domenica 17 ottobre 2021

MSC SEASHORE MEDITERRANEO 04.10.2021 11.10.2021


Passarella in vetro sospesa al sedicesimo piano

Avevo già postato di crociere, questa è arrivata dopo un'estate tribolata, per malanni vari in famiglia speriamo superati.
E quindi è diventata la nostra estate, la Vacanza, liberatoria davvero in tutti i sensi.
Certo "solo" nel Mediterraneo, ma a bordo dell'ultima nata MSC, la Seashore, una nave immensa, ricca di tecnologia e soluzioni ricercate a tutti i livelli. 


E' la nostra terza crociera MSC, ed il passaggio fisiologico che ci ha visto passare dall'iniziale stato di sospetto a quello definitivo di entusiasmo, è ormai decisamente archiviato.
Ci sentiamo a casa, conosciamo meccanismi,  pregi e difetti; passiamo da una città all'altra senza disfare bagagli, senza code in aeroporto, o traffico in autostrada, con appena lo spazio di un sonno cullato - letteralmente - dalle onde.



Questo uno dei vantaggi peculiari, un giorno parli italiano, il giorno dopo spagnolo, quello successivo francese. Senza quasi accorgertene. 
Ovvio riguarda località marittime, ma le escursioni praticamente quotidiane, anche di sette ore, permettono di avventurarsi nell'entroterra e rendere variegatissime le mete da scoprire.
E quando c'è un giorno intero di navigazione, si gusta ancor di più la vita di bordo.



Nel frattempo non te ne stai anchilosato su una poltroncina d'aereo a undicimila metri di altezza, ma a undici piani sul mare, sorseggiando cocktails, sbirciando panorami, passeggiando per universi scintillanti costruiti come un immenso paese dei balocchi; 




tra musica, negozi, teatro, massaggi, palestre, cucine di ogni latitudine o il semplice girovagare acquisendo familiarità su questa città galleggiante che solca i mari aggraziata e incredibilmente discreta.
E puoi ritrovarti affacciato dal parapetto del balcone della tua cabina, come da un palco di teatro, con davanti un proscenio di bellezza quieta e maestosa, mentre scivoli su un blu così intenso da stordire.


Barcellona

Accostiamo isole che sembrano piccole navi anch'esse, albe e tramonti ci accarezzano come fossero lì solo per noi, in una autentica marea di riflessi e di silenzio irreale.

Marsiglia

Poi si torna a sbarcare, e sciamiamo felici a respirare terra nuova, a cogliere odori e colori, bottino di navigatori felici, alla scoperta di nuovo mondo, ma felici di risalire poi sulla nostra "astronave", che ci riaccoglie nel suo scintillante caleidoscopio sospeso tra sogno e luna park..



Alla prossima ora. L'all inclusive che include davvero un mondo.

giovedì 14 ottobre 2021

SQUID GAME (NETFLIX)


Alla fine, in ritardo, sono riuscito a vederlo (e considerando che ancora non ho finito l'ultima Casa di Carta,  ci sta).

Questo mix tra Mai dire Banzai e Quattrocentocinquantasei piccoli indiani si fa comunque guardare, anche se le barzellette diventano man mano più numerose delle drammaticità e la solita, bistrattata, sospensione dell'incredulità, viene turlupinata oltre ogni lecita pretesa.

Trovo corretta anche l'analogia con Parasite, che finisce col perdersi tutto il buono volendo per forza strafare. Sarà un limite coreano..
Il rimprovero principale resta comunque la lunghezza: cinque/sei puntate sarebbero state più che sufficienti, senza contare che ovviamente, come ormai inevitabilmente in tutte queste serie, si prepara il terreno per il seguito, lasciandoti quindi vagamente in sospeso.

La casa di carta ha comunque fatto scuola riguardo maschere, simboli e gadgets da piazzare in merchandising, e chissà quanti, ora, vorranno arredare casa in stile Escher! 

domenica 10 ottobre 2021

E.I.T.R.D. DA UN'INIZIATIVA DI DANIELE VERZETTI

E.I.T.R.D.

..e continuano a morire donne.

Mai come quest'anno in Italia. Uccise da maschi malati, uomini cresciuti male, distorti, convinti del loro potere, delle loro proprietà.

Con certezze astruse nella mente, che magari li portano anche a scandalizzarsi dei talebani che vedono in televisione, ma in un'ottica lontana, una percezione ovattata disegnata a loro uso e consumo.

Poi accade qualcosa che sconvolge la loro quotidianità, il loro orticello con la palizzata attorno, il loro limitatissimo livello di vita elementare.

E all'improvviso possono uccidere e uccidersi, non trovano differenza tra togliere e togliersi la vita. E questo è un peccato, altrimenti potrebbero uccidersi loro e basta, creando molto meno disagio. 

Il loro mondo è dentro la palizzata che circonda il giardino di casa.

Ma c'è una palizzata invalicabile che hanno eretto tra cuore e cervello, in secoli di educazione mancata, di amore mai sfiorato, di mentalità gretta. 
Una palizzata fatta di ignoranza gigante, palpabile, di pulsioni preistoriche, cui purtroppo contribuisce anche la nostra società, il nostro attuale stile di vita e pseudo insegnamento, incapace ancora di attivare segnali di allarme in cervelli rudimentali, che crescono con sentimenti malati e fasulli. Credendo davvero, in una contorta buona fede, di stare dalla parte del Giusto.

Dobbiamo contribuire tutti a far evolvere l'uomo, il maschio, a questo punto anche con punizioni esemplari, perché tanti non contemplano alcun livello evolutivo, ma percepiscono la pena. 

E castigo sia allora. 

mercoledì 6 ottobre 2021

SOLO TRE COLORI



Non stava nella pelle, tra qualche istante avrebbe ripreso colore, quel bel cremisi avvertibile da decine di metri, e tutti si sarebbero fermati a guardarlo.

Ma stavolta no. Nessuno dinanzi allo stop, nessuno in lontananza.
La strada desolatamente deserta, mentre lui scrutava l'orizzonte in cerca di una paio di fari, un'ombra semovente. Nulla.

Certi semafori possono restarci davvero male. Imporre uno stop a nessuno rende clamorosamente inutili, inetti, dequalificati.
Può indurre in depressione, sbiadire i colori, alterare le sincronizzazioni. 

E non è come un terrazzo con le vertigini, qua è ben altro. Un semaforo è ben cosciente del proprio compito, della fondamentale utilità nel sistemare l'ordine dell'universo.

Ma se l'universo cambia strada o, peggio, decide di non circolare più?

 

venerdì 1 ottobre 2021

INTERVISTA AL TEMPO

Da un'intuizione di Daniele Verzetti

"L'UOMO ED IL TEMPO"

Oggi è un altro giorno guadagnato
Il Tempo ti lascia tra noi
Oggi è un altro giorno sofferto
Il Tempo non ti farà guarire.

Il tempo mi scorre tra le dita
A volte rallenta
Altre si ferma come fosse
Immobile dentro sabbie mobili
Che sembrano avvolgerlo e soffocarlo

Ma è solo un'impressione
Il Tempo sa librarsi nel cielo
E superare l'ostacolo.

E c'è il tempo che puoi programmare
O forse che si lascia programmare
E quello imprevedibile
Quello che non passa mai
E quello che sembra volato troppo in fretta
Come quando sono tra le tue braccia

Il Tempo comanda la nostra vita
Sembra quasi una divinità
Non esiste nulla che lui non possa fare
O così pare.

Ma ogni volta che osserviamo il Tempo
Riflettiamo su di lui
Lo idolatriamo come un dio
O lo malediciamo come una iattura devastante
Ricordiamoci che anche lui ha un limite
Uno molto importante.

Neanche il Tempo
Può tornare indietro nel tempo
Neanche il Tempo
Può riavvolgere il nastro della vita
Magari per non fare un errore grave
Neanche il Tempo
Può fino in fondo gestire il tempo

In questo L'Uomo ed il Tempo sono accomunati
Da una sorte bizzarra e crudele
Sorte che ha nel Tempo il principale ed involontario colpevole
Perché neanche il Tempo
Può comandare in toto il Tempo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



Buongiorno Sig. Tempo, scusi il bisticcio, ma era da tempo che attendevo questo incontro.
- Certo, posso immaginarlo, ma come può immaginare anche lei, mi programmate al minuto secondo.
In che senso la "programmiamo"?
- Nel senso che io sono un'entità astratta, anzi, esisto solo grazie a voi che mi avete creato e definito. Prima di voi me ne trascorrevo pacioso. Ora lo stesso, a dir la verità, ma vedere accanirvi attorno a me, crea discreta ilarità.
Quindi la stiamo ingabbiando in qualche modo?
- Ma proprio no, semmai vi ingabbiate da soli. 
Ma lei non ha crucci o rimpianti? Solo certezze?
- Io non ho neanche un'anima veramente, non mi accorgo proprio di trascorrere, però vedo voi, trascorrere. Ha presente l'antico equivoco del sole che girava attorno alla terra? Ecco. Io non passo. Sto bello immobile. E' tutto il resto che mi passa davanti, un  po' come al cinema, a proposito, gran bella invenzione quella!! Io sono spettatore, e neanche pagante... 
Ci sta rivelando una verità forse pesante da digerire..
- Mica sarà colpa mia adesso?! L'ha richiesta lei l'intervista.. se davvero dipendesse da me il fluire delle vostre vite, avrei una bella responsabilità, e invece no, mi limito a scorrere, certo non posso fermarmi, né tornare indietro, ma non è nella mia natura, e neanche tra i miei desideri. Provi lei a non respirare, ad esempio, giusto un pochino, l'esatta parentesi di un mio lieve trascorrere, poi dovrà rinunciare. E così è per me, verrei meno alla mia natura, alla mia spontaneità, al mio essere. Smetterei di esistere, e non ne ho la minima voglia, mi diverte un sacco srotolarmi con precisione di fronte alle vostre frenesie, alle vostre pause anche, alle vostre indecisioni, ai vostri stop colmi di timore. 
Certo possedete una libertà che a me viene negata, ma io vivo e mi nutro di questa essenzialità, se così non fosse, fibrillerei forse di incredibile sorpresa, ma brucerei all'istante l'essenza della mia precisione, della costanza, del "fluire immobile", un concetto lontanissimo dal vostro disordine.

  




mercoledì 29 settembre 2021

SI TORNA AL CINEMA! TRE PIANI

 E dopo un tempo incredibile si torna di nuovo al cinema.. certo in orario pomeridiano e di giorno feriale, per scongiurare assembramenti, ma l'emozione è forte, anche se il film per questo nuovo esordio, non si rivela poi 'sta magnificenza..


L’ultimo Moretti è tratto da un romanzo israeliano, quindi neanche posso addossare tutte le colpe al buon Nanni, da tempo ormai rinchiuso in un suo cinema distaccato dalla realtà. Nel romanzo originale deve aver colto ancor meglio la freddezza dei rapporti umani, le casualità di comportamenti lontani da un vivere comune, adagiandosi da par suo. Un mix di attori in cui il Nostro si riserva la parte più asettica e insensibile: un giudice inflessibile e anaffettivo che scambia il rapporto con il figlio (altra figura grezzissima) come una pratica d’aula di tribunale.
Tutti i maschietti del film, comunque, escono a pezzi, vittime di fobie, pulsioni, rabbie inconsulte, incapacità di relazionarsi. L’universo femminile sembra più variegato ed alle donne è affidato il compito a volte di redimere e di redimersi, o tentare almeno, ma anche in questo caso assistiamo ad eccessi ingiustificati, prese di posizione o debolezze inverosimili, come la nipote dei vicini di casa che torna da Parigi in visita al nonno, ma ancor più appositamente per adescare uno Scamarcio di cartone come al solito, anche quando piange.
Ad esempio avrei paura di capitare in un processo presieduto da un giudice come quello interpretato da Margherita Buy, consorte di Moretti nel film e personaggio continuamente in balìa della sua ingenua fragilità. La Rohrwacher interpreta una moglie sola, col marito sempre in viaggio per lavoro, che tira su la figlia praticamente senza amici o parenti, in preda ad allucinazioni e crisi di panico, che finiranno irrisolte, un po’ come tutto il film, che viaggia deciso verso la non assoluzione, anzi la condanna senza neanche l’appello (mia perlomeno).
L’intreccio dei paradossi condominiali sarebbe un’idea anche non malvagia, ma delineare i condomini con l’accetta, senza mai entrare in empatia coi loro comportamenti, con i desideri, senza esaminarne davvero esigenze e sogni, rende quel palazzo borghese di  Roma nord, più una clinica psichiatrica, sempre di Roma nord, però. Dove forse Moretti avrebbe voluto abitare da bimbo, chissà.. 



lunedì 27 settembre 2021

IN ANTEPRIMA IL PROGRAMMA DELLA DESTRA PER L'ELEZIONE DEL NUOVO SINDACO DI ROMA

Prototipo per la differenziata romana

 

Michetti, candidato della destra come nuovo sindaco a Roma, ha rivelato qualche punto chiave di svolta per la nuova Capitale: pulita, ariosa, abitabile.

RIFIUTI:

Istituzione di inceneritori condominali. I rifiuti a km zero. Ognuno se li brucia e se li ricicla. Se va a fuoco il palazzo importante è che le macerie siano compostabili.

TRASPORTI:

Divelte le ciclabili, aboliti gli autobus. Strade tutte a senso unico. Si andrà al lavoro a piedi, a scuola anche, ognuno abiterà a non più di un km dalla scuola o dal luogo di lavoro. Idea geniale copiata dal comune di Sultrazzo di Sotto. Trenta abitanti che vivono felici.

VIVIBILITA'

Prosciugati tutti i laghetti urbani portatori di zanzare, chiuse le fogne dove proliferano i ratti, asfaltato il Tevere creando un milione di posti auto, con corso e foce deviati su Civitavecchia. Grazie al bonus 110% finestrato il Colosseo, plexiglass attorno a San Pietro, filo spinato attorno all'Olimpico, fossato attorno all'Altare della Patria, spiaggia di Ostia erosa di venticinque chilometri per far diventare Roma di nuovo Repubblica Marinara (ah dite che non lo è mai stata?!..dettagli)

MOVIDA:

Abolito lo spritz, solo acqua tonica fino alle 21, poi corprifuoco a meno che non si dimostri di essere cittadini residenti a Sultrazzo di Sotto, oppure vaccinati con la terza dose.

SPORT:

Bici e monopattini elettrici vietati, palestre riciclate in musei storici a testimoniare le antiche imprese di Roma Repubblica Marinara; incentivate le cyclette casalinghe e i tapis roulant nel corridoio.  

DECORO URBANO:

Basta alberi, siepi, giardini. Portano sporcizia e animali.  Incremento del verde in città, la dipingeremo tutta in acricilico, ok ai fiori finti e alle piante di plastica. I cani a casa, basta cacche sui marciapiedi, la faranno sui terrazzi, gatti in camera, tartarughine nei cassetti, canarini in gabbia, civette sul comò (max 3)

POLITICHE SOCIALI:

Tolleranza zero per i poveri, aboliti gli immobili in disuso e quelli occupati, nessuno sotto i ponti e sopra le panchine, chiusa la Caritas, i meno abbienti trasferiti a Civitavecchia assieme ai centri anziani.

SICUREZZA:

Ronde armate che permetteranno flusso solo ai vaccinati con quarta dose e a chi è in possesso di foto scheda elettorale con croce su Michetti.

DELOCALIZZAZIONE

Le grosse aziende romane che occupano le zone cruciali dovranno collaborare a snellire il centro della capitale aprendo filiali in periferia, specialmente a Civitavecchia.

STADIO DELLA ROMA

Sarà edificato a Sultrazzo di Sotto (casualmente luogo di nascita della mamma di Michetti), e prestissimo nuova Capitale d'Italia