sabato 22 gennaio 2022

PARADOSSO MATEMATICO (RISTAMPA)

Questo post va per i nove anni di vita.. e siccome il 9 è uno dei numeri chiave nell'interpretazione del rovello.. lo ripropongo ora, paro paro (ma anche disparo disparo). 


Tre amici vanno in pizzeria, a fine serata il cameriere comunica un conto di 30 euro, prende i soldi e li porta al proprietario che decide di far loro uno sconto di 5 euro, li restituisce al cameriere che strada facendo se ne mette 2 in tasca, riconsegnandone solo 3 ai clienti. 


3 per 9 euro 27 quindi, più i 2 euro intascati dal cameriere fanno 29 euro, ne mancherebbe 1, di euro, per arrivare ai 30  iniziali.

Dov’è sparito? ...ma non è la sola incognita.


A quel punto uno dei tre fa notare che, almeno lui, avrebbe bisogno della ricevuta, potendola scaricare.
Il cameriere allora torna dal proprietario che, scocciato, fa una ricevuta da 25 euro, il cameriere la porta al tavolo dicendo che in cassa hanno fatto confusione (per giustificare i 2 euro in meno) ed invece di una ricevuta da 27 euro ne hanno fatta una da 25 scontando ulteriori 2 euro (che deve, per forza di cose, tirare fuori lui).




Uno degli ospiti dice allora che, grazie, ma lui può scaricare, per pranzi di lavoro, massimo 20 euro, per cui prega il cameriere di riformulare la ricevuta a 20 euro, restituendo i 2 euro ricevuti come ulteriore sconto.

Fino a quel punto i clienti avrebbero pagato 9 euro a testa, il cameriere ha 2 euro di “auto mancia”, il proprietario ha incassato 25 euro mentre 3 euro se li sono ripresi al tavolo con lo sconto iniziale, ma solo uno dei tre commensali guadagnerà, a fronte di una spesa effettiva di 9 euro, altri 11 euro fraudolentemente estorti alla sua azienda come rimborso e, dividendolo comunque per tre, ne farà beneficiare per due terzi anche i suoi compagni di tavola: 3,66 a testa; di conseguenza il prezzo finale della pizza cadauno sarà quindi 9 – 3,66 = 5,34 euro.
Che moltiplicati per 3 fanno euro 16 che sommati agli 11 fanno tornare tutto a 27 euro.



Il cameriere ne ha 2, anche in questo caso ne manca sempre 1 per arrivare ai famosi 30.

Aggiungi didascalia

In quanto i 27 meno i 25 rimasti in cassa non reggono il calcolo perché in cassa, contro una ricevuta da 20 euro, il proprietario ha fatto sparire ulteriori 5 euro.
Il vero, unico ed autentico ricavo del tavolo.
O almeno teorico, perché ancora non finisce qua.

Il proprietario, sollecitato a nuova ricevuta, si storce alquanto e decide di far pagare prezzo pieno: gli appunto 30 euro iniziali.
Va lui stesso al tavolo ed alle proteste sui presunti soli 3 euro rimborsati inizialmente dal cameriere, scatta la rissa, arriva la polizia, che sequestra la prima ricevuta di 25 euro e la seconda di 20, la terza da 30, i 2 euro presi dal cameriere, i 3 trattenuti dai clienti ed i 25 euro in contanti in cassa al ristorante. 

Le tre fatture assommano a 75 euro che diviso i tre clienti fanno esattamente 25 euro; con due delle quali abbiamo un’evasione fiscale accertata rispettivamente di 5 euro e 10 euro, per un totale di 15 euro a carico proprietario locale, più ulteriori 10 euro di multa da pagare da parte dei tre clienti, più 20 euro di multa per il cameriere colluso, oltre a 45 euro di multa per il proprietario evasore.

Il totale è un esborso di 110 euro per una pizza che regolarmente pagata, non avrebbe superato gli iniziali 30 euro, superiore quindi di 80 euro al costo originario di 16 euro (volendo coinvolgere tutti gli attori) 
per ciascuno dei nostri protagonisti, con un surplus di 6 euro cadauno, rispetto alla spesa iniziale, che moltiplicati per 5 fa ritornare il totale di 30 euro in capo ai clienti. 


Considerando, invece, equamente restituiti i 5 euro di sconto, i tre commensali avrebbero pagato 8,33 euro cadauno, per il totale dei 25 a mano proprietario, che sommati agli 0,66 euro in teoria ulteriormente spettanti ai tre, e risultanti dai 2 euro a mano cameriere diviso i 3 ospiti, riconducono al totale degli originali 27 euro, dai quali dedurre i 2 incamerati dal cameriere per cosi tornare ai 25 euro prezzo netto da sommare definitivamente ai 5 euro di sconto per poter riformulare i fatidici 30 euro di partenza.
 

(… ma che dopo la restituzione dei 3 euro da parte del cameriere, uno dei tre commensali, li abbia trattenuti tutti e 3 per lui, è un’altra storia, e non ve la racconteremo ora...)

martedì 18 gennaio 2022

HO IL DUBBIO CHE

 


Ho il dubbio che non  passi la notte dormendo, anzi. Ho il pervicace sospetto che dal momento in cui mi addormento a quello in cui apro gli occhi, esista un intervallo di vita pulsante, di altra dimensione che mi lascia interdetto, e quasi esausto, al mattino seguente.

Forse pullulo di vite parallele che mi consumano molto più della mia consuetudinaria esistenza quotidiana. Esisto in notti che non dormono affatto, che non riposano, che non sognano passivamente.
Magari è il sogno ad occhi aperti il vero periodo di riposo. In quel caso è ora, che sto sognando, mentre scrivo, mentre mi vedo ad occhi apparentemente vigili, mentre mi nutro, mi opero, o soltanto passeggio al sole.
Come distinguere le due o più dimensioni? Come comprendere quale sia l’autentica e la desiderata? Come fidarsi di una chiave che gira su una porta mai aperta?
Potrei addormentarmi ora e sfuggire l’incantesimo? O all’incantesimo non si sfugge perché lui detta le regole?
Ho il dubbio che la notte non sia quella che trascorro riposando, ma destini un me che non conosco ad avventure che vanno oltre la percezione, oltre un blog, oltre il tecnico della caldaia, oltre il corso di inglese online, oltre la spesa, oltre il campionato di calcio.
Oppure non è affatto un oltre a doverci preoccupare, ma ciò che abbiamo inesorabilmente lasciato indietro: figli che non ci sono, genitori non amati abbastanza, viaggi non fatti, sport non consumati, post non scritti, fantasie da modellare mentre dormiamo, convinti di non aver dormito, una volta svegli.

venerdì 14 gennaio 2022

MOBILI


C'è il mobile dove si ripongono stoviglie e bicchieri. Quello con le tovaglie di lino della nonna, quello che arreda le cucine di una volta, o le sale da pranzo con aspirazioni rustiche, quello che dona calore col suo legno in arte povera, le memorie scolpite, i ricordi di natali e riti familiari antichi. 

C'è la madia ricolma di confetture fatte a mano, con l'amore della dedizione, con la pazienza della passione; con gli sportelli che cigolano aromi di pane caldo, bicchieri per apparecchiare, o per riporre biscotti fragranti, crostate che tracimano cuore. 

Ci sono mobili che ristagnano odore di casa antica, tarme addomesticate, sguardi che placano il nervoso, riconducendo ad esistenze remote, sorrisi altrimenti venati di oblio. 

Ma non fidatevi, sono tutte false credenze

Specialmente quelle dell'Ikea.

mercoledì 12 gennaio 2022

MATTARELLA, PERCHE' NON TE NE RESTI PRESIDENTE ANCORA UN PO'?

Si lo so, andremmo incontro a scenari da fantapolitica, ma proprio Mattarella, convincente e pacato Presidente fino ad ora, dovrebbe capire che mollare adesso significa creare crepe vistose in un delicato meccanismo che regge su equilibri precari.

Io la vedo davvero cupa in vista di elezioni velenose che probabilmente lasceranno scie sanguinose, in un momento storico nel quale di tutto abbiamo bisogno meno che delle solite beghe di potere di questi quattro assatanati al governo.

Mattarella mi stai un po' deludendo. 

 

domenica 9 gennaio 2022

AUTUNNO INVERNO PRIMAVERA ESTATE


Leggo di persone che aspettano l’estate. E di altre che, ebbre di calore, bramano perenne autunno, e via discorrendo in un rincorrersi continuo, in un sezionare e suddividere a compartimenti stagni, senza alcuno spazio per la contaminazione, per la sorpresa, per l’inaspettato.

Ed a ben guardare, poi, i quattro cicli stagionali non sono affatto così distinti, né consequenziali.
Più facile intravederle incastrate e sovrapposte queste stagioni, mischiate sempre più a casaccio, in un singolare caso di personalità multipla; suddivise e catalogate solo dalla nostra necessità di mantenerle in ordine apparente, quasi una rudimentale semplificazione.

In realtà non esistono quattro periodi dissonanti e separati, ma diversi atteggiamenti meteo che noi tendiamo a "classificare" per comodità ed esigenze merceologiche. 

Non potremmo fare il cambio di stagione altrimenti, né gustarci una quattro stagioni in pizzeria, o ammirarle in Mucha e Monet, e neanche ascoltare Vivaldi..
in realtà la primavera può sussultare d’inverno nostalgico nelle giornate nitide che pizzicano di vento perso, l’estate rendersi decadente in una pioggia improvvisa fuori luogo e fuori sincrono, l’autunno crogiolarsi ad un sole rovente che addomestica nubi stracciate mentre l’inverno odorarsi di tenue tepore a caccia di identità abbozzata.

Un diluirsi di tempo intersecato in costante ricerca di identità mal riposte, che vogliono saperne sempre meno di omologarsi alle nostre necessità, ai nostri desideri. 

Leggo di persone che attendono l’estate, ma capaci anche di coglierla oggi, nel sibilo di vento gelido a scorticare la finestra, avvisando  come un’eco di risacca a colorare l’ennesimo tramonto.


giovedì 6 gennaio 2022

IL PRESEPE GREMITO


 

Già Gesù, il 24 dicembre notte, ebbe seri problemi a trovare libero il suo pertugio di competenza; la folla straripava, il distanziamento era utopico, i green pass carta straccia... 



Ora arrivavano i Re Magi, e sarebbe stata davvero dura farsi largo..
ci sarebbe voluto un miracolo.. magari il primo di una lunga serie..



...ma riuscirono a passare da uno scaffale all'altro fino ad arrivare al nuovo nato.

p.s. il prossimo anno dovrò contingentare.. ;)



Buona Befana!!!




martedì 4 gennaio 2022

TOSCANA GANZA

Montefollonico

La Toscana è da tempo la nostra seconda casa. Val di Chiana e Val d'Orcia per la precisione. Terre incredibili dove ogni volta rimaniamo estasiati da scorci e panorami; da un colore, un sapore, un riflesso, un silenzio anche. 

Pienza

Una regione di terre modellate, borghi arrampicati, vicoli a sorreggersi, col basalto sconnesso a dettare Storia e storie.
Salite, archi e strettoie che intrecciano pietra.

Santa Fiora

La nebbia può dipingere quadri, illudere i sensi, attutire lo scorrere del tempo, aggiungere magia e sottrarre ansia, colorare tutto un mondo di pastelli propri.


Val d'orcia


E poi le chiesette, medievali o romaniche, nascoste, fuori dei paesi, timorose, discrete, oscure a volte; silenziose, ad accoglierti, come premio per essere scivolato via dalla frenesia dei viali battuti, dei sentieri affollati.

Pieve di Corsignano 

Le porte, i battenti, i muri a secco; i chiavistelli millenari, le incrostazioni venate dalle intemperie, bruciate dal sole, le voci che sembrano venire da dietro, sibili sottili. 

Montepulciano

Arcate, pilastri e volte a inchiodare lo sguardo; venature che recitano storie incredibili, rimaste in eterno senza risentire di un solo sussulto.

Montalcino

E quella campagna ondulata, dai colori irrequieti, che pure rappacifica, e dilata l'anima; inebetisce di filari, di geometrie, di scollinamenti, di vitigni e gradazioni di ogni arancio e verde di stagione.



Allora capita di affacciarti ad una balaustra, al crepuscolo, e rimanere col fiato sospeso, a perdere lo sguardo e non volerti muovere, incantato, per l'ennesima volta. 
E sai che riaccadrà.


Montepulciano



Sant'Angelo in Colle





Bischero a Montepulciano