Si era alzato in dormiveglia, con una strana
sensazione, come di soffice moquette sotto i piedi; lunghe foglie di pothos, in corridoio, attorcigliavano il tappeto dopo essersi impadronite delle pareti.
Il salone appariva come un intreccio variopinto, la cucina una serra, con le piante
grasse in terrazza che erano tracimate dai vasi e premevano sul vetro della
finestra, crepandolo.
Le orchidee sul davanzale oscuravano la luce schiacciate sul soffitto.
Era senza fiato, ma non perché tutto quel verde stesse divorando l’ossigeno.
Stava ingoiando casa.
Anemoni spontanei che incartavano sedie e divano, erba a bordo mobilio, e tutto in un tangibile moltiplicarsi.
Urlò alla moglie: “Oddio Liana vieni a vedere ..roba da pazzi!!”
Sull’altro terrazzo la bouganville aveva inglobato tenda e parapetti, oltre si intravedeva la punta del pino che fino a ieri sfiorava a malapena il primo
piano.
E loro erano al quarto.
Cercò la via all’esterno tra i fiori che impazzano,
scavalcando rami di ciclamino e autentici arbusti di geranio, e lo sguardo alla strada gli lascia il cuore in
gola: la via non si scorgeva più, un tappeto rigoglioso di verde, scoordinato,
scomposto, intrecciato, ricopriva auto e via, i giardini praticamente bosco,
gli alberi lungo il marciapiede creavano mura, i palazzi di fronte avevano di
gran lunga superato le fattezze del milanese bosco verticale, erano rettangoli
verdi macchiati di fiori dai colori sgargianti, un arcobaleno di vegetazione
viva, pulsante.. il tentativo di
accendere il televisore, ricoperto di muschio lattiginoso, fallito
miseramente..il cellulare se l’era fagocitato il pothos probabilmente.. suona la
porta.. fa fatica pure ad individuarla nel corridoio giungla.. ne apre un
filo a fatica immaginando il vicino terrorizzato pure lui e invece scorge.. Tarzan: “Buongiorno, cercavo una liana”.
“ Amore, te
cercano..”
È una metafora della vita.
RispondiEliminaDella vita che ti ingoia. Perché no..
EliminaE' un'ipotesi apocalittica: la natura si riappropria degli spazi che gli sono stati sottratti dall'uomo. Ciò confermerebbe che noi, come esseri viventi, siamo delle presenze insignificanti e potremmo anche sparire. E spariremo, prima o poi, come i dinosauri per come stiamo trattando la natura
RispondiEliminaUn ricordo legato in parte anche al lockdown..in pochi mesi i sentieri dei giardini pubblici sparirono inghiottiti dal verde finalmente libero e autonomo.. spettacolo fascinoso e impressionante..
EliminaImmagino sia un sogno... che bello capirne il significato personale. Auguri
RispondiEliminaL'immaginazione è come una pianta, la innafiamo e lei ramifica, sfogliola, fiorisce.. ;)
EliminaNatura schiacciante, che divora.
RispondiEliminaBella metafora.
Ci metterebbe poco.. guarda col lockdown..
EliminaLa Natura che si riprende quello che è suo, quello che l'uomo le ha usurpato. Durante il lockdown abbiamo visto che questi processi avvengono con una certa velocità e tendono a cancellare la traccia umana. L'uomo ha perso l'occasione di comprendere quanto sia piccola la sua grandezza.
RispondiEliminaSi.. è fu impressionante allora.. flora e fauna pienamente a loro agio..
EliminaAllora sto ministero della transizionecologica funziona per davvero???
RispondiEliminaE io che mi credevo...
Ce transizioneranno a tutti prima o po..thos ;)
EliminaVedi a usare troppo fertilizzante!
RispondiEliminaMa sai che era uno dei finali papabili?! ahah.. troppo forte..
EliminaInquietante 😂😰
RispondiEliminaVedi che succede con troppo netflix.. cominci ad immaginare robe folli.. ;)
EliminaIl racconto, secondo la mia interpretazione, è l'epilogo della vita dell'uomo sulla terra. Dopo averla distrutta con tutti i veleni usati, la natura ricoprirà tutto , si riprenderà gli spazi per ricoprire il male fatto. Tarzan si ricongiunge con Liana e speriamo che insieme diano vita ad una nuova esistenza.
RispondiEliminaLa Liana del racconto senza creme è perduta.. ahah
EliminaSe è dopo pagina cento mi manca..
RispondiEliminaUn bel racconto che fa tanto riflettere.
RispondiEliminaUn racconto f(lor)antasia
Elimina😆😆😆
RispondiEliminaMa perché mi è piaciuto così tanto questo tuo racconto breve futurista? Più bosco verticale per tutti😉
RispondiEliminaNon vedo l'ora di ammirarlo.. il bosco verticale.. non se prima o dopo Casa Milan..ahah
EliminaLa natura vince sempre sull'uomo.
RispondiElimina(I tuoi due commenti li ho visti solo nella mail. Vabbè...)
Mannaggia.. anche a me finisce molta roba in spam.. problemi di Blogspot..
EliminaVoglia di tuffarsi in tutto questo verde e lasciarsi abbracciare in attesa di Tarzan che bussi alla porta per aiutarci a convivere con la natura.
RispondiEliminaahah.. mo' perché è a lieto fine.. ma a pensarci, mentre scrivevo, mi so' venuti brividi veri..
EliminaPrima o poi la natura riconquista i suoi luoghi
RispondiElimina..e ci farà fuori 😮
EliminaA me ha fatto venire in mente una scena del film Jumanji...
RispondiEliminaAhah...a Jumanji non ci avevo pensato!!!😁
Eliminala vendetta della natura :)
RispondiEliminaciao
Noi la pensiamo vendetta.. ma forse ci offre solo una nuova via..
Eliminale vie della natura sono infinite :)
Eliminasiamo noi che solitamente ne tracciamo una sola che porta in un'unica direzione.
ciao
Concordo..abbiamo una visuale limitata condizionata da infinite pippe mentali.
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