sabato 6 novembre 2021

META

 


E così Facebook cambierebbe nome, intenti, modo di porsi e di "intrufolarsi".
  
Quanto ci influenza questo social?
Quanto ci "serve"?
Quanto noi serviamo a lui?

Tutte domande dal tempo che trovano.
La nostra vita scorre comunque, la nostra privacy è alle mercé di ogni aggancio mediatico e social qualsiasi sia il dato sensibile che comunichiamo (ma poi cosa c'è rimasto di davvero insensibile?), basta dare l'ok ad un cookie qualsiasi (cosa che succede nove volte su dieci).

Io mi preoccuperei di altre privacy.
Quelle che concediamo a persone insospettabili, o che comunque hanno carpito la nostra buona fede. Mi preoccuperei di cosa produce il nostro pensiero, delle nostre aspirazioni nutrite ad aspettative a salve o dei nostri sorrisi che cadono spesso nel vuoto.

Anche se in realtà non si tratta di privacy quando concediamo qualcosa.  

La vera privacy è tanta roba che teniamo ostinatamente dentro senza farla scorgere ad alcuno.
A volte così nascosta che diventa sconosciuta anche a noi.

 

giovedì 4 novembre 2021

IL NUOVO DISCO DEI COLDPLAY

Ho voluto attendere appositamente i primi riecheggi, le seconde impressioni. I Coldplay continuano a tirar fuori dischi incredibili. 

Questo Music of the Spheres fa più degli altri l'occhiolino al mercato ma poi riabbraccia i puristi con sonorità pazzesche, che richiamano anche tempi d'oro di un progressive immarcescibile.

Da notare l'uscita in quasi contemporanea dell'ultima creazione firmata Premiata Forneria Marconi, altro tuffo nel passato, rivestito di una brillante freschezza.

Ma torniamo ai Coldplay, come traccia nel blog piazzo dieci minuti di  incanto sonoro. Nulla di hit, niente che possa affascinare le radioline commerciali. Semplice Coldplay, che ti afferra da dentro e non ti molla. Un crescendo di sensazioni che trascinano per mondi lontani.

Concetti diversi, ascolti necessari, oserei dire. 





martedì 2 novembre 2021

L'ARMADIO


 

L'armadio troneggiava nello studio, stavo cercando di capire come occuparne gli spazi in maniera razionale ed utile ad accantonare buona parte del mio accumulare compulsivo, aprivo e chiudevo gli sportelli senza capacitarmi del cosa sbagliavo nel suddividere e infilare dentro. 

Ad un certo punto un battente non voleva più chiudersi, forse sentiva il peso della responsabilità, il dover celare suo malgrado, forse voleva solo attirare attenzione, visto che comunque, il protagonista della scena ero decisamente io e lei, tutto sommato,
era solo l'anta gonista.

domenica 31 ottobre 2021

TUSCIA ED ETRURIA


Montemerano


Tre giorni spensierati tra Toscana meridionale e Lazio del nord, in curioso e simbiotico connubio tra borghi pazzeschi, specchi d'acqua meravigliosi (tra laghi e terme) e paesaggi feriali che solo la pensione ti permette di godere. 


Tuscania

Sorano

Lago di Bolsena

Sovana

Pitigliano

Manciano

Gradoli

Marta

Tuscania

Tuscania



sabato 30 ottobre 2021

IL PARADOSSO DEL VOTO SEGRETO ALLE CAMERE

Davvero pensiamo che il voto segreto di un cittadino alle urne elettorali sia equiparabile a quello di un parlamentare che esercita il volere dell'elettore?! Se qualcuno lo pensa passi pure ad altre letture.

Qualcuno di voi mette una maschera quando alla cassa del cinema sceglie di vedere un cinepanettone? O nasconde la faccia al supermercato per non fare vedere che compra la Nutella?

Sento e leggo tanti che difendono il "voto segreto"
come DIRITTO DI COSCIENZA.

Quindi un'etica evoluta e indipendente che agisce per valori indissolubili, e grande forza d'animo.

Ma se deve nascondersi, vergognarsi di esprimerli, temere di manifestarli, magari per paura di perdere privilegi e autorità, non li rappresenta affatto questi valori, anzi, li deprezza e li mistifica.


mercoledì 27 ottobre 2021

MI ACCORGO CHE PARLO POCO DELLE PERSONE..


 ..sembra quasi mi fidi più delle cose.

Probabilmente perché le cose, alla fine, non deludono. 

Attribuiamo loro pensieri, azioni, sogni e desideri.
E quelli sono. Non si ribellano mai, le cose.
Oppure ti suggeriscono esattamente le loro attitudini, le meraviglie, il desiderio di farsi conoscere davvero, concedendosi.

Non come tanti umani.  Come troppi umani.
Cui magari piace raccontarsi in modo ipocrita, tanto per. 
E poi finiscono per mollarti, magari ti aggrediscono anche.

Ecco. Le cose no. Sono più sensibili di certa presunta umanità.
Agiscono come pensiamo che agiscano. Anche se spesso crediamo che abbiano un'anima perversa (tipo le tastiere del cellulare).

Se ci scorgono buoni, sono buone anche loro.
Se percepiscono generosità, sono generose anche loro.
Se avvertono sincerità, non trovano motivo per ingannare.
Se siamo malinconici, riflettono vaghe malinconie anche loro.

Se siamo sorprendenti, finiscono per sorprenderci a loro volta.

Rispecchiano il nostro essere, tic e manie compresi, possono deluderci solo se siamo deludenti noi stessi, se non rispettiamo, se non siamo all'altezza di propositi e promesse.
Le cose siamo noi, perché noi siamo tutto e dettiamo regole.
Le persone no, vivono di luce e ombre proprie.
Nel bene e nel male.
Possiamo dissezionarle e analizzarle ma fino ad un certo punto.

Sarà questo il problema? Un trucco per evitare brutte sorprese.

Intanto fammele incartare per bene, le mie cose..
che sono anche fragili..



 


domenica 24 ottobre 2021

"SCRIVIAMO POESIE CHE RIMANO CONTRO"

Rubo il titolo da uno spettacolare calembour linguistico di Alessandro Bergonzoni.

Salviamo il pericolo dal suo scampato

Certi suoi arzigogoli lessicali sembrano frugare talmente in fondo all'evolversi della comunicazione da lasciarti basito nella meraviglia.
Mentre leggi devi rivelarti pronto a spiccare il volo, lanciandoti dalle sue righe in mille altri universi attigui o anni luce lontani.

Ci procuriamo ustioni di buon grado

Siamo abituati a leggere secondo parametri collaudati. Può non piacere essere spiazzati ad ogni riga, dover ricollocare il pensiero in cima alle parole, ritarare ciò che viene proposto e che parte per la tangente di nuove proposizioni. Doppi sensi che sfociano in una marea di multisensi, ad alla(r)gare primarie percezioni.

Preferirei essere un'edera senza muro, piuttosto che crollarci sotto di sana pianta

Si viaggia a tentoni, come ad occhi chiusi su un terreno continuamente dissodato, che non fornisce comodo appoggio, ma sempre nuovi trampolini, lanci nel vuoto.
Vuoto a (buon) rendere, per fortuna.

Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.