martedì 9 marzo 2021

ALTRA POESIA


Ho conosciuto Marìa Guerra, grazie a I Taschinabili delle Edizioni FAHRENHEIT 451, mitica libreria di Campo de' Fiori, a Roma.

Le sue mini liriche mi hanno sempre lasciato un sapore di sogno e libertà negli occhi nel cuore.

Spero che questa poesia possa solleticare sensibilità, alimentare l'immaginario, o suscitare una scossa, 

o qualsiasi altra cosa.

 


LASCIALA ESSERE

La poesia vuole nascere

nel mezzo della notte

di mattina

nell'insonnia

alla luce del giorno.

Però a volte la mano disobbedisce

e la poesia se ne muore.

Bisogna lasciarla essere

scriverla con le unghie

o senza mani

con inchiostro

o senza carta

sulle pareti

in auto

nei supermercati 

con una carota

scriverla sopra un formaggio.

Mi permetta il suo pennarello

mi sta morendo la poesia.


venerdì 5 marzo 2021

CONTENUTI INCREDIBILMENTE UTILI


Leggo su un autorevole blog, PENNA BLU, che si occupa seriamente di blogging, che per essere seguiti  e ottenere traffico e audience, bisogna creare CONTENUTI INCREDIBILMENTE UTILI.

Mi sento davvero  molto, molto inadempiente.

Io scrivo cose spesso molto a casaccio, che solleticano la mia voglia di schiacciare tasti, e spesso devo correggere perché mi sono scoperto un dislessico da tastiera (disgrafico?); inverto le lettere, che è un po' come quando ti si invertono e si accavallano i pensieri, insomma, parti per scrivere una cosa e finisci per parlare d'altro perché nel frattempo il cervello si è preso una licenza dai tuoi programmi e  scorrazza beato tra pensieri di riserva, che magari erano in libera uscita e sono stai richiamati all'ordine dalle dita che, appunto, schiacciano tasti.

Diciamo che a mio avviso non credo di scrivere cose utili, se non principalmente a me. Oddio forse possono suscitare una qualche utilità se chi legge non si sente defraudato, alla fine, di quei due minuti utilizzati.

Che siano incredibili, magari si, potrebbe anche essere visto che spesso rivango rimasugli di fantasia inespressa ammucchiata ai lati dei miei viaggi sconnessi.

Vacillo anche al pensiero dei contenuti, altrimenti intesi come spazi e lettere intellegibili che compongono un post. Cose insomma.

E anche sul fatto che possano essere considerate semplicemente cose, inizio a nutrire seri dubbi. 

Perché le cose, comunque, posseggono dignità e diritto di essere. Sono le mie cose, per carità, essendo mio il blog, ma forse avrebbero diritto di maggior attenzione e cura, io invece spesso le spiattello così, le mie cose, senza neanche avvisarle, rassettarle.. aggiusto giusto le disgrafie (bella l'allitterazione vero?).

Vabbe'.. post (s)finito, adesso controllo quanti feed e se nei motori di ricerca ho superato "Ibra a Sanremo" così faccio contento pure PennaBlu (e Max, ma quella è un'altra storia.. )


mercoledì 3 marzo 2021

JOHN WICK PARA(CU/BEL)LUM

 


Davvero incredibile. Incredibile come possa piacere. Eppure piace. Non riesco a capacitarmi. Questo Doom dei poveri (il quale Doom appassiona un frego). Questo John Wick diabolikese (il quale Diabolik appassiona un frego), che ammazza tutti ma, a condizione che gli antagonisti si presentino, ri go ro sa men te, uno per volta. 

Taglie stratosferiche sul nostro uomo e tutto il mondo sulle sue tracce ma, ormai, sulla falsissima riga dei due precedenti comici film (forse si salva a malapena il primo), il canovaccio non cambia di una virgola: mi avete ammazzato er cane e io, uno per volta, vi faccio fuori tutti. Che mi inseguiate in una coltelleria o in una stalla o in macchina mentre sono a piedi o in moto mentre sono a cavallo, io vi faccio comunque fuori tutti. 

Ma per prima dobbiamo sgozzare a mani nude la vituperata e sputtanata sospensione dell’incredulità. La trucidiamo per prima, come un cagnolino innocuo: decapitata, bruciata, affogata, scuoiata, squartata, investita, spiaccicata, sparata. Tiè! 

Non deve nuocere. Ok ci posso stare. 

Ma se questa è la regola, deve valere PER TUTTI.  

La Scena che gli estimatori di certo pseudocinema dovrebbero riguardare più e più volte, per venire a capo della cecità che li accompagna nel resto della pellicola, è quando il venditore di sushi, detto anche “er pesciarolo”, va a far fuori  King Bowery, detto anche “er piccionaio”, reo di aver aiutato John.

In quel caso er pesciarolo e DUE sue aiutanti fanno fuori i vari nemici spesso aiutandosi in TRE IN CONTEMPORANEA.

Ma che cosa fuori luogo?! Ma come si permette l'ideatore? 

Il deus ex-machina dell'intero film: siamo in TRE, quindi DUE tengono il malcapitato e il TERZO lo sbudella.. cosa avrà far voluto capire lo sceneggiatore geniale? Due pesi e due misuricchie?

Che in TRE contro UNO (che non sia Wick) si può e si deve fare, ci arriverebbe anche la logica di un ragazzino doomdipendente, drogato di playstation, anche se non avvezzo a nessuna reale e quotidiana uccisione. 

Ci arrivano pure in BAD BOYS pure se alla fine, sarebbe stato quello il film da ridere.

Ci arriva pure la povera Sospensione trucidata ad inizio film, chiusa nel cassetto del "vediamoci 'sta stronzata senza starci a pensare troppo" 

Verrebbe il vago sospetto, anche all’anima più candida, che qui ci stiano tutti prendendo pesantemente per i fondelli.

A tutti, ma non al fan imperterrito di John Wick.

Appena si arriva alle scene con Wick, l’eroino dalla monotematica espressione accorsiana, viene affrontato SISTEMATICAMENTE da uno e uno solo per volta. Non ci piove, anzi no, piove sempre, mamma come piove.. 

Che siano in due, in dieci, in trenta. A John Wick devi dare il tempo di farne fuori uno alla volta, dalla antichissima regola cavalleresca: "Se no come lo faccio il film?!" Una regola in auge dai tempi del cinema cinese di arti marziali, sdoganata poi in Occidente da immensi altri film, Old boy su tutti, ma divenuta, da espediente accessorio, a chiave di volta unica.

Intanto i ruoli si invertono, il Direttore diventa amichetto, Il Gran Capo della Tavola Riunita Armata Mondiale è  un beduino con la tendina di Decathlon e i vestiti dozzinali appesi in camerino per Wick. La Giudicatrice detentrice del Sovrano Potere Universale infatti è una commessa di Oviesse in missione.

Ma non vi annoia? Ma non vi offendete neanche un po’? Non vi suona un filino, ma giusto un filino, ridicolo?

Lo investono con due macchine? Escono dall’auto solo dopo che lui si è rialzato e si è messo a posto la giacchetta, con l'eterna maschera da dramma beckettiano.

Gli sparano in petto più volte e cade da quattro piani di Continental in piena New York finendo in un vicolo sordido(?!?). Tranquilli, tutto normale, sopravvive, ed è pronto per il prossimo episodio. Sul tutto indaga Ginko, tanto.   ;)

Contenti voi.. pensa quanto je rode all'altro John: McClane.. quello che può farti sentire invincibile (e non ridicolo) anche a te che guardi.. 

 


martedì 2 marzo 2021

UN MILITARE A GESTIRE LA PANDEMIA


Altolà al virus. Dichiararsi al confine. A scuola con l'elmetto e anfibi. Pandemia sei Fregata.

Finalmente una presa di posizione tosta e decisa contra l'avanzata del virus. 

Nominato un Generale che per prima cosa farà l'appello di tutte le varianti, indossando la mimetica confonderemo gli avamposti pandemici che si troveranno spiazzati, cecchini asintomatici spareranno siringhe a vista ovunque si formino assembramenti non autorizzati dall'ONU.

Anche l'aeronautica coinvolta. Ordinati 100 bombarbieri Lockeed(own), ideali per tenere sotto controllo la popolazione irrequieta. 

L'immunità di gregge sarà ottenuta con tre mesi di quarantena in servizio di leva obbligatorio, circondati da filo spinato e innovative mine antiuomo-non-vaccinato.

Da giugno riattivazione delle crociere su speciali cacciatorpedinieri e portaerei, viaggi all'estero in basi Nato, caserme a cinque stelle a disposizione di chi abbia effettuato il giuramento, l'alzabandiera e l'inoculazione di antivirus a grappolo.

Il distanziamento sociale tra i tavolini dei ristoranti che serviranno rancio militare, sarà assicurato da teste di cuoio covid free.

O da filo spinato elettrificato nelle bettole meno qualificate. 

Gli ospedali diverranno militari, di serie. Le visite ai malati non ancora passati per le armi si effettueranno previa parola d'ordine e speciali tamponi esplosivi in caso di positività accertata.

Metteremo il virus in ginocchio. Dovrà arrendersi. 

E alla fine ci riprendiamo pure Corsica e Dalmazia 

Altolà, chivalà, un fiorino


  

lunedì 1 marzo 2021

VIOLAZIONE DI FUTURO

Quella macchinetta digitale 

fotografava il futuro.



Ad ogni scatto si allontanava nel tempo.

Vidi svanire lentamente luoghi e paesaggi e persone, dapprima familiari,
mettendo sempre più in evidenza località e volti,
fino ad allora sconosciuti.

Ora mi inquieto ad ogni ulteriore click.
Ad ogni violazione di futuro,
ad ogni prendere atto dell’assenza di esperienza,
ad ogni sapore di inaspettato,
ad ogni fast forward


Tentare un selfie? ...ma non se ne parla proprio.

sabato 27 febbraio 2021

I LUOGHI DEL CUORE



 Dal meme di Mariella, una bella scusa per rispulciare anche io foto e attimi di passato..



E come faccio a non dirvi New York? Ci ho lasciato un pezzetto di anima e non vedo l'ora di tornarci...
"...la High Line di sole incredibile, ferrovia sospesa abbandonata e riconvertita a splendida passeggiata nella midtown più evoluta..."



La Grecia è la nostra seconda patria. La amiamo a dismisura. Cerchiamo di andarci ogni volta ci è possibile. E' tutto un luogo del cuore, ancora e ancora da scoprire..."... quella Grecia che riesce ad affascinare con poche pennellate, con i suoi odori, i tornanti sul vuoto, le risacche trasparenti, il cibo fantastico..."





Venezia:   "perché l'assenza di rumore è uno dei sogni più - ossimoricamente - eclatanti di Venezia"




A Scauri c'è tutta la mia infanzia, l'adolescenza, l'amore per il mare, i sogni, la bellezza e la meraviglia. Un’alba di Settembre a Scauri, col suo alone di nulla deglutito, può spaventare perfino Keats. 

"Sono i nostri occhi macchine del tempo, che grattano mille riverniciature, rivivono giochi, baci, pedalate...vedono locandine di cinema davanti vecchie arene ricoperte di edera"



Milano: a Milano sono stato concepito, solo la mia mamma ha impedito che nascessi sui Navigli. Ma poi la fede ha prevalso, il Milan nel cuore, e la città, il Duomo, il Cenacolo e la sua magia per sempre nei miei occhi.. 




Crociere: un mondo da esplorare.. fantastico! Definirle "un luogo" è un simpatico paradosso, ma permette scoperte infinite.. 




Maldive: per chi ama il mare, decisamente non esiste altro paradiso che possa competere. 

"..saporita rievocazione, cerimoniale salmastro, lingua di sabbia abbacinante e vento frusciato, ricamo di nuvola gentile a specchiarsi d'acqua pastello.."




Praga "...Il cielo t’inghiottirà assieme a guglie e ponti e cimiteri bisbiglianti, non distinguerai che radi orpelli nella nebbia sporcata di timida neve ed orme caute..."




Ponza   "..e ubriaco di ginestre in crisi di caldo, diventi allora custode dell'isola, di tutto il mare e di tutti i sogni appesi al tuo sguardo, ed anche chiudendo gli occhi, sapresti come muoverti.."




Matera"ti riempie gli occhi di quel grigio appannato, smussato dai secoli, ma che tiene incollate le case e crea "paese", sodalizio di intenti e memoria di stenti.."



Padova: "..può capitare di trovarsi un weekend catapultati a Padova, con poco più di tre ore di treno veloce, a calpestare l'acciottolato che ti massaggia i piedi, nel silenzio che ti fa percepire le bici, le chiacchiere leggere delle persone che sfiori, l'acqua placida dei canali ad un ritmo slow del quale avevi perso ogni traccia..




Procida ovviamente... ti cattura con una finestrella che sbircia la strada,
con i panni stesi ad abbronzarsi,
i colori pastello mischiati alla rinfusa, ma dalle cromie sempre incredibilmente in tinta.



Bruges. La Venezia del Nord. A pieno titolo. Coi canali e quell'aria altera che conquista e affascina. 



.. ma i luoghi del cuore sono tanti, a ben pensare, sono quelli dove ce lo lasci, e quelli che vengono sempre con te, quelli che aiutano a formarti un'idea universale, che poi cerchi di trasformare in saper vivere.. 



giovedì 25 febbraio 2021

LA CROCE DIVELTA


La croce divelta - film
"La croce divelta"


La croce divelta (1988)

un film di Aurelio Pitorri
con Michele Folli, Marion Feels, Orlando Goltray, Demi Creep, Alessandro Urbani


Un Papa impazzito (o rinsavito) un bel giorno decide di regalare il Vaticano, svendere proprietà, liquidare monasteri, disfarsi di chiese, “spossessarsi del demonio” come annuncia all'Angelus.

Si scatenerà una guerra santa. Il vicario di Cristo se la rischia, i popoli plaudono, i potenti deplorano, l'esempio viene raccolto a denti stretti. Gli equilibri si sfaldano, i coperchi si ribaltano. Si rischia il collasso dell'apparato “Chiesa”, inteso come emblema di potere.

Un giovane sacerdote (un Folli finalmente all'altezza delle promesse) ed una suora laica (la fin troppo fascinosa Creep), affiancati dagli eventi, imbastiranno la fuga del Pontefice (Alessandro Urbani forse troppo perennemente accigliato) minacciato dai poteri occulti.

Che assomigli molto a Giovanni Paolo I non è probabilmente un caso, questo Papa visibilmente turbato che si affida spesso in preghiera ad un Dio antico quanto dimenticato. La storia affascina anche se convince a fatica la maratona dei fuggiaschi tra sette, sodalizi, congregazioni ed associazioni più o meno occulte che tentano il ripristino degli equilibri di potere. 
Esalta in compenso l'angoscia dei ricchi di spirito che si abbatte sui ricchi (e basta), la tenacia della Fede sulla barbarie del profitto, gli orizzonti della speranza oltre i confini della miseria (di spirito). 

Il finale vagamente fantasy magari non esalterà il puritano ma dona verve ad una trama altrimenti non sufficientemente affrancata da un classico mystic thriller. 
Una certa new age rivalutata in ambito possibilista, tutto sommato, può incarnare il sogno dello spettatore medio. 
Gli escamotages sfiorano la credibilità come neanche Dirk Selley aveva mai fatto supporre con le sue teorie letterarie, ed il montaggio frenetico, i piano sequenza mozzafiato ed ardite sequenze con camera a spalla rendono commestibili le oltre due ore di proiezione, anche ai palati più ostici. 

Opera prima, questa di Pitorri, pupillo ed ex aiuto regista di Frank Dubolt, da non sottovalutare quindi.