Ci hanno bombardato mediaticamente per settimane con questa serie tv Sky ricca di stars: Nicole Kidman e i suoi abiti da sfoggiare, innanzitutto, nelle sue lunghe passeggiate ("a me piace camminare".. almeno una puntata su sei sono solo passeggiate e cappottini.. ahah), il suo sguardo da cerbiatta impaurita, le faccette sorprese e quelle contrite, il suo mestiere da terapeuta, infine, che è quello che ne esce peggio di tutti. In teoria arma vincente, ma a mio avviso mooolto maltrattato.
Il giallo è principalmente introspettivo, un gioco di sospetti, di scoperte e di sorprese.. ma non vi svelerò, ovviamente, nulla.
Non è una novità che sia molto scettico sulle dottrine psicologiche, poi film del genere non fanno che avvalorare le mie tesi.
Ma la Nicole Kidman sempre in tiro e la palpebra calante di Hugh Grant, tengono incollati fino alla fine delle, per fortuna solo sei, puntate, con un accavallarsi di tesi e contro tesi e un tutti contro tutti da western classico.
I titoli di coda, però, ci lasciano con l'amaro in bocca per ciò che poteva essere e che tutti, anche arditamente, arzigogolavano potesse essere, e che invece, fin troppo semplicemente, non è.
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| "Alla fine questo rosso, però mo' so fregato..." |











