martedì 8 marzo 2022

QUANDO ESCI DALL'ASCENSORE

 


La nostra palazzina è composta di quattro piani, un solo appartamento al piano terra e tre appartamenti per piano fino al quarto, dove arriva anche l’ascensore; poi c’è un ulteriore piano con soffitte per tutti e terrazza condominiale, dove si sale solo a piedi. L’ascensore ha una caratteristica: quando arrivi al piano, ad esempio al quarto, dove abitiamo noi nello specifico, puoi, prima di uscire, pigiare il piano terra sulla pulsantiera interna, e l’ascensore, vuoto, torna giù in autonomia.
A volte può essere una cortesia nei confronti di chi hai visto arrivare dopo di te e sai, o immagini, possa dover/voler prendere l’ascensore. Se invece diventa abitudine, diciamo di cortesia,  potresti non fare, invece, un favore ai tuoi vicini di piano che magari usciranno subito dopo di te, e dovranno attendere che l’ascensore risalga di nuovo. Ora mi chiedevo quante probabilità ha l’ascensore di servire di nuovo al piano terra, quando non hai visto nessuno nei paraggi mentre salivi, prima ancora che ai tuoi vicini o ai vicini del terzo piano in discesa?
O perché no, anche a quelli del secondo, che però sarebbero equamente  avvantaggiati  da entrambe le posizioni di partenza dell’ascensore: da terra a salire o dal quarto a scendere. Che poi anche gli inquilini del primo piano potrebbero avere necessità estemporanea o semplice rifiuto di scendere a piedi, nonché di salire, se provenienti da fuori, ed infine ci sarebbe da calcolare a chi può servire l’ascensore per andare in soffitta o sul terrazzo condominiale, ivi compreso l’inquilino del piano terra, quelli del primo, quelli del secondo e magari anche quelli del terzo, che proprio quel giorno, abbisognano urgentemente della soffitta, ma non ne vogliono sapere di salire un possibile piano a piedi oltre ad un altro già fisicamente obbligato. 
Bisognerebbe calcolare anche quanti sono in casa in quel dato momento/orario e quanti no, magari studiando bene le luci accese ad ogni piano, se si giunge a casa dopo il crepuscolo, fare un rapido calcolo di chi è in residenza e chi ancora fuori, e decidere di lasciare l’ascensore al piano, rispedirlo a terra, o magari al secondo piano, favorendo in tal caso chi esce e chi torna, con le medesime probabilità.
Un calcolo approssimativo indicherebbe un algoritmo con l’esatta posizione dell’ascensore, per evitare attese dispendiose  un po’ a tutto il condominio, sia in entrata che in uscita: diciamo al  terzo piano in fase mattutina, dove si prevede traffico generalmente orientato verso l’uscita di casa, senza tuttavia trascurare una generale propensione, anche per i residenti dei piani alti, ad affrontare direttamente le scale senza l’ausilio di mezzi propedeutici; ed al secondo piano, invece, in fascia pomeridiana/serale, quando si prevede un flusso maggiore di ritorni alla propria dimora.
E tutto questo assolutamente non considerando le abitudini del fantasma dell'ascensore .

Insomma quando esci dall’ascensore, ovunque tu abiti, lascialo lì, così si riposa un po’ anche lui. 


giovedì 3 marzo 2022

DOMANDE



Dopo i test della personalità, ecco qualche domanda per giocare  e metterci in gioco: domande sciocchine anche, ma stimolanti, a volte domande mai poste, con risposte che mai avreste pensato di dover formulare, quindi a discreta valenza di imprevedibilità. 

        

1   Hai mai dormito in un aeroporto? E se no, potresti farlo?

 

2   Avresti difficoltà a spendere 70 milioni di euro vinti al Superenalotto?

 

3   Pensi che ci siano folletti a casa tua?

 

4   Riesci a non comperare nulla dopo un’ora a spasso da Ikea?

 

5   Trovi orribile il suono della tua voce registrata?

 

6   Puoi commuoverti?

 

7   E se una mattina fosse il caffè a prendere noi?

 

8    Anche le fotografie dimenticano chi non le guarda più?

 

9    Ti sorprendi ancora ad ogni tramonto?

 

10   Ti capita di sfogliare le riviste dall’ultima pagina?

 

11  Stare abbastanza bene, può essere abbastanza?


Provate anche solo a pensarci. Forse qualche risposta l'avete già in tasca, altre arrivano facili, altre ancora possono essere concepite, tutto sommato. Magari una sola, potrebbe lasciarvi perplessi/stupiti/attoniti. 
A pensarci di nuovo, anche dopo averci provato. 


domenica 27 febbraio 2022

SALGADO


A Roma, al MAXXI, con una incredibile mostra sull'Amazzonia. 

Terra pazzesca, polmone del mondo intero, con una popolazione indigena minacciata da deforestazione e interferenze sempre più pesanti da parte di presunta "civiltà" arrembante.

Siamo figli di questa terra e sempre più ne snaturiamo proprietà e bellezza. Un equilibrio ecologico fragile eppure potentissimo.



Salgado coglie l'essenza e la vitalità, il vigore la delicatezza. Splendide ed eloquenti tutte le visioni di questo immenso fotografo.


 






Ci immergiamo nella naturalezza, nella spontaneità, nell'equilibrio che uomini e natura alimentano e custodiscono. 





E oggi, mentre assistiamo ad un nuovo sconquasso, ci chiediamo ancora di più, perché non possiamo vivere la bellezza.
Perché non dobbiamo meritarla.


sabato 26 febbraio 2022

SECONDO OPINIONE COMUNE..



 ..avallata dai medesimi che si chiedono come mai i morti, come mai la guerra, come mai ci si può uccidere così.. il Papa non potrebbe decidere di andare a Kiev e dire: "Bombardate me, se avete tanto coraggio".

Sembra proprio che tutti quelli che - giustamente - non possono che porsi interrogativi angoscianti sulle motivazioni che spingono l'uomo ad uccidersi insensatamente, interrogati invece sulla volontà del Papa, sappiano invece perfettamente che il medesimo proprio non possa decidere di fare quello che gli pare. 

Perlomeno curioso.

lunedì 21 febbraio 2022

FUGARE I DUBBI (VARIAZIONE SUL TEMA)

 


Ieri ho incrociato un’ombra in corridoio. Ero distratto quindi non ho risposto, percependo appena un sommesso “salve”.

Più tardi, nello studio, ci ho ripensato e allora la mia esistenza appartata ha avvertito un primo lieve incrinarsi.
Sono solo? Scorgo altre presenze o le suppongo solamente?
Oggi niente latte in frigo, e la caldaia era già spenta quando ero sicuro di averla accesa; a volte sembra che la casa diventi di altri, solo perché si riempie del mio immaginare, e ogni angolo comincia a sfuggirmi e sembrare distante, mappa intricata, senza un perché significante, come opera di un architetto invadente e fin troppo disinvolto che abbia travisato i miei desideri, mortificato i progetti, smorzato le varianti, introdotto un’anima estranea che sì, saluterà pure, ma cova un rancore sordo, vibrazione persistente nel chiaroscuro del dormiveglia.
Il dubbio è stato fugato rientrando a casa: ho trovato la serratura cambiata.

venerdì 18 febbraio 2022

TEST DELLA PERSONALITA'

 


Il tuo tipo di personalità è:

ENFP

Versatile, dinamico e strano, non ti stanchi mai nella tua ricerca di ciò che non è stato provato né fatto, pur di combattere lo status quo. Ami interagire con tutti i tipi di persone e ti poni in maniera espressiva e calorosa che vede un buon rapporto reciproco con gli altri. Carismatico e fantasioso, tendi ad avere un’affinata abilità di vedere il mondo attraverso gli occhi di chi non ha generalmente un rappresentante che parli in loro vece. Sei interessato nel potenziale degli altri e spesso vuoi aiutarli a raggiungere le proprie aspirazioni. Sempre curioso e grato, ami la fantasia e l’avventura e ti annoi facilmente dalle routine del mondo degli affari e delle aziende. Hai un entusiasmo e un’energia spontanei per trovare sempre modi nuovi e migliori di fare le cose ed è spesso contagioso. In ogni caso, non ami particolarmente trovare una soluzione ai fatti di un caso, e preferisci procedere in base alla pura ispirazione e scatti di energia.

Questo il risultato di uno dei tanti test sulla personalità che girano in rete. Certo non tutti sono in grado di "auto censirsi" con l'obiettività necessaria, che spesse volte significa farsi male, senza il provvidenziale aiuto di un presunto "professionista".

Forse basterebbe anche solo un minimo di onestà, il riconoscere quanto siamo bastardi, quanto ignoriamo e quanto non riusciamo ad adeguarci. Ma bisogna anche essere fortunati, ed essere cresciuti senza storture e contrarietà continue. Con una "visione".

A fare questi test, invece, risultiamo quasi sempre, e tutte, belle persone. 

Mai odiose, permalose, fanatiche, saccenti, e neanche solo sciocchini, incapaci di decifrare battute e sensibilità; forse pieni di noi, a volte, ma circondati comunque da idioti, che non comprendono lontanamente che fortuna hanno avuto, a conoscerci.

Sempre in grado di adeguarci alle situazioni, far fronte con consapevolezza a soprusi e manchevolezze, simpatici, amichevoli, lucidi, “versatili” e disponibili.
Curiosi, passionali, entusiasti e sinceri.

Ma saranno i test farlocchi, o noi stessi gran mentitori?!?  ;)

 



mercoledì 16 febbraio 2022

CHRISTIAN UNA SERIE MI(S)TICA

 


Già le stimmate fanno folclore, al quartiere Corviale a Roma poi, dove già tutto è folclore, dagli arredi stile Casamonica ai trans sopra le righe, un miracolato stile coso dai.. ma si.. er frate con la barba.. potete ben immaginare.

E invece no, perché c’è di più, il miracolo molesto, quello imprevisto e il miracolato anomalo, ma forse unico legittimo.
C’è tutto quello che non credi possibile, fuso a tutto l’improbabile che la vita ai margini può riservare. Non siamo neanche vagamente dalle parti delle lacrime furbette de Il miracolo di Ammaniti.

Qui il bene e il male si danno, e ci danno del tu, giocano a rimpiattino con attori superbi, il protagonista ovviamente, ma pure il medico della mala, il boss del quartiere, il miracolato che smaschera i falsi profeti e tutta una fioritura di comprimari di gran personalità e dal taglio ben delineato. 

Personaggi contraddittori, segnati dagli eventi, cresciuti tra prove continue, tutti a tu per tu con limiti estremi, caratterizzati dalla violenza, dalla povertà, dai dolori, dalla inquietudine profonda, dal rimpianto e da fedi diverse, che a seconda degli strati sociali, assumono pieghe e significati differenti ma tutte, comunque, a confluire verso un unico denominatore comune, inciso nel dna.


Amore e odio, vendetta e rivalsa, sacrificio e sofferenza. Un caleidoscopio di sensazioni sapientemente amalgamate come in una carbonara perfetta, piatto divino, a saperne ben dosare gli ingredienti.
Questi brevi sei episodi ammaliano e tengono incollati, appagano, immalinconiscono, creano dipendenza senza bisogno di eroi con nulla di super, ironizzano mentre commuovono, lasciano soddisfazione, disegnano coscienza e uno strano amaro in bocca, come quando l’ineluttabile viene ad esigere il conto, dopo che hai fantasticato per bene, o perlomeno credevi.