sabato 12 luglio 2025

ESAME DI IMMATURITÀ

 


Ai miei tempi (bello parlare dei "miei tempi" riferendomi  ad appena poco più di 45 anni orsono..), se avessi fatto scena muta agli orali non ci sarebbe stato santo a salvarmi, membro interno a immolarsi, epico scritto a sugellare la nuova prosa del secolo.

Sarei stato bocciato.

Ma era ancora l'epoca dei primitivi voti.

Non c'erano i crediti scolastici, quelli di formazione, le tabelle di conversione, i parametri di conteggio, le simulazioni di calcolo e il pregresso di due anni fa quando, magari un giorno, hai avuto voglia di studiare.

Oggi se vuoi fare il rivoluzionario e sovvertire il "sistema" puoi decidere di contestare gli insegnanti e i loro metodi arretrati, la loro totale assenza di cuore ed empatia e la loro manifesta inadeguatezza. 

Perché grazie all'evoluzione del sistema scolastico di calcolo dei crediti accumulati, gli orali divengono inutile orpello, fregio decorativo di una (im)maturità già in tasca,
e sei promosso lo stesso,
finendo pure sui giornali, ma soprattutto su Instagram, e stavolta con "crediti" inimmaginabili, con la nuova società dell'apparire pronta ad accoglierti.

E sì.. eravamo proprio ingenui..

 





giovedì 10 luglio 2025

COSE STRANE ACCADONO

 


A Roma ricca Conferenza sulla ricostruzione in Ucraina mentre quelli bombardano senza sosta.

Sarò io asincrono. 

sabato 5 luglio 2025

RIFLESSI DAL RENO

 

Strasburgo

Ponte Sole della River Diamond

C’è un denominatore comune in ogni crociera fluviale al di là dell’occhio di chi osserva e dei panorami che si susseguono.
Ed è rappresentato da quei dodici chilometri all’ora, paciosi e silenziosi, con i quali si scivola sulle acque placide del fiume, ed ogni ansa, boscaglia, riva sabbiosa, borgo adagiato sulle rive, sembrano volerti rimanere a mente e cuore, col gotico e le case a graticcio, appena uscite da una fiaba; uno srotolarsi di paesaggio lieve che diventa tutt’uno e fotografia indelebile con l’acqua quieta.


Impressionante quanto sia navigato il Reno, quanto rappresenti trait d’union tra nazioni e città, quanto sia fondamentale per la Storia e lo sviluppo di ognuno di essi, quanto siano vissute le sue rive e quanto doni regalità agli innumerevoli castelli che vi si affacciano.



E a noi, trasportati senza il minimo sussulto, quasi guidasse solo la corrente in viaggio dalla Svizzera all’Olanda, quei dodici kilometri all’ora lasciano traccia indelebile e potente, che ci rende protagonisti incantati, ed ogni scorcio a rapire.





Rudesheim


Magonza





Coblenza


Zaanse



Amsterdam

Spira







giovedì 3 luglio 2025

CHIEDO

 

Mi chiedo se al sole interessino
le nostre beghe con gli orologi,
se i tramonti sospettino che li spiamo
e se scorgono un loro orizzonte,
se il fiore immagina che appassirà
una volta che si volti lo sguardo,
se il vento freme anche da immobile,
e per chi lacrima certa pioggia esausta.
Chiedo per non rimanere immobile anche io,
orizzonte piatto, corolla avvizzita, bava di vento,
quesito irrisolto.


venerdì 27 giugno 2025

USTICA: 45 ANNI DI BUGIE


Un mistero destinato a rimanere tale, tra reticenze e sparizioni (di documenti ed esseri umani).

La tenace pervicacia con la quale uomini di Stato e apparati militari vogliono per forza attribuire ad una bomba interna la strage di Ustica, bastano, da sole, a rendere fragile e inconsistente l'ipotesi. 

Ma questi apparati vivono per difendere la propria incolumità, l'arroganza e la loro supponenza.

Siamo uno Stato impotente e non sovrano, servo di dinamiche e poteri che decidono per noi.

E di questo, almeno, posso vergognarmi. 

Pubblicamente.

domenica 22 giugno 2025

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME

 


Evocativo sentirlo scandire in maniera enfatica: Fate Questo In Memoria Di Me - con esatta pausa tra una parola e l’altra - dal sacerdote che ha celebrato la Prima Comunione di mio nipote.
Una frase potente, autorevole, intensa, perentoria. Che profuma di comandamento e dono,  fondamento e principio del Sacramento dell’Eucarestia.
Frase eloquente e rivelatrice, pronunciata da Gesù durante l’Ultima Cena, immagino con l’originario afflato e veemenza di chi, ogni giorno, celebra messa, e chiave di volta di ogni futura celebrazione eucaristica, subito dopo la consacrazione del vino e del pane e immediatamente prima la distribuzione delle ostie consacrate.
Fate questo in memoria di me.
Parole che rappresentano da sole il fulcro mistico della Comunione e che rimangono impresse in un'atmosfera di magica sacralità.

Chiunque si avvicini alla Comunione può confermare la suggestione, l’importanza, il fascino e il caposaldo di queste sei semplici parole, invito a perpetrare fede, speranza, amore e, appunto, Comunione.

***

Passiamo ora a qualcosa di più terreno e profano ora, azzardando un’ardita metafora rispetto a quanto esposto sopra.
Sei andato a vedere con tre dei tuoi amici più cari la partita della squadra del cuore, una partita sudata e combattuta, che ti è rimasta bene impressa.
A fine partita, mentre uscite dallo stadio, dici ai tuoi tre amici:
“In fondo è andata bene, abbiamo vinto 1 a 0”.
I tuoi amici ti guardano tra il sorpreso e l'interrogativo dicendo:
“Veramente la partita è finita 0 a 0, non abbiamo segnato nessun gol!”.

Non saresti stupito del fatto che solo tu abbia visto un gol?
Un gol magnifico, tra l'altro che ha fatto esplodere lo stadio e consegnato questa magica vittoria agli annali di gloria della tua squadra?

Eravate  quattro amici  molto attenti alle fasi di gioco, e a fine partita solo tu sei convinto di aver visto la propria squadra passare in vantaggio e vincere, e gli altri, tutti e tre, seduti accanto a te, mentre assistono proprio allo spettacolo della loro squadra del cuore, non vedono il gol?!? Chi di questi ha preso un abbaglio?

Avevo accennato all’azzardo della metafora, ma è un po' per rendere fruibile e significativo quel che accade a quell’Ultima Cena:
un solo evangelista - su quattro -, fa caso a quella fenomenale frase, la portentosa, sublime, affermazione di Gesù, che pone le basi della Comunione:
Fate questo in memoria di me”.
Su tre dei quattro Vangeli canonici, non esiste traccia di questa meraviglia, di questa incredibile  testimonianza che annuncia uno dei miracoli più belli, ogni giorno  perpetrato nelle chiese di tutto il mondo.

Una frase che, semplicemente, non c'è. 

Vi siete mai chiesti come sia potuto accadere che il fulcro della Cena, quell’epilogo colmo di prodigio, l’invito a cibarsi di santità per tutta la vita, sia sfuggito a ben TRE evangelisti su QUATTRO? Pure ben presenti a quella cena.
Erano in bagno, erano distratti dalla cameriera, stavano parlando tra loro?

E come mai i tenutari e i curatori di quelle scritture non hanno tenuto conto, in seguito, della “piccola” contraddizione?
Forse non era ancora matura la potenzialità del Sacramento?
Divenuto, in effetti, consuetudine, SOLO centinaia di anni più tardi?

Certo diventa difficile aver fede senza prove, ma la fede autentica si dovrebbe alimentare proprio nel culto dell’enigma, della NON conoscenza, della NON supposizione.

Dovremmo fare a meno di tanti "aiutini". Il fedele attuale, ricolmo di particolari e certezze sulla vita di Dio e Gesù, potrebbe (saprebbe) farne a meno? Ne dubito.

Siamo ricolmi invece di infiniti dogmi e dimestichezze con le quali abbiamo fatto di Dio qualcosa di estremamente confidenziale, e pochissimo misterioso.

E il Mistero, quello vero, si sa, spaventa, e non rassicura affatto.  

 


mercoledì 18 giugno 2025

SICILIA EXPRESS

Tre giorni frenetici: un atto notarile saltato, visite parentali in tre differenti Comuni: Caltagirone, Trecastagni e Acitrezza; auto a nolo strizzata per bene, cene e pranzi a volte arrangiati e alcuni che neanche Lucullo.. strade, stradine, traffico, calore già ai vertici, stress palpabili.. insomma la vacanza che non vorresti mai fare, perché in fondo, alla base, tutto nasce da incombenze burocratiche, e che invece fai, ingurgitando bellezza con l'imbuto, stile turista giapponese, e alla fine, mentre riallacci la cintura di sicurezza, sull' aereo di ritorno, ti accorgi che stai riportando via comunque tanto anche se disordinatamente, forse per quel timore di poter lasciare qualcosa.

Sia chiaro: un tipo di viaggio che non sopporto, dettato da tempi e circostanze tiranne, programmato al dettaglio, al millimetro, con tempi di riposo e svago ridotti al lumicino, ma che ti lascia addosso sapore di terra che ami.  

Torneremo Sicilia. E con meno agitazione.

Villa Comunale    Caltagirone

Caltagirone  Scalinata di Santa Maria del Monte

Trecastagni   Eremo di S.Anna