A ZACINTO
"Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
Del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde."
Neanche noi lambiremo più le divine sponde,
fin troppo avvezzi all’incanto cicladico,
incautamente c’avventurammo per Zante,
distratti da sirene sbeffeggianti
e dall’iconico relitto
peraltro neanche scorto.
"Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L’inclito verso di colui che l’acque
Cantò fatali, ed il diverso esiglio"
Di fronde fin troppo colma, di cale e lidi
assai meno,
e sfocati villaggi tra ulivi millenari,
Ulisse lo vagheggio di transito, ma senza magia,
e giusto un ritorno dell’onda
a porre eco alla scogliera.
"Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura."
E alla fine neanche Foscolo tornò mai
alle fatali sponde, ad Itaca attigua
ma ben distante da Sifnos o Amorgos
che avrebbero procacciato ben altri versi
e incantata meraviglia.
Ho voluto giocare con l’ode foscoliana,
per un’isola che ci ha lasciato tiepidini,
mai stregati; certo mare
incredibile, ed alcuni scorci di costa da sogno, ma troppo anonimato
tutt’attorno, bolgia estiva, richiamo da movida.. nessun villaggio d’altre
epoche o calette da conquistare nella quiete d’un sentiero, solo architetture
scialbe, agglomerati urbani senza alcun brio, piattume paesaggistico folto solo
di ulivi e qualche abete dove il terreno impenna un istante.
Ma anche immaginandola libera dalle sovrastrutture mondane, Zante rimane a
configurazione fortemente ionica, ma priva di spicchi di personalità, come
quelli veneziano/bizantini presenti, ad
esempio, a Corfù o anche a Creta, rimanendo in quell’area di influenza; lontanissima comunque dai paeselli cicladici in calce bianca e le tamerici a
lambirne le rive.
Certi luoghi, quando diventano
facilmente raggiungibili (voli diretti low coast o brevi percorsi in traghetto)
finiscono con lo snaturarsi, anche se poi basta allontanarsi dai centri che calamitano
le orde a generare caos e delirio per (ri)scoprire angoli di quiete intonsa,
dove invise spiagge senza bar e monasteri accoccolati in cima a strade fuori
mappa, riservano ancora l’opportunità del prodigio.
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Cova delle tartarughe Caretta Caretta |
Se il tuo viaggio in alcune parti ti è sembrato snaturato, beh le tue foto lo hanno dipinto in modo suggestivo e sognante per chi come me non ha viaggiato, volo con chi vede paesi lontani e senza nessuna invidia un abbraccio grande a te e alla tua cara Lu' 🤗💖
RispondiEliminaMi piace portare in viaggio tutti voi con me, magari offrire spunti per prossime partenze perché mai dire mai.. anche in aereo.. ;) abbraccissimo Fiorella cara!
EliminaNegli anni 50 un violento terremoto colpì l' isola devastandola, alcuni siti riferiscono che rimasero in piedi pochi edifici ed è probabile che la ricostruzione ne abbia snaturato l' architettura. Ho comunque un buon ricordo di Zante anche se non so se ci tornerei 🤭
RispondiEliminaProbabile.. alcuni siti sono rimasti intatti e affascinanti, peccato aver capitolato in gran parte dell'isola al trend di vita mondana.. ma capisco anche il ritorno economico.. io consiglio Cicladi a tutti: scomode, lontane, paradisiache.
EliminaNon sono mai andata in vacanza e non ho visitato posti da sogno. Certo immaginare attraverso le letture, rende tutto meraviglioso ma quando si raggiunge alcuni posti, la maggior parte delle persone rimane delusa. Fino a poco tempo fa il mio paesello mi rendeva felice con il suo silenzio, rotto solo dalla tramontana che mi inebria di salsedine, dal canto degli uccelli e dalle sirene delle navi. Il b&b aperto sotto la mia abitazione, ha rotto l'incantesimo. Persone incivile mi stanno rovinando la vita ma la legge ormai permette tutto e non difende i poveretti che hanno lavorato una vita, pensando di trascorrere una vecchiaia serena nella propria casa. Buona domenica.
RispondiEliminaA volte può dirti male e ti vengono ad infrangere la quiete anche nei microparadisi di residenza.. c'è una inciviltà dilagante senza margine, le motivazioni hanno radici profonde, ma tutto parte, comunque, da un'educazione di base ormai utopia, familiare e scolastica..
EliminaBuona domenica Angela!
Purtroppo il turismo di massa ha fatto perdere in tanti luoghi che erano meta di tranquillità la loro magia.
RispondiEliminamagia intesa come luoghi di silenzio per rigenerarsi e rimanere basito di fronte alla natura .Carlac