Se scalando una montagna (MISSION) il traguardo fosse dover arrivare in cima (INTERSTELLAR), credo ci sia ancora un po' di strada da fare (FITZCARRALDO), mi vedo invischiato (ZELIG) tra altipiani che generano falsi punti di vista (THE PRESTIGE).
Sembrano vetta e celano pareti a picco (SLIDING DOORS) appena al di là di una nube pigra (THE WEATHER MAN).
Se poi, scalando una montagna, il vero traguardo (MOMENTI DI GLORIA) fosse volgere lo sguardo in basso (MEMPHIS BELLE) a comprendere quanto distanti siano tutti gli altri (K-PAX), saremmo su una buona strada (MAD MAX), scorrevole ed invitante (TRAIN DE VIE), ma affollata di personaggi (BIRDMAN) accomunati da istinti grezzi (THE HATEFULL EIGHT) e comuni malinconie (BIG FISH).
Ma se scalando una montagna, l'effettiva verifica (ANALISI FINALE) fosse quella realizzata al ritorno (LA VITA E' MERAVIGLIOSA), scendendo quietamente, individuando dirupi e crepacci (DEJA VU) dal loro lato debole ed esposto (LA PECORA NERA), piegando l'impossibile alle forme ridicole (INCEPTION) della nostra limitatezza (BEAUTIFUL MIND).
Ecco che allora riconoscerei le tattiche (PULP FICTION) di persone miopi (I SOLITI SOSPETTI) abbrutite da chincaglieria mentale (QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO), persone che non sopportano (I DUELLANTI) di essere create e non creatrici (FRANKENSTEIN).
Persone che cosi facendo (BILLY IL BUGIARDO) perdono per strada (MEMENTO) mille e mille doni (THE MILLIONAIRE).
Gli rotolano giù - irreparabilmente - (ESPIAZIONE) da quella cima dove pretendono di essere (THE BIG KAHUNA).