Un mistero destinato a rimanere tale, tra reticenze e sparizioni (di documenti ed esseri umani).
La tenace pervicacia con la quale uomini di Stato e apparati militari vogliono per forza attribuire ad una bomba interna la strage di Ustica, bastano, da sole, a rendere fragile e inconsistente l'ipotesi.
Ma questi apparati vivono per difendere la propria incolumità, l'arroganza e la loro supponenza.
Siamo uno Stato impotente e non sovrano, servo di dinamiche e poteri che decidono per noi.
E di questo, almeno, posso vergognarmi.
Pubblicamente.
Uno dei fatti più scandalosi e osceni della storia italiana e delle relazioni internazionali del nostro paese. Che strazio terribile...
RispondiEliminain democrazia i popoli vogliono le certezze che solo le dittature possono concedere a largo raggio
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