Gli
affascinati da Philomena sono stati quasi tutti abbindolati dal
dramma che la storia dispensa a grosse linee: suore cattive
sottraggono bimbo piccolo a mamma impossibilitata a crescerlo e lo
danno in adozione chissà dove. La mamma dopo cinquant'anni (perché
dopo cinquantanni?) decide di cercarlo sul serio.
Lacrime a gogò.
Ci
sono tutti gli elementi per farne un melodramma in piena regola.
Oddio.. in piena regola.. diciamo per farne un melodramma.
La
scena con la mamma dietro al cancello che vede il bimbo allontanarsi
nella macchina dei nuovi genitori
è fatta apposta per macinare
indignazione e commozione a livelli da discount industriale..
E
intanto c'è un altro film in contemporanea, American Hustle, il cui
sottotitolo (l'apparenza inganna), sarebbe stato molto più adatto a
questo Philomena.
Che
sfoggia in allegato una sbandieratissima propaganda di “storia
vera” ed invece propina un sacco di balle posticce a scopo
lacrimevole, tipo Philomena che perdona la suora cattivissima
nell'epico incontro finale.
Nel
libro di origine la suora muore prima di poter, eventualmente,
incontrare sia il giornalista che Philomena.
Restano
questi dubbiosi dubbi di una madre che per cinquant’anni si
“vergogna” di recuperare il figlio (e che te sei pianta dietro
quel cancello?...)
Poi
tutta una serie di stranezze che neanche ci va di stare ad esaminare
(ma lo faremo lo stesso); purtroppo la gente comune ha bisogno
dell'emozione stantuffata ad aria compressa, di sentirsi coinvolta in
storie di vita gnegnosa... se uscisse oggi Via col vento, farebbe
comunque i miliardi sospingendo la Kleenex ad inauditi record di
Borsa...
La
nostra Philomena tenta l'approccio
semiserio ma sbraga subito, una
Judy Dench (qualcuno l'aveva addirittura messa in competizione per i
Golden Globe con la fantascientifica Cate Blanchett – orrore!-),
fiacchina e monolitica sia nella sua fede automatica che nella sua
recitazione (automatica pure questa); il giornalista che
l'accompagna, da copione, è la sua presunta antitesi, ed alcuni
battibecchi tra i due, in semi surplace filosofica, fanno aggrottare
ciglia e sopracciglia (“non trattare male gli altri, un giorno
potresti essere tu al loro posto”), la ricerca del ragazzo adottato
è ancor più strana e facilona, specie quando si viene a sapere che
'sto benedetto figlio sapeva della sua provenienza, ma pure lui fa le
ricerche della madre come quando noi apriamo un armadio cercando un
maglione e, dopo un rapidissimo sguardo indagatore, urliamo
all'amorevole consorte: “non c'è!”, lei accorre ed in
tre-secondi-tre trova l'introvabile.. e cosi, sulla scorta di Un c'è
posta per te dei poveri, arriviamo alla fine scoprendo tutte le carte
e cartuccelle che mi guarderò bene dal rivelarvi.
Sempre
che non troviate nulla di meglio di questa Philomena Marthurano
denoantri, coi figli da (far) scoprire “o'
bello de' 'figlie l'avimmo perduto...” .
E
stavolta abbiamo perduto anche il bello di un cinema che non debba
per forza accalappiarci emotivamente...
insomma pure questo hai fatto a fette ...però caz...pita segnala gli spoiler ..ora mi hai levato la residua voglia di vederlo...raccontando il finale! :)
RispondiEliminaMa no!!! Ci sono un sacco di altre belle sorpresine!! eh eh.. (ma pure un sacco de artri bei firmi...)
RispondiEliminaInsomma, è un imbroglio.
RispondiEliminaSì, il film come le suore.. ahah!!
RispondiEliminaeheh... avevi già detto tutto col titolo: Philomena Marthutano è geniale! :)
RispondiEliminaMi attirava, ma non da impazzire: adesso scivola un po' più in basso nella lista...
Mettilo in fondo che fai prima... ;-)
EliminaAhahahaa, io sono morto di risate già nel leggere il titolo!!
RispondiEliminaLa recensione, per certe frasi, sembra essere scritta da me, lo sai? :D
Che palle i film-fazzoletto, eh! ^^
Moz-
... nel senso che neanche te trovi i maglioni 'sepolti'?! ;-)
RispondiEliminaAhaha, no... ma per come hai scritto certe cose :)
EliminaMoz-
Ciao Giovanotto. Presenzio a singhiozzo causa casa in allestimento. Ho letto della tua amica e da me risposi. Non c'entra col post lo so. Il film non l'ho visto. Ma in compenso ho visto un vecchio film "Il lato positivo" che vivamente consiglio. Com'è sto 2014? Mangiabile? :)
RispondiEliminaIl lato positivo (film) è uno spettacolo... in compenso ancora devo intravederlo (come lato) nel 2014... E auguri per gli allestimenti casalinghi.. ;-)
EliminaAttualmente vado raramente al cinema. Peccato. A Novara hanno chiuso tre sale cinematografiche...l'unica rimasta proiettano il film un giorno e il giorno dopo lo tolgono. Se non lo prendo al volo mi restano i vostri, tuoi commenti. Però ho Skay che mi regala films belli e vecchi.Mi piace Robert Redford e la settimana scorsa ho visto Tutti gli uomini del Presidente. Bello. Lo so a memoria. Lo rivedo volontieri. E "Il lago dorato"? anche quello...i due vecchietti (Hepburn e Fonda) siamo io e Paolo...Capito il genere? Ciao.
RispondiEliminaSky già ti permette un'ampia panoramica di ottimi film, ed ognuno deve godersi il proprio genere e, serena, il tuo genere va benissimo.. l'importante è non farselo mancare il cinema. Come un buon libro. Entrambi , come dice Erri De Luca, ti sollevano.
Eliminanon ho problemi a concordare senza averlo visto. lo presentivo che fosse così! :-D
RispondiEliminaMacchè abbindolati! Piaciuto molto il film!! Che mi frega se Philomena dopo 50 anni ha cercato il figlio e la suora è morta prima. Il perdono è l'essenza del film! ;-)
RispondiEliminaChissà se ha guadagnato qualcosina Philomena dopo la vendita del libro. Si sa i soldi non fanno molto, ma a volte consolano! :-)
Emozione stantuffata?? Boh! Bellissimo il lato positivo. Più frizzantino e intrigante-passionale è stato sicuramente il mio film preferito: "tutto su mia madre" , anche "gli uomini che odiano le donne" è stato un ottimo thriller. La Rooney meritava l'oscar non la solita Meryl Streep!!
Gli uomini che odiano le donne è uno dei più brutti thriller mai letti negli ultimi dieci anni. E ne ha abbindolati... ;)
EliminaNon potendo leggere tutto quello che scrivi, mi ero perso questa recensione, dunque arrivo con un notevole ritardo, ma due parole devo spenderle perché "Philomena" l'ho visto e mi ha fatto un effetto diverso, quello di un film un poco ingenuo, nello svolgimento fattuale, che induce pure a versare qualche lacrima ( non certo a me) ma fondamentalmente onesto, coraggioso, perché denuncia un modo di agire abbastanza diffuso in certi ambienti cattolici, almeno sino agli anni Sessanta.
RispondiEliminaDunque, la tua accusa di ciarlataneria è infondata, tanto più che io stesso sono stato testimone di un episodio molto simile a quello descritto nel film... come a dire che la realtà è sempre più avanti è sorprendente dell'immaginazione!