sabato 20 febbraio 2021
ANNUNCIO RITARDO
giovedì 18 febbraio 2021
MALCOLM & MARIE
Dicevamo, Malcolm e Marie, sono neri, il film è in bianco e nero, il loro umore è un po’ bianco un po’ nero, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace. Lui è un regista (nella vita è il figlio di Denzel Washington) lei la sua fidanzata (nella vita è Zendaya, famosa non si sa perché, ma tutti son presi dall’euphoria). Il regista vero, invece, è Sam Levinson ("Ma davvero questo è il figlio di Barry?!")
La casa è minimal da paura e si fuma diligentemente solo fuori della finestra dove si aggira mollemente il dolly, dentro si beve solo (salutisti va bene ma c’è un limite a tutto..). Il distanziamento è assicurato, del resto il covid è covid e non guarda in faccia a nessuno, per questo anche Malcolm e Marie si allontanano spesso ("Marie? Marie? Marie dove sei?!"), lui vorrebbe avvicinarsi a più riprese (alla faccia del covid) ma proprio mentre lei si decide per il si, si ricorda che, no! Malcolm gliel’ha fatta grossa stavolta.. non l’ha ringraziata, non l’ha scelta, non l’ha considerata, non si accorge di lei, è troppo egocentrico.. e insomma niente, per stasera, neanche masterizzata.
mercoledì 17 febbraio 2021
MA POI CHI E' FRANCO BATTAGLIA?
Perché è facile dire che è uno che sogna, sbircia, viaggia, interpreta,
fotografa, ama, colleziona e poeteggia
Poi c'è un Franco che si arrabbia, che (si) delude,
che vorrebbe piacere e piacersi. E invece non (si) piace poi tanto.
Che non risolve, non pianifica, non raggiunge, non riesce e un sacco di altri non.
Un Franco Battaglia in pensione, che ha lavorato abbastanza, ha fatto casini in abbondanza, che ora ogni lunedì è di nuovo domenica, che finalmente piega l'ansia in un cassetto assieme alle camicie che non mette quasi più, perché erano un repertorio da ufficio, da colleghi, da clienti; e allora via nel cassetto assieme a tutto l'armamentario, alle mille cose da mettere a posto (perché è un trasloco che è per sempre, altro che diamanti..)
Un Franco Battaglia curioso che vuole ripartire (post Covid) il prima possibile, e apposta non si precipita al bar a fare lo spritz (che pur ama) o al ristorante ad ammucchiarsi.
Un Franco Battaglia senza figli, con i suoi matrimoni, gli incidenti, le perdite, e paura che la vecchiaia possa essere brutta.
Dal 2006 a scrivere di cinema su FilmTv, e dal 2013 su Blogger, su entrambe le piattaforme continuo a folleggiare, sulla prima come Lampur, e qui con Nome, Cognome e storia.
Settecento post di qua (e settecento recensioni di là), tra poesie e prose, viaggi e ritorni, prese in giro, racconti, recensioni, visite, analisi sociali e analisi mediche, ricoveri e di(s)missioni
trend, mostre, denunce,
sport, teatro e sottocultura, amori e abbandoni,
barlumi di autobiografia, burocrazia e politichese,
bellezze e brutture,
cucina e fotografie, risate sguaiate, magie e tristezze,
città e paesi, acque e montagne,
gente da irridere e gente da esaltare, soldi e miseria,
isole da sogno,
e ancora sfoghi, stralci di vita, giochi; tutto insieme, tutto importante, come lo scambio di idee, le amicizie o le semplici conoscenze, e le delusioni, anche grosse.
robe inventate e robe vere, che fanno la posta dietro un risveglio, e un casino di altri pensieri da mettere in ordine..
Ma chissà voi, chi pensiate che io sia, se ispiro serenità di giudizio, o schizofrenia folle?
Me lo chiedo a volte, come in questo post.. perché questo è un post a trabocchetto, per sapere cosa sbaglio, e fare le pulci a chi legge...
del resto, se non voi, chi altri?
![]() |
| Davvero siamo come ci arrediamo casa? |
domenica 14 febbraio 2021
USO DELLO SHAMPOO: DIFFERENZA TRA DONNA E UOMO
SHAMPOO DA DONNA:
Dev'essere tensioattivo anionico, non aggressivo, migliorare lo skin feeling, abbastanza viscoso e con schiuma stabilizzata con ossidi di ammine selezionati, correggere i ph in automatico, fragrante ma non invadente, non opacizzante, antiforfora, proteinico e vitaminico, e con la concentrazione micellare critica regolata in base a solfati non irritanti.
SHAMPOO DA UOMO:
Il tappo della confezione deve poter aprirsi sotto la doccia senza far ricorso ad esplosivi.
sabato 13 febbraio 2021
IL GIOCO DELLE ULTIME VOLTE
Prendo spunto dall'ultimo romanzo di Margherita Oggero, "Il gioco delle ultime volte".
"Quando è stata l'ultima volta che abbiamo fatto o visto qualcosa
senza sapere che sarebbe stata l'ultima?"
mi vengono queste..
Quando ho guardato la fede del mio primo matrimonio, prima di perderla al mare. Giugno 1988
Il gol di Van Basten all'Ancona, maggio 1993.
La mia prima maratona.. sigh! dicembre 1980
..e di sicuro quando ho stretto la mano della mia mamma,
e lei l'ha stretta a me. Settembre 2020
giovedì 11 febbraio 2021
LEI MI PARLA ANCORA (..DOPO IL FILM DI AVATI, NON LO SO..)
Dal racconto di Giorgio Sgarbi, da cui è tratto molto liberamente il film di Avati, giusto rare tracce della lirica e della leggerezza originali; ampio spazio, invece, ai mezzucci utilizzati da Pupi per
sensibilizzare la platea, specialmente sul ricamato rapporto tra il protagonista che ha
perso l’amata moglie e il ghostwriter chiamato a “immortalarne” la loro storia, davvero utilitaristici e risibili, adatti giusto al filmetto che viene fuori, e che trasforma l'emozione in melodramma facile facile, soffocandola in una girandola di
soluzioni pretestuose e siparietti al limite.
Non sopporto questo
modo di fare cinema, questo dover stupire lo spettatore anziché farlo addentrare
con tatto, questo creare esagerati contrasti iniziali, per poi farli
repentinamente convergere in una sincera e costruttiva amicizia (Gifuni che
sparolaccia all’inizio, e alla fine va via con la testa fuori dal finestrino come un cagnolino a
guardare Pozzetto; e sconforta, si, ma solo nel constatare a cosa si arrivi
per coinvolgere con maldestra superficialità).
Quindi è già con il Pozzetto catatonico, rimasto nel limbo della memoria immortale della sua amata consorte, e il suo incontro con un Gifuni calcolatore, che guarda solo i suoi interessi - ad emozione e garbo zero -, che Avati brucia gran parte delle sue carte, rendendo macchiette posticce e arruffate anche tutte le figure di contorno.
Salvo giusto una luminosa
Ragonese, anche se costretta a scene artefatte, come fuga e ritorno nella
dimora di lui, appena sposati; ed un bel ritaglio anche per Haber, misurato e a suo agio.. ma davvero poco, troppo
poco.. e peccato per i radi squarci di poesia malinconica, che si perdono nelle forzature..
mercoledì 10 febbraio 2021
EVIDENZIA TUTTI I RIQUADRI CON "UNICORNI"... SE NON NE VEDI, SALTA BLOG
Ogni tanto Blogger, per autorizzare un commento, ti chiede se sei un robot, cosa hai mangiato a colazione e se ti sei lavato i denti prima di accendere il pc.
Vabbé.. siamo abituati e - si dirà - è per tutelare la nostra privacy e la liceità di chi osa interferire con i nostri post.. ma poi cominciano ad apparire questi riquadri dove ti chiedono di evidenziare le foto con i semafori, le strisce pedonali, gli autobus, i fenicotteri rosa e i fantasmi... io già con gli idranti comincio ad avere difficoltà.. ahah
Dove arriveremo?















