E così Facebook cambierebbe nome, intenti, modo di porsi e di "intrufolarsi".
Quanto ci influenza questo social?
Quanto ci "serve"?
Quanto noi serviamo a lui?
Tutte domande dal tempo che trovano.
La nostra vita scorre comunque, la nostra privacy è alle mercé di ogni aggancio mediatico e social qualsiasi sia il dato sensibile che comunichiamo (ma poi cosa c'è rimasto di davvero insensibile?), basta dare l'ok ad un cookie qualsiasi (cosa che succede nove volte su dieci).
Io mi preoccuperei di altre privacy.
Quelle che concediamo a persone insospettabili, o che comunque hanno carpito la nostra buona fede. Mi preoccuperei di cosa produce il nostro pensiero, delle nostre aspirazioni nutrite ad aspettative a salve o dei nostri sorrisi che cadono spesso nel vuoto.
Anche se in realtà non si tratta di privacy quando concediamo qualcosa.
La vera privacy è tanta roba che teniamo ostinatamente dentro senza farla scorgere ad alcuno.
A volte così nascosta che diventa sconosciuta anche a noi.