido,

non sono fune di seggiovia

inghiottita da nebbia vorace,

non sono l'ora trascorsa

in gocciolante attesa di te.


Non sono pedone impazzito,

pallido avorio,

sulla scacchiera dei tuoi

sogni rigurgitati.


Sono fastidiosa presenza

petulante folletto,

rocambolesco paradosso di felicità

sfuggito all'inventario

della tua esistenza.

sabato 6 novembre 2021

META

 


E così Facebook cambierebbe nome, intenti, modo di porsi e di "intrufolarsi".
  
Quanto ci influenza questo social?
Quanto ci "serve"?
Quanto noi serviamo a lui?

Tutte domande dal tempo che trovano.
La nostra vita scorre comunque, la nostra privacy è alle mercé di ogni aggancio mediatico e social qualsiasi sia il dato sensibile che comunichiamo (ma poi cosa c'è rimasto di davvero insensibile?), basta dare l'ok ad un cookie qualsiasi (cosa che succede nove volte su dieci).

Io mi preoccuperei di altre privacy.
Quelle che concediamo a persone insospettabili, o che comunque hanno carpito la nostra buona fede. Mi preoccuperei di cosa produce il nostro pensiero, delle nostre aspirazioni nutrite ad aspettative a salve o dei nostri sorrisi che cadono spesso nel vuoto.

Anche se in realtà non si tratta di privacy quando concediamo qualcosa.  

La vera privacy è tanta roba che teniamo ostinatamente dentro senza farla scorgere ad alcuno.
A volte così nascosta che diventa sconosciuta anche a noi.

 

giovedì 4 novembre 2021

IL NUOVO DISCO DEI COLDPLAY

Ho voluto attendere appositamente i primi riecheggi, le seconde impressioni. I Coldplay continuano a tirar fuori dischi incredibili. 

Questo Music of the Spheres fa più degli altri l'occhiolino al mercato ma poi riabbraccia i puristi con sonorità pazzesche, che richiamano anche tempi d'oro di un progressive immarcescibile.

Da notare l'uscita in quasi contemporanea dell'ultima creazione firmata Premiata Forneria Marconi, altro tuffo nel passato, rivestito di una brillante freschezza.

Ma torniamo ai Coldplay, come traccia nel blog piazzo dieci minuti di  incanto sonoro. Nulla di hit, niente che possa affascinare le radioline commerciali. Semplice Coldplay, che ti afferra da dentro e non ti molla. Un crescendo di sensazioni che trascinano per mondi lontani.

Concetti diversi, ascolti necessari, oserei dire. 





martedì 2 novembre 2021

L'ARMADIO


 

L'armadio troneggiava nello studio, stavo cercando di capire come occuparne gli spazi in maniera razionale ed utile ad accantonare buona parte del mio accumulare compulsivo, aprivo e chiudevo gli sportelli senza capacitarmi del cosa sbagliavo nel suddividere e infilare dentro. 

Ad un certo punto un battente non voleva più chiudersi, forse sentiva il peso della responsabilità, il dover celare suo malgrado, forse voleva solo attirare attenzione, visto che comunque, il protagonista della scena ero decisamente io e lei, tutto sommato,
era solo l'anta gonista.

domenica 31 ottobre 2021

TUSCIA ED ETRURIA


Montemerano


Tre giorni spensierati tra Toscana meridionale e Lazio del nord, in curioso e simbiotico connubio tra borghi pazzeschi, specchi d'acqua meravigliosi (tra laghi e terme) e paesaggi feriali che solo la pensione ti permette di godere. 


Tuscania

Sorano

Lago di Bolsena

Sovana

Pitigliano

Manciano

Gradoli

Marta

Tuscania

Tuscania