martedì 8 dicembre 2020

IMMACOLATA CONCEZIONE


Intanto lungi da me voler fare il pierino della situazione.. oggi è l'Immacolata Concezione, festa che leggendo e sentendo in giro, ancora per tanti, troppi, rappresenta  il "concepimento di Gesù da vergine"

In realtà "concezione" sta per "concetto", non per concepimento, e "immacolata" rappresenta l'assenza di Peccato Originale.

Purtroppo lo sfornare dogmi a ripetizione, ha incrementato nei secoli  malintesi e false convinzioni..

E questa dell'immacolata, ammetto, ha fregato anche me per molto tempo, certo sono un cristiano anomalo, molto critico, specie con la Chiesa, ma quando si può, mi piace fare chiarezza. 

Buon 8 dicembre intanto, tra alberi e presepi... ;)

 

sabato 5 dicembre 2020

L'IMPOZZIBILE DOTTOR PEZZ

 


Nicola Pezzoli è una delle ultime anime sensibili. 

Lo seguo da anni sul blog, dove si esprime col suo alter ego Zio Scriba e poi con i suoi romanzi, anche se iniziai a leggerlo dal suo secondo:  Quattro soli a motore, e non l'ho più mollato; romanzi di formazione dove la formazione la danno solo un minuto prima di scendere in campo o di sfogliare la pagina; un autore caustico e tagliente, ironico e bastardo, irriverente e commovente. 

E questa è una rece sfacciatamente promozionale perché io sono più indipendente della Costa d'Avorio e se faccio pubblicità è perché uno scritto mi esalta. Punto.

I suoi romanzi di crescita ed evoluzione personale, dal cuore magico e tenero, si alternano con raccolte di autentiche staffilate alla società becera che ci divora e ci risputa anime fasullamente (di)vaganti.

In quest’ultimo L’impozzibile dottor Pezz (acquistabile esclusivamente sulla piattaforma Amazon, cartaceo o versione ebook), troviamo una sequela diabolica di eccessi messi alla berlina, come solo il nostro Nicola riesce a fare.

“Un sindaco cicciottello era venuto a mancare.

Nel senso che insomma avete capito.”

Perché ho voluto sottolineare questo incipit? Perché è dai dettagli che si presagisce il genio, che si esalta lo scrittore  che connubia con il lettore, che ci fa sesso con il lettore. 

Nel suo prosare c’è l’invito a cena di Nicola, lo spalancarti il suo modus operandi, il prenderti per mano ma anche un po' per il culo.

Poi la malinconia intrisa di sarcasmo feroce, l'intelligenza acuta, superiore, la visionarietà assoluta, uno stare avanti quello strato di lava che ci ingloba e ci ingarbuglia mente e movimenti, mentre Nicola, un passo oltre, funamboleggia con le parole e i concetti servendoci le nostre ridicolaggini su pagine meravigliose.

Un diario minimo di altri tempi, i nostri: folli e grotteschi fino all'assurdo, un assurdo che fin troppo spesso diventa implacabile realtà. Nicola sembra inventare, creare dal nulla, ma non fa altro che mettere a fuoco la parodia continua delle nostre frenetiche esistenze, sberlina malesseri ed eccessi, ce li rende saturamente comici, ma tra le righe, vuole metterci sull'attenti, vuole salvarci (?!). 

Nel senso che, insomma, spero avete capito.

Specie dopo aver letto.

E intanto non capisco cosa aspettano ad insignirlo 

di un Nobel alla Letteratura Sbarbina.


domenica 29 novembre 2020

POST..UMO


Un postumo,
 ha il suo senso se non venisse pubblicato, ma già il solo immaginarlo letto successivamente, lo depaupera di determinate peculiarità fondamentali. Di più: scritto ora in funzione di un dopo sfida leggi ormai verificate. 

Andrebbe scritto prima - ma senza averne coscienza - e ovviamente letto, dopo.

Dovrei posteggiarlo per i posteri.

Quindi, scritto ora “in funzione di”, e letto - forse - , da voi, subito dopo ma “prima che”, infrange almeno un paio di  assiomi (e sicuramente un postulato) in una botta sola.

Vero che trattasi di gioco di parole, ma quanto hanno ancora voglia di giocare, le parole?

Le parole che non troviamo giocano a  nascondino, ma le altre?

Quelle scritte su post-it irrimediabilmente persi, che si presentano alla rinfusa senza neanche aspettare la riga di competenza e pretendono la prima fila, o come capoverso e pure la maiuscola?! 

Poi magari un giorno ti metti lì, apri word e niente, foglio bianco, sciopero di parole, anche paroline, neanche le interpunzioni si presentano.. come se avesse aperto un  Word di nuova generazione al piano di sopra e tutti i vocaboli del mondo accorressero in per di lì.. ma non mi scoraggio: abbozzo, programmo, postumeggio.

Poi si scriverà, intanto rubo il titolo, chiedendo il permesso ad un amico carissimo, e butto giù qualche parola colta da depositi in disuso.

Ma devo sbrigarmi a pubblicare, altrimenti il post(umo) presunto potrebbe precorrere i tempi, io divenire troppo presto passato, e lui diventare un postumo doc, con tutti i crismi che io voglio invece anticipare, rendendolo un abbozzo di futuro illogico e solo incubato.

Dove l’incubo è un sogno molesto ma anche un’incubatrice di progetti malsani e postmoderni.

Postfazione: siate comprensivi. Sempre che stiate già leggendo.

sabato 28 novembre 2020

PALM SPRINGS - VIVI COME SE NON CI FOSSE (SOLO) UN DOMANI

 


Potevano essercene già abbastanza di film con i loop inchiodanti in una giornata ripetuta all’infinito, spesso banali e noiosetti, ma siccome a me piacciono un sacco, mi sono beccato pure questo.

E ho fatto bene.

Perché il loop che ti blocca in un arco temporale estremizzato all’infinito ti può rendere cinico, sadico, saggio, rancoroso, violento, pazzo ma, a lungo andare, anche rassegnato, conscio, arricchito addirittura, estremamente pratico.

Dopo il Ramis di Ricomincio da capo avevo fatto "ohhh!" Solo con The edge of tomorrow, con Cruise e la Blunt scatenati. Stavolta si ride scorrettamente e filosoficamente di una situazione che vedrebbe la maggior parte di noi andare in paranoia dopo appena un paio d’ore..   

Se poi nella reiterazione in questione, ci ficchiamo dentro altri personaggi, le variabili aumentano esponenzialmente, lasciando libero sfogo all’inventiva, al thriller, all’immancabile storia d’amore, alla comicità surreale, e anche a quella dose di piccante creativo  e godibile, che la nostra scuola vanzinesca, purtroppo, non sa neanche dove sta di casa.

Sicuramente la chiave di volta del film è aggiungere al loop più di un protagonista, permettendo sviluppi gustosamente eccentrici. E condire il tutto con una insospettata pennellata di filosofia, bignamesca finché si vuole, ma ben calibrata.


Ed ecco sfornata una giornata in replay, ma paradossalmente imprevedibile, con le nostre tre variabili a riviversi addosso le 24 ore di sempre infarcendole di continue novità, ed un conto è che si sia da soli contro il mondo che si ripete, un altro è che ti tengano compagnia altri due che hai tirato dentro a forza.

Io lo rivedrei. E poi lo rivedrei. E poi lo rivedrei. 

Su Amazon Prime.

domenica 22 novembre 2020

SERVIZIO PUBBLICO


Volevo segnalare una variante sulle ormai famose scarpe della LIDL.

L'altro giorno a RAINEWS24, il giornalista, parlando del fenomeno "assalto al supermercato" per accaparrarsi le scarpe in questione, le ha definite "brutte".

Di sano istinto ho pensato che un TG non dovrebbe fare opinione ma solo notiziare. 

Sia chiaro: è comunque vero che i TG manipolano, già solo inserendo o meno, una notizia.

Ma a mio avviso non dovrebbero commentare, o agire da influencer, anche perché ormai il giornale televisivo è a maggioranza assoluta l'unica fonte di informazione di una vastità di utenza impressionante, che non legge più ne' un giornale ne' un libro, non sa nulla di politica e spesso di come funziona il mondo.

Dovrebbero essere altre, poi, le fonti attendibili per potersi creare un'opinione, con adeguato contraddittorio. 

Detto questo, e parlando da un blog che può e vuole disporre del proprio, personale punto di vista,

posso ribadire senza ombra di dubbio che le scarpe della Lidl fanno davvero cagare, 

ma gli esperti di marketing  del supermercato sono degli autentici geni!!

sabato 21 novembre 2020

SIAMO TRACCIATI

 


Come vi sentite quando, poco dopo aver visionato una macchina fotografica su internet, l'intero scibile della pubblicità audiovisiva mondiale vi si riverserà addosso non appena vi accostate ad ogni apparecchio che vanti un minimo di connessione coi vostri desideri?

Cosa provate quando, solo per essere passati davanti un ristorante del centro, il vostro cell vi chiede come avete mangiato, se i gestori erano cordiali e se il tiramisù servito in loco era davvero così zuccherato come giudicato da altri 161 utenti?

Basta lasciare il cell a casa. Direte voi. 

Ma mille telecamere di sorveglianza ci stanno comunque filmando, rimane l'ora della nostra firma in ufficio, accendo la tv e il canale mi dice: "continua a guardare questo".

L'auto esorta a fare benzina. 

La Regione scrive per ricordarti il vaccino antinfluenzale e il bollo che scade. 

I frigoriferi new generation lampeggiano che il latte sta finendo e da due settimane non stai comprando il succo di clementine.

Siamo tracciati e tracciabili. E in fondo ci piace.

Quasi una coccola rassicurante.

Ma ci traccia anche la nostra coscienza davanti lo specchio.

E quella ci piace un po' meno.  

mercoledì 18 novembre 2020

ELOGIO DEL RICICLO

 


La riflessione mi è sorta spontanea l'altro giorno quando, in centro a Roma a ritirare lenti da vista per mia moglie, ci siamo imbattuti, a Via della Croce,  in un'enoteca divenuta, giocoforza, una rivendita di mascherine (roba che solo a febbraio giravo con la carta forno addobbata con gli elastichetti gialli..)

E pensavo quando, appena un anno fa, vedendo i non radi giapponesi, aggirarsi tra i monumenti e in metro, con la classica mascherina chirurgica, mi veniva spontaneo un sorriso sottotitolato: "Ma anvedi questi..".

Ed ora eccoci qua. A non stupirci più. 

In piena psicosi da pulizia/nontavvicinà/stammelontano/haifattoertampone?


A breve mi aspetto lo store del gel igienizzante.

L'atelier del guanto monouso.

Balconi prefabbricati per permettere canti nei lockdown anche ad appartamenti con sole finestre.

Speciali lingotti da 10 kg di lievito quotati in borsa della spesa.

Intere linee di abbigliamento fashion dressing riconvertiti esclusivamente a pigiamini e tute da divano e Netflix.

Palestre online per baci e abbracci a distanza.

Spray tascabili per sanificare ogni cosa che pensiamo anche solo di poter/dover toccare.

...e intanto vi scrivo da tastiera all'ozono negativa, dotata di anticorpi con autotest molecolare immunizzante.