Da sempre affascinato dal Cristo velato, scopro Jago e decido di andare a godermelo in mostra (ancora per tutto giugno 2022 a palazzo Bonaparte a Roma)
Jago è uno scultore trentacinquenne che dona vita alle sue sculture prendendo vitale spunto da un'artista monstre dell'800 mai troppo esaltato, quel Sanmartino autore del Cristo Velato, superba ed eccezionale scultura.
E' anche uomo dei nostri tempi, cavalca i social, realizza dirette streaming, video e documentari dove racconta l'evolversi delle sue opere, ed in mostra si potrà assistere a come prendono vita le sue sculture, dal blocco di marmo grezzo alla sua incredibile e cesellatoria mutazione.
Jago dispone ovviamente di mezzi all'avanguardia, sconosciuti all'epoca dei grandi miracoli scultorei, ma ciò non toglie che questo suo manipolare il classicismo di una volta, lo renda ulteriormente affascinante, e pulsanti le sue opere che coinvolgono ed emozionano.
Il Figlio Velato testimonia il disagio e l'efferata violenza che circonda il mondo, con questo bimbo vittima dell'insulsaggine umana, a testimoniare quanto siamo bestie, ma quanto, allo stesso modo, possiamo creare bellezza eterna.
Speriamo di poterci dedicare solo a quest'ultima.
Nella mia profondissima ignoranza quando ho visto la prima foto ho pensato che volessi giocare con le parole... pensa che nell'immagine ho visto un cane sotto le lenzuola!
RispondiEliminaSi lo so... e mi vergogno profondamente!
Poi sono andata avanti e ho scoperto un artista davvero stupendo! La terza immagine è meravigliosa, wow, quelle rughe....
Ora vado a vergognarmi in solitudine...
Ciao Franco!
Comunque lo spam di Blogger fa brutti scherzi... anche io scoperto per caso questo artista.. grazie a http://lucesepolta.blogspot.com/2022/01/il-figlio-velato.html
EliminaImpressionante e sconvolgente sembrano vivi
EliminaPapa benedetto fa impressione davvero..
EliminaAvevo lasciato un commento... che, niente niente Bloggher si è accanito su di me?
RispondiEliminaUn grandissimo.
RispondiEliminaHa del talento vero nelle mani..
EliminaIo non conoscevo questo artista e già solo dalle foto mi va venire i brividi sulla pelle, è un immenso artista, come l’eccelso Sanmartino che mi lasciò davvero senza fiato la prima volta che visitai il Cristo Velato. Recentemente ci sono ritornata e l’emozione è stata la stessa, una “forza magnetica” attirava il mio sguardo all’opera e non voleva lasciarlo andare. Mi piacerebbe visitare questa mostra, poter vedere da vicino anche il Figlio Velato.
RispondiEliminaFermo restando che il Cristo Velato, a mio parere, è una scultura senza eguali, l'emozione dei particolari delle opere di Jago, i suoi punti di vista anomali, la ricerca di una fisicità presente (disegna lui stesso le pupille in modo che gli sguardi seguano chi oserva), mirano dritte ad ogni cuore sensibile
EliminaAnch'io ignoravo questa splendida opera "Il figlio velato". Il Cristo velato sì e fa sempre venire i brividi. Grazie Franco.
RispondiEliminaLa leggerezza e la trasparenza sono un omaggio a Sanseverino, ma la pesantezza e la tristezza di un bimbo vittima della scellerataggine umana, sono la vera scultura.
EliminaCiao Franco, rispetto e ammirazione per lo scultore ma non vedo altro che una tecnica eccelsa, forse sono influenzato, e di conseguenza infastidito, dall'appellativo che da ormai qualche anno lo accompagna (in particolare sui social) e cioè: "il nuovo Michelangelo".
RispondiEliminaIl solo fatto che tu abbia iniziato il tuo, sempre interessante, articolo con Giuseppe Sanmartino, dimostra quanto il concetto artistico sia ampiamente superato, non mi permetto di dire che Jago non sia un artista ma non me la sentirei nemmeno di affermarlo.
Come detto la tecnica è ottima, ma, come tu stesso hai sottolineato, realizza sculture simili a quelle di secoli fa con una tecnologia che ne facilita la realizzazione, anche l'idea di base non è trascurabile ma siamo ancorati (chissà quando riusciremo a liberarcene) all'arte dell'ottocento.
Se Jago mettesse il proprio talento a disposizione di un concetto proiettato nel nostro tempo, magari anche andando oltre, saremmo sicuramente al cospetto di un grandissimo artista, sicuramente non avrebbe l'accoglienza che ha oggi ma, come ogni artista degno di questo nome, scriverebbe una pagina importante nella storia dell'arte, pagina che non potrà mai scrivere se i suoi lavori sono ancorati al passato.
Scusami se vado controcorrente, questo nulla toglie al tuo post e alla riflessione che ci permette di fare.
Buona giornata.
È vero, Romualdo quanto dici, però colpisce ed emoziona. Ci sarà anche del "mestiere", ma è innegabile che qualcosa ci sia
EliminaD'accordo con te Romualdo, ho sottolineato appositamente Sanmartino col suo Cristo da brividi, e anche l'altissima tecnologia a disposizione di chi, ora, intraprenda un'arte comunque tosta. Però colpisce anche, nonostante i venti e le teorie avanguardiste, chi ceselli colpendo i cuori più aperti, che vogliono arrovellarsi poco in svariate interpretazioni.
EliminaUna rivisitazione moderna del classicismo senza stravolgimenti o banalità è sempre benvenuta per quanto mi riguarda. Non conoscevo l'artista in questione, ma ora sicuramente mi adopererò per colmare la lacuna.
RispondiEliminaLui riesce a creare futuro partendo da canoni in teoria risaputi. Ma la cellulite della sua venere è qualcosa che Michelangelo non si sarebbe mai permesso. Qui sta l'avanguardia che in tanti non avvertono, perché se qualcosa è "comprensibile", la bocciano a priori.
Eliminaqueste cose moderne mi lasciano basite
RispondiEliminaEra una battuta? ;)
EliminaIo ho visto più volte l'originale Cristo Velato a Napoli quando vivevo là, ci ho anche rimediato una fidanzata (una turista che avevo ,incontrato, mi aveva chiesto informazioni in merito e per questo l'avevo accompagnata a vederlo e poi ci siamo fidanzati) , quindi pur apprezzando l'arte moderna mi capirai se ti dico che preferisco sempre l'originale. :)
RispondiEliminaNon mi sarei potuto fidanzare in quella Cappella, ogni volta che vi entro non ho occhi per niente altro.. ;)
EliminaUn piacere Valeria.. una mostra che ci ha davvero entusiasmato!!
RispondiEliminal'avevo scoperto nel 2011 quando ha fatto il busto di Benedetti XVI e poi lo ha "spogliato" trovo la sua arte davvero strepitosa
RispondiEliminaMi servi un assist per una ulteriore precisazione a Romualdo. Proprio quel Benedetto "spoliato", rivela il futurismo e l'avanguardia che Jago reclama attraverso il suo apparente classicismo che delude i fans del nuovissimo a tutti i costi. Quel Papa rivelato, nelle sue crepe di pelle, nella sua fragile decadenza è un concetto che vola oltre ogni consueto canone. Un messaggio dal futuro.
EliminaBuongiorno Franco.
RispondiEliminaChe meraviglia, sei riuscito a vedere la mostra! Sto cercando di convincere mio marito ad andarci, incrocio le dita. 😉
Le tue foto sono bellissime! In realtà ho scoperto anch'io di Jago grazie al post di Luigi, solo che conoscevo già alcune opere ma non avevo approfondito. Cosa che ho fatto in seguito.
Inoltre, con alcuni "colleghi di arte" ho avuto occasione di discuterne quindi ora posso dire di aver compreso tanto di lui. Queste persone inoltre lo hanno conosciuto e quindi parlato scoprendo di più.
In effetti Romualdo non ha torto quando scrive che ha una tecnica eccelsa. Sembra imitazione di altra imitazione...
Purtroppo già si nota quanto siano profondi a volta i pregiudizi. In tanti si sono espressi come il caro amico su citato. Ma è giusto, il suo punto di vista validissimo esprime quel che lui vede e sente.
In realtà "il nuovo Michelangelo" è un appellativo datogli nel periodo in cui studiava. Stesso appellativo rivolto a tre dei miei compagni di classe con altrettante caratteristiche artistiche. 😉😉😉
In realtà sembra che non interessi minimamente a quest'artista che, al contrario, vuole che le sue opere esprimino fortemente altro. Il voler utilizzare il marmo operando su di esso secondo tradizioni antiche e senza mezzi tecnologici di nuova generazione (questo è ciò che mi risulta) è un qualcosa che può solo essere fonte di ammirazione verso lui e la sua innata dote.
Anche se non sempre sono corpi, c'è anche molto altro.
Per esempio, circa il bellissimo busto realizzato per ricordare Papa Benedetto XVI. Dopo il suo dimettersi e dopo che l'opera avesse addirittura ricevuto premi, Jago ha avuto il coraggio di riprendere in mano quel pezzo straordinario trasformandolo in qualcosa di vivo, per esprimere lo spogliarsi di un uomo semplice che in umiltà ha voluto mettersi da parte riconoscendosi non all'altezza di quel ruolo così importante.
Scrivo ciò proprio per far comprendere bene cosa vuole e riesce a fare questo grande artista che ancora non conosciamo fino in fondo.
Spesso bisogna attendere prima di esprimere importanti pareri che potrebbero stroncare carriere meritevoli.
Ovviamente dopo questo commento non ne scriverò più da me circa lui, ho scritto tutto qui... ahahahahah... sempre se riesco ad ammirare i suoi capolavori... 😁
Abbraccio forte Franco e grande post, grazie!
Grazie Pia.. ad esempio Benedetto lo preferisco in seconda versione, "spoliato", ma arricchito di sentimento pulsante, di talento eccelso, sì, ma funzionale ad "entrare" nell'opera, ad ascoltare le sensazioni di una dimissione.. autentica avanguardia.. ;)
EliminaPreferisco l'originale di Napoli.
RispondiEliminaSereno giorno
Anche io, e s'era compreso, ma opere similari mi rendono comunque felice al loro cospetto..
EliminaMi fai commuovere.. io il paesello te lo invidio intanto.. si qui abbiamo mostre, arte, cultura, concerti.. ma lo stress è folle davvero.. sei davvero una bellissima persona! Quest'estate passiamo dalle parti di Alba.. hai visto mai.. ;)
RispondiEliminaNiente di nuovo sotto il sole. Sarà bravo ma mi da di già visto. E ho detto tutto.
RispondiEliminaRifo: niente di nuovo sotto il sole. Non mi sorprende, invece mi da di già visto. Sarò insensibile.
RispondiEliminaTu insensibile mi pare esagerato.. ahah.. ognuno ha corde personali, ci mancherebbe.. io il Benedetto "spoliato", ad esempio, lo trovo di un "non" già visto unico.. ;)
Elimina😄😄😄
Eliminapare una bellezza tragica.
RispondiEliminabuon giorno
La mostra è ricolma di opere stuzzicate da immagini di guerra.. il tragico tracima proprio..
EliminaIn generale le sculture mi incuriosiscono sempre, non ho strumenti culturali per valutare se sia o meno un grande artista, ma sarei contenta se venisse a Carrara a scegliere il marmo!
RispondiEliminaAd inizio, da poveraccio, scolpiva pietre di fiume.. prese aggratis..
EliminaProva a vedere se trovi i miei commenti che sono spariti...
RispondiEliminaFiniscono in spam ogni tanto.. e faccio fatica pure a ripristinarli!.. ahah mannaggia Blogspot..
EliminaPer ripristinare, clicca sui puntini in alto a destra e in automatico li pubblica nel post giusto. L'ho appena fatto io...
EliminaLo immagino anche io ogni volta che scrivo.. ahah.. sono uno che si monta facile.. ;)
RispondiEliminaL'immagine dell'uomo con le rughe è bellissima. Per raggiungere quella trasformazione del viso gli esseri umani, se sono fortunati, devono attendere la vecchiaia. Jago con la sua scultura ha rappresentato perfettamente questo ciclo della vita.
RispondiEliminaIo l'ho trovata davvero esemplare. Una magia e un azzardo, da lasciare a bocca aperta..
EliminaBuonasera Franco l'ho visto tanti anni fa il Cristo velato e sono rimasto molto colpito perché statue così credevo che non fosse possibile farli ma nulla è impossibile al genio dell'uomo Buona domenica
RispondiEliminaUna meraviglia che ancora tanti non hanno potuto ammirare..
EliminaToccante e struggente. Una capatina a Roma ogni tanto andrebbe fatta... Grazie di questa bella condivisione.
RispondiEliminaDi buono Roma ha la possibilità di evidenziare artisti e cultura.. togliamole pure questo.. ahah
EliminaPremetto che poco mi intendo di arte ma ho trovato le sculture di questo giovane artista molto intense. La scultura del padre che tiene tra il braccia il figlio è un pugno nello stomaco, troppe volte abbiamo visto in televisione immagini simili ma l'uomo non impara mai.
RispondiEliminaGrazie per essere passato dal mio blog!
Bianca
Mia moglie ed io siamo rimasti davvero basiti.. "pugno nello stomaco".. sì..
Eliminain effetti anche a me ha colpito molto la Venere "anziana" e l'idea che vuole trasmettere: la bellezza nasce da dentro e può prescindere dall'età!!!
RispondiEliminaIl corpo rimane pur sempre involucro di altra realtà..
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