lunedì 24 gennaio 2022

LA VITA CHE PERDE PEZZI

 


La vita sta perdendo pezzi.
Anche da bimbi ci muore gente attorno, ma tutto in maniera più attutita, distante, impercettibile. Poi cresci e le cose iniziano a riguardarti, a ferirti, non più solo a farti vago solletico. Dai del tu ad un sacco di malattie, frequenti ospedali, cliniche, funerali, sale operatorie viste solo nei film. In cucina hai una ricca scatola di medicinali cronicizzati, che apri più del frigo. Stai attento ai dolorini, ad ogni sintomo, ogni campanellino d’allarme che solo dieci anni fa ti avrebbe fatto sorridere.
La vita ti cancella punti fermi attorno, ti presenta cimeli che non esistono più, ti fa diventare pauroso e frenetico allo stesso tempo. Pensi di dover intensificare allora, di dover recuperare chissà che. Deceleri in realtà ma vorresti correre. Perdi affetti e ti restano memorie, case vuote, eredità che non vorresti, di cui non hai bisogno. Vorresti sorrisi in cambio, o di nuovo le parole che ricordi, quegli abbracci che non esistono comunque più.
Ti sorprendi a rigiocare a tamburelle con lo zio, su una spiaggia che ti ha visto crescere, tra amore di mare e ciambelle calde. Parenti eterni, supereroi, di quelli veri, immortali. Ma non ci sono più, anche se quel mare si, e ogni volta che torni ti crea sollievo da un lato ma dall’altro sono lame che penetrano attorno a tutto ciò che non è più e che prima di quanto immagini non sarai neanche tu.
La vita sta perdendo, e si sta perdendo in pezzi, pezzi anche tuoi, di te, come un sole eterno che di colpo incrini i raggi, come sfarfallio di lampada, fino ad allora integerrima erogatrice di luce puntuale, mettendoti ora il conto davanti,  a te che pensavi fosse tutto dovuto, già pagato. Un eterno self service.
Invece c’è una vita ingovernabile che avrebbe bisogno di regole, di pazienza incredibile, di lungimiranza, rispetto, dolcezza. Tutta roba di cui hai usufruito a scatafascio, ma che forse non hai mai imparato a restituire in maniera adeguata.

 

55 commenti:

  1. Ho visto morire genitori, nonni, fratelli, mia moglie e sulla credenza ho due farmaci da prendere per stabilizzare la pressione e bloccare la crescita della prostata. Sono cose che fanno parte della vita, si accettano e si va avanti perché la mia presenza è gradita da figli e nipoti e io devo arrivare alla stazione dove si scende dal treno.

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  2. Mi sono ritrovata nelle tue parole. E' quello che è successo e sta succedendo a me. Ho perso nonni, zii, genitori, amici e anche i miei amati gatti, che per me, erano parte della famiglia. La casa, anzi le case (ne ho anche una piccola, in montagna) sono rimaste vuote. Da quando sono in pensione, anche il più piccolo sintomo mi preoccupa; quando lavoravo , mi alzavo e partivo senza guardare a niente, a scuola avevo 20-25 monelli che mi aspettavano e non avevo tempo per me. Purtroppo tutto fa parte della vita, pensavo di trascorrere una pensione più serena ma sono intervenuti tanti problemi ... Spero che questo freddo gennai finisca e che il sole ci scaldi ancora un pò. Saluti. Buona settimana.

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    1. Si va di malinconia ogni tanto, ci sta specialmente quando ti sembra che gli eventi si accaniscano con tempistiche perfette. Ma come dice Gus siamo su un treno che cammina, scorre stazioni, carica e scarica passeggeri, sferza vento e pioggia, ma ti illumina anche di paesaggio meraviglioso e si ferma solo quando decide lui.

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  3. Parole poetiche, profonde in cui non è possibile non ritrovarcisi non rispecchiarsi. Hai ragione su tutto di fatto


























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    1. Alla fine si descrivono stati emozionali, ma anche di fatto. Inutile chiudere gli occhi, anche se a tanti piace illudersi..il bello è che ci riescono pure!

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  4. Anch'io mi ritrovo n questo post,praticamente non ho più parenti vicini.Questa è l vita...

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    1. Ad una certa quello è il destino. C'è poco da girarci attorno. Purtroppo capita di tutto anche quando non sei pronto e non immagini proprio che le cose debbano accadere a te.

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  5. è vero la vita è un gran casino io sono l'esempio vivente come ha detto gus mi è morto un fratello e una mamma la salute è uno schifo il mio matrimonio è un scatafascio ma sorrido ugualmente perchè la VITA è BELLA!!!!!

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    1. Sorridere una delle soluzioni migliori; fare amicizia con la solitudine e il dolore, dare del tu ai fantasmi, prendere per mano le preoccupazioni, accompagnarti alle lacrime. Tendere trappole alla malinconia, chiamarla a giocare, metterla in un post. ;)

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  6. Man Mano che passano gli anni inevitabilmente perdiamo pezzi importanti della nostra vita e della nostra anima: le persone care, lavori, amori, denti… etc. Purtroppo è inevitabile, per questo è fondamentale non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.

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    1. Non rimandi Caterina, anzi. Ma è come ci fosse una lentezza travestita da saggezza, un surplace indagatore, prima del balzo, una stasi nervosa che teme lo stallo.

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  7. Per motivi anagrafici purtroppo so cosa intendi, peraltro sono stato tutto sommato abbastanza fortunato sinora. Ho avuto e ho ancora i miei momenti di grande scoramento, vado avanti per "dovere" ma ancora mi capita (spesso in verità) di provare "piacere" all'idea di essere ancora "nell'aldiqua".

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    1. Ci mancherebbe.. diciamo che sono i "contorni" che spesso inducono a malcelate malinconie, ma noi si naviga imperterriti sfidando marosi e nuvolaglie cupe.. sempre in cerca di sole e tepore.. ;)

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  8. Si apra il Sipario!!
    Puntate col dito indice la foto su in alto sotto il titolo.
    Si aprirà una finestra con varie opzioni.
    Scegliete "Scarica l'immagine"
    L'immagine verrà scaricata sul vostro smartphone su un fondo nero.
    Allargate l'immagine con le due dita e poi Trascinate verso l'alto.
    In basso della foto vedrete un drappo, un panno, forse una coperta o un lenzuolo di color azzurro.
    È lo stesso colore del cielo.
    Un cielo azzurro chiaro che poi verso l'alto sfuma in nero.
    Ebbene: si guardi sempre il cielo, l'azzurro del cielo e non il nero.
    Il nero arriverà e a quel punto semplicemente non lo vedremo più.
    A.

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    1. Si, il nero arriva Antonio caro, ma noi vediamo azzurro, lo esaltiamo l'azzurro, la luce che sbuca dalle finestre vuote in pezzi come certi momenti di vita, ma noi da quelle occhiaie stanche traiamo la spinta verso l'oltre e non ci fermiamo se non quando proprio si dovrà.
      "Si guardi sempre il cielo". Sempre.

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  9. Proprio l'altro giorno ho saputo che era appena venuta a mancare la sorella di mia madre. Non ci frequentavamo più da decenni e questo mi ha fatto pensare.... La vita è anche questo: fare un tratto di strada assieme ad altre persone ma non sai quanto lungo sarà quello stesso tratto di strada percorso assieme.

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    1. Tratti di strada che spesso ti (in)segnano, e dei quali a volte non rimane che un ricordo labile, ma presente.

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  10. Quello che descrivi è proprio ciò che ci succede superata l'età della non-responsabilità. Crescendo, tutto si sfalda, anche se cerchiamo di ricostruire altrove qualche altra cosa; pensiamo di replicare, vogliamo indietro quel che abbiamo avuto.
    Ma forse è appunto un conto da pagare, perché non abbiamo DATO, ma solo preso.

    Moz-

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    1. O perlomeno pensiamo di non aver dato abbastanza. La legge dei rimpianti preme sull'anima, è come se dovessimo fare ordine virtuale.

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  11. Ma la grandezza del dolore che ci prende pensando alle persone che ci mancano è anche la misura dell'amore cge ci ha legato. Per cui: è dolore, ma un bel dolore perché misura l'affetto

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    1. Un dolore accompagnato dai bei momenti trascorsi, ed è un bell'omaggiare chi non c'è più, e vale anche per le cose e i momenti ;)

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  12. Il tempo lenisce, ma non guarisce.

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    1. Il tempo si accumula con tutto quello di buono e anche qualcosa meno buona. Accade.

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  13. Se solo pensiamo a quanto è rimasto indietro mi viene un magone...
    È vero, perdiamo pezzi, anche se spesso graditi. Mentre quelli che non abbiamo saputo controllare non tornano a noi ma si disperdono come quella luce che indichi.
    Se non siamo riusciti a donare di più di noi non importa perché la vita continua ad insegnare e noi possiamo ancora dare. Col senno di poi ancora di più e meglio, anche se non con la stessa energia.
    A volte lasciamoci inondare dalla malinconia, per me fa bene a tutti.
    Abbraccio forte Franco!

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    1. Mi consola molto quel "noi possiamo ancora dare", grazie Pia! La malinconia, poi, fa parte del carattere, non mi riconoscerei senza.. ;)

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  14. A me piace pensare che i pezzi li sto raccogliendo. Ad ogni mancanza di aggiunge un tassello di quello che era
    Oggi vedendo un un una scena in TV ho pensato all'infarto del mio tono e all'incidente di nostro figlio, a quando pensavo di averli persi entrambi e a tutti i dolori della mia vita. Penso a chi se ne andato e chi ho allontanato. Alle risate e ai pianti. Guardo anche la scatola delle medicine con gratitudine visto che ci mantengono in vita!
    Quanti pezzi di puzzle ho accumulato? Li guardo e vedo il disegno della mia vita che cambia in corso d'opera. Perdendo recupero e assimilo vita. 😉
    Un abbraccio.

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    1. Simpatico e interessante collezionare i pezzi persi, dare un nome ai buchi, agghindarsi delle risate e dei pianti passati, per farsi belli di fronte al futuro che arriva, e che non vuole trovare facce mogie.. ;) Abbraccio a te!!

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  15. La vita perde pezzi ma dipende il tuo mosaico da quanti è composto. Se sei riuscito a metterne tanti, l’immagine principale, il senso, rimangono. L’affanno è quando senti sempre di aver fatto troppo poco. Gran bel post, gran bel talento saper riempire di parole i vuoti 😌

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    1. Ho mosaici infiniti addosso, anche di cose abbozzate, fatte male, iniziate e mollate là, ma il cantiere ferve, non c'è traccia di fine lavori, anzi, pullulano progetti.. ;)

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  16. Certo che osservo bene Valeria cara, ed è proprio nel restituire tutta la bellezza ricevuta, che mi concentro giorno per giorno.. un abbraccio! (noi di scatole siamo ad una, per ora.. ahah)

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  17. Dal momento della nascita, si inizia a morire e cerchiamo di tornare, in un modo o nell'altro, nel grembo materno.

    podi-.

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    1. Certo è un viaggio a termine, ma le sorprese sono sempre dietro l'angolo, e a volte il grembo di ritorno (una specie di comfort zone direi) lo perdiamo di vista.. ;)

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  18. Come tutti, ho perso tanti pezzi, non necessariamente causa morte, e siccome ho ben chiaro il vuoto che si prova, da un po' di tempo preparo il campo affinché la mia morte lasci il minimo vuoto possibile; a quei pochi parenti sono disaffezionato da anni per motivi svariati, gli amici si stanno selezionando da soli con le loro "perle di saggezza non richiesta". Perché si soffre perdendo qualcuno, ma nessuno ci paga per soffrire, quindi me ne andrò nell'indifferenza quasi totale. Perché tra tutti quelli che ci hanno lasciato un vuoto, c'è sempre qualcuno che ci manca più degli altri.

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    1. Diciamo che non ci penso a quello che lascerò, sempre più spesso sale un vago rammarico per non avere figli, ma a qualche nipote, almeno, dispiacerà non vedermi più.. ma il post era più un mettere in luce i pezzi persi attorno a noi, più che una riflessione su noi stessi.. noi ci si agita ancora vispi e appassionati, nonostante gli acciacchi, come ripeterò fino alla fine, curiosità e sorriso, ci salveranno sempre. ;)

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Questa è una delle riflessioni più belle che ho letto ultimamente. Perché è uno stato d'animo vero, qualcosa che si prova e forse si può comprendere davvero soltanto quando la giovinezza è un ricordo.
    Però la vita non perde mai pezzi. La vita va avanti e si trasforma. Davanti a quel mare ci saranno nuove storie, in quelle case vuote sorrideranno altre persone, ci saranno altri sorrisi, altri abbracci e si costruiranno altri ricordi. Noi siamo soltanto un momento, un passaggio breve che, prima o poi, verrà dimenticato. Bisogna accettarlo e cercare, nel frattempo, di sentirsi felici per esserci stati, per aver fatto parte, anche solo per poco, di questo magnifico mistero.
    A presto.

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    1. Hai ragione Mr. Loto..la vita si trasforma, quando al mare delle mie vacanze di una vita, rivedo bimbi che giocano sereni, mi accorgo che i cicli si ripetono, nuove gioie e nuovi sentimenti, che diverranno a loro volta nuovi ricordi, altre memorie. Lo accettiamo sorridendo, è l'unica soluzione.. ;)

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  21. La vita e la morte, compagne da sempre e da sempre si rincorrono. Possono essere avare ma anche generose, esigono rispetto anche quando si comportano da vere "st---e". Ogni giorno piccoli tasselli di vita vanno a raggiungere ricordi, odori, sapori che ci scivolano dalle mani, ogni giorno un pezzetto di noi diventa ieri, Perdiamo amici, familiari, amori e il vuoto si allarga un po'di più ma fa parte del grande "gioco" della vita.
    Buon pomeriggio.

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    1. Dobbiamo riconoscere il guadagno nella perdita; l'arricchimento nell'assenza; la bellezza nel pianto. Vita che scivola ma che lascia tracce, tracce da seguire.. ;)

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  22. Nel momento in cui nasciamo iniziamo a morire. Ma questa è un'ovvietà.
    La cosa per me sorprendente è che ci sono sempre i vecchi, ci sono sempre i bambini, ci sono sempre gli adulti e così via. Non importa che non siano sempre gli stessi, per me sono sempre gli stessi. La vita è eterna.

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    1. E' un bel punto di vista, che ci rende eterni davvero, basta non farci stritolare dalla minima porzione che percorriamo, ma che è tutta un universo!

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  23. Giusta riflessione.
    Ogni giorno in più porta qualcosa con sé e aggiunge esperienza al nostro vissuto.
    Quell'esperienza non è altro che un'arma per soffrire un po' di più. Più si va avanti e più avremo accumulato perdite, dolori, guai, lutti.
    Ma fortunatamente anche molto altro: gioie, esperienze, attimi felici.

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    1. Forse la soluzione è nel farle convivere, le sofferenze e le gioie, farle arricchire e completare le une con le altre. Che nessuna si senta trascurata. Che nessuna si senta esperienza "negativa".

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  24. Mi manca il lessico familiare. I miei cari avevano modi diversi di chiamarmi o di esprimere un sentimento. Le loro battute spesso mi risuonano nella mente. Alcuni li sento particolarmente vicini e spesso in momenti difficili mi rivolgo a loro e chiedo:" Come mi devo comportare? Purtroppo quando si diventa vecchi la fragilità ci avvolge e ci sentiamo più soli.

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    1. Alla mamma che non c'è più rivolgo spesso parole come fosse qui, ne ricordo i rimproveri e i dispiaceri che le procuravo. Ma non l'ho persa mai. E mi spiega ancora come restituire tutto il bene ricevuto.

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  25. Mi hai fatto sentire in colpa. Perché nella frenesia devastante del quotidiano, ho trascurato, dato per scontato, dimenticato. E ora che tutto sta tornando, mi rendo conto, che non è più tempo di restituire, che forse è troppo tardi.

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    1. No Mariella, non è mai tardi quando puoi donare qualcosa, restituire un sorriso, fare in modo di. ;)

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  26. Mi ha colpito la scomparsa di amici coetanei... più dei parenti anziani.
    È vero che la vita, o la morte direi, ci sorprende sempre. Non siamo mai pronti, affannati a correre come siamo.
    Eppure dovremmo pensarci a vivere la vita come ogni giorno fosse l’ultimo, e gustarcela come un dono.

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    1. Si, pronti non lo siamo davvero mai, neanche quando ci fermiamo a guardare bene le cose, cercare di offrire un significato, lenire rabbia o rimpianti. Ma quei pezzi vanno come collezionati, fotografati, tenuti da conto. Custoditi.

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  27. La mia professoressa delle superiori aveva una "strana" filosofia, ci spiegava come la decisione di non avere un figlio era un segno di generosità.. perché quando dai la vita dai la morte e la sofferenza.. discutibile..ma sai a 16 anni pensi di essere immortale e soprattutto felice .. le certezze degli affetti li hai tutti "cuciti" addosso e ti pavoneggi con quel meraviglioso vestito che chiami vita .. invece negli anni pezzi di stoffa se ne sono andati..non ho nonni ne genitori..è triste restare soli e con quel "vestito" che non scalda più il cuore..io dopo le esperienze ho timore della morte perché ho scoperto e vissuto che spesso per morire si deve anche soffrire ..
    Poi l'affetto lo cerchi altrove a volte però perdi di nuovo la strada, ma questa è un'altra storia.
    Buongiorno Franco, buona giornata

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    1. Ho sempre sognato di poter morire di botto, senza malattie e senza soffrire.. ma non possiamo scegliere..possiamo solo far fronte a tutto ciò che ci è riservato..e può essere un gran bel vivere..quello si.

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  28. Perdere pezzi fa parte di noi, di un essere incompleto e incompletabile.
    I ricordi , le memorie riempiono questi buchi. Se non tutto almeno in parte

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    1. ..e sappiamo che più si va avanti, più pezzi si perdono..ma rimangono con noi..

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  29. Non riderei mai, anzi, mi commuovi ogni volta che scrivi, che ti trovo a leggere miei pezzi antichi, e ti ringrazio per ogni volta che ti prendi la briga di conoscermi un attimo meglio.. è un onore davvero per me, sapere di suscitare interesse, di riuscire a farmi conoscere un pochino di più.. e da persone belle e sincere come te, che sei davvero una rarità in un mondo spesso finto, pieno di gente che pensa solo ai propri interessi, a mettere la pubblicità per guadagnare due soldini, a raccattare notizie da quattro soldi dalle altre agenzie per scrivere post tutti uguali, ipocriti e vuoti di contenuto.. ecco.. in questo panorama c'è Valeria con la sua vita personale e di comunità, sincera e ricca. Ti voglio bene!

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