sabato 12 novembre 2022

SUORE DI UN DIO MINORE


Mi ha ispirato questo post di Sinforosa 

Si sta davvero evolvendo la Chiesa nei confronti della donna? 

A questo interrogativo molti tendono a deviare sul quanto sia fondamentale la donna in ogni ruolo della società, basterebbe sottolineare il ruolo di madre e generatrice di vita.

Ma intanto si combatte da una vita nel mondo intero per svincolare la donna dal cappio del maschilismo imperante.
Non è un caso che proprio da noi si sia festeggiata, solo ora, la prima Presidente del Consiglio donna, a testimonianza che i costumi, i pregiudizi, le discriminazioni ci mettono davvero tempo a farsi strada.

Paradossalmente però, proprio la Chiesa che dovrebbe garantire per prima questa visione libertaria, conserva indomita, invece, costanti disequilibri.

Se siamo tutti figli di Dio è assurdo che proprio la Chiesa perpetui questa disparità di genere. Dov'è l'uguaglianza?
Possibile rimanere indissolubilmente legati a un Dio con la barba, a Gesù figlio, ai dodici apostoli tutti maschietti, alla donna che proviene giusto da un costola di uomo? Un derivato insomma, un accessorio?

Spesso si tiene a precisare che lentamente si sta crescendo. Alcuni posti chiave nel Vaticano non sono più a solo appannaggio di personale maschile: è una donna la Segretaria del Sinodo, è una donna la Direttrice dei Musei Vaticani, eludendo comunque l'altro - e più importante - genere evoluzionale nella Chiesa, non quello riguardante ruoli laici, ma quello fondamentale, sul quale si basa la comunità dei credenti e tutta la struttura della religione cristiana, quel magma vitale e necessario: il suo corpo vivente, il suo cuore pulsante, vale a dire il Ministero ecclesiale: preti e suore (e suore più del doppio dei preti!).

E' in questo campo che persiste il blocco granitico, l'ostracismo oltranzista.

Le suore neanche al diaconato possono accedere.
Probabilmente vengono indottrinate e  catechizzate in maniera così potente fino ad accettare come inevitabilmente "sacrosanta" questa differenzazione di ruoli, compiti e servizi.

Un'accettazione passiva di gerarchie patriarcali che si perdono nella notte dei tempi e fanno sì che, per le suore, rimanga notte fonda ancora oggi. 

Ricordo ancora un intervento di Papa Francesco che, in risposta a chi poneva il problema sulla mancata valorizzazione del ruolo della donna nella Chiesa, chiamava in causa Maria "La Chiesa è donna e madre" (21 maggo 2018)

Non rimane che sorridere. Amaro.

Lascio in calce anche questo interessantissimo articolo, per chi volesse approfondire.. 

Perche le suore non possono celebrare la Messa



70 commenti:

  1. “Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre perché siamo una sola cosa” e poi dice anche ai suoi discepoli che fino ad ora lo hanno veduto e lo sconoscono. Qui entra anche la richiesta di Filippo: “Signore mostraci il Padre e ci basta. Non abbiamo più bisogno di altro. Conosciamo te, vediamo il Padre: abbiamo tutto”. E Gesù spiega meglio: “Il Padre non è visibile se non attraverso colui nel quale si è manifestato. Perciò dice: “Da tanto tempo io sono con voi e tu Filippo non mi hai conosciuto, non hai capito che chi vede me vede il Padre?”.

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    1. Padre, Figlio.. è tutto qua.. il resto accessorio.. si era capito.. ma parliamo di secoli fa. Secoli.

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  2. Questo è un punto importante per la Chiesa che dai Vangeli e dalla vita di Cristo ha scelto un'organizzazione variegata.
    La vocazione della donna si realizza attraverso le figure della suora e della monaca.
    La vocazione dell'uomo si concretizza nelle figure di prete e frate.

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    1. Suora monaca prete frate sono nomi. La vocazione impedirebbe taluni compiti rispetto ad altri? Sono curioso..

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  3. ''Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli''.

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    1. Tu sei Pietro, e siamo d'accordo, così come letteralmente impossibile che all'epoca scendesse giù dal Cielo una Figlia di Gesù. Spero che almeno in questo converrai.

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  4. La Chiesa non una struttura politica come il Governo. La Chiesa è la strada del ritorno al Padre attraverso l'amore verso Cristo.

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  5. La Chiesa nasce in base alla volontà di Cristo che viene trasmessa dai Vangeli.

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  6. Il maschilismo è un errore dell'uomo che cerca continuamente di schiavizzare la donna per soddisfare il suo piacere.

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  7. Nella Chiesa c'è una variegata struttura che facilita la vocazione dell'uomo e della donna.
    Nella Chiesa non c'è la schiavizzazione del prete verso la suora per soddisfare un suo piacere di potenza.

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  8. Dato che Cristo è in Dio non può sbagliare è un errore criticare una struttura delle vocazioni.
    Non mi risulta l'esistenza di suore organizzate per protestare l'impossibilità dell'accesso al sacerdozio. Tu, in buona fede, disubbidisci a Cristo-Dio.
    Fai lo stesso errore (peccato) di Eva e Adamo, cioè la disobbedienza verso Dio da parte dell'uomo, che vorrebbe decidere da solo che cosa sia bene e che cosa sia male.

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    1. Io critico una struttura squilibrata. Le case si costruivani col fango e la paglia perché non esisteva il cemento armato. Continuare col fango e la paglia perché all'inizio si faceva così è uno squilibrio. Come quelli che quando gli chiedi s potrebbe scendere in terra un altro Figlio di Dio, ti dicono testuale: "No perché non sta scritto da nessuna parte" Hanno un Dio onnipotente che deve avvertirli prima di poter fare qualcosa.. ahah

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    2. Dobbiamo dire che la Chiesa sbaglia perché è amministrata dagli uomini. Questo Cristo lo sa e per questo dice che la proteggerà dagli inferi. Ma non è sbagliata la struttura, io direi che è possibile che la Chiesa non abbia compreso bene il significato dei Vangeli. I Vangeli sono per sempre, passato, presente e futuro, mentre il vecchio testamento parlava agli uomini di quel tempo. Franco, se Dio avesse mandato la donna l'avrebbe fecondata un uomo. Maria ha partorito un Figlio senza nessun amplesso.

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    3. Cioè Maria non poteva partorire una femmina?

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  9. Buongiorno ragazzi. Io penso che la Chiesa, a livello globale, debba finalmente ammodernarsi e guardarsi attorno con dovizia di particolari non solo per non perdere stima in se stessa e quei treni che vanno assolutamente presi e colti perchè basilari motivi di confronto dialettico e culturale, ma anche per le innumerevoli opportunità di crescita interiore e confronto metodico ad ampio raggio e "polivalente" che provengono dalle riflessioni dei fedeli, dalle Istituzioni, dai contesti europei, dai media, dalla società laica e da ogni ambiente culturalmente impegnato della nostra variegata società. Tutti argomenti che non possono per niente essere trascurati o sminuiti. Oggi la vita va avanti a prescindere dalle volontà individuali e chi non ne sta al passo perde ogni contatto con essa. Chiesa, Istituzioni e Società sono in crisi profonda di valori, di progetti e di contenuti. Devono parlarsi di più per comprendersi di più e aiutarsi di più. Oggi non si può restare nè sordi nè indifferenti di fronte ad una quotidianità che macina tutto e tutti con sorprendente avidità e dove il male sembra avere avuto la meglio sul bene. Oggi più che mai il dialogo è cura e medicina. Troppa gente non si comprende o rifiuta il confronto civile e garbato. La gente non discute, ricorre ai telefonini. C'è troppo egoismo e materialismo in giro e la Chiesa e la Politica non possono non rimanere impassibili di fronte a tutto questo. La Chiesa per agire, se vuole rimanere competitiva e attrarre fedeli e sprigionare vocazioni, deve abbandonare di corsa alcuni dogmi del passato. Deve tuffarsi nel moderno, non snaturarsi. La donna offre spunti di riflessione troppo importanti per non essere finalmente e a dovere contestualizzati. Anche il mondo del calcio (e dello sport in genere) se ne è reso conto e s'è aperto a queste riflessioni. Oggi abbiamo una donna Premier. Oggi la donna che arbitra le partite maschili del massimo campionato di calcio a livello nazionale è una conquista che sapora di cultura, di progresso ideologico e culturale, dunque di ristoro. Oggi la scienza è anche donna. La Chiesa a mio avviso non può non tenere conto di tutto questo e limitarsi a pensare solo alla famiglia e al recupero di quei substrati trainanti in un momento in cui la famiglia va a poco a poco disgregandosi anch'essa perchè compenetrata in una società in crisi priva di quei valori e di quei sentimenti che dovrebbero rafforzarne le basi. Oggi la Chiesa deve aprirsi con umiltà e spirito di dedizione verso tutti i fedeli, discutere, guardare al progresso ideologico, sociologico e culturale, compenetrarsi maggiormente nel tessuto politico nazionale e internazionale del momento, decidere cosa fare di se stessa e delle propria missione tra di noi a vantaggio del Verbo di nostro Signore. Educare non può essere solo un compito della Scuola, della Cultura in genere, delle famiglie. Perchè a loro volta in famiglia regna la confusione dei ruoli e ci si interroga sul da farsi, sulle peculiarità profonde d'un dialogo inesistente tra i vari componenti d'essa che non si riconoscono autorità e identità e non riescono a rapportarsi nell'interesse dei figli. E i figli quello che non trovano in casa se lo vanno a cercare fuori con tutte le conseguenze che sappiamo. Tutto questo genera scompiglio. La donna ha bisogno di rafforzare il proprio ruolo ovunque, non solo in politica e nello sport ma anche nella Chiesa. Così come la Chiesa dovrebbe concedere il matrimonio ai parroci e alle suore concedendo loro di sposarsi e alle suore di dare Messa. Non averlo fatto finora è stato anch'esso atteggiamento incomprensibile, deleterio e foriero di scandali a più livelli.

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    1. Standing ovatin.. ma a parte gli scherzo, ottima analisi. Purtroppo sembra che Chiesa fedeli debbano rispettare pedissequamente il Vecchio Testamento, anzi che si siano superati gli originali Adamo ed Eva, senza dimenticare mai, però, che Eva è giusto una costola del primo. Manco una vertebra. ;)

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  10. Franco, ho letto il tuo post, io penso di aver già espresso il mio pensiero nel rispondere a te e ad altri in riferimento al mio post di qualche giorno fa, dopodiché probabilmente "parliamo lingue diverse", ma va bene così; è giusto che la Parola del Signore metta a ferro e fuoco gli animi, perché qui si sta parlando di mettere sulla bocca di Gesù parole che non ha mai proferito.
    La chiesa, siamo noi, tutti siamo "popolo sacerdotale".
    Un saluto bello
    sinforosa

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    1. Io vorrei solo che non esistano "lingue diverse", siamo tutti "popolo sacerdotale", perfetto. Ma è palese che nei tutti c'è qualcuno meno tutti di altri, da qui la diversità che vorrei fosse abolita. E non si tratta solo di interpretare o meno le parole di Gesù. Nessuno immagina rivoluzioni copernicane. Evidentemente è ancora troppo, malinconicamente, presto.

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  11. Io penso che la chiesa fa una sceneggiatura dei suoi propri testi, che furono scritti in una epoca in cui le cose erano sul quel punto. La Messa la fa un uomo, rappressenta Gesù, l'ultima cena. A volte le letture del Vangelio le fa una donna, è una lettura...

    In passato, nelle opere di teatro, le persone di razza nera erano interpretati da bianchi con la faccia tinta di nero. Non è meglio che siano interpretati per veri neri?
    Sarebbe bello che, solo per tenere una uguaglianza nel paloscenico, Dante fosse accompagnato dal poeta Virgilio, interpretato da una donna? Forse a modo esperimentale sarebbe una buona idea ma...

    In ogni caso, tutto si potrebbe dare, io non lo considererei una cosa bruttissima.
    podi-.

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    1. Come scrivevo sopra probabilmente è presto per tanti che non scorgono la minima disparità. Io ricordo nitido il brusio di Piazza San Pietro all'elezione del primo Papa non italiano. Evidentemente c'è un tempo per tutto. E oggi, per altre cose, l'alba è ancora lontana.

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  12. Hai alzato una gran bella discussione con questo post.
    Una cosa ad esempio che mi sono sempre chiesta è questa.
    I preti sono pochi, perché non fare dire la messa alle suore?
    Che problema ci sarebbe?

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    1. Voleva essere leggermente polemico.. anche considerando che sono già molte donne a dare per scontato ed acquisito questo stus quo. Quasi si dovesse venire meno al volere divino cambiando qualche regola.. le vocazioni vanno scemando.. ormai le parrocchie italiane fanno ricorso sistematico a sacerdoti spesso extraeuropei.. quando arriverà autentica necessità.. vedrai che si ricorderanno che donna e uomo, identici sono.

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  13. Condivido ogni tuo scritto.
    Molte persone hanno più bisogno della chiesa ( in genere dopo una certa età) che di Dio.
    Dio è ovunque.

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    1. Io vorrei solo che alcuni atteggiamenti siano coerenti. Parlare di una "Chiesa donna" attribuendo importanza capitale a Maria per evitare la problematica del sottodimensionamento della donna nella Chiesa, è semplicemente ipocrita. Oltre che ingiusto.

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    2. Alla Donna non serve TRAnSUstanzaARE il pane e il vino in carne e sangue del Figlio.
      La Donna lo REALizza visibilmente!
      Criticare il divieto della transustanziazione del pane e del vino in carne e sangue del Figlio è come criticare l'impossibilità di concepire e partorire un figlio.

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    3. Concretamente chi ha impastato il pane e preparato la tavola dell' ultima cena?
      L' uomo ha solo bevuto il vino? Chi ha pigiato il vino? Perché non c' era nessuna donna? Perché alle messe danno solo il corpo di cristo e non il sangue? Angelo rispondi.

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    4. Il "fate questo in memoria di me" è sfuggito in tre Vangeli su quattro..un po' distratti a tavola..pensa se c'erano pure donne...

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  14. Solo il maschilismo può spiegare il fatto che non si cancelli questo assurdo divieto.

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    1. E' una Chiesa legata alla storia di duemila anni fa. Se non si accetta questo dato di fatto, difficile smuovere animi, coscienze, intelligenze. Te la immagini una Figlia di Dio scesa sulla terra? Inconcepibile, allora. E purtroppo anche oggi.

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    2. Duemila anni fa. Vero.
      Infatti, oggi il mondo ha cancellato perché inadeguati questi Comandamenti:

      Onora il padre e la madre
      Non uccidere
      Non rubare
      Non fare falsa testimonianza
      Non desiderare la moglie del tuo prossimo
      Non commettere adulterio.

      Ecco cosa dice l'uomo d'oggi.
      Permetti alla donna di diventare prete e tutto sarà risolto.

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    3. Dai Gus! I dieci comandamenti sono il frutto di un'etica matura e comune anche senza lo stimolo di uno spunto religioso..permettere parità tra uomo e donna rientra in quello spirito ..non è difficile..

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    4. Non desiderare la donna del tuo prossimo e non commettere adulterio sono il frutto dell'etica che schiaccia la morale. In Danimarca e Svezia la religione luterana consente alla donna di arrivare all'episcopato. Eppure, Martin Lutero afferma una bestialità: Dio ha già deciso chi si salva. Si chiama teoria della predeterminazione. Questa è l'etica matura.?

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    5. Qui da noi (noi cristiani), ad esempio, Dio avrebbe già deciso che non manderà più nessuno sulla terra. Tutti toppano, di più, tutti TOPPIAMO, importante è capire di non avere la verità in tasca e muoverci secondo logica, una logica sana, obiettiva.

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    6. https://www.pbpayne.com/wp-content/uploads/2018/12/La-Bibbia-insegna-uguaglianza-di-uomo-e-donna.pdf Ecco un bel testo da far leggere nelle alte sfere..

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  15. Condivido anche lo scritto di Daniele.

    E Franco è simpaticissimo.

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    1. Condividi cosa?
      Tu sai rispondermi sul perché il Corpo di Cristo lo può mangiare anche una Donna ma non tran su stanza n dolo?

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    2. Il corpo di Cristo è condiviso. Ci mancherebbe Le suore lo preparano, il vino non so, poi ricamano, rammendano tovaglie e tovagliette, tende, puliscono, stirano lavano i vestiti dei preti e tutto gratis. E meno male che per mutande è calzini ci sono le lavatrici.
      Loro sono davvero devote a Dio.
      Questo sarà un inverno gelido a lume di candela.

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  16. Mah, fosse solo questo... La chiesa cattolica ormai è fuori dal tempo in tutto, pensa di modernizzarsi nelle forme (uso dei social, il patetico papa Francesco che definisce Maria "la prima influencer della Storia") e poi porta avanti principii assurdi come il celibato ecclesiastico, la negazione dell'aborto, il mancato riconoscimento dell'omosessualità e chi più ne ha più ne metta.
    La chiesa cattolica sta semplicemente morendo, e in fondo non sarebbe neppure un gran male se non mi cogliesse la paura che i credenti, anziché affrontare serenamente l'idea che è abbastanza improbabile che esista un dio e ancor più improbabile che qualcuno sia suo depositario sulla terra, vengano invece sedotti da nuovi culti più estremistici, più duri, più intransigenti. Quello che sta accadendo negli USA in stati come il Texas è preoccupante...

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    1. Non voglio essere così radicale ma certo vorrei una Chiesa inserita e protagonista, che offra esempi tangibili.

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  17. Troppo maschilismo in questa società, figuriamoci nelle religioni.

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    1. Per le donne sono tabù ancora tanti posti di comando. La Chiesa dovrebbe offrire esempio, gratitudine, amore, complicità. Soprattutto esempio.

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  18. E' una eredità che ci portiamo dietro, e difficilmente ci sarà un perfetto equilibrio tra uomini e donne. Forse, escludendo i contesti religiosi nel mondo, qualcosa di simile a una parità di diritti si intravede concretamente all'orizzonte.
    Comunque Eva non è stata generata da una costola di Adamo ma dal suo fianco, il termine ebraico originale si presta a entrambe le traduzioni, e le traduzioni le fa l'essere umano, con approvazione della Chiesa. Considerando Eva un "fianco" di Adamo, le si conferisce un ruolo paritario e non sottoposto.

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    1. Perfetto..come si evince dal link postato qui sopra per Gus. Poi la Storia e l'epoca se la sono rigirata un po' come volevano.

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    2. "Tuttavia, nella Bibbia
      il termine ʿēzer non suggerisce mai che il termine “aiuto” significhi “servo”, anzi, è quasi sempre usato per descrivere Dio come soccorritore, forza o
      potenza del suo popolo2
      . Il dizionario biblico ebraico più autorevole elenca come significati biblici per il termine ʿēzer “aiuto, assistenza, potenza e
      forza,” ma non “aiutante”
      3
      . In tre occasioni ʿēzer descrive un protettore militare4
      . Niente nel contesto di alcuno di questi passi permette di arrivare
      alla conclusione che, come ʿēzer, Dio o la donna siano subordinati all’uomo"
      dal link citato sopra

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  19. Perché la Chiesa "dovrebbe garantire questa visione libertaria" ? Il Vaticano è una monarchia assoluta dove le donne non possono avere nessuna influenza (i preti cattolici non si sposano 😉). La società sta mutando piuttosto velocemente e la Chiesa ferma sulle sue posizioni perde "consenso". Tempo qualche generazione e della Chiesa rimarranno forse solo i monumenti, ma le religioni non spariranno del tutto perché l'uomo ne ha bisogno. Le nuove divinità ci saranno suggerite dall'Algoritmo.

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    1. Il famoso Dio Algoritmo.. quello che invece di suo Figlio ne manderà solo una sequenza.. ;)

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  20. Tommaso d'Aquino osserva che secondo la Genesi 2,22-23 la donna fu l'ultimo essere creato da Dio e non fu creata dal nulla, come tutte le altre creature, ma fu creata da una costola di Adamo. Infatti, scrive Tommaso, «la donna non doveva essere creata nella prima creazione delle cose.

    Sono soddisfazioni.

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  21. Caro Franco, la strada da percorrere è ancora molto, molto lunga per noi comuni mortali e la chiesa è molto, molto ferma su dei principi che oggi sono difficili da "digerire"! La chiesa ha perso tanto per mille motivi, ed elencarli tutti è difficilissimo. Io penso che bisogna andare al passo con i tempi ed evolversi insieme ad essi, compreso il fatto che le donne devono avere, se lo desiderano le stesse opportunità riservate agli uomini. Allora forse si può parlare di "uguaglianza"!

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    1. C'è questa sorta di cattiva rassegnazione. Lo avverto in tante risposte, tante reazioni.
      "È così da una vita punto".
      Vabbè.. 😔

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  22. La Chiesa è l’emblema del maschilismo quando Gesù è stato si può dire il primo uomo che ha aperto le porte alle donne. Non dimentichiamo che aveva molte discepole anche se la Chiesa non le menziona. L’episodio dell’adultera è la testimonianza di quanto Gesù combattesse per far considerare le donne. La Chiesa è ancora molto indietro. So che Papa Francesco aveva nominato alcune suore diaconi in Sud America , in delle zone dove mancavano sacerdoti. Ma si è fatto molti nemici per questo. Se non sbaglio ne parlarono a Report un po’ di tempo fa.

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    1. A mio avviso il Papa deve poter prendere decisioni scomode, e in cuor suo vorrebbe, poi pensa a Papa Luciani e mantiene un passo misurato.

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  23. Ripetute tracce di diaconato femminile all'epoca. Però vedo persiste nell'ambiente questa idea di disparità. Inculcata da secoli. Una Figlia di Dio terrorizzerebbe..😁

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  24. "Se siamo tutti figli di Dio è assurdo che proprio la Chiesa perpetui questa disparità di genere. Dov'è l'uguaglianza?"

    Queste sono frasi che può dire soltanto un uomo del nostro tempo, perché la parità di genere è un dogma del nostro tempo. Un dogma laico, tuttavia: terreno. E come tutte le cose terrene, passerà. Non è un caso che la parità di genere come la si intende oggi sia lontana anni luce da come la si intendeva anche solo 20 anni fa. È solo la Parola di Dio che non passa.

    Se la Chiesa continua a perdere fedeli non è perché "non si adegua ai nostri tempi" : semmai è proprio perché vi si adegua, scimmiottandoli. Non è perché "a Messa i canti sono gli stessi dell'epoca dei nostri nonni" (magari fossero gli stessi!). È perché, volendo essere qualcosa che non è, la Chiesa perde di vista ciò che invece è senza tempo, cioè Dio.

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    1. In effetti sarebbe potuta rimanere anche l'Inquisizione, qualche strega bruciata sul rogo e magari una Crociata l'anno per sedare gli animi più ribelli. A parte gli scherzi.. che questa Chiesa, opulenta, pigra, svogliata, viziata.. abbia perso di vista gli insegnamenti di Cristo, è evidente a tutti. La parità è qualcosa del nostro tempo, vero, ma anche gli insegnamenti cristiani dovrebbero far parte di un tempo universale, fatto d'amore e generosità, altruismo e benevolenza. Ora se in giro c'è solo disprezzo, odio, violenza, menefreghismo che dovrebbe fare la Chiesa, se non vestirsi ancor più d'amore, e gridarla ancora più forte quella Parola di Dio?

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  25. Il prete continuava a dire "voi donne siete mamme etc." a fine messa sono andata a dirgli "io sono un filosofo!"

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  26. Immagino che in tante suore - conosciute personalmente - quella nota di perversione derivi dalla frustrazione per le loro limitazioni di categoria. Figlie di Cristo, ma come adottate, di sangue diverso. Forse un giorno qualcosa cambierà, ma è tutto molto lento anche nel mondo sociale dove fermenta il progresso, figuriamoci in un'istituzione praticamente immobile come la Chiesa.

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  27. La chiesa resta irrigidita sui suoi principi cosicché si resta indietro, molto indietro. Gesù non faceva distinzioni.

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    1. Se guardiamo Gesù e poi ci volgiamo verso la Chiesa attuale, si rimane basiti. Vero anche che c'è stata una Chiesa ben peggiore: violenta, ottusa e sanguinaria.
      Tempo al tempo, verrebbe da dire..

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    2. Viviamo in una società patriarcale, maschilista, bellicista e, in quanto tale, violenta e prevaricatrice. Sto cominciando a pensare che anche le religioni - ahimè - possano fungere da sovrastruttura giustificativa a quest'esiziale assetto sociale. Esiziale per le donne, ma anche per gli uomini... Grazie del tuo spunto di riflessione.

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    3. Vorrei un mondo di giustizia, paritario, di sorriso e bellezza..lo so che è utopia.. ma dobbiamo cominciare, soprattutto da chi li crea i disequilibri: noi maschietti.

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  28. Caro, Franco la nostra società è improntata al maschilismo dai suoi albori .
    Se in qualche campo le donne possono farsi strada, in altri come la chiesa vengono ancora considerate "angeli del focolare" con tutti gli obblighi e i doveri di questa carica.
    E possiamo già dirci fortunate perché in certi paesi siamo considerate meno delle cacche delle capre.

    Quanto alla chiesa pensa abbia paura di certi nostre doti innate proprio grazie al sesso femminile e che le uniche donne che per loro van bene sono quelle mancate femmine che vestono la toga per nascondere un cuore acido. Non faccio di ogni erba un fascio ma ne ho conosciute.

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    1. A me dispiace solo - come già ribadito in altri commenti - una decisa difesa della situazione, a volte come un'esaltarla, come fosse davvero un punto di acclarata elevazione. Frustrazione anche quella, voglio immaginare..

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    2. Penso proprio di sì.
      Frustrazione per la paura del nuovo e del magari, passare come inferiore

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  29. La società e anche la Chiesa si evolvono. L'evoluzione deve essere un processo naturale, spontaneo, con i suoi tempi. Oggi invece c'è una grande fretta in questo progressismo che spesso si riflette in un politicamente corretto con l'accetta. E che per contrasto, finisce per potenziare ancora di più quel "conservatorismo" che gli si frappone. E dietro le quinte, c'è chi gode, perché ha bisogno che il mondo sia diviso in bianco e nero, che ci siano due fazioni e ultras a sostegno dell'una e dell'altra.
    R.

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    1. Dietro le quinte della Chiesa un ostracismo assurdo, che fa leva sulla presunta Storia del Cristianesimo, legato al Dio con la barba bianca. E purtroppo una visione non solo accettata dalle vecchie leve, ma anche dalle nuove; giovani che non oserebbero mettere in discussione nulla delle gerarchie attuali, figurati il ruolo di una suora..

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