Alla fine, in ritardo, sono riuscito a vederlo (e considerando che ancora non ho finito l'ultima Casa di Carta, ci sta).
Questo mix tra Mai dire Banzai e Quattrocentocinquantasei piccoli indiani si fa comunque guardare, anche se le barzellette diventano man mano più numerose delle drammaticità e la solita, bistrattata, sospensione dell'incredulità, viene turlupinata oltre ogni lecita pretesa.
Trovo corretta anche l'analogia con Parasite, che finisce col perdersi tutto il buono volendo per forza strafare. Sarà un limite coreano..
Il rimprovero principale resta comunque la lunghezza: cinque/sei puntate sarebbero state più che sufficienti, senza contare che ovviamente, come ormai inevitabilmente in tutte queste serie, si prepara il terreno per il seguito, lasciandoti quindi vagamente in sospeso.
La casa di carta ha comunque fatto scuola riguardo maschere, simboli e gadgets da piazzare in merchandising, e chissà quanti, ora, vorranno arredare casa in stile Escher!
Le *serie* televisive cerco di evitarle per non ingolfare la mia mente aggiungendo storie pesanti.
RispondiEliminaDipende dalla leggerezza.. ce ne sono di molto lievi.. a ben guardare ;)
EliminaMai vista.
RispondiEliminaPreferisco un film anche già rivisto.
Già mi basta la mia vita a puntate.
Buona Giornata
Ci sono serie imperdibili, tipo Il metodo Kominsky, sempre su Netflix
EliminaBeh..dai stavolta mi trovi d’accordo su tutto quello che hai scritto.
RispondiEliminaTroppo lunga pure per me e a volte noiosa.
Pero carina .
Resto dell’avviso che sia rivolta ad un pubblico per lo più adolescenziale che non stanno a farsi troppe domande e che appunto dimenticano in fretta.
Tua figlia sarà fan pure della Casetta di carta immagino..🤭
EliminaNo ..mai passata a casa mia la Casetta di carta😂😂😂
EliminaM’ha fatto conoscere l’anno scorso The Act sulla storia della figlia finta malata che uccise la madre che la costringeva a fingersi malata ispirata ad una storia vera successa in America ..e allora aveva dodici anni-:)
Mi sa che a gusti mi assomiglia
Spetta ma te l’hai seguita in lingua originale o doppiata in inglese?
RispondiEliminaIo la seconda e mi sa che mi son perso la parte più divertente.
A detta di un mio amico che la sta seguendo , se la segui in coreano sottotitolato c’è pure da ridere per la mimica e la fonetica degli attori😂
Su questo infatti ho sbagliato, seguita in inglese, anche per tentare di fare "scuola", ma forse in coreano qualche chicca sarebbe stata apprezzabile..😁
Eliminaho tante di quelle serie arretrate da vedere che figurati.....
RispondiEliminaArriva sempre il momento che ti accomodi con la voglia di guardare qualcosa..
EliminaDifficilmente mi attacco a una serie, molte volte vedo la prima puntata e le abbandono perchè non mi dicono un bel niente. Questa non l'ho mai vista, e non so se la vedrò. La casa di carta mi è piaciuta tantissimo, anche se l'ultima stagione l'ho trovata un pò deludente, una vera americanata. Si attendono le ultime 5 puntate. Secondo me non devono avere troppe stagioni le serie, perchè a voler strafare si rischia di ridicolizzare la trama o renderla vuota. A tal proposito una serie che ho abbandonato alla quarta stagione è stata Gomorra, per me bastavano le prime due stagioni. Una, invece, che mi sta piacendo tantissimo, che per per anni ho sottovalutato, e solo adesso sto recuperando è Le regole del delitto perfetto. Per me è bellissima.
RispondiEliminaPer fortuna siamo tutti soggetti con testa e sensazioni separate, io sparlo di serie ma altri ci restano appiccicati indelebilmente, cerco di propagare Il metodo Kominski ma poi comprendo che può rivelarsi ostica a parecchi, specie a chi col teatro non ha mai avuto nulla a che fare. Ad esempio La casa di carta ha preteso così tanto che alla fine l'ho lasciata perdere..
Eliminaeh sì, quanti "danni" che può fare l'affezionarsi ai personaggi 😃se non fosse per quello...
EliminaCaterina ha ragione, si dovrebbe riuscire a non far durare troppo una serie o, dalla parte di chi la segue, trovare la forza di smettere di seguirla...
Me ne sono accorto con Supernatural, che ho seguito per ben 15 stagioni fino al gran finale, ma già dalla 6a stagione in poi diventa ultra ripetitiva, "fan service" come dicono alcuni...
Molte serie ti assuefano.. per fortuna finisco per diventare intollerante anche con roba che mi piace molto, altrimenti sarei schiavo della tv.. ahah
EliminaMa non ci penso nemmeno a perdere tempo così😉
RispondiEliminaIo sto "perdendo tempo" con Scene da un matrimonio (di due schizofrenici), avrei già mollato ma alla consorte piace un sacco.. ;)
EliminaMe ne ha parlato "Adoratafiglia" che è lei l'esperta netflucssiana.
RispondiEliminaMi è sembrata un bella cavolata, ma io che sono arcaico già sentire parlare di "serie tivvù"...
Sono fermo ai telefilms...
...sulle strade della california...
😬
"bella cavolata" ci sta.. ;)
EliminaIo vivo su Marte.
RispondiEliminaE che serie trasmettono lassù?! ;)
EliminaIo l'ho visto. Non capisco esattamente tutto questo hype. Il concettualmente simile "Alice in Borderlands" è più agile e ritmato. Se piacesse il genere ma non si volesse vedere una serie c'è il film "Nerve". Non lo definirei francamente evitabile, diciamo che se uno ha del tempo... Ti sorrido, Franco.
RispondiEliminaMi avevano parlato di Nerve, e anche di Alice.. grazie per la dritta!
Eliminami sono sempre piaciute molto le scale. ma nella vita si cambia :)
RispondiEliminabuon giorno
Pensa che tanti neanche sanno di Escher..
Eliminaniente di più facile. ciao
EliminaInsisto sul Metodo Kominski. Davvero serie non dell'anno, ma almeno degli ultimi cinque /sei ;)
RispondiEliminaNon conosco l'argomento ma una casa stile Escher è per incantevoli fuori-di-testa.
RispondiEliminaCiao.
Una magia da provare!
EliminaFantastica!!
RispondiEliminaBuonasera Franco qui le elezioni non ci sono poi non è che tira molto la politica
RispondiEliminaIn merito a quello che scrivi Ho sentito la pubblicità di questa trasmissione ma tutto quello che è a puntate io non lo guardo e non voglio lasciare nulla in sospeso
Ho visto la prima puntata e m’è bastato: inutilmente violento e, sinceramente, reggere nove puntate tutte con questo leitmotive anche no, grazie!
RispondiEliminaLa cosa che mi fa parecchia specie è l’incredibile successo della serie, soprattutto fra i giovani, mah! Avevamo davvero tanto bisogno di una narrazione della realtà attraverso lo strumento della violenza gratuita? Forse sono “superata” io...